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Autore: Il_sogno_dei_fandom    23/02/2016    1 recensioni
Fu al compimento dei suoi dieci anni che Lucy Hearphilia, principessa del regno di Magnolia, credette di aver avuto tutto ciò che la vita poteva dare di buono: una casa spaziosa e accogliente, due genitori alati fantastici, ottimi compagni, incomparabili amici segreti e una meravigliosa amicizia con una creatura che sembra uscire da uno dei suoi libri di fiabe. E fu proprio allo sbocciare della sua fanciullezza che capì che questo suo idillo era solo un'utopia.
Abbandonata dal suo più fedele amico, distrutta per la perdita di quelle figure che l'avevano cresciuta e ignara dello scorrere inesorabile del tempo, Lucy si ritroverà ad affrontare la realtà del suo passato e di colui che le vuole distruggere la vita. Per far fronte a una guerra sanguinaria, Lucy sarà pronta a sacrificare qualsiasi cosa per impedire che coloro che ama vengano spazzati via da un mostro. Ma, come si dice, bisogna combattere il fuoco con il fuoco e, chissà, forse sarà proprio il fuoco a donarle speranza e un amore incondizionato che supera ogni frontiera.
Questa è la storia di due giovani provenienti da realtà che si erano toccate e divise più volte e che si uniranno ora e per sempre.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- Prologo
 
C’era una volta, nel prosperoso regno di Magnolia, una coppia di sovrani che governavano saggiamente il loro popolo e tutte le creature residenti in esso. Non c’erano distinzioni, ogni persona e animale era ben accetto nel loro regno che si estendeva dalle bianche montagne a ovest fino al cristallino mare al sud; la loro terra era inoltre circondata da boschi che ne segnavano i confini.
Il loro, era il regno più armonioso, di rado si univano alle battaglie di altri reami o combattevano di propria iniziativa. Preferivano vivere tranquilli ma questo non significava che non possedevano un esercito o che fossero del tutto intoccabili dagli eventi che si svolsero allora.
A quel tempo una guerra imperversava in tutto il continente, una guerra sanguinaria ma diversa dalle altre. I sovrani di Magnolia sapevano che questa orrenda battaglia stava mietendo più vite di quelle che si erano calcolate e portava con sé distruzione e morte ovunque andasse.                                                                                                          Nei loro cuori però la speranza era ancora viva dato che ci volevano molti giorni di viaggio, se non settimane, affinché si arrivasse al loro regno.
Magnolia era il reame più remoto del continente ma anche il più bello perché comprendeva la moltitudine di realtà che si presentavano negli altri. Mari, laghi, montagne, tratti di deserto, lagune, fiumi, pianure, campi immensi, boschi… potevi trovare questo e altro nel regno di Magnolia.
Ma il motivo della loro grande fama erano principalmente due.                                                                                                                                                                                  

Il primo riguardava la cittadella e il palazzo reale. La città era costruita intorno a una montagna di media altezza che aveva una visuale di tutto ciò che si trovava nel loro grande territorio, compresi alcuni villaggi nelle periferie. Le case dei nobili erano costruite con pietre resistenti, quelle della borghesia con mattoni mentre quelle del popolo con mattoni d’argilla. Nonostante fossero in montagna, c’erano molte zone piane e verdi non solo verso valle ma anche più in alto dove sorgevano fattorie e coltivazioni di diverso tipo.
Il palazzo reale era suggestivo.                                                                                                                                                                                                                                   Si raccontava che era stato costruito dai primi che esplorarono il territorio che decisero di intagliare letteralmente l’edificio nel ghiaccio eterno e indistruttibile di quella montagna che spiccava da sola nel bel mezzo del bosco, a metà strada tra il mare e le catene montuose. Quando fu finito, il capo della tribù con sua moglie e i suoi tre figli lo abitarono fino agli attuali sovrani di Magnolia.
Nel continuo succedersi di generazioni, il palazzo reale venne migliorato dai migliori architetti e artisti e costruttori del continente che ad ogni nuovo sovrano aggiungevano un arricchimento come dono alla famiglia reale.                                       

