Serie TV > Fringe
Ricorda la storia  |      
Autore: Sognatrice_2000    27/02/2016    1 recensioni
"Passeranno gli anni, e noi continueremo ad amare non la persona che abbiamo di fronte, ma l'ombra che vedremo riflessa nel suo sguardo. L'ombra della persona che abbiamo amato così profondamente, da essere disposti a tutto pur di avere l'illusione di averla di nuovo vicino. Perché è questo che stiamo scioccamente inseguendo: un'illusione. Soltanto una mera illusione."
(Lincoln AltLiv)
SPOILER FINE QUARTA STAGIONE
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alt-Olivia Dunham, Lincoln Lee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ombre

 

 

 

 

(Pov Lincoln)

 

Sono già passati due anni, ma lo ricordo come se fosse ieri. Quando ho deciso di vivere per sempre nell'altro universo, ero convinto che fosse la cosa migliore, la decisione più giusta. Il cuore mi aveva portato lì, la mia casa era quella, così mi ero giustificato. Ma in realtà stavo inseguendo un fantasma, l'ombra della donna di cui, lentamente, mi ero innamorato.

La donna che non avevo mai potuto avere, la donna che apparteneva ad un altro, ma che non ho mai smesso di desiderare e di amare.

Ho voluto inseguire un'altra versione di lei, un'altra versione in un'altro mondo, convinto che, se fossi riuscito a conquistare il suo cuore, sarei stato felice.

Ma questa donna non è lei. Capelli di un altro colore, sguardo diverso, sorriso diverso. Sorrido amaramente. Questa donna non è la mia Olivia, non è la donna dal passato difficile che ha sempre dovuto lottare per un momento sereno, non è la donna dai lunghi capelli biondi raccolti sempre in una coda di cavallo, dallo sguardo diffidente e tormentato, dal sorriso raro ma meraviglioso.

L'Olivia di questo universo ha i capelli rossi che le fluiscono liberamente sulle spalle, ha lo sguardo sereno di chi non ha mai dovuto lottare e ha vissuto un'infanzia felice, ha il sorriso schietto e spontaneo che nasce sul suo volto spesso e con estrema facilità.

Non è innamorata di me, anche se preferisce crederlo. Lo so, lei è innamorata dell'altro me, di quell'altro uomo che si è accorta di amare troppo tardi. E così ha riversato quel sentimento su di me, reprimendo i rimpianti e il dolore nell' angolo più remoto del suo cuore.

Sorride spesso, è vero, ma è un sorriso finto, il sorriso di chi vuole mascherare la sua sofferenza dietro uno strato di falsa allegria.

Non è la mia Olivia, lei non sarebbe mai capace di fingere, di mentire a se stessa. Non è con lei che volevo passare la mia vita.

Ma perchè dovrei lamentarmi? In fondo è tutta colpa della mia debolezza se siamo arrivati a questo punto. Ho tentato di riscrivere il mio passato, nella vana speranza di trovare quella felicità che cercavo. Ma mi sono sbagliato.

Sto soltanto inseguendo un'ombra, l'ombra della donna per cui il mio cuore palpitava, l'ombra di colei che non sono riuscito a dimenticare, negli occhi di un'altra.

 

 

(Pov AltOlivia)

 

 

 

Sono già passati due anni, ma i ricordi di quel giorno sono ancora così vividi nella mia mente. Quando Lincoln, invece di rimanere accanto alla sua Olivia, fece un passo verso di me, e con un debole sorriso, mi porse la mano, come per dirmi "ti aiuterò io."

Non sapevo cosa l'avesse spinto a lasciare il suo universo e vivere in un mondo che non era il suo, ma adesso ho compreso. Lo stesso motivo che ha spinto me ad appoggiarmi a lui.

