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Autore: Jordy Klein    25/03/2009    4 recensioni
Akane è scappata di casa dopo il matrimonio fallito,decisa a dimenticare tutto il dolore..ma cosa accadrebbe se dopo 5 anni se lo vedessi spuntare a casa in un normalissimo sabato sera? Davvero Ranma non ha mai provato nulla per lei? E perchè Ukio ha fatto si che si rincontrassero? Forse il loro non era un addio..
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ranma

-Ranma..entra-

Oddio, il tuo sguardo mi sta letteralmente invadendo mentre cerco nel fondo delle tue iridi una qualche risposta, tremando nella consapevolezza che volente o nolente, stanotte esattamente alle 4 e 37 ci siederemo l’uno davanti all’altro e affronteremo una volta per tutta il nostro ambiguo, tremolante, scosceso e infangato più che mai rapporto.

Ti faccio entrare, facendo scivolare le ciabatte bianche di pelo sul gelido pavimento di mogano, mentre tu spingi lievemente la porta facendola combaciare con la serratura: per un attimo mille ricordi mi inondano e tutto l’astio che provavo verso di te sembra essere svanito, sostituito solo da un sentimento che mi ero solo illusa di essere riuscita ad annegare.

-Seguimi..-

Sussurrò, mentre il tuo polso mi sfiora lievemente la spalla, facendomi tremare.

Mi giro di scatto e ti soffoco con uno sguardo : cosa pensi?Di potermi avere stanotte, così, perché a tua sgualdrina di turno è occupata e visto che hai avuto la piacevole sorpresa di trovarmi qua , vuoi sfogare lo stesso i tuoi ormoni?

Ti sbagli Ranma, ti sbagli di grosso.

I tuoi occhi appena s’immergono nel mio volto furente tutto ad un tratto diventano più scuri, quasi opachi, e ti scosti da me, portando quel braccio teso indietro, quasi a voler ritrarre un gesto forse sorto naturale ma assolutamente sbagliato, almeno per me.

Apro il balcone e mi siedo su una delle due poltroncine rosse, attendendo che tu prenda posto davanti a me.

Osservi ogni tuo gesto, il modo in cui ti appoggi allo schienale, le tue mani che avvolgono i capelli ora del tutto scompigliati, i tuoi piedi che si incrociano e i lacci delle scarpe quasi sciolti , imbrigliati nell’orlo ruvido dei jeans, nonostante vorrei essere fredda e distaccata ogni tuo gesto, lento o veloce che sia, mi rapisce e mi rendo ancora una volta fragile davanti a te.

-Come mai qui?-

La mia voce è un sussurro gelido, ti vuole trastullare la mente, ma lo sguardo che compare sul tuo viso, beffardo e ironico come lo ricordavo, mi getta addosso più insicurezza che altro.

-Secondo te perché mai sono qui?Per parlare con te..non credi di dovermi delle spiegazioni?-

-E’ un po’ tardi, Ranma, per chiedere delle spiegazioni.-

Mi accendo una sigaretta mentre ti guardo con la coda dell’occhio, vuoi delle spiegazioni?

Perché non ci pensavi 5 anni fa a chiedermi cosa stessi facendo , perché me ne stessi andando?

-Va bene..non mi importa un cazzo se è tardi o no, perché sei scappata Akane?Perchè te ne sei andata?-

-Perché non aveva più senso restare lì-

La mia voce ha una punta di amarezza mentre aspiro la mia merit avidamente, le mie iridi vagano, fuggono dal tuo sguardo mentre una perla solca il mio occhio destro, rotolando malamente sul mio zigomo affilato: sto cedendo e non devo, non  posso, non voglio.

Non mi avrai mai più Ranma, non più, non sarò mai più alla tua balia, non ti permetterò mai più di distruggermi con i tuoi gesti e le tue parole, non devo e non posso..

-Non aveva più senso cosa Akane, stare accanto a me solo perché il matrimonio era andato a puttane?Pensavi di avere il diritto di fuggire , così, senza dire una parola?-

-Ranma, tu mi hai lasciata all’altare, cosa pensi che avrei dovuto fare?Sorriderti e dirti che andava tutto bene?-

Mi giro di scatto piena di rabbia, cosa vuoi ancora da me??

Non ti è bastato avermi schiacciata, distrutta e rilegata all’inferno?Cosa vuoi ancora?

-Bè..potevi dirmi che mi amavi..forse non ti avrei lasciata..-

-E che senso avrebbe avuto scusa? Hai fatto benissimo a non far si che non ci sposassimo, d'altronde che senso avrebbe avuto??Amore? Non ci ha mai unito nulla di simile, forse attrazione fisica, ma nulla di più, ed avrei dovuto passare tutta la mia vita accanto ad un bambino egocentrico ed egoista che per me non prova neanche un briciolo di affetto?Ma smettila..-

-Io ti amavo Akane..credevo lo avessi capito…-

Il mio cuore smette di battere per un secondo, le mie orecchie si riempiono del suono di questa parola e la sigaretta cade dalle mie sottili dita..

Ho sentito bene?Tu provavi amore verso di me?

Tu mi amavi?Morivi al pensiero delle mie labbra e sognavi la notte il calore del  mio collo?

E allora perché? Perché..?

-E allora perché..perchè non me lo hai mai dimostrato?-

Le lacrime iniziano a cadere..1..2…3 non posso più neanche contarle.

Il gelo che ricopriva ogni mio gesto si è sciolto come queste gocce salate che ora solcano le mie mascelle, mentre una mano mi regge la fronte..

Ho buttato all’aria una mia vita accanto a te solo per la pura convinzione che tu non mi volessi neanche bene, ed invece tu mi amavi?

Ti alzi e ti inginocchi davanti a me, lentamente la tua mano asciuga quelle schegge di dolore mentre la tua bocca si avvicina pericolosamente alle mie labbra..

 

  
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