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Autore: Cronos22    29/02/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Un nuovo inizio
 
Erano trascorsi due anni da quando il demone Nekroz era stato sconfitto su Homeworld e la pace finalmente poté tornare a regnare sovrana nell’universo e le gemme di Cristallo dopo aver trascorso tanti anni come delle ricercate e delle traditrici,furono nuovamente reintegrate all’interno della società di gemmica,decidendo però di rimanere sulla Terra come se fossero una sorta di ambasciatrici tra il loro mondo e quello degli umani,continuando ad abitare in quella piccola casetta sulla spiaggia illuminata debolmente dal caldo sole del tramonto,con il cielo che lentamente assumeva una colorazione arancione,con Garnet,che priva del suo visore,osservava sorridente dalla veranda l’immensa distesa azzurra marina,ripensando agli ultimi anni trascorsi privi per la prima volta da ogni preoccupazione,venendo improvvisamente distratta dai suoi pensieri dalla porta di casa,la quale aprendosi lentamente cigolando rivelò la presenza di un ragazzo alto,muscolo e un po’ paffutello con dei lunghi e folti riccioli neri avvolti in una sorta di coda di cavallo che sembrava a malapena contenere i suoi capelli,vestito con una maglietta bianca con una stella multicolore,dei jeans lunghi blu e delle scarpe da ginnastica bianche con delle strisce nere.
-Garnet per caso ho interrotto qualcosa?-domandò il ragazzo sorridendo,mentre si grattava la testa per il nervosismo
-No,Steven-rispose sorridendo –Stavo solo guardando il mare interrogandomi un po’ sul futuro-materializzando sul viso il suo visore
-Sai per caso dove si trova Perla?-
-Alla radura-esclamò la gemma rossa diventando improvvisamente malinconica –E già da molto tempo che è lì-continuò sospirando
-Grazie per l’informazione-assumendo un atteggiamento leggermente abbattuto,ma sempre sorridente –La raggiungerò immediatamente-allontanandosi con passo spedito da casa,dirigendosi verso Beach City,osservando mentre camminava il paesaggio surreale che lo circondava,con il mare stranamente calmo ed il cielo privo di nuvole,con le luci della città che si facevano sempre più forti,nell’addentrarsi al suo interno fino ad arrivare davanti al Big Donut,dove trovò Ametista intenta a sgranocchiare una ciambella seduta sopra un panchina.
-Yo Steven-esclamò la gemma viole scorgendo la figura del ragazzo –Che stai facendo?-
-Stavo raggiungendo Perla alla radura-
-Buona fortuna-esclamò ridacchiando –Spero che tu ci riesca a portarla via da quel luogo-alzandosi e dirigendosi verso il santuario,salutandolo di spalle con un semplice cenno della mano.
Steven comprese a malapena le parole dell’amica chiedendosi cosa volessero significare,affrettando il passo,cercando di raggiungere in fretta la radura fuori Beach city,mettendosi di colpo a correre prima che il sole tramontasse completamente,lasciando il posto alla notte.
La mente del ragazzo in quel momento sembrava correre ancor di più delle sue gambe,immaginandosi la scena che avrebbe trovato dinanzi a se non appena fosse arrivato,ignorando completamente il mondo che lo circondava,inciampando nel mentre sopra la radice di un albero cadendo rovinosamente a terra,rialzandosi lentamente con un leggero dolore provenire dal ginocchio destro,che aveva qualche piccolo taglio dovuto alla caduta,osservando il paesaggio intorno a se,rendendosi conto di essere appena arrivato all’interno di un’immensa distesa erbosa,scorgendo in lontananza Perla con un grande fiocco nero,seduta immobile davanti a quella che sembrava una tavola di pietra.
Steven si avvicinò con lentezza cercando di non disturbare la gemma bianca,che con gli occhi chiusi e con le mani aperte sopra le gambe,eseguiva dei lunghi e profondi respiri come in una sorta di trance,sedendosi con cautela al suo fianco,intristendosi leggermente nel vedere davanti a se la lapide appartenente al serafico Lance,sacrificatosi per il bene dell’universo.
