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Autore: SilviaJane    28/02/2016    0 recensioni
Una fan fiction? Ebbene sì. Amo questa coppia e sento di non averne abbastanza! La donna che ha amato un supereroe che viene depredata di ogni onorificenza in quanto donna ed il suo segretamente ma non troppo innamorato che si sente un mezzo uomo perchè non crede di essere all'altezza della sua eroina personale. Una donna spettacolare.
Il sogno americano si infrange sulla normalità della vita, sui difetti fisici e caratteriali... mi spiace per Capitan America, ma trovo più vero un uomo come Daniel Sousa.
Amo Hayley Atwell da quando l'ho conosciuta interpretare Aliena, protagonista di uno dei miei libri più belli, I pilastri della Terra di Ken Follett.
Avviso: seguo la programmazione americana quindi non prendetevela troppo se scrivo cose che non avete ancora visto(i famosi spoiler).
Tra virgolette metterò quello che pensano, tra le righette - - metterò quello che gli farò dire.
Cercami anche su Wattpad se la vuoi leggere come ebook: Marvel Agent Carter - fan fiction - Quello Che Non Si Sono Mai Detti
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Sousa, Peggy Carter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo originale: Now and not the end (1x01)

Il suo unico grande amore era lui…

Capitan America. Che ha scelto di sacrificare la sua vita per per evitare l'esplosione del cubo Tesseract, proveniente da un altro mondo, un altro tempo.

Come si può competere con lui?

Sottofondo musicale Caro Emerald - That man (Who's that man I wanna kiss)
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New York City 1946

Margareth Carter, detta Peggy, ha scelto di vivere nel ricordo del suo perduto amore. E di dedicarsi anima e corpo a fare bene quello che sa da sempre fare.


