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Autore: Elwing    20/08/2003    6 recensioni
Una canzone, un insieme di ricordi che accompagnano un misterioso cavaliere... che riflette sulla vita e sull'amore.
Genere: Fantasy, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please Remember me

Autore: Elwing

PLEASE REMEMBER ME
by Elwing

Un'anima triste vaga....
vaga per le solitudini della foresta,
vaga per il folto sottobosco,
vaga per le desolate pianure
vuote come il suo cuore.
Solo cammina, ancora....di nuovo...per sempre....

Come un lieve canto di liuti
i suoi piedi sfiorano le foglie ormai morte.
Come un lieve rullo di tamburi
il suo cuore palpita.
Come una soave voce di neve
canta melodie ormai perdute.

Chi sei viaggiatore solitario?
Sembri far parte di una leggenda,
chi sei viaggiatore solitario?

Al tuo passaggio il vento ti sfiora
e vibra un dolce suono di cornamuse.
Una voce fioca narra la tua storia,
calda....delicata...sfuggente....
un lieve canto d'oltreterre
un lieve canto di antiche leggende.

Un giovane uomo tu eri,
ballavi a piedi nudi per le foreste,
ballavi a piedi nudi sulle fredde rocce,
ballavi a piedi nudi su laghi ormai prosciugati.
Un canto di vita tu eri,
un canto pieno di speranze.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Coraggioso come un leone,
forte come l'orso,
furbo come la volpe,
Tu eri.
Ormai così fragile come un uccellino,
ormai così fragile senza un destino.

Una scena di morte ora vedo,
l'unica tua vita se n'è andata,
l'unico amore che tu avevi
ti ha abbandonato.
Non piangi, stai seduto
a rimirar l'antica tomba.

Un grido dal mare si solleva,
un urlo di dolore ormai andato.
Un bagliore dalle stelle ti acceca,
non conosci il presente,
non conosci il futuro,
dimentichi il passato.

Dentro un libro ormai ingiallito,
i tuoi ricordi,
narrati dal respiro delle onde,
dal soffio del vento,
dal calore del sole,
dalla terra tua tanto amata.

Un volto ti sorride,
un volto ti parla,
un volto ti osserva:
vedi il sorriso,
senti il suo respiro, senti la sua anima,
ma ora stai seduto a rimirar l'antica tomba.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Antichi tamburi dentro la nebbia:
il tuo passato.
Antichi balli sconosciuti,
il tuo passato.
Antiche lotte combattute,
il tuo passato.

Il suo volto è ormai nel tuo cuore,
la sua vita tra le tue labbra,
il suo respiro sul tuo petto.
L'unico amore da te conosciuto,
l'unico valore per cui hai lottato,
se n'è andato.

Portando via antichi sapori,
e donandoti nuovi dolori.
Viaggiatore triste e solitario,
fammi una danza, mostrami un tuo ballo,
Viaggiatore triste e solitario
fammi un sorriso, mostra il tuo sguardo.

Continui per la tua strada
con il vento di cornamuse.
Un dolce violino vibra l'antica corda
di un cuore senza lacrime.
Un dolce suono di violino
accompagna i tuoi passi.

L'oscurità inghiottiva il tuo bosco,
l'oscurità catturava le musiche,
l'oscurità catturava la vita.
Non avevi tempo di amare,
non avevi il cuore di amare,
non avevi il coraggio di amare.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Come ad una finestra stavi ad osservare,
quel volto, quei capelli, quel sorriso.
Al chiaro di luna dipingevi il suo volto,
al chiaror delle stelle dedicavi canzoni,
canzoni di baci,
canzoni di amori.

Un tamburo iniziò le guerre,
un tamburo iniziò il dolore,
marciando su terre ombrose,
marciando su terre desolate
portavi la luce.
Marciando sul dolore portavi l'amore.

