Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: Delena Survives    28/02/2016    4 recensioni
“Non andare Felicity. Ti prego, non andare. Fa che la prima cosa che farai dopo aver riconquistato l'uso delle gambe, non sia allontanarti da me. Non potrei sopportarlo Felicty.”
Non poteva dire che sembrasse una preghiera, lo era. Lui la stava semplicemente implorando di restare. E il respiro gli si fece pesante, e lei neanche si accorse che aveva iniziato a piangere.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Addio figliolo. Spero che non sia per sempre”

Fu con quelle parole che Oliver abbassò lo schermo del computer. E subito dopo un senso di vuoto lo travolse. All'improvviso. Come una marea. Non avrebbe mai pensato di poter sentire la necessità di parlare ancora, ma era così. Avrebbe voluto poter stare davanti a quel PC, ad inviare video a suo figlio, forse per sempre. E questo pensiero lo faceva persino sentire strano. Chi l'avrebbe mai detto? Chi avrebbe mai creduto che Oliver Queen sentisse la necessità di PARLARE, e di aprirsi con qualcuno.

Solo che ora non si trattava di “qualcuno” a caso, ma di suo figlio.

Suo figlio.

Oliver non aveva mai immaginato di voler essere padre finchè non aveva effettivamente saputo di esserlo.

E forse non aveva neanche mai creduto di poterlo essere, fino a qualche mese prima.

La sua vita era stata troppo complicata, insicura, e incasinata, per aver davvero avuto la possibilità di pensare a una cosa del genere.

Fino a poco meno di un anno prima, pensava che non gli fosse concesso neanche di amare qualcuno. Sapeva di amare Felicity da così tanto tempo, ma non credeva che avrebbe davvero avuto l'opportunità di averla, alla fine di tutto.

Ma poi invece l'aveva avuta, e tutto era cambiato. Non solo lui ma tutto il suo mondo, tutta la sua visione della vita e delle cose e delle persone.

Fino a poco meno di un anno fa aveva creduto che alla fine sarebbe morto da solo, dentro il covo, abbandonato da tutte le persone che aveva amato.

E invece alla fine si era ritrovato ad amare, e ad essere amato. In pochi mesi aveva imparato a credere nel futuro e aveva scoperto di essere padre.

Non solo, aveva anche scoperto di volerlo essere. Aveva scoperto di voler essere presente per quella creatura che a malapena conosceva, ma che era sua. Sangue del suo sangue.

Forse era stato quello a fargli credere di volere davvero una famiglia. E di volerla con Felicity.

Felicity..

Era talmente preso da tutta quella marea di pensieri e ricordi, che non si accorse neanche che lei era esattamente davanti a lui, sulla sua sedia a rotelle. Bellissima come ogni volta in cui l'aveva guardata.

Ma c'era anche qualcos'altro, e lui lo sapeva.

Sapeva che quel momento sarebbe arrivato fin dal primo istante, e forse non lo avrebbe mai ammesso ma ne aveva paura.

Green Arrow aveva paura di una ragazza?

No. Oliver Queen aveva paura di essere sul punto esatto di perdere l'amore della sua vita. Di perdere la sua famiglia.

“Da quanto tempo sei qui?”, chiese lui quasi a bruciapelo.

“Abbastanza. Abbastanza da aver sentito quello che c'era da sentire”

Quando i loro occhi si incrociarono, Oliver capì. Quei bellissimi occhi erano pieni di così tante cose..e lui vi scorse rabbia, delusione, disappunto e tristezza..e già questo gli bastò per abbassare lo sguardo. Perchè sapeva cosa stesse per arrivare. L'aveva già visto arrivare, più e più volte. Ma mai gli avrebbe fatto male come in quel momento.

“Mi dispiace Oliver, non posso farlo” e un ticchettio sul tavolo accompagnarono Felicity mentre si toglieva l'anello di fidanzamento.

“Ti prego, Felicity. Ho appena perso mio figlio. Non posso perdere anche te. Non posso perdere quello che abbiamo e che stiamo costruendo”

“E cosa stiamo costruendo esattamente, Oliver?”il suo tono di voce, freddo come il ghiaccio, lo fece sussultare.

“Senti, lo so che sei arrabbiata ok? E hai tutto il diritto di esserlo, ma potremmo almeno parlarne? Puoi lasciarmi la possibilità di spiegarti come stanno le cose?”

