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Autore: Queen Blake    28/02/2016    2 recensioni
Una semplice serata in casa Di Angelo, con risvolti lievemente inaspettati, comprensivi di incubi, cibo thailandese e dei baffi di cioccolata
(la Solangelo, ovviamente, regna. Che, scherziamo?! )
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Lou Ellen, Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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North, West, Home's Best



Chiudi la porta dietro di te, sfinito; quando stamattina hai accettato l'incarico di Chirone -cercare e distruggere il gruppetto di telchini che stavano mettendo a soqquadro Manhattan- non pensavi che sarebbe finita così 
- ora che si fa? - la voce di Will ti riscuote dai tuoi pensieri: il tuo fidanzato -da quasi tre mesi, grazie agli dei- aveva voluto accompagnarti a tutti i costi, anche se due per un'impresa è un numero terribile; difatti si sarebbe dovuta unire a voi anche Lou Ellen, che però era stata rinchius-trattenuta da Cecil, a causa di una scommessa persa o qualcosa del genere... 
- Nico? - ti passi una mano nei capelli, annuendo nella sua direzione 
- si, sono d'accordo
- sei d'accordo con me? - ti chiede, scettico, e tu annuisci di nuovo
- pienamente - ribatti, e non riesci a fare a meno di notare che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere
- quindi anche tu pensi che staresti bene con la stessa tinta di Lou Ellen? Interessante - strabuzzi gli occhi, tu con i capelli rosa? Mai nella vita!
- davvero hai detto questo? 
- certo che no, volevo solo sapere dov'è il bagno
- oh. Terza porta a destra
- grazie, Raggio di Sole -
Sbuffi, ma ormai questo soprannome ti è rimasto appiccicato, non puoi rifiutarlo. E poi, in fondo ti piace
- Raggio di Sole, non hai nemmeno la vasca da bagno ?! -
Molto in fondo.

***

Per cena ordinate thailandese dal ristorante in fondo alla stradina dove abiti: niente di che, ma almeno hai un posto in cui tornare. Sorbisci i tuoi spaghetti di soia mentre chiaccherate del più e del meno - o meglio, Will parla, tu ti limiti a mangiare e ad annuire di tanto in tanto, nonostante lo stia ascoltando sul serio. Finita la cena, sparecchi in un tempo complessivo di 0.4 secondi, cioè quello che ti serve a scaraventare tutto nel sacchetto della spazzatura. Dalla tua cassettiera prendi due t-shirt, una nera con un teschio e l'altra di un banale grigio. Passi la seconda a Will, che ti ringrazia con un cenno, e contemporaneamente afferri il cuscino 
- beh, allora buonanotte - dici, avviandoti alla porta, e Will ti ferma, confuso 
- dove stai andando? 
- a dormire? E ti consiglio di fare altrettanto, domani dobbiamo tornare al campo presto
- non era questa la domanda; dove stai andando a dormire? 
- sul divano- aggrotti le sopracciglia 
- perché? 
- Nico, la casa è tua, il letto anche, sul divano ci dormo io
- stai scherzando - ribatti, incredulo
- sei tu l'ospite! Non accetto scuse, tu dormi sul letto e basta! -
Wilk scuote la testa, ma sa che non ha chances di vittoria
- allora buonanotte - mormora, chinandosi su di te e dandoti un bacio, comprensivo di lingua. Arrossisci appena, uscendo dalla tua camera e distendendoti sul divano, cercando di non pensare che l'oggetto dei tuoi sogni più perversi è a meno di cinque metri da te

*** 
(Will)

Ti rigiri nel letto da più di due ore, senza comunque riuscire a prendere sonno: ma d'altronde, visto che sei nel letto del tuo intoccabile fidanzato, è abbastanza comprensibile. Le lenzuola, nonostante siano state cambiate a posta per te, profumano di Nico, e questo non fa che aumentare la tua carica ormonale; si, state insieme da quasi tre mesi, ma oltre un paio di baci particolarmente spinti e le mani sotto la maglia non siete andati, e nonostante questa lentezza ti esasperi, non vuoi fare nessuna fretta a Nico; sai che quando sarà il momento, lui si lascerà andare. Di colpo senti un urlo dal soggiorno, per cui ti alzi di scatto e ti fiondi da Nico, trovandolo seduto sul divano, la testa tra le ginocchia, quasi in lacrime 
- Nico, che succede? - chiedi, preoccupato, avvicinandoti a lui, che solleva la testa
- un incubo - sospira, passandosi una mano tra i capelli - hai notato che è una cosa che fa spesso, quando è nervoso, o sotto pressione
- tu invece? Come mai sveglio? 
- non riuscivo a dormire
- capito - mormora, rimanendo in silenzio per un po', almeno finché non salta in piedi
- senti, ti va una cioccolata? Se tanto non riusciamo a dormire... -
Sorridi, annuendo e prendendolo per mano, aspettando che ti conduca in cucina

***

Bevi lentamente la tua cioccolata, osservando Nico che combina guai
- hai tutta la faccia sporca di cioccolato!- ridi, indicandogli il naso, unico miracolato; non ti capaciti di come, è riuscito a sporcarsi anche la fronte. Prendi un tovagliolo, pulendolo un po', nonostante le sue finte proteste
- sono ancora sporco? - chiede, dopo un po', e tu annuisci
-hai i baffi di cioccolato -
Nico si passa la lingua sul labbro superiore, così lentamente da causarti un brivido giù per la schiena
- ora? 
- sei ancora... Ancora sporco - menti, ma vuoi assolutamente rivedere quel movimento, che per tua fortuna Nico replica alla perfezione, causandoti altri brividi giù per la schiena. Ti avvicini velocemente, rubandogli un bacio, e lui ti stupisce, aggrappandosi alla tua maglia per non farti allontanare. Lo afferri per un braccio, forzandolo ad alzarsi e poi a sedersi sul tavolo, senza smettere di baciarlo; di colpo, Nico fa qualcosa che non ti aspettavi: ti allontana per un attimo,  sfilandosi la maglia e facendoti godere della sua vista, riprendendo a baciarti un attimo dopo. Lo stringi forte a te, passando le mani sulla sua schiena candida più e più volte, baciandolo sul collo, sul petto, mai sazio del tuo amore, mai sazio del suo, sentendoti, per una volta, a casa.
 

***


Hola mi hentes, ¿como estas? Spagnolo a parte, cosa ne pensate di questa cosuccia? 
Qualche piccola nota: intanto non so se davvero Lou Ellen ha i capelli rosa, ma io la immagino molto in stile punk/alternative, il genere di ragazza che cambia colore dei capelli con la stessa frequenza con cui cambia le calze; questa fic è (circa) una continuazione dell'altra mia fic, anch'essa una one-shot, ma possono benissimo essere lette una indipendentemente dall'altra; il soprannome Raggio di Sole è qualcosa che semplicemente adoro, e niente riuscirà a farmi cambiare opinione u.u oh, e il titolo è un proverbio anglosassone (credo sia anglosassone, ah), sarebbe la traduzione del nostro 'casa dolce casa'. Detto questo,  grazie per aver letto, se poi ci scappa anche una recensioncina, magari... 


Bacioni, Pepper 
   
 
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