“Maledizione, forse ho affidato la vita di Steve nelle mani di un disgraziato.. da quello che leggo sui giornali.. ha addirittura venduto armi ai nemici. Possibile che il mio intuito non mi abbia avvisato che Howard Stark fosse una persona sbagliata? Accidenti a me. Ora però me ne vado al lavoro...” - Ciao Coleen, ci vediamo stasera, curati quella bronchite che sabato andiamo al cinema…! -
Sapete, lavoro sotto copertura alla "compagnia telefonica", in realtà sono.. o meglio.. ero un'agente segreto inviato in Europa nel periodo della guerra. Un giorno forse vi dirò come ci sono capitata. Per ora vi basti sapere che non sono una donna ordinaria e lo capirete da soli. Attualmente sono impiegata presso l'SSR ossia la Riserva Scientifica Strategica ed i miei ruoli sono diventati… ordinari… in quanto donna. Porto il caffè, archivio i documenti… poco o nulla di più. Ma attendo il momento del mio riscatto. A quanto pare sono arrivata giusta in tempo per l'inizio di una riunione importante. - Senti Carter – si rivolge proprio a me Capo Dooley? - Vedi di rispondere al telefono mentre siamo in riunione!” - Sì capo!- Chiamo Rose e le dico di passare le telefonate nella sala riunioni. Il capo storce il naso ma lo seguo anche io. Voglio essere un membro attivo di questa squadra! Non sono una donna comune! Voglio lavorare!”
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"Sono seduto al tavolo tutti gli agenti. La sento arrivare anche se non guardo nella sua direzione. Anche oggi indossa quei tacchi che mi fanno impazzire… Ma non posso lasciarmi distrarre così accidenti! Però… è uno schianto!
Tanto.. lei non mi vede. Sono qui seduto in mezzo agli altri.. e non mi vede.  Sono invisibile ai suoi occhi. E' una donna meravigliosa, con le sue labbra rosse incorniciate in un viso di porcellana.. e quei capelli.. Oh mio dio, quei capelli scuri.. Quante volte ho sognato di metterci le mani dentro e sentirne la consistenza! Ma basta con questi pensieri Daniel”, dico a me stesso “Sii serio… non ti guarderà mai come guardava Steve Rogers, il suo fidanzato, il superpotenziato militare che ha sacrificato la sua vita per la patria, il nostro eroe nazionale, Capitan America”. “Sta in piedi con altri agenti è vero.. ma nessuno che si alza e la fa accomodare… Io anche volendo non potrei… Maledizione a questa gamba… di certo non posso competere con un super uomo...”
“Qui si parla del latitante Stark ed io continuo a fissarla imperterrito. E' troppo bella. Ma mi devo concentrare sul lavoro. Eppure.. lei sembra così assorta… c'è una ruga di preoccupazione che le attraversa la fronte. Nessuno la vede eppure io la noto. Sembra contrariata da quello che sente su Howard Stark… Sembra che lo conosca. Spero di no! Oddio, vuoi vedere che anche lei è caduta nelle sue grinfie? Da noto libertino qual è potrebbe… oh mio dio no.. aver sedotto anche lei… Ma no.. ma che pensieri stupidi mi faccio. Capitan America è insostituibile purtroppo nel suo cuore, nessuno può farvi  breccia, nemmeno quel pervertito di Stark...” 
(mandato a pagina fb marvel agent carter italia 26/02/2016 – non accetta ff - ok)
“Eccola che prende la parola.. e per di più in sua difesa.. oh no.. dice che ha collaborato con lei durante la guerra.. ma come, se è un civile? Dice che ha pilotato un aereo per conto dell'aeronautica e tutto si può dire di lui tranne che sia un traditore.
Sembra abbastanza appassionata nel difenderlo… che ci sia sotto qualcosa? Spero di no. Con tutto il cuore.”
–-
“Capo Dooley non mi capisce. Anzi! Mi sta sminuendo di fronte ai miei colleghi! Ma come si permette? Sto ribollendo dentro. Insinua che la mia “liason” con Steve Rogers abbia messo a repentaglio la mia lucidità e per di più che io abbia frequentato altri uomini, gente come Stark, puah! Di certo lo stimo perché ci ha aiutato in guerra, ma niente più.  E mi dice pure di lasciar fare a questi smidollati che lui chiama professionisti? Ma dove viviamo?
E Kresminsky… che cos'ha da dire Kresminsky nell'orecchio al novellino Yauch? Che ho conosciuto molti uomini in guerra??? Grrrrr!!!”
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- Hey  Kresminsky! Chiedi scusa alla signora! - “Ma perché l'agente Sousa si intromette? Sono in grado di difendermi da sola! Adesso gliene dico quattro!” Nonostante tutto, è agile con la sua stampella… Daniel prende la stampella, sua fedele compagna purtroppo ormai dalla guerra e viene richiamato da Peggy.
“Ma perché è rimasta ad attendermi? Non voglio la sua pietà… Non desidero il suo sguardo compassionevole mentre le zoppico davanti con questo arnese di ferro.”
- Agente Sousa, riguardo a quello che ha appena fatto… (Sousa sta per dire di non preoccuparsi, era dovere secondo lui difenderla), avrei preferito non l'avesse fatto! -
D: Ma lei è un'agente e la trattano come una segretaria!
P: E le sono grata, ma sono capace di affrontare da sola questi adolescenti!”
Daniel la guarda ammirato e risponde: - Sì, signora! Non significa che il loro atteggiamento mi faccia piacere – E questa è un'altra cosa che abbiamo in comune – risponde una sorridente Peggy… “Cristo come vorrei che mi sorridesse più spesso così.. mi fa sciogliere.” Ed ecco che arriva quel deficiente di Jack Thompson che mi deve rovinare l'atmosfera tra me e Peggy… per dire cosa? Per farle fare archivio. Colgo l'occasione per parlare ancora con lei anche se non la guardo per farle conoscere il mio lato ironico nel prendere in giro Thompson. al quale secondo lui hanno sparato alla "personalità" da qualche parte a Iwo Jma.
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- Cara Angie… non sopporto il mio lavoro… gli uomini mi sottovalutano… - non racconto tutta la verità ad Angie, la mia barista preferita alla L&L bar automatico. E lei, che la chiama “inglesina” in effetti fa fatica a comprendere quali difficoltà possa mai avere io, comunque le affido il dispiacere di non avere più ruoli di responsabilità da quando è finita la guerra. Ora sono solo una "passacarte" alla "compagnia telefonica".
Mi allontano per prendere un altro dolcetto al distributore automantico, torno al tavolo e nello stesso momento, ricevo un messaggio sul tovagliolo… Un brivido d'avventura mi scorre nelle vene, qualcuno mi vuole, qualcuno mi cerca.
Un appuntamento in un vicolo? Non mi sembra una buona idea, ma ci vado lo stesso.
Il mio primo incontro con Edwin Jervis, il maggiordomo di Howard Stark è stato fatale.. per lui! Gli ho mollato un pugno! Cavolo se mi ha spaventata.. E poi … guarda un po' chi arriva ... il pluriricercato Howard Stark!
Mi chiede di riabilitare il suo nome trovando i pezzi che gli hanno rubato dal caveau iniziando dai ricettatori di armi.
Data la vita noiosa che mi fanno fare all'SSR, accetto! E lui se ne va in motoscafo.