Iniziò una guerra di dolore,
iniziasti una guerra per amore.
Terminò la guerra con te vincitore,
terminò la guerra col tuo dolore.
Oh dolce viaggiatore, stavi ad osservare
il suo volto scomparire.

Lunga vita al suo nome,
lunga vita al suo onore,
lunga vita al suo fervore.
Nascosto nell'ombra restavi celato,
nascosto davanti a tutti urlavi,
nascosto a tutti speravi ed amavi.

L'estate lasciò l'inverno,
il tuo cuore inaridito si era isolato:
dal mondo, da tutti, da lui.
Il suo volto iniziava a scomparire,
la sua voce iniziava a sfumare,
le sue labbra le vedesti allontanare.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Antichi balli nel suo regno,
antichi canti nel suo regno,
e tu non c'eri.
Lontano dall'amore per sempre
vi osservavate.
Gli occhi tristi del tuo volto infiammavano il suo cuore.

Una notte d'amore, una notte di dolcezze,
una notte di speranze.
Una ferita profonda divenne,
quando dovetti andar via,
vi prometteste amore,
ma la notte te lo portò via.

Tutto cadde ai tuoi piedi,
dolci strofe di un'arpa d'orata,
dedicasti all'amore.
Ancor suonano per le tue terre, quelle antiche melodie.
Ancor suonano per le tue terre, quegli antichi dolori.
Ancor suonano per le tue terre, quelle dolci melodie.

Da quanto viaggi,
antico messere?
Da quanto cammini solo,
antico messere?
Da dove provengono i tuoi passi,
antico messere?

Una terra lontana,
una terra sconosciuta.
Una terra soave, piena di melodie.
Le stelle ti indicano il cammino,
il cuore in tempesta non ti dona respiro.
Riposa. Riposa.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Da antiche notti tu cammini,
da antiche notti, senza riposo.
Ancora cammini pel bosco solitario,
guarda il mio volto antico messere,
guarda il mio volto antico cavaliere.
Guarda le stelle sul tuo cammino.

Con passi lenti e cadenzati prosegui il cammino,
con passi delicati sfiori il tuo destino.
Quanto ancora camminerai?
Dove ancora tu andrai?
Paesi lontani tu hai conosciuto,
ma i tuoi occhi quelle terre non hanno veduto.

Balla ancora antico signore,
balla ancora pel tuo triste amore.
Balla ancora su queste terre,
canta ancora delle tristi guerre,
Canta, balla, canta, balla....
al suon del violino.

Con te adesso voglio ballare,
con te adesso voglio volare,
con te adesso voglio cantare.
Aspettami antico messere,
aspettami ed insegnami a capire
gli antichi dolori del tuo soffrire.

Afferrasti la mia mano senza indugiare,
un canto divino mi fece rabbrividire,
vidi verdi terre, vidi alti alberi
vidi immensi prati, vidi immensi colori.
I tuoi occhi mi stanno a guardare,
e tra le tue braccia lascio il mio corpo scivolare.

Il vento carezza i tuoi fili d'oro,
racconta la tua storia senza pudore,
racconta la tua storia piena di lacrime.

Adesso siam due per il bosco vagare.
Adesso siam due antichi dolori cantare.
Adesso siam due il futuro affrontare.
Adesso siam due a vedere il suo volto,
Adesso siam due a sentire la sua voce
che nel mondo ci sa guidare.

"Ti prego non mi cancellare,
ti prego non mi dimenticare,
ti prego non assopire,
il ricordo del nostro amore.
Ti guiderò nel mondo solitario,
così che un giorno tu mi possa ritrovare."

Scomparimmo per il folto del bosco,
scomparimmo nel buio della notte,
scomparimmo da quelle terre.
Solo una meta dove arrivare,
solo una storia da raccontare,
solo una voce da ricordare.

"Please remember me,
ti prego ricordami.
Please remember me,
ti prego ricordami.
Please remember me,
ti prego.........Ricordami."

  
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