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Autore: Penna stilografica    24/02/2016    0 recensioni
"Come brillano le stelle?Anche nella più totale oscurità ci degnano della loro bellezza. Non credevo che le stelle potessero esistere anche qui sulla Terra e son felice di condividere questi attimi fuggenti con quella più brillante.";
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un soffio di vento,un piccolo uragano e poi nulla. Solo le urla dei demoni colmano quell'atroce e devastante silenzio. Rimbomba,rimbomba tutto in quella stanza oscura ma è solo il suo cervello. La ragazza dai capelli rosso rame è distesa sul letto a guardare il soffitto. Gli occhi verdi sono spalancati e seguono i movimenti delle mani che cercano di toccare quell' azzurro.Sospira per poi abbassare la mancina per prendere il cellulare che ha iniziato a vibrare.Il pollice scivola sullo schermo per accettare la chiamata di Massimiliano . Ella si schiarisce la voce per poi iniziare a parlare "So quello che vuoi,porto le birre tranquillo. Sarò li alle 19.30"non lo lascia nemmeno parlare,nessuno con lei ha bisogno di farlo.L'interlocutore ride e risponde "Sei sempre la solita,Margarethe. Va bene,a stasera." Sorride la rossa dalle smeraldine vispe e penetranti per poi salutare e chiudere la chiamata.Sospira per poi chiudere gli occhi per perdersi nell'oblio che tanto ama.Canticchia qualche pezzo di una sua canzone come per aiutare la sua concentrazione. Roxas,il suo gatto nero s'intrufola dallo spiraglio della porta socchiusa e di apposta sul letto sopra lo stomaco della padrona che inizia ad accarezzarlo e viene ricambiata con delle fusa molto affettuose.Roxas è un trovatello,quella specie d'incontro che solo il destino può combinare. Quando lo trovò era solo una piccola palla di pelo in mezzo al bosco dove Margarethe ed i suoi amici festeggiarono la maggiore età di Massimiliano compiuta due anni prima. Il gatto presenta due occhi azzurro cielo e le uniche due persone che sopporta sono Massi e la padrona. Entrambi finiscono infine ad assopirsi in un lungo sonno fino all'ora dell'incontro. Prende l'autobus fino ad arrivare a casa del ragazzo. Bussa tre volte al garage,sa benissimo che lo troverà li. Il vento è moderato ma porta a far muovere dolcemente quella gonna corta e svasata a scacchi seguita da un paio di reggicalze nere e scarponcini dello stesso colore mentre una camicia bianca copre quel corpo minuto insieme ad un giubbotto nero in pelle. I capelli come al solito poco ordinati ,corti fino alle spalle son mossi con dolcezza dal vento. Il trucco è leggero,l'espressione indecifrabile ed una borsa rossa in pelle fra le mani. E la risposta tarda come al solito ad arrivare ma alla fine la serranda si alza rivelando la figura del ragazzo. Alto 1.70,occhi castani e capelli neri,fisico slanciato e poco muscoloso. Sorride per poi portarle un dito davanti alla bocca mentre il braccio sinistro le cinge la vita per trascinarla dentro e chiudere il cancello. La porta a se stringendola al suo petto e baciandole il capo come fosse una bambina . Lei accetta ben volentieri quei gesti,d'altrocanto è un amico molto intimo... Lo abbraccia forte per poi salutarlo con un bacio sulla guancia,non è mai stata portata per l'affetto opprimente e Massi lo sa,per questo si allontana il giusto per guardarla negli occhi ma porta la destra sulla guancia di lei accarezzandola "Mocciosa!"Esclama divertito e consapevole dell'occhiata falsamente infastidita di lei. "Alpha."Risponde gelida,come se nulla la toccasse.Lo chiama così perché Massimiliano è quel tipo di persona che non può stare in branco,è un capo ma solo di se stesso,un lupo solitario che ha i canini sempre pronti per uccidere o ferire e la piccola Margarethe ama intrufolarsi in tane pericolose. Massi l'aveva ferita già varie volte ma lei continuava a tornare anche dopo i vari avvertimenti. Neanche Il tempo di proferire parola e le mani del ragazzo vanno a stringersi sulla schiena della sedicenne consapevole di essere solo una delle sue tante prede come lui per lei è solo uno dei tanti richiedenti.La presa si fa più forte,quasi violenta mentre scivolano su e giù sopra il tessuto del giubbotto che vien infine tolto per lasciare spazio alla camicia succinta . Lei lo prende con violenza dalla cravatta della divisa lavorativa che essendo appena tornato da lavoro il ragazzo non ha tolto, e lo bacia con forza per poi sbatterlo contro la serranda del garage e posizionare la mano libera su quella superficie in acciaio,bloccando quello che dovrebbe essere il predatore ,nell'incanto più bello del mondo.
   
 
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