Una nuova consapevolezza
 
 D: “Eccola che arriva.. sento il suono quasi musicale dei suoi tacchi… ha un passo rilassato.. si guarda attorno.. di solito cammina più spedita, più impettita… come mai è così tranquilla? Eccola, mi sorpassa… colgo il suo profumo di rosa – Concentrati Daniel! Concentrati! Sei al lavoro e hai avuto un'intuizione tra le foto di Stark. - E.. perché sta tornando indietro?
P: “Sto per fare il doppiogioco con i miei stessi agenti… si accorgeranno di me? Oppure sono così ciechi da vedermi anzi da non vedermi.. Per loro non sono altro che un'intrusa nel loro territorio... Forse l'agente Sousa non mi vede così… oh.. ma cosa sta guardando? Stark sul motoscafo con le sue donne? No no no, devo depistare proprio lui…
P: - Cosa ci fa qui agente? Dovrebbe riposare – D: I casi dei fuggitivi si risolvono di solito nelle prime 72 ore…  “Suadente lei mi interrompe”- Sa agente? (guardando le foto in suo possesso) Deve proprio amarla quella donna sul motoscafo… perché Stark non sa nuotare… D: Le chiedo come fa a saperlo e mi dice che ha tentato di baciarla sulle rive del Tamigi il giorno della Vittoria e lei lo ha spinto nel fiume e ci sono voluti i sommozzatori per tirarlo su… “Quel porco… come si è permesso di metterle le mani addosso? Però mi sarebbe piaciuto vederlo annaspare in acqua.”

-Cosa sta succedendo? - Mi chiede Peggy…  E la metto al corrente che un ricettatore di nome Spider Raymond sta per mettere sul mercato un prodotto di Stark… - Dove?- Come mi guarda con attenzione… - Informazioni riservate…- Che belli che sono i suoi occhi.. così intelligenti così sfugg… -Dove va con la mia tazza del caffè? - Ne vuole ancora? Mi chiede… che carina.. peccato che non avevo ancora finito di berlo…
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Mollo Sousa e seguo gli uomini nella sala riunioni.
Thompson sta organizzando una riunione e non mi invita? Quasi quasi con la scusa del caffè mi intrufolo! Sento quello che deve sapere, dunque gli piacciono le bionde e il denaro. Mi faccio venire un'idea… quasi quasi mi prendo un giorno di malattia per le mie cose in realtà.. Entrerò nel club “Le Martinique travestendomi da biondona Femme Fatale.

“Maledizione c'è un fotografo... speriamo non mi riprenda! Ora devo conquistarmi il ricettatore e con sfrontatezza  mi offro per comprare la formula per conto di amici... gli sono così vicina che mi bacia in modo un po' avventato e crolla addormentato grazie al suo potente rossetto "Dolci sogni".

Trovo una cosa splendente in cassaforte, ma ho bisogno del Sig. Jervis per disinnescarlo. Accidenti, sono stata seguita da un uomo con una cicatrice sulla gola. Maledetto! Hai ucciso la mia coinquilina Coleen ma dopo una colluttazione corpo a corpo lo lancio fuori dalla finestra.. guardo fuori e… Zot! Corpo sparito.

