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Autore: Scarlett Carson    01/03/2016    3 recensioni
E se Aoko avesse sempre avuto con sè la gemma Pandora? Se nascondesse un segreto che si tramanda nella sua famiglia da generazioni. Se le avesse donato dei poteri incredibili. E se su quel dirigibile sperduto nel cielo avesse visto tutto. E se ci fosse davvero lo zampino dell'organizzazione che cerca la gemma più di tutto. Se solo Aoko sapesse come proteggere tutti ma la loro salvezza avesse un prezzo immenso. Cosa farebbe Kaito, alias Kid, se dovesse prendere una decisione.
What if ? del film 14 il dirigibile sperduto nel cielo. Cross over con la mia stessa storia DNAngel Jeanne!
Sono tornata in questa sezione! secondo me stavate meglio senza di me xD
Come potete vedere l'ho inserita come serie insieme alla storia DnAngel Jeanne. una specie di storia extra. spero vi piaccia quest'idea ;) Leggete e commentate in tanti sono curiosa di leggere le vostre critiche
Scarlett Carson (ex Shana17 per chi non lo sapesse ancora ;) )
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11. Beatrice

“Ho davvero avuto un'idea brillante, così anche loro sono sistemati e non possono ostacolarmi” disse l'uomo che, senza farsi notare da nessuno, stava attuando il suo piano.

Sperava solo che non ci potessero essere altre complicazioni.

Era stavo facile fare in modo che quei tre non potessero intromettersi, mettendo dei sonniferi al posto dei tranquillanti e viceversa e chiuderli tutti e tre nella stessa stanza.

Poi aveva trovato quei marmocchi, ficcanaso e insolenti già nel mondo dei sogni e si limitò a chiudere a chiave anche quella porta. Non si sa mai, si era detto.

Fece un giro per il dirigibile per assicurarsi che nessuno avesse potuto mettergli i bastoni tra le ruote.

 

“E tu chi sei?” chiese Ran, ancora incredula a tutto quello che stava accadendo.

Davanti a loro, proprio dove era caduto il gioiello, si era materializzata una figura di donna, bellissima. Aveva i capelli raccolti in una treccia avvolta su se stessa con delle ciocche bionde che le ricadevano dolci sul viso, una frangia piena e una rosa tra i capelli. Lo sguardo felino, delineato da due occhi azzurri, come il cielo. Un lungo abito in stile '800, delineava le sue forme di donna adulta.

All'anulare sinistro portava la Lady in the Sky.

“Tu sei il demone del gioiello, vero?” chiese Kazuha.

“Esatto, io sono Beatrice”.

“Cosa hai fatto a tutte quelle persone?” chiese Shinichi, il quale era ancora molto scettico sulla faccenda. Per lui non aveva nessun senso logico.

“Semplice, li ho istigati alla morte. Quello che si meritavano” disse lei, senza nessun segno di rimpianto o pietà.

“Come fai a dire che lo fossero?” chiese Kaito, pensando sul perchè si fosse accanita anche su Aoko.

“Perchè erano uomini, e meritavano di soffrire” rispose con odio.

Ma allora perchè Aoko?” si chiese.

Nessuno chiese del perchè lo avesse fatto anche con Aoko. Preferirono perdere tempo a capire quali erano le vere intenzioni del demone dei cieli.

“Dunque è vera la leggenda che ci ha raccontato mio zio” disse Sonoko.

“Sì, molte parti sono vere” rispose il demone Beatrice.

“Allora qual'è la verità?” chiese Shinichi.

“Sta sempre nel mezzo” rispose vaga la donna.

“Ero una donna bella e desiderata da molti uomini, ma ce n'era solo uno a cui mi sentivo legata. Il suo nome era Edward” iniziò a raccontare.

 

Vennero proiettati in un illusione; se ne accorsero perchè non si trovavano più sul dirigibile ma in una bellissima cittadina tipica di fine settecento, inizio ottocento.

Davanti a loro sempre il demone, come era sul dirigibile, i passanti sembravano non notarli, o meglio, per loro erano come fantasmi: infatti ci passavano attraverso senza accorgersi di nulla.

“Lui, era come me, un aristocratico” ricominciò ella “lo scapolo del paese, oggetto di desiderio di molte donne. Credevo che per loro sarebbe stato impossibile avvinarlo, soprattutto perchè, per accordo delle nostre famiglie, ci stavamo per sposare. Mi ritenevo fortunata: avevo l'uomo più bello, più desiderato e più ricco alla mia mercé. Il nostro fu un matrimonio impeccabile e perfetto, almeno il giorno della cerimonia” disse. Man mano che raccontava, si resero conto, l'illusione in cui erano capitati, cambiava a seconda di quello che raccontava. Avevano visto lei e quell'uomo, le donne che lo ammiravano da lontano e il giorno delle nozze: sontuose e bellissime.