-Perla-esclamò con amarezza il ragazzo,cercando di attirare l’attenzione della gemma –So benissimo quanto tu tenessi a lui,ma penso che sia arrivato il momento di andare avanti-guardandola con la coda dell’occhio
-Lo so Steven-esclamò aprendo lentamente gli occhi,osservando con sguardo triste la lapide grigia –Ma è veramente difficile dimenticare tutto quello che abbiamo passato insieme-abbassando le testa verso il terreno
-Tu non devi dimenticare-disse con risolutezza –Devi custodire nel tuo cuore la tua esperienza con lui,fare in modo che ti faccia crescere emotivamente-rivolgendo i suo occhi verso la perla –Queste esperienze devono diventare il tuo trampolino di lancio verso qualcosa di nuovo e radioso-rivolgendole un caldo sorriso
-Da quando sei diventato così saggio-esclamò sollevando la testa,sorridendo con un po’ di tristezza ancora evidente sul suo viso,ritornando a fissare il luogo di sepoltura simbolico del serafico –Ammetto che è stata una meravigliosa avventura ed anche se volessi non potrei più tornare indietro-accarezzando con una mano la fredda pietra
-A tutti noi manca-stringendola di colpo in un abbraccio –Capisco quanto tu ti sia potuta sentire persa in questi due anni-strofinandole dolcemente la schiena,venendo ricambiato dalla ragazza che lo strinse ancora più forte,piangendo per sfogare quel dolore che risiedeva dentro di lei da quando Lance era passato a miglior vita.
-Mi manca davvero tanto-esclamò separandosi lentamente dall’abbraccio e guardando negli occhi Steven,il quale sollevandosi in piedi tese una mano di aiuto alla ragazza.
-Che ne dici di tornare tutti e due al tempio-
-Va bene-afferrando la mano del ragazzo,alzandosi da Terra ed insieme a lui,allontanarsi da quel triste luogo,dando un ultima occhiata alla lapide,prima di voltarsi e di ritornare a casa insieme a quello che poteva essere considerato il suo bambino.
Nel frattempo all’interno della casa al mare,Garnet ed Ametista entrambe sedute sul divano,discutevano pacatamente riguardante il comportamento anomalo,anche se giustificato,della loro compagna di squadra,la quale diventava sempre più distante e distratta con il passare del tempo.
-Garnet capisco che Perla si senta persa,ma sono passati due anni-esclamò Ametista mentre giocava con una ciocca dei suoi capelli
-Ti ricordi com’era quando Rosa se n’era andata?-
-Uno straccio,non riusciva a capacitarsi sul perché ella avesse fatto un gesto così avventato-
-Ed anche tu ti sentivi come abbandonata-aggiunse rivolgendo il suo sguardo al piccolo quarzo viola
-E tutto questo cosa ha a che fare con me?-domandò spiazzata,rivolgendo un’occhiata stranita all’amica
 -Niente-esclamò togliendosi il visore,mostrando tutta la sua preoccupazione –Però ti volevo solo far notare che stavolta la situazione è diversa-
-In che senso diversa?-
-Ripensaci…nel caso di Rosa l’amore era solo unilaterale e non corrisposto,dominato unicamente dalla fervida fantasia di Perla,mentre con Lance era ricambiato e sincero quindi a mio avviso più doloroso e difficile da superare-
-Quindi pensi che potrebbe peggiorare?-
-Non lo so-esclamò sospirando –Ho avuto la possibilità di vedere tanti futuri diversi e la maggior parte di essi non sono per niente piacevoli,quindi non so sinceramente più cosa pensare ora come ora-
In quel preciso istante la discussione venne interrotta dall’apertura repentina della porta,con Steven insieme a Perla,con il viso rosso per le lacrime versate in precedenza,i quali varcarono la soglia,entrando all’interno del piccolo salotto,attirando l’attenzione delle due gemme,che con calma osservarono i due ragazzi mentre si sedevano sopra due sgabelli posti davanti al tavolo della zona cucina,intenti a parlare tranquillamente tra di loro,apparentemente incuranti della presenza delle altre due componenti del gruppo presenti in sala,con Garnet che si diresse con aria stoica verso i ragazzi.
-Perla come stai ora?-domandò la fusione con un minimo di apprensione,appena udibile dalla sua voce
-Un po’ meglio grazie a Steven-rivolgendo un piccolo sorriso all’adolescente
-Che cosa intendi fare ora?-domandò il bambino spiazzando la fusione,togliendole le parole di bocca
-Pensavo di prendermi una pausa e riflettere sul mio futuro-dirigendosi verso la porta del tempio
-Spero che la serenità della tua stanza riesca a farti riflettere e ti porti consiglio-esclamò Garnet,prima che la gemma bianca entrò dentro la sua stanza,chiudendola immediatamente dietro di lei.
