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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    23/02/2016    2 recensioni
[Satoru x Shun]
Questa fanfiction è incentrata su Satoru e Shun e racconta di un momento ipotetico di Satoru che, esasperato dal comportamento di Shun, cerca spiegazioni dopo che Shun lo ha lasciato.
Questa fanfiction lo scritta in quanto sono rimasta un pò delusa dalla fine di questa coppia quindi dovevo per forza fare qualcosa.
Spero vi piaccia!
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aonuma Shun, Asahina Satoru
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                  Crudele
 
 
 
   “Perché?! ”
Era questa la domanda che continuava a porsi Satoru ma non riusciva mai a darsi una risposta.
Perché Shun lo aveva lasciato?
Voleva più spazio?! Satoru glielo avrebbe dato, sarebbe sceso a compromessi pur di poter stare ancora con lui ma Shun era davvero così esasperato, così stanco di lui da non volergli dare neanche un'altra possibilità?! Cosa aveva mai fatto per meritarsi di essere mollato così, su due piedi, da un giorno all'altro?!
   “ Non è giusto! ” pensò Satoru “ Shun non mi ha dato neanche una spiegazione valida. La voglio, la pretendo, anche a costo di andare a prenderla con la forza! ”
Satoru si alzò di scatto dal letto della sua camera, ormai vuota, piena di bei ricordi ma ormai erano solo quelli, ricordi.
Satoru cercò Shun, avrebbe chiarito una volta per tutte.
Finalmente, lo trovò intento a guardare l'orizzonte proprio nello stesso luogo in cui lo aveva lasciato, in quel modo, tanto freddo e crudele.
Quando lo vide, però, gli si formò un groppo in gola e tutta la rabbia che aveva, fino a poco fa, cominciò a scemare per lasciar posto al nervosismo.
Satoru si chiese se la sua presenza gli avrebbe recato fastidio, in fondo era stata con la scusa che non gli concedesse abbastanza spazio che lo aveva lasciato e cominciò a chiedersi se fosse stata davvero una buona idea essere lì.
Si avvicinò lentamente e aspettò che si accorgesse di lui.
Quando Shun si volse verso la sua direzione, a sorpresa di Satoru, non sembrava infastidito, ma non mostrava alcun segno di reazione.
Satoru avrebbe preferito che fosse infastidito piuttosto che vedere il suo viso, il suo splendido viso, privo di emozioni. Come se il fatto di essere lì non lo toccasse minimamente, come se lui non contasse nulla.
Rimasero in silenzio, per un po',  a scrutarsi a vicenda.
   << Satoru, che ci fai tu qui? >> Chiese Shun con tono pacato, quasi meccanico.
   << Ti stavo cercando. >> Rispose Satoru in un sussurro, guardandosi i piedi sentendosi, all'improvviso, il coraggio mancare.
Shun sospirò. << Ancora, Satoru? >> Chiese ironicamente spostando lo sguardo di nuovo verso l'orizzonte.
   << Si può sapere che ti ho fatto?! >> Chiese alzando la voce Satoru.
Shun rimase sorpreso solo un attimo: aprì e chiuse le labbra, come se gli mancassero le parole, ingoiò rumorosamente e chiuse gli occhi per poi prendere un profondo respiro aprendo gli occhi di nuovo.
   << Non mi va di parlare adesso. >> Rispose serio.
   << Bhé, peccato perché a me si! >> Ribatté Satoru infastidito.
Shun lo guardò con la coda dell'occhio e aspettò che Satoru si sfogasse.“ Va bene così. ” Pensò.
   << Voglio la verità. >> Cominciò Satoru.
   << A che cosa ti riferisci? >> Chiese Shun girandosi completamente verso Satoru, finalmente.
   << Lo sai benissimo. >>
   << Non ne abbiamo già parlato? >>