Quando lo guardo, vedo l'ombra di un altro uomo. Vedo l'ombra del mio Lincoln, dell'agente spavaldo e sempre sicuro di sè, dal look un po' trasandato e lo sguardo a cattivo ragazzo che però sapeva essere anche tenero e gentile, che scherzava sempre insieme a me, che era sempre al mio fianco. Non mi ero resa conto di amarlo fin quando non è scomparso per sempre dalla mia vita, per colpa di una stupida pallottola, che ha distrutto i suoi sogni, le sue speranze, la sua vita, e anche il mio cuore.

Non avevo mai riflettuto sul nostro rapporto, non da quel punto di vista almeno. Ma, dopo aver realizzato che non c'era più, qualcosa si è lacerato dentro di me. E ho capito, finalmente. Lincoln era sempre lì, accanto a me, e ingenuamente credevo che ci sarebbe sempre stato. Volevo che rimanesse per sempre al mio fianco, invece il destino ha deciso diversamente, e io mi sono ritrovata improvvisamente sola, con un immenso vuoto da colmare.

E così, per una mia stupida debolezza, nella vana speranza di averlo ancora accanto a me, di poterlo finalmente amare come avrei voluto, mi sono appoggiata ad un uomo che non era lui ma aveva il suo stesso volto e la sua stessa voce, e gli ho donato tutta me stessa, tutto quello che avrei voluto donare a lui. Ma ho commesso un errore.

Questo non è il mio Lincoln, questo è un altro uomo. Veste sempre in giacca e cravatta, ha i capelli perfettamente pettinati e gli occhiali, lo sguardo dolce e perennemente insicuro. Non scherza mai, non fa mai qualche battuta allegra e spensierata, sembra sempre pensieroso e concentrato su qualcosa di inafferrabile che non gli è permesso raggiungere. Non ha quello sguardo scanzonato che tanto mi piaceva, i suoi occhi sono come oscurati da un velo di tristezza che li rende più opachi e vulnerabili, più seri e profondi. Non è l'uomo per cui il mio cuore aveva iniziato inconsapevolmente a palpitare, non è l'amico di una vita che mi conosce meglio di chiunque altro e che ha condiviso con me gioie e dolori, pianti e sorrisi, sorprese e pericoli.

Non è l'uomo che amavo prendere in giro, quello che mi passava fascicoli sulla mia scrivania, quello che mi copriva le spalle in una pericolosa sparatoria contro qualche criminale. Quello che mi consolava con un sorriso quando avevo qualche problema, quello a cui poggiavo la testa sulla spalla quando dopo lunghi appostamenti insieme il sonno mi coglieva all'improvviso, e lui mi metteva sotto il naso una tazza impregnata del dolce aroma di caffè, premuroso e divertito.

Negli occhi di questo Lincoln c'è l'ombra dell'uomo che amavo, soltanto l'ombra. Non ci sono i ricordi dei nostri scherzi e delle mille esperienze che abbiamo condiviso, non ci sono tutti quei piccoli gesti e quelle piccole particolarità tipiche di lui.

Sorrido amaramente. In fondo di cosa mi lamento? L'ho voluto io.

Io ho voluto riscrivere i momenti di un passato di cui ero stata privata per sempre, e forse lo stesso vale per lui, che non ha potuto amare la sua Olivia come avrebbe voluto. Forse in me rivede lei, come io rivedo il mio Lincoln in lui. Ma io non sono lei, e lui non è quel Lincoln Lee un po' sbruffone e temerario.

Passeranno gli anni, e noi continueremo ad amare non la persona che abbiamo di fronte, ma l'ombra che vedremo riflessa nel suo sguardo.

L'ombra della persona che abbiamo amato così profondamente, da essere disposti a tutto pur di avere l'illusione di averla di nuovo vicino.

Perchè è questo che stiamo scioccamente inseguendo: un'illusione. Soltanto una mera illusione di quella felicità che non potremmo mai raggiungere pienamente.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Fringe / Vai alla pagina dell'autore: Sognatrice_2000