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Autore: Aracne90    29/02/2016    2 recensioni
Dal Testo:
"[...] Peccato, pensò l'uomo alla fine, avvertendo che ormai era quasi giunta l'ora della sua dipartita, osservando con divertimento crescente lo sbraitare dell'Alto Prelato che aveva cominciato a sbracciarsi per scacciare anche in maniera fisica il demonio che evidentemente non aveva ancora deciso di ritornare a casa. Mi sarebbe davvero piaciuto diventare Cardinale. [...]"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frate Grasso, Pix
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Nel momento in cui le fiamme avvolsero il suo corpo, l'uomo alzò gli occhi verso il cielo, osservando la volta celeste come se non l'avesse mai fatto prima.
Era estate, un paio di giorni dopo il Solstizio; con lo sguardo andò a cercare l'orsa maggiore, trovandola subito con la sua sorella più piccola, e decretò che doveva mancare poco alla mezzanotte. La stella polare, guida dei viandanti e dei viaggiatori, emanava una luce biancastra, mettendo in risalto la via lattea in sottofondo, mentre la luna brillava appena sulla destra, mostrandosi crescente, come un sorriso stampato nel cielo. Di rimando, anche l'uomo sorrise, come se la situazione in cui si trovava non fosse tremendamente complicata e disperata; all'improvviso proruppe in una risata alta e cristallina che riempì l'aria, circondando i presenti con la sua giovialità.
Dal basso, un paio di persone alzarono le sopracciglia, sondando la scena con scetticismo ed una punta di insofferenza, spostando poi il viso in direzione dell'Alto Prelato che stava ritto con in mano i paramenti propri del suo Ufficio Inquisitorio. Volevano tutti ascoltare la sua voce e i suoi consigli, anche solo per eliminare quel senso di inquietudine nel petto, che piano piano si stava trasformando in una morsa che lentamente logorava lo stomaco.
-Tu, demonio! Finalmente ti mostri nella tua forma!- esclamò con foga l'uomo vestito di nero con la pesante croce d'oro al collo, senza smettere di fare il segno della croce con l'enorme Bibbia che teneva stretta tra le dita tozze ma incredibilmente curate, mentre due figure sempre nere sulla destra non facevano altro che ripetere delle parole in latino, talmente tanto fitte che sembrava non prendessero fiato. -Abbandona queste spoglie mortali e ritorna all'Inferno da cui provieni! Brucia, demonio, brucia!!!
È davvero necessario tutto ciò? si domandò qualcuno sulla destra, celando però l'interrogativo nel profondo della sua mente; nessuno osò pronunciare una parola, così che l'unico rumore oltre allo scoppiettio sempre più forte delle fiamme e al lento ed incessante mormorio in latino fu solo quella risata, che aumentò il senso di disagio generale. Ma come, un uomo veniva arso vivo e l'unica cosa che riusciva a fare era ridere? Doveva essere assolutamente opera di Satana, Lucifero e della totalità dei Demoni dei gironi infernali messi insieme. In un solo gesto tutti i frati del convento francescano si fecero il segno della croce all'unisono, come se mossi da fili di un'unico burattinaio, e la scena fece aumentare le risate da parte dell'uomo che ancora stava fermo sul rogo, mentre piano le fiamme avevano cominciato a bruciargli i vestiti. Stranamente non riusciva a provare alcuna forma di risentimento verso quelle figure che lo osservavano con un misto di paura e disprezzo, e neanche per quei pomposi uomini ricoperti da stati e strati di seta nera, agghindati quasi peggio delle prostitute di alto livello che aveva visto nel paese vicino qualche tempo prima; loro si comportavano esattamente come diceva la Chiesa, la loro Guida, la sua Guida, e non poteva rimproverarli per questo.
Lui stesso si era posto degli interrogativi, quando successivamente al processo gli era stata inflitta la condanna al rogo; davvero sono posseduto dal demonio? Non avvertiva di essere in quella condizione: aveva la memoria intatta di quello che faceva, non sentiva nessuna forma di spossatezza ed in generale alcuno dei sintomi che aveva studiato facenti parte del processo di “invasamento diabolico”. Quindi che si fossero sbagliati? No, non era possibile; la Chiesa era Infallibile, se la Santa Inquisizione aveva detto che era posseduto dal demonio, beh, allora doveva essere per certo così.
Ormai le fiamme avevano bruciato ampiamente la parte bassa del suo saio, attaccando la carne delle gambe, ma lui continuava a non percepire il dolore, solo un leggero pizzicorio al livello delle ginocchia. Chissà perché poi avevano deciso di metterlo sotto processo… Insomma, non è che i suoi confratelli brillassero per perspicacia: come avevano fatto a capire che lui era sotto l'influenza di Satana quando neanche lui se n'era accorto? L'uomo ricordava che i primi sguardi indagatori verso di lui erano cominciati a sorgere dopo l'epidemia di vaiolo l'anno precedente, a Novembre; quei poveri bambini sarebbero morti se non gli fosse venuto in mente di curarli con l'Incantesimo di Depurazione. Però quando aveva cacciato la sua bacchetta di pino ed aveva imposto nella sua mente l'Incanto, gli anziani del suo convento avevano cominciato a bisbigliare tra loro, girando sempre il viso quando passava tra i corridoi della struttura dove aveva deciso di trascorrere la sua vita; per non parlare poi dei visi torvi che gli mostravano quando, durante il suo turno settimanale, officiava la Messa e faceva uscire i conigli dal calice durante l'Eucarestia. Ma lui lo faceva solo per far sorridere quei musi lunghi che si presentavano ogni volta nella piccola Cappella! Possibile che quella forma di innocente divertimento fosse l'espressione più grande del fatto che Lucifero aveva deciso di prendere la sua anima? Doveva essere per forza così, o altrimenti sarebbe stato ritenuto innocente al processo.
Prendendo appena il respiro, l'uomo si accorse che il fuoco aveva lambito i suoi pochi capelli, bruciandoli in un attimo; poco male, uno dei motivi per cui aveva scelto la vite nel clero era la sua incipiente calvizie, e ora, beh, aveva poca importanza se effettivamente avesse i capelli o no, nel luogo dove doveva andare non gli sarebbero serviti. Tuttavia il solletico che aveva sentito durante tutto il falò si fece più forte, essendo giunto l'incendio alla testa; aveva deciso di lanciare su se stesso una forma modificata dell'Incantesimo Freddafiamma, per cui le fiamme erano indolori, ma non innocue. Sarebbe morto, sì, ma non tra atroci sofferenze, bensì tra le risate donategli dalle vampate che lo avrebbero ucciso.
Peccato, pensò l'uomo alla fine, avvertendo che ormai era quasi giunta l'ora della sua dipartita, osservando con divertimento crescente lo sbraitare dell'Alto Prelato che aveva cominciato a sbracciarsi per scacciare anche in maniera fisica il demonio che evidentemente non aveva ancora deciso di ritornare a casa. Mi sarebbe davvero piaciuto diventare Cardinale.