“Lo so già come stanno le cose. Samantha me l'ha detto. So che il suo era un ultimatum. E so che dovevi prendere una decisione impossibile e hai fatto ciò che ritenevi più giusto. Ed è proprio questo il problema, Oliver. Tu hai ritenuto giusto mentirmi, ancora. Hai ritenuto giusto tenere questo segreto enorme, ancora. Hai ritenuto giusto fidarti di tante persone me esclusa, ancora. E questo forse l'avrei accettato, un tempo. Ma non adesso Oliver. Non ora, quando mettendomi quell'anello al dito per ben due volte, hai promesso che saremmo stati insieme “nel bene e nel male”, che avremmo potuto contare l'uno sull'altro. Perchè è questo il matrimonio Oliver, è fare affidamento sulla persona che hai accanto, è fidarti abbastanza da credere di potergli raccontare anche le cose più difficili. O forse pensavi che sarai andata dritta da Samantha a spifferarle che sapevo tutto? Sai che so mantenere un segreto Oliver, lo sai. L'ho fatto dal primo istante, e avrei continuato. Avrei continuato a mantenere un altro segreto per te. L'avrei fatto, e tu lo sai che l'avrei fatto. Sai che non ti avrei mai fatto pagare il fatto di aver avuto un figlio, nel tuo vecchio mondo, in un momento in cui noi due non ci eravamo ancora incrociati. E' stato questo Oliver? Hai avuto paura che io..”

“Felicity!” Aveva iniziato a blaterale, come sempre quando era nervosa, e lo sapeva. Lo sapeva lei e lo sapeva lui. E Oliver l'avrebbe trovato adorabile, se la situazione fosse stata diversa. “Sai che non si tratta di questo Felicity, sai che non si tratta di te. Pensavo semplicemente di fare la cosa giusta, per lui, e per avere almeno una possibilità con mio figlio. Sai che non esiste alcun problema di fiducia tra me e te, sai che non è questo che mi ha bloccato, quindi ti prego..”

Per la prima volta le ci volle qualche secondo prima di riuscire a parlare di nuovo “Hai ragione..e mi dispiace. Ma non posso far finta che tutto questo non sia accaduto. Non posso far finta che, ancora una volta, tu abbia deciso di allontanare tuo figlio e non me ne abbia neanche parlato. Sai che lo capisco, sai che lo capirò sempre, ma non posso far finta che mi stia bene. Non posso fingere che tutte queste bugie e mezze verità siano ancora benvenute nella mia vita, perchè non è così. Non dopo tutto quello che è successo”

Si guardarono, per alcuni attimi che sembrarono infiniti, senza riuscire a far cadere lo sguardo. Entrambi sapevano cosa stesse arrivando, e sapevano anche che probabilmente era la cosa più giusta. Ma nessuno dei due aveva davvero il coraggio di farlo. Di fare quel passo che avrebbe chiuso qualunque cose ci fosse tra loro.

“Ho bisogno di spazio, Oliver. Ne ho bisogno. Puoi restare qui, d'altronde è casa di tua sorella. Io chiamerò John e gli chiederò se posso stare da loro per qualche tempo finchè non troverò un'altra sistemazione e..” fu in quel momento che un rumore li interruppe. Oliver non recepì subito ciò che stava succedendo, non finchè non la vide muoversi piano. Muoversi. Muoversi davvero. Felicity semplicemente lo guardò, con gli occhi spalancati e un sorriso che iniziò a disegnarle il viso.

Si stava alzando..Dio, le sue gambe si stavano muovendo.

Nel momento esatto in cui riuscì ad alzarsi dalla sedia che l'aveva accompagnata per un tempo che le era sembrato davvero troppo lungo, Oliver scattò in piedi davanti a lei.

“Sei in piedi..Felicity, sei in piedi”

E gli occhi le si riempirono di lacrime, e gettargli l braccia al collo e abbracciarlo più forte che mai le sembrò semplicemente la cosa più giusta e naturale che avesse mai fatto. Le sembrò di essere nel posto giusto, di nuovo a casa, tra le sue braccia.

E nonostante tutto, nonostante quello che era successo un attimo prima e quello che sapeva avrebbe dovuto fare un attimo dopo, sapeva nel profondo del so cuore, che non avrebbe voluto vivere quel momento con nessun altro che non fosse lui.

Non sapeva per quanto tempo fossero rimasti così. Semplicemente abbracciati. Ma nel momento in cui cerò di divincolarsi, lui la strinse più forte. E lei avrebbe voluto poter dire di aver tentato di allontanarlo più forte, ma sarebbe stata una bugia.