Nel momento esatto in cui Perla entrò dentro il tempio di cristallo,la piattaforma di teletrasporto si attivò istantaneamente,materializzando davanti ai presenti Lapis Lazuli con in mano una piccola busta di carta e degli occhiali da sole sul viso,scendendo dalla piattaforma,avvicinandosi sorridente verso le gemme di cristallo,le quali rimasero sorprese e scioccate nel vederla.
-Guarda chi si rivede dopo un anno di assenza-esclamò Ametista ridacchiando,chiedendo entrambi gli occhi
-Lapis sei tornata dal tuo viaggio!-esclamò Steven eccitato,accogliendo la gemma blu con un abbraccio,accorgendosi immediatamente che mancava qualcuno all’interno della stanza –Scusa ma Peridot non era partita insieme a te?-
-E’ voluta tornare al santuario per vedere come stavano Sapphire e Sky,mi ha detto che sarebbe venuta a trovarvi non appena sistemerà un po’ di cose all’interno del castello-disse con un sorriso scompigliando dolcemente i capelli del ragazzo,porgendogli il piccolo pacchettino –Questo è per te-
-Che cos’è?-domandò aprendo con eccessiva rapidità il pacchetto,notando una piccola scatoletta decorata finemente,con rivestimenti in oro e argento,sopra uno sfondo blu marino con diverse sfumature di verde,che fungevano da accompagnamento allo sfondo
-E’ un carillon-rispose premendo un pulsante posto dietro il cofanetto,facendo partire una musica melodica rilassante –Mi sembrava il regalo adatto dopo il nostro viaggio a Vienna-
-E’ meraviglioso-osservando la gemma blu con gli occhi stellati e con un enorme sorriso sul volto
-Mi fa piacere che ti piaccia-esclamò sedendosi sopra uno degli sgabelli,strofinandosi la schiena con la mano sinistra -Ammetto che anche se sono una gemma,il tempo si fa sempre sentire prepotentemente-aggiunse ridacchiando,osservando l’ambiente interno,notando Garnet ed Ametista che la osservavano in modo alquanto strano e bizzarro,sentendosi improvvisamente a disagio e fuori luogo –Qualcosa non va ragazze?-rivolgendosi a loro con tono timoroso
-Volevamo solamente sapere come tu te la stia cavando?-domandò la fusione
-Se pensate che io sia ancora scossa per la morte di Lance,vi state sbagliando di grosso-esclamò seriamente,portando le braccia avanti con i palmi delle mani rivolte verso le due gemme –Ho superato quasi pienamente,grazie a Peridot,il trauma della sua scomparsa,quindi non vi preoccupate-esclamò sorridendo –Invece Perla come sta?-
-Non bene-rispose Ametista alzandosi dal divano,mettendosi a camminare avanti ed indietro per il salone –Visita ogni settimana il memoriale che abbiamo costruito e più il tempo passa,più lei diventa sempre più chiusa e riservata-
-Non sappiamo cosa fare-aggiunse Garnet incrociando le braccia
-Un modo per farla rasserenare esiste-esclamò Lapis congiungendo le mani ed abbassando la testa sopra le nocche sorridendo –Organizziamo una bella festa in suo onore-spiazzando le gemme presenti,le quali accolsero con entusiasmo la proposta dell’amica.
Intanto all’interno del santuario di Cristallo,Perla rimaneva seduta a meditare sopra la cascata centrale,osservando,con il suo occhio spento e privo di luce,la calma e la quiete che regnava sovrana all’interno di quello che poteva essere considerato il suo mondo,toccando con il palmo della sua mano destra la distesa d’acqua sottostante,evocando la sua collezione di spade da sotto la superficie acquatica,guardando con apparente disinteresse tutte le armi che nel corso del tempo aveva collezionato con tanta fatica e con tanto dolore,soffermandosi di colpo nella visione di una katana dal fodero bianco.
-Il mio regalo per te-pensò la ragazza afferrando con cura l’arma fluttuante,sfoderandola lentamente dal suo fodero,notando come la lama smussata ed apparentemente logora dopo la battaglia contro Nekroz,emanasse ancora una luce propria celestiale,come se stesse cercando di comunicare attraverso questo sfarfallio un preciso messaggio alla gemma bianca,la quale osservava affascinata la spada ripensando ancora una volta al momento esatto in cui ella la donò a Lance dopo il loro duello.