E poi avvenne.

“Scoprì, da alcune mie fonti attendibili, che fino a quel giorno, tutte le donne che credevo non lo potessero mai avere, ci erano state a letto prima di me, che ero appena diventata sua moglie. Credevo davvero che mi amasse. Guardando, in seguito, meglio l'anello che mi aveva donato come promessa del suo amore, notai che era molto rovinato, segni che indicavano che era stato indossato molte volte. Mi sforzai di non crederlo, ma sapevo che era così. Sentì pettegolezzi sul suo conto, che dicevano che tutte le donne che aveva frequentato erano scomparse in circostanze misteriose”.

“Fu allora che avete capito i suoi inganni” disse Heiji.

“Esatto. Scoprì tutto, ma mi servivano prove più concrete”.

“E lei hai poi trovate?” chiese Ran.

“Sì, nella nostra camera da letto: trovai un bellissimo pugnale, sotto al materasso dove lui giaceva di solito. Realizzai che avesse potuto farmi del male in qualsiasi momento, mentre dormivo. Decisi dunque di affrontarlo”.

“E la verità non ti piacque, giusto?” continuò Shinichi.

“Già, siete molto bravi giovani detective. Così lo uccisi, non tanto per le donne a cui lo aveva fatto, ma per me. Non volevo essere l'ennesima vittima che cascava ai suoi piedi. Da allora feci esattamente quello che lui aveva sempre fatto. Alla fine diventai come lui, con la differenza che io non miravo, come lui a poveri fanciulli puri ma a mascalzoni proprio come lui”. Finito il racconto, l'illusione svanì e loro si ritrovarono di nuovo sul dirigibile.

“Quando sei morta, la tua anima è dunque rimasta imprigionata nel gioiello?” disse Kazuha, in base, non solo alle prove raccolte, ma alla missione di Jeanne.

“Già, la cosa più bella è che ciò non mi ha impedito di continuare a fare quello che mi ero imposta: sterminare gli uomini come Edward, per sempre. Anche se ultimamente, ho preso di mira anche donne” disse con una certa soddisfazione.

Kaito pensò subito che si riferisse ad Aoko, non riusciva più a sopportarlo. Avrebbe voluto sapere perchè, non era certo come quegli uomini che aveva ucciso, ma alla fine non riuscì a proferir parola.

Sapevano tutti che era ancora molto scosso e Shinichi sapeva che aveva quasi raggiunto il suo limite.

“Ormai lo fai solo per il gusto di farlo non è così?” disse Sonoko che suonava quasi come un rimprovero.

“Oh sì, lo ammetto, è una sensazione bellissima. Dovreste provare, nessuno merita più di vivere, nemmeno la più onesta tra le persone. Ormai questo è un mondo corrotto dal sangue di persone innocenti e colpevoli, non c'è più nessuna distinzione. Tutti dobbiamo morire, prima o poi, io accelero solo i tempi” disse e scoppiò in una risata malefica.

“Sei solo una strega, completamente pazza! Non porterai mai a termine la tua ridicola missione! Distruggeremo il gioiello e tu sarai solo un ricordo!” disse Kaito, riversando tutta la rabbia che aveva soppresso fino a quel momento.

“Libero di fare quello che ti pare, sempre ammesso che tu riesca a togliermelo dal dito” disse sogghignando, mostrando loro il dito con l'anello.

“Vi condurrò tutti alla morte e voi non ve ne accorgerete nemmeno!” disse Beatrice, stava per per attaccarli, se lo sentivano. Non avevano la minima idea, però come, scansare i suoi attacchi, non sapevano nemmeno di che natura fossero.

Apparirono una serie di bellissime farfalle colorate, luminescenti.

I ragazzi si sentivano confusi, le farfalle volteggiavano a cerchio attorno a loro e la cosa fece preoccupare Shinichi.

Non credo che siano qui solo per caso, ho una brutta sensazione riguardo queste strane farfalle luminescenti” pensò Kaito.

“Non mi piacciono queste farfalle che ci volteggiano attorno” disse Shinichi.

“Infatti” gli rispose il demone “se una di loro vi toccherà, farete la stessa fine di tutti gli altri” confidò loro.

