La ragazza entrò nella stanza sbattendosi la porta alle spalle.

Era stufa di tutto e di tutti... era davvero stanca di quel mondo opprimente che aveva chiuso a forza fuori dalla porta.

Si diresse sbuffando e con movimenti decisi verso il suo grande armadio, lo aprì e ci entrò dentro.

Quell'armadio, era il suo rifugio contro tutte quelle persone false, che una volta lei considerava “amici”.

Quel suo rifugio era così accogliente, la allontanava dall'angoscia di quel mondo monocromatico, che si era formato intorno a lei.

A tutti poteva sembrare un semplice mobile in legno antico, regalatole dalla nonna ormai malata, ma oltre ad avere un valore affettivo aveva qualcosa di magico che la affasciava.

Nell'angolo più buio dell'armadio, la ragazza si stringeva in un'abbraccio consolatorio, le lacrime le rigavano il viso e dei singhiozzi squarciavano il silenzio creatosi intorno a lei.

Un raggio di sole, penetrato da uno spiraglio lasciato tra le ante, la inluminava e le regalava un leggero tepore, che per un'attimo sorrise -soltanto per un misero attimo- poi chiuse gli occhi e si abbandono al suo sfogo.

Quando li riaprì... la camera, il letto e l'armadio -il suo armadio- era tutto sparito!

Non si trovava più nella sua stanza, nel suo personale rifugio, lontana da tutto e da tutti.

Una leggera brezza le scompigliava i lunghi capelli color cioccolato, la luce del sole la riscaldava e la confortava.

Il silenzio regnava sempre da padrone, ma veniva interrotto dall'infrangersi delle onde sulla battigia.

La ragazza era così incantata da quel magico paesaggio, che si rilassò completamente dimenticandosi delle lacrime versate, dell'angoscia e di tutti quei problemi che le mettevano tristezza. - era...in pace-

Era davvero rilassata e felice, si sedette sulla sabbia lasciandosi cullare dal rumore delle onde e dalla breza che le portava un piacevole odore di salsedine.

Si sentiva leggera e -finalmente- sentiva di poter far parte del mondo...forse avrebbe trovato il suo posto.

Osservava il magnifio paesaggio -era tutto così bello- si sdraiò sulla sabbia, per bearsi di quelle fantastiche sensazioni, inspirò profondamente l'odore di quel luogo stupendo e chiuse gli occhi. L'eco di una dolce melodia le rimbombava nelle orecchie; quelle note soavi erano così dolci da farla sentire in paradiso, ma nello stesso tempo aveva qualcosa di malinconico, che la rattristava.

Chiuse gli occhi solo per un'attimo - un misero secondo – e quando li riaprì il paesaggio da cartolina che la circondava era tutto svanito... ma la melodia le ronzava ancora in testa -il che la confondeva-.

La ragazza era confusa, non si trovava più in quel luogo così bello, così perfetto, lei era nuovamente nel suo armadio.

I suoi occhi erano ancora gonfi e il viso era rigato dalle lacrime, non sapeva cosa pensare … era tutto un sogno; le immagini, le sensazioni, gli odori?! E quella melodia?! Adesso sentiva soltanto l'eco soffocato delle note, ma era ancora presente.

Aprì le ante dell'armadio e notò che la luce che prima era penetrata nell'armadio, si era affievolita -dovevano essere passate almeno quattro ore-. Aveva dormito per tutto quel tempo??!

Si avvicinò alla finestra e la aprì, il vento le sfiorava il viso, provocandole un piccolo brivido. Si passò una mano tra i capelli, che si muovevano con il vento e … sentì tanti piccoli granelli.

- che fosse sabbia?!- si portò una ciocca davanti al viso per scrutarla con minuziosità e trovò la sua risposta. Era sabbia.

Com'era possibile?! Quelo che aveva vissuto forse non era un sogno! Forse lei era veramente su quella spiaggia! Magari l'armadio era veramente magico, come le aveva detto sua nonna.

Ai tempi, pensava che sua nonna l'avesse fatto per incuriosirla, le disse; che bastava immaginare, adesso… iniziava a crederle.

Quell'armadio era davvero speciale, effettivamente lei aveva pensato a quanto fosse piacevole il tepore del sole e appena aveva chiuso gli occhi si era ritrovata in un luogo dove il sole cen'era in abbondanza.

Avrebbe seguito il consiglio di sua nonna, avrebbe immaginato, avrebbe vissuto e sarebbe rimasta se stessa con tutti. Adesso oltre ad avere un rifugio aveva un nuovo mondo, ma non si sarebbe rinchiusa come faceva ogni volta in qull'armadio. No lei avrebbe vissuto.

Dopo questa decisione la melodia che aveva in testa iniziava ad affievolirsi, fin quando non sentì una voce maschile, era certa che provenisse dall'armadio; questa voce – non la conosceva- però era calda e sincera, le ispirava fiducia.

“l'avventura è appena iniziata, sei pronta per giocare?! Io ci sarò sempre per te!”

Appena cercò di avvicinarsi all'armadio, la voce e la melodia sparirono.

Tutto quello che le era successo in quelle poche ore l'aveva sconvolta, m le aveva fatto capire quanto fosse importante.

D'ora in poi non avrebbe piùpianto in vano e si ripromise che sarebbe ritornata in quel luogo magico.

Chissà! Magari avrebbe incontrato la persona che le aveva appena parlato.

Avrebbe vissuto in armonia con la magia e con quell'armadio.

angolo autrice:
salve lettoriii!!!
sono tornata dopo anni e anni e anni e anni... okay la smetto XD
allora come vi è sembrata questa storia?! è una cosa che ho buttato giù in un pomeriggio quindi non sò quanto sia venuta bene...
eh-eh-eh... se non vi è piaciuta, vi è sebrata noiosa MI DISPIACE DAVVERO PER I VOSTRI OCCHI T^T
bhe dai! fatemi sapere che ne pensate.
bacioni grandissimi :*

Angel_love <3