“Sono molto triste per la mia nuova amica Coleen che ho già perduto per colpa mia e ne parlo a Mr. Jervis nel nostro bar di fiducia. Di schiena perché sarebbe sconveniente per una donna non sposata e un gentiluomo sposato stare seduti allo stesso tavolo. Che regole del cavolo. Gli racconto che ho colto al volo l'opportunità di aiutare Howard Stark perché tutti mi sottovalutano e mr. Jervis è così carino da dirmi di aver letto il mio curriculum militare e di esserne rimasto favorevolmente impressionato. E se i miei colleghi non si rendono conto di quale perla sono, sarà peggio per loro. Ora però abbiamo un altro obiettivo, scoprire chi ha rubato la formula per produrre la bomba al nitramente. Grazie alle conoscenze di Mr. Jervis, scopriamo che è stata la ditta Roxxon di Hughes e con Jervis ci dirigiamo là, non prima di sapere che il materiale è rintracciabile perché emette bassi “raggi -vita”. A questo punto mi viene un'idea. Prima però torno in ufficio e mi procuro una cosa nell'archivio dei materiali del mio Steve.
Mi ricordo che anche Steve era radioattivo e tra le sue cose trovo la scatola dove c'è il rilevatore di "raggi vita" del “Progetto Rinascita”! Mi imbambolo davanti alla foto del mio Steve… e ripenso agli ultimi suoi attimi di vita… Dio come l'ho amato!

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“Devo andare a prendere una carta in archivio… chissà dov'è finita Pegg… oh eccola lì che sogna ad occhi aperti sul suo dolce amor perduto… io.. devo andarmene.. non posso restare a guardarla struggersi per un morto… devo.. SBAM! Maledetta stampella! Proprio adesso dovevi tradirmi?” - Scusi, non ho ancora imparato (a muovermi senza fare rumore… stavo per dire ma lei con il dolore sul viso mi dice che non importa e mi assicura che non viene spesso a riguardare le cose del suo amato… E' dolcissima ed io voglio prolungare ogni momento pur di stare con lei, anche se sta pensando ad un altro. Per sdrammatizzare le racconto un aneddoto sulla mia vita… Spero di non annoiarla… Ci diamo ancora del “lei”. Le racconto della guerra vista da me dopo la ferita e del cappellano di guerra che mi aveva promesso di spedire le mie cose a mio padre in caso fossi morto. Ma non successe però il cappellano aveva già buttato via le mie cose... non ho ritrovato nemmeno la mia gamba!”
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“Che carino Daniel! Mi ha fatto sorridere in un momento di tristezza nella mia vita!”

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D: Splendida.. quel sorriso.. solo per me.. sto per uscire dall'archivio e lei mi richiama, come suona dolce il mio nome dalle sue labbra!
- Daniel, lei è uno dei fortunati... -
D: “Anche se con la testa le faccio segno di sì… e mi incammino fuori, io non mi sento fortunato. Sicuramente intendeva dire tornato vivo rispetto a Steve... ma sono un uomo spezzato, non sono degno di lei o di superare la memoria di Steve. Ma forse il tempo guarirà le ferite di tutti noi.
Nel frattempo, l'uomo che Peggy ha fatto cadere giù dalla finestra scrive con una macchina da scrivere speciale a chi lo ha assoldato che l'Agente Margareth Carter ha compromesso la sua missione. Chiede di ucciderla. Accordato.

Agli stabilimenti Roxxon stanno producendo la bomba al nitralene e Peggy si infiltra, parla con il supercattivo della seconda stagione di Gotham che è un chimico che ha venduto la bomba al ricettatore e gli “parla” attraverso una macchinetta del Leviathan. Scoppia la bomba ma lei ha i secondi giusti per salvarsi. 
Intanto nell'ufficio del Capo Sousa e Thompson vengono interrotti dalla telefonata che li avvisa dello straordinario incendio alle industrie Roxxon mentre Thompson aveva fatto vedere a capo Dooley che aveva in mano il rullino fotografico del club. Per inchiodare una fantomatica bionda che sembra sia stata l'ultima a parlare con il ricettatore (morto per colpa in realtà del muto)
In questa serie la moglie di Edwin Jervis non si vede mai, si pensa pure che non esista. Nella seconda la vedremo in carne ed ossa, rischiare anche la vita fino alla 2x07.
Il capitolo 1 si chiude con una telefonata tra Jervis e Howard sulle qualità di miss Carter. E che lei pare non sospettare niente (che la stanno usando per ritrovare il sangue di Capitain America).
   
 
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