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Autore: mici 71    24/02/2016    9 recensioni
Per tirarci su il morale nell'attesa delle prossime puntate. Una piccola cosa che da la luce ad uno spezzone di vita di Oliver e Felicity Prima di Ivy Town. Prima volta che pubblico in assoluto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Siamo di nuovo in viaggio. In questi pochi mesi io e Oliver siamo stati in tantissimi posti, ora siamo in Indonesia, Bali. Mentre noi siamo qui, degli operai stanno facendo il nostro trasloco definitivo ad Ivy Town, abbiamo preso casa li. Mi piace, sono un po' ansiosa perché avrei voluto essere presente ma Oliver ha preferito che fossimo via. Per me non se la sente di tornare a Star City.

Ma non voglio pensarci. Mi sto godendo la traversata in battello che ci porterà dalla capitale verso il nord, zona turistica e paradiso in terra. Abbiamo prenotato uno di quei Bungalow sulle palafitte, cosa che a me ha mandato in estasi, mentre a lui quasi indifferente. Continuo a pensare che anche se stessimo assieme una vita non riuscirò mai a farmi raccontare tutto quello che ha fatto e tutti i posti che ha visto. Io sono su questo lato del battello che mi sto sbracciando con il mio piccolo tablet per vedere se riesco a trovare della connessione, ma niente, Nada, Nichts!. Devo avere un'aria sconsolata, perché ad un tratto sento due braccia che mi stringono da dietro.

"Hey, cosa c'è che ti agiti tanto??"

"Non c'è connessione", gli rispondo imbronciata. Lui fa uno dei suoi sorrisi nei miei capelli,(ebbene si, ho scoperto che Oliver Queen sorride e anche sovente!!), e mi risponde,

"Meglio! Avrai più tempo per dedicarti a noi, a rilassarti e godere della misticità del luogo!"

"Misticità Mister Queen?" Lo canzono.

"Si, signorina Smoak! L'ho portata in uno dei posti più mistici del pianeta. Come in Thailandia... qui ci sono varie culture, da quella Induista, alla buddista, si trovano anche qualche mussulmano e alcuni Cristiani. Secondo me se cerchiamo forse, potrebbe anche uscire fuori una Sinagoga se ti interessa!"

"Vedo che hai fatto i compiti!" Gli dico agitandomi nelle sue braccia ancora con il tablet nella rara speranza di riuscire a trovare la connessione sfuggente. "Ma come hai fatto se qui non c'è campo?" Mi sventola davanti agli occhi una guida turistica che ha sfilato dal suo zaino...

" Si chiamano libri, Felicity. L'ho comprata da noi prima di imbarcarci e mentre tu dormivi in volo ne ho approfittato per farmi un'idea del posto dove eravamo diretti!"

Lo guardo sorridendo, lui contraccambia,

"Insomma hai controllato il territorio e hai pianificato i nostri movimenti?" Mi guardi con un'aria da innocente, ma so che hai capito cosa intendo, infatti abbassi gli occhi e mi rispondi.

" Certe abitudini sono difficili da dimenticare..."

Poi volgi gli occhi lontano e ti perdi nei tuoi pensieri. Lascio cadere il discorso altrimenti dovrei dirti che lo so che prima di prendere casa, hai pattugliato un paio di notti i dintorni e che hai controllato tutti gli infissi e le uscite. Ma non posso criticarti, in poche ore ho fatto ricerche su i nostri vicini, così, solo per essere sicuri che non saremmo andati incontro a brutte sorprese.

Finalmente siamo arrivati. Come sembrava dal sito il posto è splendido. Ci accompagnano al nostro Bungalow ed è meglio che in foto. Prima di disfare le valigie riprovo a controllare la connessione, ma credo che qui la parola wireless sia quasi un insulto. Disfiamo i bagagli e poi tu decidi di uscire mentre io con la scusa di riposare mi stendo sul letto e mi attacco al cellulare satellitare che ho nascosto in fondo ad una delle mie valige.

Digito il numero e dopo pochi squilli finalmente una voce che sembra arrivare dall'oltre tomba mi risponde.

"Ciao Thea, nottata lunga?"

" Oh ciao Fel, si nottata pesantina... diciamo che stavo provando a dormire da circa due ore..."

" Scusami, non volevo svegliarti." Le dico sentendomi in colpa per averlo fatto.

" È tutto ok! Ormai è fatta! Solo la prossima volta ricordati che esistono i messaggi!"

" Va bene! volevo dirti che io e Oliver siamo arrivati a Bali il volo è andato bene."

un attimo di silenzio che diventa quasi imbarazzante.

"Oh! Bene! Sinceramente non riesco ancora a capire come abbia fatto Oliver, come sia riuscito così in fretta a lasciarsi tutto dietro."

"Ne ha bisogno Thea, non vuole più essere quella persona che era. Vuole essere qualcun altro. Sta finalmente riappropriandosi di quella vita che il naufragio del Gambit gli ha portato via. Non puoi colpevolizzarlo per questo!"

