Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: LadySparrow    22/02/2016    2 recensioni
“Ti prego Sherlock, ti prego!” fece eco canzonatorio Moriarty “Ti piace? Adesso comincio ad implorarti anche io. Avanti…” lo incitò ridendo “ Spingi quel pulsante così saltiamo tutti in aria.”
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
We’ll die together

Sollevò l’arma verso la testa di John.
Sherlock stava in piedi, fermo di fronte a loro.
“Cos’è successo Sherlock? Ti vedo piuttosto…impietrito” sogghignò Moriarty. Inclinò la testa verso quella di John, poi lentamente gli poggiò la canna della pistola sulla tempia. John ebbe un sussulto, Sherlock poté avvertirlo distintamente. “Che succede?” continuò ad istigarlo “Hai paura per il tuo cucciolo? Ah-ah-ah!” Ruppe il silenzio con una risata totalmente folle, disturbante.

Sherlock continuava a tenere gli occhi fissi su quelli di John. “Continua a guardarmi”.Vide una goccia di sudore scendergli lungo la fronte: non l’avrebbe lasciato da solo, mai.
Moriarty continuò con il suo tono derisorio “Allora ragazzi, per quanto debba ammettere che questa scena è di un’intensità quasi struggente, per come la vedo io ci sono due opzioni: o il caro Sherly se ne va uscendo da quella porta là in fondo” fece un cenno con la testa “ oppure raccoglie il telecomando che è ai suoi piedi, schiaccia il bottone e siamo tutti e tre morti.” Fece un largo sorriso “Che ne pensi Sherlock? Mi sembra un finale leggendario.”.
Sherlock distolse lo sguardo da quello di John: gli occhi di Moriarty erano colmi di insania omicida.
“Lo sai che se te ne vai io lo uccido, vero?”
Il detective continuava a non dire una parola.
“Oh! Sbaglio o ho appena visto un fremito nei tuoi occhi?”
L’espressione implorante di John attirò nuovamente l’attenzione del detective. “Ti prego Sherlock, no.”
Sherlock abbozzò un sorriso, poi si chinò e raccolse il telecomando.
“No, non farlo.” Un ammonimento quasi disperato uscì dalla bocca del dottore “Vattene, ti prego.” sussurrò.
L’altro scosse la testa “No John, questa è un’ipotesi da escludere.”.
“Stammi a sentire Sherlock, per l’amor di…” John iniziò ad entrare nel panico “Vattene, non spingere quel pulsante!” Si dimenò e di rimando la morsa della pistola si fece ancora più forte, provocandogli una fitta di dolore.
“Ti prego Sherlock, ti prego!” fece eco canzonatorio Moriarty “Ti piace? Adesso comincio ad implorarti anche io. Avanti…” lo incitò ridendo “ Spingi quel pulsante così saltiamo tutti in aria.”
Sherlock abbassò gli occhi sul telecomando e vide la propria mano scossa da un lieve tremore.
“Coraggio, Sherlock.” sussurrò “Tanto non c’è nessuno che può raggiungerci in questo sotterraneo…” Fece una breve pausa “Anche se, effettivamente, io vorrei che tu te ne andassi.”.
Sherlock socchiuse le palpebre con fare interrogativo; alzò lo sguardo.
“Sì, vorrei che te ne andassi, proprio come lo vorrebbe John.” Il dottore chiuse gli occhi “Ma io so che tu rimarrai, perché in realtà tu non sei freddo come tutti pensano, vero? Tu sei patetico esattamente come tutti gli altri uomini.”
Sherlock per la prima volta rispose “E così, moriamo tutti e tre.” Un’affermazione secca, elementare.
“Esatto! D’altronde la vita è una tale noia!” Moriarty sollevò lo sguardo verso l’alto, estasiato “Eleviamoci ad un piano superiore: io sono pronto e anche tu lo sei, so che lo sei.” Guardò John “Il nostro dottore forse lo è un po’ meno, ma ci farà l’abitudine.” Tornò ad osservare Sherlock “E poi,” ora la sua voce era più profonda, più viscerale “noi siamo comunque uomini morti.”.
“Perdonami John.” mormorò il detective.
“Sherlock…”
“Non me ne vado.” Era irremovibile.
L’altro era quasi in lacrime, la sua voce uscì come un soffio “Vai via Sherlock, per favore, lasciami qui.” Fu l’ultima supplica. John era il suo migliore amico, il suo compagno, l’unica persona di cui poteva fidarsi cecamente; non l’avrebbe lasciato solo. “Mai” rispose Sherlock.
Poi accadde tutto a rallentatore: il dito sul pulsante, Moriarty in un ghigno psicotico, finché ad un tratto calò il buio completo. Si udì un tonfo, forte, sordo; in seguito dei passi e delle urla “Avanti,avanti!” “Che cos’è successo?” “È saltata la corrente.”
Qualche attimo dopo la luce tornò: le forze speciali avevano fatto irruzione nel sotterraneo.
Sherlock vide John da solo, in piedi davanti a lui; Moriarty era sparito.
“Deve essere scappato” disse una voce.
“Controllate.” ordinò un’altra.
Il detective andò verso il suo dottore, che cadde in ginocchio, praticamente fra le sue braccia, stremato.
“Moriarty?” ansimò John.
Sherlock lo sorresse “È fuggito quando è andata via la luce.”
L’altro sollevò appena la testa e dietro di Sherlock vide Mycroft, fermo, che li osservava, mentre gli agenti delle forze speciali continuavano a perlustrare il perimetro.
“John” salutò, senza scomporsi minimamente.
“Mycroft.” Il dottore era piuttosto sbalordito nel vederlo.
A quel punto si voltò anche Sherlock.
“Vedo con piacere che alla fine nessuno si è fatto male.” constatò suo fratello. Accennò un sorriso e fece per andarsene. “Mycroft?” lo richiamò Sherlock. Lui si rivoltò e si scambiarono uno sguardo lungo, denso di parole. “Tranquillo Sherlock, ho capito.” Chinò appena la testa in segno di rispetto “Non c’è di che!” Poi sorrise soddisfatto e se ne andò.
I due tornarono a guardarsi. Il respiro di John si stava regolarizzando.“Come sapevi che tuo fratello sarebbe venuto?”
“Non lo sapevo.” rispose semplicemente l’altro.
John sospirò “ Sei un pazzo, Sherlock.”
Il detective chinò la testa e le loro fronti si toccarono. “Sbagliato John” disse con aria saccente “Io sono un sociopatico.” Senza più alcuna tensione, risero entrambi.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: LadySparrow