In principio, le pareti di puro ghiaccio riflettevano quello che si trovava al di fuori ovvero tutto il maestoso cielo sopra di esse e le opere della terra sotto di esse: ma non solo.
Infatti, essendo incolori, assumevano tonalità di colori diversi in base all’intera giornata; e non si poteva predire se i colori che avrebbe assunto domani fossero uguali a quelli di ieri. Si narrava che il riflesso potesse essere visto senza fare male agli occhi persino dagli abitanti delle periferie del regno con la stessa intensità di come si vedevano da vicine!
Erano l’orgoglio del reame.
Nel corso del tempo però, prima che il terzo figlio del primo sovrano morisse, degli stranieri supplicarono il re di coprirle con più strati di mattoni e infine con dei muri di marmo e di cristallo colorato per far sì che la struttura originaria fosse ben coperta e che rimanesse nascosta per sempre.
Nessuno seppe mai perché il palazzo di ghiaccio fu sostituito con uno di pietra e marmo anche se ci furono parecchie ipotesi sul perché il re diede ascolto a quegli estranei di cui si persero le tracce. Ad esempio una parte della popolazione pensò che il ghiaccio avesse iniziato a creparsi a causa del calore in eccesso che proveniva dai loro corpi che, aggiunto a quello del Sole, aveva dato via al processo di scioglimento; l’altra credeva che ci fosse il pericolo che alcune popolazioni barbare ancora in cerca di terra da coltivare, vedendo i riflessi colorati prodotti dal ghiaccio, potessero invadere quel giovane reame portando guerra e terrore al fine di conquistarlo.
Infine, dato che il re non volle dare spiegazioni al riguardo di questa sua decisione, il popolo finì per credere a questa versione soprattutto perché, prima di spirare l’ultimo respiro, il re aveva fatto promettere a suo figlio che, d’ora in poi, Magnolia non sarebbe mai stato un regno aggressivo, che non si sarebbe mai immischiato con le altre guerre spargendo sangue ma che avrebbero combattuto solo per difendere la loro terra da minacce che rischiavano di romperne l’armonia.                                                                   Aveva aggiunto inoltre che chiunque, sempre rispettando le sopra citate condizioni, avrebbe avuto il diritto di abitare nel loro regno contribuendo al suo sviluppo.
Il secondo motivo per cui Magnolia era un continuo brulicare di vita e commercio era il cielo notturno.


Nessuna città poteva venire comparata alla vista meravigliosa che si poteva avere dalla cittadella di Magnolia una volta che calava la notte. Non era permesso accendere delle lanterne la sera perché c’era luce sufficiente per poter vedere.
La maggior parte dei locali aveva a disposizione una terrazza dove si poteva sia mangiare sia ammirare la magnifica volta celeste che si presentava alla gente tutte le belle notti.
Miriadi di stelle, costellazioni, galassie, nebulose e comete danzavano dal tramonto all’alba illuminando quel velo scuro con altrettanti colori, stupendo ogni volta il popolo di Magnolia che non si abituò mai a quello splendore.
Quell’anno però successe qualcosa di inaspettato che nessuno si sarebbe mai immaginato.
Sotto quell’immenso cielo stellato, in un’eclissi totale di Luna, l’erede al trono di Magnolia nacque precisamente a mezzanotte in punto: era una bellissima bambina che venne chiamata Lucy.
Questa notizia viaggiò non solo per il regno ma anche per tutto il continente tanto che i re degli altri reami partirono non appena la lettera del ricevimento arrivò alle loro corti. La cerimonia fu sfarzosa, tutti ammiravano e adoravano la bellezza delicata della principessa Lucy e auguravano alla piccola una lunga e felice vita. Sarebbe bello dirvi che tutto proseguì per il meglio, che la principessa crebbe come una perfetta fanciulla osservata orgogliosa dai suoi genitori ma purtroppo vi mentirei. Infatti, quando la reggente compì due anni, la guerra bussò alle porte del regno di Magnolia.

Interi campi furono rasi al suolo e decine di uomini, donne e bambini furono uccisi dalla furia omicida di questo nemico che attaccava ogni mese in posti sempre diversi e allo stesso tempo. Il re di Magnolia non poté chiudere gli occhi davanti a quell’insana carneficina e inviò per tutto il continente messaggeri che portarono alle corti l’invito della seduta di guerra.
Con orrore, il re e la regina scoprirono che non erano popoli barbarici e sanguinari quelli che avevano attaccato il loro pacifico regno. Creature ben peggiori, che fino a quel momento avevano vissuto nell’ombra di leggende ormai dimenticate, erano apparse e non se ne sarebbero andate facilmente.
I draghi.
Si, i draghi non erano più leggenda, erano una realtà crudele che avrebbe sparso il sangue di molti innocenti.
Nonostante quello che avevano fatto, il re tentò di parlare pacificamente con loro, di almeno capire il motivo di quell’attacco. Il drago nero come le tenebre che parlò con lui gli spiegò con arroganza che tutto il continente che gli umani avevano occupato era di loro proprietà fin dai tempi più antichi e che spettava a loro di diritto. Il sovrano chiese allora di trovare un accordo tra le due parti così da poter coabitare in armonia gli uni con gli altri e per un attimo credette di poterci riuscire.                                                     Ma il drago propose qualcosa di insostenibile per lui.
In cambio della pace, i draghi avrebbero smesso di devastare i reami se lui e sua moglie avrebbero consegnato la principessina come sacrificio.                                                                               