" Lo so! Ma quando senti l'adrenalina che ti scorre nelle vene, la sensazione che ti da la caccia... il sapere che in qualche modo ti senti utile, non credo che ora che lo sto provando riuscirei ancora a farne a meno." La capisco, eccome se la capisco! Forse il mio apporto al Team non è mai stato fisico, ma manca tantissimo anche a me il sapere che il mio talento veniva usato per il bene delle persone. ho sempre pensato che se Oliver è riuscito a fare così tanto, lo ha fatto anche grazie a me ed hai miei bambini.

" Thea ti ho chiamato anche per questo, ho trovato delle informazioni sui vostri fantasmi prima di partire. Vorrei mandarvele ma qui la connessione è pessima per non dire inesistente! Ho bisogno che tu vada al covo e che ti allacci al computer e che da li tu faccia un collegamento remoto al mio Tablet. Una volta che è stata fatta la configurazione posso lavorare da qui sul vostro server e lasciarvi quello che o scoperto! Anche se non vi piacerà!"

Ora é completamente sveglia, concordiamo perché sia lei a chiamarmi quando ha fatto. Chiudo la comunicazione e mi sento un po' il cuore pesante a sapere che ho questo segreto con Oliver. Non credo che la prenderebbe bene. Mi affaccio e vedo che sta tornando indietro, é bagnato dopo il tuffo e non riesco a staccargli gli occhi di dosso, così come mi lascio distrarre dalle gocce d'acqua che scendono sul suo petto. Tutto il resto in un attimo scompare, c'è solo lui.

Mi batte forte il cuore, e la stanchezza, il senso di colpa, la frustrazione che provo, passano in secondo piano. Lo vedo salire i gradini entrando. Abbiamo praticamente tutte le pareti a vetri, e sembra che siamo all'aperto anche dentro la camera. Mi guarda e come per incanto è come se fossimo da soli, non esiste più nulla. E' sempre così, lo è stato a Nanda Parbat quando siamo stati assieme per la prima volta e lo sarà sempre.

Mi strige, mi bacia. Si! È proprio quello che voglio, in questi momenti non ho dubbi, in questo momenti mi rendo conto che tutto quello che voglio é qui, mi sento potente, ho tutto il mondo tra le mie braccia, il resto verrà poi. Per ora ci siamo solo lui ed io. finalmente insieme. Finalmente NOI.

Molto tempo dopo sentiamo il cellulare suonare. È Oliver a riprendersi abbastanza da rispondere.

"Hey!, Speedy come stai? Ti avremmo chiamato noi più tardi..."

Come da accordi Thea ha chiamato sul mio cellulare di sempre, le ho spiegato che quello satellitare è un piccolo segreto che mi consente di mettermi in contatto con il Team e che Oliver non ne è propriamente informato...

"Ciao fratellone, volevo solo sapere se siete arrivati. Non volevo interromper nulla! Ma se l'ho fatto chiedo scusa." La sento sorridere e io arrossisco. Mi tiro su seduta avvolgendomi il lenzuolo al seno e sento Oliver che parla del viaggio, del posto, ma non le chiede nulla di quello che lei e gli altri fanno di notte, sembra ci sia un accordo tra di loro. Questo mi fa sentire nuovamente in colpa, ma con una mossa della mano faccio finta di spostare il pensiero in un angolino della mente con la scritta (cose da dire a Oliver prima o poi). Lo sento sorridere per un qualcosa che lei gli ha chiesto, si volta verso di me con aria interrogativa.

" Scusa, non ho capito! Ero distratta..." Lui ammicca e mi da un piccolo pizzicotto,

" Si! Me ne sono accorto... Thea mi ha chiesto come sta sua cognata?!" Non so perché ma arrossisce lui a dire cognata.

" Non lo so," Rispondo. " Dille che ultimamente non ho più avuto contatti con Nyssa a Nanda Parbat."

Lui mi guarda con una smorfia e sento Thea farsi una risata. Oliver si alza e mi passa il cellulare,

" Ok, diglielo tu! io vado a lavarmi."

Aspetto che lui sia in bagno e sottovoce dico a Thea che entro poche ore farò avere a tutto il Team le mie scoperte. Riattacco e mi sento un filo più utile. Poi vengo di nuovo distratta dal rumore della doccia e penso a lui, li che si insapona, con il viso rivolto al getto d'acqua. Il solito calore mi avvolge e penso che anche a me farebbe bene una doccia, che magari a lui non dispiacerebbe un po' di compagnia, e come sempre in un attimo alzandomi e dirigendomi nel bagno sono avvolta nella nostra bolla e tutto passa in secondo piano. Tutto tranne il bisogno di lui


La pubblicazione di questa storia senza pretese è tutta dovuta alle mie amiche di Chat, se non fosse per loro 4 non avrei mai e poi mai trovato il coraggio per farlo, quindi, mie care ragazze, qui e publicamente voglio ringraziarvi per esserci, per sopportarmi, e in questo caso di suppurtarmi.
Invece a tutti quelli che avranno letto chiedo di farmi sapere cosa ne pensate e nel caso qualche suggerimento.Grazie Mici 71.

  
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