-Sarebbe stato più facile se tu non avessi ritrovato la memoria-esclamò tristemente la ragazza rinfoderando l’arma –Non avresti combattuto per Homeworld,non avresti rischiato la vita e soprattutto saresti ancora qui con me- poggiando la mano sinistra sopra lo specchio d’acqua,facendo apparire un manichino decorato con un abito e con un mantello bianco come l’avorio,e con delle scarpe dello stesso colore ma con dei lacci neri,che fungevano da contrasto all’intero abbigliamento,sorridendo nel vedere dopo tanto tempo l’antico abbigliamento lucente del serafico,venendo interrotta improvvisamente da un continuo,ma costante bussare provenire da dietro la porta del tempio,che attirò la sua attenzione,facendo scomparire rapidamente le spade ed il vestito,saltellando leggiadramente da una cascata all’altra fino a raggiungere l’ingresso,aprendolo di scatto e trovando Steven,che prese repentinamente Perla per un braccio,tirandola verso l’interno della casa sulla spiaggia,dove trovò Lapis,Garnet ed Ametista intente a preparare degli strani ed inusuali addobbi colorati,con palloncini e festoni sparsi per tutta la casa,senza un ordine ben preciso,causando nella gemma un lieve stato di irritazione misto a curiosità.
-Che state organizzando con tutte queste…cose?-domandò sconcertata la gemma bianca,mentre guardava Ametista gonfiare alcuni palloncini con la sua faccia.
-Stiamo organizzando una festa per risollevarti il morale-rispose Garnet,mentre portava degli scatoloni contenenti altri festoni a Steven e Lapis
-Ma non è necessario tutto questo-esclamò leggermente imbarazzata
-Invece sì che è necessario-esclamò Lapis,prendendo alcuni coriandoli dalla scatola mettendoli dentro alcuni sacchetti di plastica –Non stai passando un bel periodo dopo che abbiamo sconfitto Nekroz e a noi sembra il minimo celebrare le tue gesta-
-Ma non ho fatto molto durante quello scontro-esclamò con un leggero cipiglio avvolgerle il volto
-Non dire stupidaggini-controbatté la fusione facendo cadere alcuni scatoli dalle sue mani –Insieme a Lance hai sconfitto Diamante Giallo,Diamante Bianco e da sola hai tenuto testa a Nekroz-aggiunse con fermezza –Ti sembra poco?-
-Be no,ma…-venendo interrotta da Steven
-Ma niente-esclamò con risolutezza incrociando le braccia,con uno strano sorriso deciso e sicuro di se stampato sul volto –Abbiamo invitato tutte le persone che conosciamo in città per stasera-aprendo frettolosamente una scatola chiusa,con dentro alcune casse audio –Ed abbiamo poco meno di tre ore per sistemare tutto,quindi non puoi più tirarti indietro-
-Discutere con te era proprio come parlare con Lance-esclamò Perla sorridendo -Non potrò mai vincere vero?-
-No,finché non la smetterai di essere così negativa-afferrando una scatola da terra,porgendola alla gemma bianca –E siccome abbiamo poco tempo,anche se sei la festeggiata,abbiamo bisogno anche del tuo aiuto-
La ragazza stranamente rincuorata dal gesto alquanto anormale delle sue amiche e del suo bambino,decise alla fine di accogliere con un sorriso questa strano evento,rimbocccandosi le maniche e scartando anch’ella diverse scatole,aiutando le sue compagne ad organizzare l’evento,dimenticando per un momento la sofferenza che lentamente la stava avvolgendo sempre di più,sentendosi per la prima volta nuovamente libera e capace di compiere una qualsiasi impresa.
 
Note dell’autore
Io:Siamo finalmente tornati con il primo capitolo del secondo atto di questa nostra storia
Perla:Era ora,quanto tempo volevi aspettare i tuoi lettori?!
Io:Calmati non c’ho messo poi tanto tempo
Garnet:Ha ragione,anzi è riuscito a scriverlo in poco tempo
Ametista:anche si rimane pur sempre una lumaca
Io(sarcasticamente):Grazie ragazze siete davvero rincuoranti quando fate così
Ametista:Lo sappiamo
Garnet:Cerchiamo di fare del nostro meglio
Perla:Dopo tutto senza di noi come faresti?
Io(sarcasticamente):Penso che morirei
Perla:Vedi…questi è lo spirito giusto
Io:Ora basta con gli sproloqui…chi è chiude il capitolo?
Garnet:Io no
Perla:Non contate su di me
Steven:Non mi tirate in mezzo perché non chiudo niente io
Ametista:Non guardate me
Io:Anche dopo il primo atto,rimanete sempre le stesse
Bene cari lettori e care lettrici,spero che questa prima parte vi sia piaciuta,ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo
  
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