Era una giornata piovosa d'inverno, il cielo era triste, le nuvole erano sempre più grigie il cielo si fece sempre più scuro. 
Oikawa era lì, disteso in quel letto ospedaliero. 
Tutto era successo per una sua cagata d'amore, era molto geloso del suo Iwaizumi e questo lo ha portato a consumarsi piano piano. 
Tutto è iniziato quando ieri sera dopo aver accompagnato Iwaizumi a casa con il cucciolo Iwaizumi 2, Oikawa stava ritornando a casa. 
Era pensieroso mentre stava camminando per una via buia, in quell'attimo trovò un gattino ferito in mezzo alla strada, Oikawa accorse subito nell'aiuto.
Si ferma in mezzo la strada cercando di aiutare il povero gattino che era ferito ad una zampina, quindi lo prese in braccio per portarlo in salvo ma in quell'istante non accorgendosi dell'arrivo di una macchina a tutta velocità contro di loro. 
Sospirò alzandosi da terra ma non fece in tempo a voltarsi che sentì una forte frenata di una macchina che lo travolse in pieno, prima di essere colpito dalla macchina in velocità riuscii con un braccio a portare in salvo il gatto lanciandolo dall'altra parte della strada. 
Un forte dolore prevalse sulla testa e tutto il corpo del giovane Oikawa venne schiacciato a terra dalla macchina in corsa mentre il gattino che era lì scappò via riparandosi dietro ad un bidone della spazzatura. 
Il conducente della macchina si fermò subito chiamando l'ambulanza per il giovane che non aveva visto. 
Mi sentivo male, avevo gli occhi sbarrati verso il cielo, le gambe e le braccia in frantumi non riuscivo a muovere nulla, il cuore che lo sentivo appena appena. era successo tutto così in fretta. Non capì più nulla sentivo solo il corpo abbandonarsi e crollare in un sonno profondo. 
L'uomo della macchina cercò di rianimarmi ma nulla da fare non riuscivo a reagire, ricordo solo le sirene dell'ambulanza che arrivò ma niente di più, poi tutto buio.
Oikawa era ricoverato d'urgenza nell'ospedale di Tokyo il più famosissimo, per lui le condizioni erano critiche, nel frattempo la notizia arrivò direttamente alla squadra di pallavolo dove giocava lui, forse così arrivò la notizia anche al suo amore Iwaizumi.

Iwaizumi: 
Lo aveva lasciato andare tardi, con una strana sensazione nel petto. Non sapeva cosa fosse, ma era piuttosto turbato. Prese sonno molto tardi. 
Il mattino successivo ricevette una chiamata dalla scuola e poi da Kindaichi. Oikawa aveva avuto un incidente. Sua madre era severa, per cui finì in fretta la colazione e prendendo la borsa, corse velocemente verso l'ospedale con il cuore in gola. 
Prima di uscire il cagnolino lanciava dei guaiti, così gli mise velocemente una ciotola di crocchette, accarezzandolo, e corse via. 
Arrivò allarmato e affannato in ospedale e chiese, omettendo per privacy ala receptionist che era il suo ragazzo. Salì in fretta le scale e nella stanza trovò l'infermiera. 
Gli faceva male vederlo lì disteso e immobile. Gli venne detto che aveva lesioni a braccia e gambe. "Come se non bastasse in ginocchio" imprecò mentalmente. 
Lo vide dormire tranquillamente, non era così grave. 
Il problema sarebbe stato non farlo giocare per un po'. 

Oikawa:
Era solamente una giornata come le altre purtroppo finita in una tragedia che nessuno si aspettava neppure lui, la sua stanza era la 134 era attaccato alla flebo.
Disinfettate le ferite e fasciate, la testa fasciata con ancora delle macchie di sangue che macchiavano le bende, il corpo tutto fasciato e immobile senza dare segni di vita, per sicurezza era stato attaccato ad una macchina respiratoria con tanto di mascherina sulla bocca, per aiutarlo a regolare il respiro avendo il respiro molto debole. 
In quel lettino dove il corpo del giovane giaceva con il suo ragazzo vicino. 
Dopo una mezz'ora arrivò il medico e dalla faccia non era molto rassicurante, doveva parlare con il suo ragazzo Iwaizumi, lo si vedeva fin da subito che le notizie non erano del tutto buone.

Medico:
«Salve, sono il medico che ha preso in cura questo Ragazzo... Tooru Oikawa, giusto? 
Tu chi saresti?»

Iwaizumi: 
«Sono il suo ragazzo, non ché il suo migliore amico d'infanzia, ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli. Come sta, Oikawa? E' grave?»

Medico:
«Non so come dirtelo a dire il vero. Il tuo Oikawa Tooru è ridotto malissimo. L'impatto con la macchina è stato devastante per il suo corpo di un atleta portando fratture in vari arti, sia al braccio destro e alla gabbia toracica con possibile frattura di qualche costola. Non ha ricevuto nessun danno per quanto riguarda la colonna vertebrale quindi non c'è rischio di rimanere paralizzato o incapace di camminare. Ma abbiamo numerosamente paura per la testa, perché abbiamo timore che abbia potuto subire una commozione celebrale e non di certo una lieve ma molto complessa. 
Non so dirti quando si sveglierà e se si sveglierà. 
Ora dobbiamo solo aspettare e aspettare. 
Vi faremo sapere ulteriori risultati appena sapremo di più.»

Iwaizumi: 
 Sentì come se delle pugnalate facessero meno male. 

«Ho capito....»

Rispose a fatica, stringendo i pugni. Si sentiva morire. Si sarebbe risvegliato, ne era certo. Oikawa poteva essere idiota quanto voleva, ma non era un debole. Lui lo sapeva meglio di tutti. Era impaurito e non sarebbe crollato lì. Doveva essere forte per entrambi. Teneva i pugni stretti fino a renderli bianchi. Attese che i medici andassero via e si sedette. Se ne fregava dell'orario di visita, sarebbe rimasto lì tutto il tempo, a costo di mangiare schifezze dai distributori. Mandò un messaggio a sua madre e ai compagni di squadra, affacciandosi dalla finestra. Poi si sedette e gli prese la mano, stringendola appena. Era combattuto tra fiducia e paura. Che ci provassero a schiodarlo da quella sedia.  

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