“Oliver...lasciami andare. Devo andare”

“No” la sua voce le arrivò ferma e decisa all'orecchio in cui era poggiata la bocca di lui. E anche in questo caso, avrebbe voluto dire che tutto quello non le aveva provocato dei brividi lungo tutto il corpo, ma sarebbe stata un bugia.

“Oliver, ti prego”

Lui non la allontanò, continuò a tenerla stretta come se tra le mani avesse il tesoro più prezioso. Ed era effettivamente così. Spostò la testa il tanto necessario per poggiare la sua fronte contro quella della donna che amava.

“Non andare Felicity. Ti prego, non andare. Fa che la prima cosa che farai dopo aver riconquistato l'uso delle gambe, non sia allontanarti da me. Non potrei sopportarlo Felicty.”

Non poteva dire che sembrasse una preghiera, lo era. Lui la stava semplicemente implorando di restare. E il respiro gli si fece pesante, e lei neanche si accorse che aveva iniziato a piangere. Le lacrime iniziarono a rigarle il viso, e se ne rese conto solo quando lui iniziò ad asciugarle col le sue labbra e a sussurrare un “mi dispiace” dopo ogni bacio.

Avrebbe solo voluto che il tempo si fermasse. Avrebbe voluto poter restare lì, con l'uomo che amava, per sempre.

Ma non poteva. Non era giusto. Sarebbe andata contro ogni cosa in cui credeva, ogni principio e ogni valore che custodiva tanto fieramente.

E non sarebbe stato giusto neanche per lui, perchè anche se lei avesse fatto l'amore con lui, in quel preciso istante, poi sarebbe comunque andata via..

“Dimmi che questa cosa è irrisolvibile, dimmi che tutto ciò che è successo oggi ha fatto sì che tu smettessi di amarmi e io ti farò uscire da quella porta”

Era ancora un sussurro, un sussurro sulla sua pelle mentre una mano era già finita sulla sua schiena.

Gli tirò su il viso e posò una mano sulla sua guancia, come faceva spesso, come piaceva ad entrambi, “Sai che non è così Oliver. Lo sai che ti amo, e lo sai che non smetterò di amarti neanche domani. Ma devo capire cosa fare. E sai che non vorrei far altro, in questo momento, che stare con te, e fare l'amore con te, ma a cosa servirebbe? Credi che sarebbe più semplice lasciarmi andare dopo?”

Lui non rispose. Aprì semplicemente gli occhi, sfilò la mano da sotto la maglietta e la baciò. La baciò con tutto quello che aveva, con tutto l'amore che poteva darle. E lei lo lasciò fare, perchè forse sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbe potuto averlo così, e non l'avrebbe sprecata. Perchè non sapeva se questa volta sarebbe riuscita ad andare oltre e a far prevalere l'amore così profondo che sentiva per lui.

Quando si staccarono per riprendere fiato, lei fece un passo indietro deciso. E Oliver a quel punto sapeva che non avrebbe più potuto far nulla per trattenerla. La conosceva abbastanza da poter riconoscere quello sguardo.

Si guardarono un'ultima volta, e alla fine Felicity voltò le sue piccole spalle e uscì da quella casa che era loro, e poi semplicemente accelerò il passo e cercò di portarsi abbastanza lontano da non poter più cambiare idea. E pianse. Pianse tutte le lacrime che aveva trattenuto durante tutto il giorno.

Mentre Oliver semplicemente distruggeva ogni cosa. Ogni dannato oggetto si trovasse attorno a lui. E quando fu troppo stanco per continuare, vide l'anello ancora poggiato sul tavolo. E a quel punto non potè far altro che semplicemente sedersi, e osservarlo.

E tutta Star City, avrebbe potuto sentire il terribile rumore del cuore di Oliver che si spezzava. Ancora una volta.

E si sentì solo, come non si sentiva da tanto tempo.  


--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Hi everyone!
Il mio nome è Giulia ed è la prima volta che pubblico in questa sezione :)
Dopo essermi venuta voglia di strapparmi i capelli, piangere, urlare e poi piangere di nuovo nell'after 4x15, ho cercato di sfruttare tutti questi sentimenti che mi stavano portando all'esaurimento nervoso in qualcosa di "produttivo".
Quindi niente, spero vi piaccia :)
 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: Delena Survives