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Autore: NonnaPapera    01/03/2016    1 recensioni
Perchè mai Tommaso non vuole che il suo fidanzato Andrea si presenti al circo dove lavora?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il duro lavoro dell’acrobata
Andrea aveva deciso, quel giorno sarebbe andato al circo!
Certo, detto in questo modo potrebbe apparire una decisione del tutto semplice, ma molto spesso l’apparenza inganna, soprattutto se non si è in possesso di tutti gli elementi per poter valutare.
Dovete sapere che Andrea era felicemente fidanzato da quattro lunghissimi anni con Tommaso.
Ragazzo silenzioso e leggermente introverso, ma con un cuore d’oro ed un coraggio da leone, Tommaso era subito apparso ad Andrea come un adone sceso in terra.
Il lavoro di quest’ultimo consisteva nel fare l’acrobata, si , esattamente lavorava nel sopracitato circo come circense.
A differenza di molti suoi colleghi Tommaso non era figlio d’arte, nessuno dei suoi parenti aveva mai lavorato in quel mondo fatto di lustrini e sudore, ma le passioni si sa, ti travolgono sempre come un fiume in piena senza lasciare posto a ripensamenti o dubbi.
Perciò alla veneranda età di diciassette anni –perché capirete bene che certi mestieri necessitano di anni ed anni di preparazione- il ragazzo si era iscritto ad una scuola circense e dopo svariati anni di duro lavoro e sacrifici era finalmente riuscito a coronare il proprio sogno d’infanzia.
Ormai da due anni lavorava come acrobata nel principale numero del circo.
Quella vita gli piaceva moltissimo e piaceva altrettanto ad Andrea che si poteva vantare con orgoglio del suo fidanzato acrobata.
Insomma un idilio. Certo, ma tutti i sogni prima o poi hanno una fine e si deve tornare con i piedi per terra.
Ed eccoci appunto qui, con Andrea che dopo svariati giorni di dubbi, trepidazione ed angoscia ha deciso di andare finalmente a trovare il suo bel Tommaso sul luogo di lavoro.
Ancora non vi è chiaro il perché questa decisione sia stata tanto tormentata?
In effetti forse non vi ho dato ancora tutti i dettagli.
Fino a pochi mesi prima, la presenza di Andrea al circo era fatto molto frequente, anzi si potrebbe dire senza timore di venir smentiti che esso trascorresse lì tutto il suo tempo libero.
Un giorno però, senza motivare minimamente la sua richiesta, Tommaso proibì categoricamente ad Andrea di mettere nuovamente piede nel circo.
Motivo?
Sconosciuto fino ad adesso, anzi è proprio per questo che Andrea da quel momento venne catapultato in una realtà alternativa, fatta di continue domande, di suppliche, di sotterfugi… Tutto pur di capire il perché del nuovo volere di Tommaso.
Il maggiore però fu irremovibile.
No, se Andrea lo amava, rispettava e si fidava di lui -così come spesso proclamava ai quattro venti-, allora avrebbe dovuto stare lontano dal circo fino a nuovo ordine.
Certo, per le prime settimane Andrea fu ben lieto di dare dimostrazione della sua indefessa fiducia al silenzioso e quanto mai misterioso Tommaso.
Però si sa, la curiosità è come un tarlo che a poco a poco ti consuma la mente, mangiando via la ragione per lasciare spazio alle supposizioni.
Che Tommaso avesse trovato un uomo più attraente di lui e che non volesse farglielo sapere?
Purtroppo l’ipotesi era decisamente plausibile, dovete convenirne con me!
Perciò rieccoci qui al punto di partenza del mio racconto.
Andrea aveva deciso, quel giorno sarebbe andato al circo!
Non gli importava cosa avrebbe scoperto, ma era certo che la verità sarebbe stata sempre meglio di tutti quei sotterfugi e di tutta quell’ansia.
Decise di attuare il suo piano di ispezione alla sera, e non una sera qualsiasi ma la sera dello spettacolo.
Sapeva che, se ci fosse stato qualcosa di sospetto, di certo lo avrebbe scoperto molto più facilmente mentre aveva la possibilità di confondersi tra il pubblico.
Arrivare alla cassa e comprare un biglietto era la parte che più lo agitava. Sperava con tutto il cuore che Ninì, cassiera nonché proprietaria del circo, non lo riconoscesse.
Fortunatamente Andrea riuscì non solo ad acquistare l’agognato biglietto, ma anche ad accomodarsi sugli spalti senza che nessuno si accorgesse della sua presenza.
Probabilmente gran parte della vittoria era da attribuirsi al saggio travestimento che si era premurato di indossare.
Cappellino da baseball calato sulla fronte, vesti larghi – rubati di tutta fretta dal guardaroba del padre- ed occhiali da sole… ecco, ora che ci penso mi domando come mai nessuno si sia sorpreso nel notare un personaggio che incespicava in vestiti troppo grandi e che se ne andava in giro nelle ore notturne con degli occhiali da sole. Però a quanto pare il dubbio è solo mio perché il nostro eroe non incontrò alcuna difficoltà.
Comunque sia, Andrea era seduto da più di mezz’ora al suo posto, scrutando con sguardo truce ed indagatore gli addetti ai lavori.
Quasi certamente si aspettava di vedere un volto nuovo, il fantomatico nuovo assunto bellissimo e perfido che nella sua fantasia gli stava strappando dalle mani il cuore di Tommaso.