Udendo queste parole il re impallidì e tentò di negoziare qualsiasi altra cosa: terre, cibo, gioielli, animali… tutto, ma non la sua bambina!
Il drago fu irremovibile e il re, infuriato, prese la sua fedele lancia e la tirò con precisione nell’occhio del mostro che ruggì dal dolore. Strappò la lancia dal suo occhio e cercò di colpire il re che però, nonostante la velocità disumana con cui venne lanciata, la schivò. La creatura ruggì ancora e fece questa promessa mentre il suo occhio destro si chiudeva per sempre.
-Ricordati queste parole umano! Un giorno riuscirò ad arrivare al tuo castello e, mentre l’Inferno reclamerà ogni persona del tuo popolo che si troverà intrappolata dentro le sue fiamme dannate, ferirò più volte con i miei stessi artigli tua figlia prima di dilaniarla con i miei denti! La ucciderò dopo averti incenerito con il mio fiato bollente così che mentre urlerà dal dolore tu non potrai far niente per salvarla! E una volta che l’avrò inghiottita, il potere delle stelle sarà mio!-
E mentre la sua risata agghiacciante rimbombava nel cielo, si crogiolò della rabbia cieca che vide sul volto del re.
-Questa è la realtà insulso umano, la pace e l’armonia sono solo delle illusioni che svaniscono come fumo. Eri felice che tua figlia fosse nata e, guarda un po’, io me la prenderò con la forza strappando a te e a tua moglie la gioia di vederla crescere.                                                                                                                                               Non importa quanti soldati arruoli o dove tu la nasconda perché alla fine io la troverò comunque e distruggerò tutto quello che si troverà fra me e quella prelibata carne fresca piena di succulento sangue mischiato a polvere stellare.                                                                                                                                                                                         Arrenditi perché l’unico che può fermare un drago è un drago e nessuno dei miei simili, dopo quello che mi hai fatto, accetterà mai di proteggere la principessina Lucy.-
Dopo che il drago nero se ne fu andato, ogni uomo del regno si arruolò per proteggere la principessa da quell’orribile destino.
La guerra durò pochi mesi data la supremazia assoluta dei draghi che attaccavano senza sosta e in massa ogni metro del regno di Magnolia. Il palazzo venne distrutto così come la maggior parte del territorio del reame ma molti cittadini sopravvissero e ben presto ripopolarono le terre che tornarono piano piano alla normalità.

Nonostante questo però il re e la regina morirono in circostanze misteriose e tutti credettero che erano stati uccisi da quel drago nero mentre cercavano di proteggere con tutte le loro forze la loro bambina fino all’ultimo. Quando i soldati irruppero nella stanza bloccata dalle macerie trovarono i due sovrani ai piedi del letto in un mare di sangue mentre la principessa non aveva nemmeno un graffio, dormiva beata tenendo in mano un mazzetto di chiavi di finto oro.
Proprio quando stavano spostando i cadaveri dei suoi genitori si svegliò e dopo aver dato solo un’occhiata in giro scoppiò a piangere. Pianse per un giorno intero e non volle vedere nessuno anche perché se qualcuno le si avvicinava gli lanciava contro qualsiasi cosa trovasse a portata di mano. Quella notte una guardia sentì qualcuno parlare dentro la tenda della principessa ma appena entrò non trovò nessuno, tranne la principessa che si era addormentata serena sempre tenendo strette quelle dodici chiavi dorate.

Al trono succedette il fratello del defunto che promise di prendersi cura del regno di Magnolia e di proteggere la principessa con la sua vita.
Dopo vari mesi tutto tornò come prima anche se nessuno seppe spiegare perché i draghi si ritirarono improvvisamente durante quell’ultima, sanguinaria battaglia. La vita tornò a scorrere come sempre e con lei anche la principessa crebbe. Suo zio e la corte le mentirono dicendo che i suoi genitori erano in viaggio per tutto il continente per questioni urgenti e che sarebbero stati via parecchio tempo e così la bambina aspettava con ansia il loro ritorno.

Anche se a volte si sentiva sola, Lucy aveva delle persone con cui parlare, persone che nessuno conosceva a parte lei e non facevano parte degli amici immaginari creati dai bambini. No, queste persone erano reali e si occupavano di lei come se fosse la loro sorellina.
Però Lucy non poteva sapere che al suo ottavo compleanno avrebbe fatto un incontro con un’insolita persona che si sarebbe poi rivelato come un amico ma anche come un nemico agli occhi dei suoi parenti: Natsu.
Con lui, Lucy si sentiva molto bene e si dimenticava di tutti i suoi doveri di principessa e le regole dell’etichetta reale.
Si sentiva solo… Lucy.
Ma quest’innocente amicizia si trasformerà in qualcosa che potrebbe spazzare via tutto e che li metterà in pericolo entrambi. Il ritrovamento di qualcosa di estremamente importante e segreto metterà sottosopra la vita di quei due giovani che si vedranno costretti a fermare qualcosa più grosso non solo di loro ma anche dei draghi che si ritroveranno minacciati dal pericolo dell’estinzione.
Alla fine Lucy dovrà fare una scelta: scatenerà il suo potere controllandolo o arderà in esso fino a consumarsi insieme a Natsu, ai draghi, ai suoi amici e a tutto il suo regno?
   
 
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