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Autore: streghinabollicina    01/03/2016    1 recensioni
Sono passati secoli dalla morte di Artù. Merlino ogni giorno passa davanti al lago Avalon in attesa del suo ritorno. Finalmente una sera Artù riemerge dal lago e i due ragazzi trascorrono molte giornate insieme.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Come ogni sera, il giovane mago di ritorno dal suo nuovo lavoro, passeggiava lungo il lago Avalon, lo fissava ogni volta che passava di lì ma non succedeva mai nulla.
Una sera cambiò tutto.
Vide l'acqua del lago incresparsi e, un attimo dopo, vide una mano uscire dall'acqua, poi un braccio e a poco a poco si intravide la figura di un uomo. Merlino rimase ad occhi aperti, era stupito, emozionato e felice allo stesso tempo, finalmente Artù era tornato da lui.
Subito corse verso il lago e si gettò in acqua per aiutarlo ad uscire.
Appena arrivati a riva Artù ringraziò Merlino ma non lo riconobbe subito poiché era un po' disorientato poi chiese: -dove mi trovo?- Merlino rispose: -siamo sulla riva del lago Avalon e ti ho appena salvato, come al solito- Il biondo guardò il moro e con gioia disse: -MERLINO! Merlino, sei proprio tu?- -sì, zuccone, sono proprio io. Vieni, ti porto a casa mia, hai bisogno di riposare e stare al caldo-.
Arrivarono a casa del mago, era un appartamento moderno, ma aveva riservato una stanza con oggetti dal suo passato e con altre cose appartenute al suo amato re Artù poiché sapeva che un giorno sarebbe tornato da lui; mostrò la stanza ad Artù, il quale restò meravigliato per un momento -Hai tenuto da parte tutta questa roba? per tutti questi anni passati ad aspettare il mio ritorno?- -sì, ci son anche molte cose tue, guarda- Merlino mostrò ad Artù l'armatura da cavaliere, la spada Excalibur, calici, cuscini, vestiti e molto altro ancora. Nella stanza c'era anche il bellissimo letto dove dormiva Artù nel passato -Questa sarà la tua stanza, c'è pure il tuo vecchio lettone, come puoi vedere- disse Merlino -Grazie, Merlino-Gli rispose il bel biondo- bene, riposati. Buonanotte- aggiunse Merlino -Buonanotte anche a te-. Passarono la notte ognuno nella propria stanza.

Il giorno dopo Merlino preparò la colazione, bussò alla porta di Artù ed entrò dicendo: -Buongiorno, ho preparato la colazione anche per te-
-ma non sei più il mio servitore, non dovresti portarmi la colazione a letto...oppure lo sei ancora?-
-no, non sono un servitore ma mi fa piacere fare queste cose per te- aggiunse Merlino
-ah, allora Grazie-
Dopo colazione Merlino spiegò ad Artù le varie modernità, ma Artù era ancora più confuso ed esclamò -Ma che stregoneria è questa roba?- fece una piccola pausa e poi aggiunse: -ops, scusa Merlino...mi ero dimenticato della tua magia...è opera tua? hai fatto tu tutte queste cose magiche?-
-no, non sono opera mia e non sono affatto magiche-
-a me sembra di sì-
-imparerai ad usarle...prima o poi-
-ehi, credi che non sia in grado di imparare ad usare queste cose in poco tempo?-
-non ho detto questo, ma conoscendoti- 
Artù si trattenne dal tirare un ceffone a Merlino perché, adesso che sapeva della sua magia, sapeva che era più forte di lui e temeva che lo avrebbe punito in qualche modo.
-bene, cosa ti va di fare adesso?- chiese il moro -non lo so, cosa si fa di solito in quest'epoca?-
-di solito a quest' ora sono a lavoro, ma ho preso un giorno libero per stare con te... potremmo andare a fare un giro in città per farti vedere come son cambiate le cose da quando eravamo a Camelot- suggerì il mago.
-va bene, andiamo in esplorazione, Merlino-.
Prima di uscire lo stregone diede degli abiti moderni al suo re dicendo: -è così che si vestono le persone di questi tempi, provali-
appena cambiato il biondo disse: -sembro un babbeo-
-una volta lo eri davvero, e di quelli reali ahahah-
-Sta' zitto Merlino- 
Uscirono e andarono a passeggiare per il centro, Artù guardava tutto con meraviglia e allo stesso tempo era malinconico, gli mancava la sua Camelot ma era felice di non essersi ritrovato da solo in questa strana epoca. 