“Ma perché ce lo dici?” chiese Sonoko “se vuoi ucciderci non avresti dovuto dircelo, o no?” disse impaurita.

“Che bella osservazione, ragazzina, ma voglio divertirmi un po' con voi, in fondo mi state simpatici” rivelò ella.

“Alla faccia della simpatia, se ci adoravi cosa facevi allora?” disse Heiji, provando a fare dell'ironia per camuffare lo stato di panico generale, senza risultati considerevoli.

Le farfalle iniziavano ad avvinarsi sempre di più, fino a stringerli in un piccolo cerchio.

“Ascoltate, dobbiamo dividerci. Dobbiamo distrarla il più a lungo possibile per sottrarle il gioiello” disse Shinichi, senza farsi sentire da quella donna.

“E se non funziona?” chiese Ran.

“Dobbiamo almeno provarci” concordò Heiji.

“Bene, troviamo una scappatoia a e vediamo se c'è un modo per farle sparire senza toccarle” disse Kaito.

“Bene, buona fortuna a tutti” disse Shinichi.

Le farfalle stavano per avventarsi su di loro, quando Kazuha notò una scappatoia proprio sotto di esse.

“Possiamo tuffarci sotto di loro per sfuggirgli, ragazzi!” comunicò loro.

“Perfetto, la vedo anche io! Forza possiamo farcela!” disse Heiji e, al segnale di Shinichi, si lanciarono tutti sotto di esse e, in un attimo non si ritrovarono più con le spalle al muro.

Kaito notò che, alcune farfalle che errano entrate in collisione tra di loro, erano svanite, come se si fossero annullate. Allora capì che se si scontravano tra di loro, sparivano nel nulla, come se fossero due colori complementari che, messi uno sopra l'altro, si annullavano a vicenda.

“Ragazzi, ascoltate, dobbiamo fare in modo che le farfalle si scontrino tra di loro!” urlò Kaito.

E così fecero, si divertirono quasi a farle scontrare tra loro, con il sorriso della demone che diventava via via più serio.

Alla fine, riuscirono a sistemarle tutte quante, ma era sfiniti.

Correre su è giù per tutta la stanza li aveva sfiniti: non pensavano fossero così tante e sperarono solo che il gioco fosse giunto al termine, quanto meno, che la demone ci mettesse un po' prima di escogitare qualcos'altro.

Ci vorrebbe un miracolo per salvarci tutti!” pensò Ran.

Nessuno aveva trovato il modo per sottrarre il gioiello dalle grinfie di Beatrice e, a Ran, venne in mente solo un attacco diretto.

“NO, non farlo Ran!” gridò Shinichi, capendo troppo tardi l'intenzione della ragazza che si era già fiondata all'attacco, seguita da Kazuha.

“Fermati, cosa credi di fare?” le urlò contro Heiji.

Ran decise di attaccarla con un calcio diretto e Kazuha con un pugno ma la demone le bloccò entrambe con estrema facilità, scaraventandole a terra, a pochi passi da lei.

“Povere sciocche, credevate davvero di sconfiggermi con i vostri modi spartani e mortali? Ci vuole ben altro per sconfiggermi e, adesso, preparatevi a fare un bel tuffo nel vuoto!” disse lei, con un braccio teso verso di loro e, fu allora che accadde.

Fu tutto molto veloce, prima era pronta ad ucciderle e, il momento dopo, aveva ritirato il braccio per il dolore causatole da una piuma bianca, conficcata nel palmo.

“Tu, maledetta!” urlò verso la finestra dove si erano gettati tutti, una figura si era materializzata.

Tutti furono molto contenti e sollevati. Finalmente, quell'incubo, poteva finire.

“Preparati, Beatrice. Sono io il tuo avversario.”


Ehilà! salve a tutti!
Finalmente sono riuscita a terminare il capitolo! che ve ne pare?
dunque, cosa avete capito finora? XD visto i miei due precedenti capitoli XD
cosa accadrà in seguito secondo voi? :)
Vi piace l'immagine? xD quella é la VERA Beatrice ma di un altro manga/anime ;)
per chi fosse curioso, si tratta d i Umineko No Naku Koro Ni, ovvero, la strega d'oro ;) 
non l'ho mai visto nemmeno io, ma dicono sia molto bello ;) 
e mi sono imspirata proprio a lei ;) 
Comunque, grazie di vero cuore a chi mi segue a chi commenta sempre e chi mette le mie storie nelle categorie ;)
Alla prossima
Spero di non metterci troppo ;) 

Kiss Kiss 
Scarlett 


 

  
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