   << No, direi proprio di no. >>
   << Ti ho già detto le mie motivazioni. >>
   << Non raccontarmi balle! >> Sbottò Satoru facendo un passo in avanti. << Cos'è, è tutto un gioco per te?! >> Chiese, quasi urlando, Satoru irritato solo al pensiero.
   << Non sei tu. >>
   << Oh no, non te la caverai co- >>
   << No >> Lo interruppe Shun << Non sto mentendo adesso. >>
Satoru si ammutolì sorpreso dall'improvviso cambiamento di Shun.
   << C- Che vuoi dire? >>
Shun non rispose.
   << Questa spiegazione non mi basta. >>
   << Lo so. >>
   << Non cambia il fatto che tu abbia ferito i miei sentimenti. >>
   << Lo so. >>
   << Smettila di ripeterlo! >>
   << Me ne vado. >> Disse Shun abbassando lo sguardo.
   << Cosa? >> Chiese agitato Satoru.
   << Me ne vado... da qui. >> Ripeté Shun.
   << Stai scherzando?! Non puoi! Perché? >>
Shun rimase in silenzio.
   << E dove andrai? >>
Ancora silenzio.
   << Perché fai così?! Perché ti comporti come se nulla ti riguardasse?! Anche adesso, sei così distante... E gli altri?! Cosa dirai agli altri? >>
   << Niente. >>
   << Che c'è?! Loro non si meritano neanche una stupida scusa? >>
   << Non è così... >> Rispose Shun tentennando mentre nasceva in Satoru una piccola sensazione di soddisfazione nel vedere che era riuscito a provocare una reazione umana in Shun, la prima quel giorno.
   << Non lo sopporto, anche quando mi hai lasciato quel giorno eri così tranquillo... Shun, tu mi hai mai amato veramente? >> Chiese Satoru con amarezza.
Shun lo guardò negli occhi e Satoru si sorprese nel vedere un velo di tristezza nel viso di Shun.
   << Non ci posso credere... >> Sospirò Satoru affranto. << Lascia stare, dimentica che io sia venuto qui. Ti auguro un buon viaggio. >> Continuò Satoru per poi girarsi e andarsene.
   << Aspetta! >> Si sentì chiamare da Shun che lo aveva afferrato per un braccio.
Satoru si girò e si stupì nel sentire una leggera pressione sulle sue labbra: Shun lo stava baciando.
Durò pochi secondi e quando si staccarono Shun rimase a pochi centimetri dal viso di Satoru.
   << Perdonami. >> Sussurrò Shun e allontanandosi ancora di pochi centimetri gli fece un leggero sorriso. << Starai bene. >>
   << Che vorrebbe dire? >> Chiese confuso Satoru.
   << Ti dimenticherai di me e andrà tutto bene. >> Spiegò Shun.
   << Questo non- >> Cominciò Satoru ma fu interrotto dal dito di Shun posatosi piano sulle sue labbra.
Shun spostò la mano sulla guancia di Satoru e gliela accarezzò piano ancora sorridendogli.
Era quasi il tramonto, ormai, e Satoru sapeva che tra poco si sarebbero dovuti separare. Era davvero un addio? Questa era l'ultima volta che si sarebbero rivisti?
Satoru non ne era sicuro ma era certo che dimenticarlo non sarebbe stato così semplice come sosteneva Shun.
Nessuno sarebbe stato come lui, nessuno sarebbe stato alla sua altezza.
 
 
 
- - - -
 
Satoru si svegliò di soprassalto, con l'affanno, si mise a sedere sul letto mentre confuso si guardava intorno.
Era in camera da letto.
   “ Devo essermi appisolato ” Pensò e si passò una mano sui capelli per sistemarseli.
Satoru si accorse che qualcosa gli stesse accarezzando la guancia e, d'istinto, se la toccò.
Quando si guardò la mano rimase sorpreso nel vedere che ciò che sentiva sul viso era una lacrima solitaria.
   << Satoru. >> Fece Saki entrando nella stanza. << Che ti succede? >>
   << Niente, tranquilla era solo uno strano sogno. >>
 
 
 
 
   
 
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