Era quasi mezzogiorno e Merlino propose: -torniamo a casa, è quasi ora di pranzo. voglio cucinare e farti assaggiare i cibi di questo tempo-
-va bene, andiamo. ho già fame-
Merlino preparò un semplice piatto di pasta al pomodoro, Artù guardava questa pietanza in modo strano -Zitto e mangia, ti piacerà- gli disse lo stregone.
Il bel biondo assaggiò la pasta e appena messa in bocca fece versi che facevano capire che gli stava piacendo questo nuovo cibo che non aveva mai visto o mangiato prima e, in pochi secondi, ne divorò un piatto intero -mhm, delizioso. ce n'è ancora?-
-per oggi può bastare, altrimenti diventerai grasso!-
-ancora con questa storia? io non sono grasso!-
-senza di me a franare il tuo appetito lo diventeresti sicuramente-
-Merlino!!! non mi arrabbio solo perché potresti vendicarti con la magia-
-Artù, lo sai che mi piace scherzare...ma non mi vendicherei mai, uso la magia solo per il bene-
-Sì. lo so- disse sorridendo il biondo.
Merlino sparecchiò la tavola, lavò i piatti, fece varie pulizie in tutta la casa mentre Artù stava a guardarlo seduto sul divano -potresti anche aiutarmi a pulire- disse Merlino.
-ehi, lo sai che non ho mai fatto certe cose in vita mia, non saprei nemmeno come fare a pulire-
-eh, tocca sempre a me faticare-
Appena finito di fare le pulizie, il giovane mago si mise a sedere sul divano accanto al suo amico, accese la tv ed Artù rimase come ipnotizzato dai vari programmi -Merlino, perché non mi hai mostrato prima questa scatola magica?-
-si chiama televisione, offre vari tipi di intrattenimento- spiegò Merlino.
Facendo zapping si fermarono sul meteo -prevedono il tempo? hai detto che questi oggetti non sono magici ma prevedere il tempo è sicuramente una magia- Merlino rideva ad ogni commento stupido di Artù. 
Si fece sera e il mago preparò altri cibi moderni per cena e il biondo si ingozzava come se fossero secoli che non mangiava e, in effetti, era davvero così. Dopo cena andarono subito a letto -Buonanotte, Merlino- -Buonanotte Artù-.

Si era fatto di nuovo giorno, Merlino si alzò presto, come ogni mattina, per andare a lavoro ma prima di uscire preparò la colazione ad Artù come il giorno prima. Fecero colazione insieme, seduti al tavolo della cucina poi Merlino disse -Devo andare a lavoro, starai bene mentre non ci sono?-
-certo, non sono mica un bambino-
-tornerò stasera per l'ora di cena, per pranzo ti ho lasciato qualcosa già pronto in frigo- e dette un bacetto sulla tempia ad Artù, imbarazzato cercò di andar via, facendo finta che non fosse successo niente, ma non fece in tempo a fare un passo che Artù lo afferrò per un braccio ed un istante dopo si alzò, lo abbracciò, lo guardò negli occhi, gli disse: -Buon lavoro- e gli diede un baccetto sulla guancia.
Merlino uscì di casa felicissimo, il suo amico era tornato e in più,forse, ricambiava i suoi sentimenti anche se non ne avevano mai parlato prima.
Artù passò tutto il giorno a guardare la tv; guardò ogni genere di programma: film, serie tv, programmi di cucina, programmi musicali, telegiornali, ecc... per imparare nuove cose su questo nuovo mondo a lui sconosciuto.

Si fece sera, Merlino entrò in casa, posò le chiavi e disse: -Scusa il ritardo. ho portato la cena.-
-era l'ora! muoio di fame- gli rispose Artù alzandosi, finalmente, dal divano.