Tutte le sue aspettative vennero però malamente deluse. Nessun viso sconosciuto, ma solo i soliti artisti che si davano da fare per rendere lo spettacolo gradevole agli occhi del pubblico in festa.
Ormai si era rassegnato quando il presentatore annunciò finalmente il numero del suo fidanzato:
“Signori e signore, sono lieto di presentarvi un nuovo numero, ideato da meno di due mesi solo per il vostro divertimento, soprattutto per quello dei più piccoli… Ecco a voi la battaglia aerea delle guerriere Sailor!”
Nuovo numero? Perché Tommaso non gliene aveva fatto parola?
Forse voleva fargli una sorpresa?
Andrea si drizzò sulla sedia stringendo gli occhi per scrutare i vari personaggi del cartone che cominciavano a comparire sulla scena.
Conosceva bene quel manga, quando era più piccolo lo aveva seguito tutto, insieme a sua sorella maggiore.
Certo, era una scelta singolare quella di usare dei personaggi dei cartoni per uno spettacolo circense, ma a giudicare dallo strepitio della folla si trattava proprio di un’idea azzeccata.
Sailor Moon, Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter, Sailor VenusMilord. C’erano proprio tutte… ma, dov’eraTommaso? Possibile che non ci fosse? Impossibile dato che ormai da un anno era la star indiscussa del circo, ma allora?
Guardò il ragazzo vestito da Milord per sicurezza ma tanto già sapeva che non era il suo amato Tommaso, ad impersonare Milord c’era Andy, il figlio di Ninì, lo avrebbe riconosciuto anche al buio, perché il mezzo metro di altezza che gli mancava rispetto agli altri era palese.
Ma allora chi…
Mi fermo un secondo per lasciarvi in suspanse, che fine avrà fatto il povero Tommaso? Quasi certamente è stato licenziato, ed è per questa ragione che non voleva avere più Andrea tra i piedi, semplicemente non voleva fargli sapere del suo insuccesso.
Spiegazione plausibile? Si ovviamente, ma mi sa tanto che la storia prenderà una piega differente.
Perciò rieccoci qui, con un Andrea frastornato che passa in rassegna tutti gli artisti cercando di capirci qualcosa.
Sailor Moon, Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter, Sailor VenusMilord.
“Oh mio Dio” mormorò quasi senza fiato.
Poi sorrise, non un sorriso normale - gente vi garantisco che se foste stati lì a vederlo vi avrebbe sicuramente raggelato il sangue-.
Ebbene si, un ghigno sadico si dipinse sul suo bel volto ed infine, rise –così come ridono i cattivi nei migliori film- e senza farsi scorgere si alzò dal suo posto e se ne andò dallo spettacolo soddisfatto e felice.
Quando il giorno dopo Tommaso si presentò all’appuntamento con il fidanzato, mai avrebbe immaginato una simile sorpresa.
Tommaso ed Andrea andarono a cena e poi al cinema, e stranamente la serata fu piacevolissima, senza Andrea che poneva le solite domande ansiose sul circo e sul perché non vi si potesse più recare.
Se Tommaso fosse stato più scafato ed accorto avrebbe mangiato la foglia e insospettito sarebbe fuggito a gambe levate.
Ma Tommaso non si avvide del pericolo, troppo sollevato, troppo innamorato o solo troppo fesso –la scelta la lascio a voi-
Comunque fatto sta che a fine serata accettò di buon grado l’invito di Andrea a recarsi a casa sua per una piacevole conclusione.
Tommaso già si immaginava del sesso selvaggio, una notte intera di follie passate tra le gambe del suo amato.
In fondo su questa conclusione il bell’acrobata non si era sbagliato, il sesso ci fu, la passione pure…
Certo le cose andarono più o meno così, ad eccezione di un piccolissimo particolare.
Particolare insignificante per alcuni, fondamentale per altri.
Entrati nell’appartamento sul viso di Andrea si dipinse nuovamente quel ghigno che aveva molto più a che fare con un sacerdote satanico che con un ragazzo per bene.
Afferrato un sacco sul divano con gesto trionfante ne tirò fuori un costume di scena.
Anzi ad essere più precisi estrasse IL costume di scena, esattamente quello che Tommaso indossava la sera prima.
Il povero acrobata boccheggiò spaesato e senza fiato:
“Co-come fai ad aver quello” mormorò inorridito indicando il costume con il dito come se al suo posto ci fosse una testa mozzata.
Andrea sorrise sornione, già pregustando il finale di quella piacevolissima serata –almeno per lui-
“Credevi di potermelo nascondere a vita?”
“Ci speravo” ammise mesto il poveraccio.
“Bene, per punizione, lo indosserai solo per me tutta notte… Non accetterò un no come risposta, me lo devi per via di tutte le paturnie che mi hai fatto venire tenendomi nascosta questa cosa!”
Tommaso supplicò, potrei dirvi che si inginocchiò pure, nella speranza di sfuggire alla vendetta di Andrea –ma non lo farò perché altrimenti potrebbe vendicarsi su di me-
Posso solo dirvi che Andrea fu irremovibile e mentre Tommaso grugniva improperi tra i denti, maledicendo il suo capo e quell’idea idiota che gli era venuta, lui lo fissava infilarsi quel bel vestito da Sailor Moon che gli stava così bene.






scritta nel 2011
   
 
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