Quando l'uomo riaprì gli occhi dopo quello che gli parve un solo istante, era molto curioso di vedere dove fosse mai finito: si aspettava da buon cristiano cori angelici su nuvole bianche che lo attendevano e lo invogliavano a proseguire il suo viaggio verso le Porte del Cielo, dove un omone dai lunghi capelli bianchi ed un'aureola sulla testa gli avrebbe indicato la sua destinazione eterna. Non aveva dubbi che alla fine si sarebbe ritrovato in Paradiso, o perlomeno in Purgatorio; era stato posseduto dal demonio, questo sì, ma quella parte della sua essenza era per forza tornata all'Inferno, e lui era stata una persona proba e retta per tutta la sua esistenza.
Insomma, era completamente sicuro che quella alla fine sarebbe stata la sua ultima meta.
Tuttavia, quando si ritrovò tra i corridoi di pietra appena illuminati dalle piccole luci delle candele poste ai lati delle pareti scure, si chiese se effettivamente fosse morto, guardandosi in un solo istante le mani, trovandole semiopache e lattiginose.
Come era mai possibile? Che fosse quella la Casa del Padre?
-Ciao.
La voce lo riscosse dalle sue elucubrazioni mentali proprio mentre stava osservando rapito le sue mani che si compenetravano l'una nell'altra, facendogli alzare lo sguardo su una figura piccola e vestita da giullare che svolazzava poco lontano, e che gli rivolgeva un enorme sorriso un po' troppo simile ad un ghigno.
-Sei… Sei San Pietro?- domandò l'uomo, cercando tra i suoi vestiti le Chiavi proprie del Custode del Paradiso.
-Eh?- domandò la figura, ampliando ancora di più il sorriso-ghigno. -Non so chi sia questo Sanietro… Io sono Pix!- esclamò alla fine, lievitandogli attorno con insolita calma. -Tu chi sei?
L'uomo ormai divenuto un fantasma non rispose, abbassando gli occhi su di sé per cercare di rammentare. -Io… Io non me lo ricordo.- ammise alla fine, alzando la mano per toccarsi la testa, ma senza riuscirci, dato che l'estremità lo attraversò completamente uscendo poi dal fianco. -Io so solo che… Volevo essere un Cardinale.
Pix ridacchiò appena, muovendosi intorno alla testa del fantasma in un gesto che mimava il nuoto. -Beh, sei vestito da frate, e sei grasso… Ti chiamerò Frate Grasso!- esclamò alla fine, ridendo sguaiatamente della sua battuta.
Anche il fantasma allungò la sua bocca in un sorriso, cominciando a ridacchiare piano. -Sei divertente, Pix.
Il poltergeist smise di guaire all'istante, avvicinandosi per guardarlo meglio. -Lo sai, sei il primo fantasma che ride alle mie battute, qui ad Hogwarts. Mi sei simpatico!- aggiunse alla fine, allontanandosi rapidamente nel corrodoio, producendo nel frattempo un sonoro rumore molesto e lasciando l'uomo solo ai suoi pensieri.
Hogwarts, si disse lui, provando ad incamminarsi nella stessa direzione del folletto, per scoprire le varie ale del castello. Non male come posto dove passare la mia eternità.


Spazio Autrice:
Bonjour a tutti!!!
Mi è venuta l'idea di scrivere questa fic sul Frate Grasso quando ieri, bighellonando un po' su Internet, ho scoperto le cause della sua morte, quindi in un lampo ho cominciato a scrivere e voilà il risultato! Spero che vi piaccia, e spero in egual modo che il personaggio non vi sembri troppo OC: non si sa nulla di lui, ma ho pensato che nonostante le cause tragiche della sua morte, lui non dovesse avercela con i suoi aguzzini, altrimenti che buon fantasma di Tassorosso sarebbe mai stato?? :D
Inoltre ho accentuato (Spero non troppo) la sua indole cristiana e la sua Fede assoluta nella Chiesa; non so perché, ma me lo sono immaginato così :D :D
Fatemi sapere che ne pensate!!!
Baciotti
Dia

 
   
 
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