-questa, si chiama pizza-
-lo so-
-come lo sai?- -credevi che sarei rimasto tutto il giorno a dormire? mi sono informato su molte cose- -ah ok, bene..allora mangiamo- -mhm, è buonissima. ho visto come si prepara, ma non credevo fosse così buona- -dov'è che l'avresti vista? non mi risulta che nel Medioevo esistesse una cosa simile alla pizza- -in...quella scatola... che fa vedere tante cose. ecco dove- -sei stato tutto il giorno davanti alla tv?- -te l'ho detto. mi sono informato su molte cose- -va bene, va bene. ho capito. ti sei informato. Allora sei pronto per preparti da mangiare da solo, pulire la casa...- -ehi, un momento. Pensavo ti piacesse fare tutte queste cose da solo, Merlino- -sì, ieri dato che non sapevi nulla, ma hai detto che adesso hai imparato cose nuove quindi significa che puoi fare anche da solo. non sono più il tuo servitore- -meno male, perché sei sempre stato pessimo come servitore- -ehi, non è vero. Guarda che mi vendico...usando la magia- -eh no, non vale usare la magia per punirmi per quello che dico- -sto scherzando. zuccone!-. Per tutta la cena si presero in giro,ridevano, scherzavano, si tiravano piccoli calci sotto il tavolo... -mi diverto troppo insieme a te, Merlino. fin dal giorno in cui ci siamo conosciuti.- disse Artù ponendo fine agli scherzi -è lo stesso per me... anche se mi trattavi un po' male- -lo sai che mi dispiace, vero? non lo facevo perché ce l'avevo veramente con te. avevo solo paura di... niente, lascia stare- -avevi paura di cosa? mi puoi dire qualsiasi cosa, lo sai vero?- Artù fece un respiro profondo e, con espressione un po' triste, il cuore che batteva veloce e la voce spezzata dall'emozione disse -avevo paura di lasciarmi andare... avevo paura di innamorarmi troppo di te... avevo paura che tu non mi avresti ricambiato e, sì, amavo molto anche Ginevra e mi manca molto, ma ho amato anche te- Merlino prese la mano ad Artù e disse -Lo so. è stato così anche per me... per questo ti rispondevo sempre prendendoti in giro e provocandoti- Il biondo sorrise e poi il moro lo abbracciò forte per farlo calmare e per fargli capire che sarebbe andato tutto bene. Rimasero abbracciati alcuni secondi e poi Merlino disse -eew, lo sai che puzzi? ti serve un bel bagno caldo- -Merlino... rovini sempre tutto- Il mago si mise a ridere e poi anche il re sorrise -comunque hai ragione, devo lavarmi- -ti preparo la vasca per fare il bagno- -non ti preoccupare, ci penso da solo- -oh, hai imparato pure ad usare il bagno guardando la tv tutto il giorno?- -no, non ci vuole uno stregone come te per capire come si prepara l'acqua per lavarsi- -ok ok fai pure da solo, ma vedi di non combinare disastri- -ma stai zitto-. Artù entrò in bagno e pensò -vediamo, come si faceva? ah sì.. devo girare questa cosa attaccata al muro per far uscire l'acqua...ma ce ne sono due, quale sarà quella giusta?- nel frattempo Merlino, dopo aver lavato i piatti, se ne stava seduto sul divano e non sentendo rumore di acqua chiese -serve aiuto là dentro?- e ridacchiava -sì, ok. lo ammetto. sono un buono a nulla, ma questo già lo sai- Merlino andò ad aiutarlo e disse -non è vero che sei un buono a nulla, devi solo imparare ed abituarti a questa nuova situazione. Ecco...- Merlino indicò ad Artù quale rubinetto faceva uscire acqua calda e quale fredda -bene,ti lascio fare il bagno. io vado a dormire. sono molto stanco. quando hai finito lascia pure la vasca piena, ci penserò io a vuotarla domani mattina- -Grazie Merlino. Buonanotte- -Buonanotte- e il bel moro diede un bacetto sulla fronte ad Artù uscendo dal bagno. Il mago si addormentò quasi subito, era stanco per la giornata pesante passata a lavoro, mentre Artù stava a rilassarsi nella vasca. Finito di fare il bagno, il bel biondo si coprì con un asciugamano e, invece di andare a dormire nel suo lettone, entrò nella stanza di Merlino e si infilò nel letto accanto a lui. Senza farci troppo caso Merlino, mentre dormiva, lo abbracciò ed il biondo si addormentò tra le braccia del suo amato stregone come se fosse già accaduto mille altre volte.
   
 
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