Slice of love
-Mio signore io me ne sto andando-
-Se vuoi andartene fai pure non m’interessa. E poi dove vorresti andare? Vorresti abbandonare il tuo principe?- il mio fratellastro è davvero arrabbiato, ma la notizia ha sconvolto anche me… Come può pensare di abbandonarmi.
-Non voglio abbandonarla Vegeta-sama, ma devo sistemare una cosa su un pianeta- grandissimo pezzo di stupido non potei dirmelo prima!? Basta devo intervenire…
-Onii-chan- è troppo divertente vedere l’espressione di Vegeta ogni volta che lo chiamo così.
-Cosa vuoi?- chiede seccato.
-Nulla di che, volevo parlare co Radish- dico volgendo lo sguardo a quest’ultimo che distoglie lo sguardo.
-Non ho tempo per sentirvi amoreggiare-
-Non dobbiamo amoreggiare principino dei miei stivali… gli devo parlare- quanto lo odio quando fa così.
-Come mi hai chiamato- ringhia.
-Sai zitto… non ho tempo di litigare con te e tu, vieni immediatamente con me- mi rivolgo a Radish che si ostina aa non guardarmi in faccia, lo prendo per un braccio e lo trascino nella stanza accanto.
-Che succ…-
-Oh non fare il santarellino chiedendomi che succede! Come hai potuto non dirmelo! Che cosa pensavi di fare?! Pensavi che non me ne sarei accorta?!—volevo parlargli con calma ma non ce la faccio.
-Calmati, te lo avrei detto-
-Si e quando, quando te ne saresti già andato?- mi sto davvero innervosendo e delle lacrime sfuggono al controllo.
Lui mi viene incontro prendendomi le spalle.
-Dopo aver finito con Vegeta-sama sarei subito venuto da te- mi asciugo le lacrime e cerco di riprendermi avvolta dal suo abbraccio.
-Vengo con te!-
-No, non puoi-
-Sono la principessa dei Saiyan! Non puoi impedirmelo-
-Lui no, ma io si-
-Vegeta-sama…-
-Tu non ti intromettere!- gli urlo andandogli incontro
“ciaf”
-Smettila di fare la bambina, è una cosa che deve fare lui, se non ti vuole tra i piedi non ti mettere in mezzo-
Lo guardo seria con una mano appoggiata alla guancia, Radish dietro di me non dice nulla. Non riesco a trattenermi e dalla rabbia tiro un pugno a Vegeta e me ne vado.
-Aspetta…-
-Lasciala, si deve calmare, quella piccola insolente-

… qualche ora dopo

Sono seduta su di un picco con le gambe al petto e il viso tra le ginocchia, le lacrime non smettono di scendere, Radish è un’idiota e Vegeta è solo un nano dai capelli a punta stupido e orgoglioso.
-Sentimi… ascoltami ti prego- mi posa una mano sulla spalla, io mi allontano.
-Senti… è una cosa che devo fare da solo… per questo tu non puoi venire-
-Bene allora vattene, fallo!-
Mi alzo e mi volto verso lui e un bacio mozzafiato mi fa zittire.
-Non voglio andarmene dopo aver litigato con te- dice con un rossore molto visibile in viso. Io mi fiondo tra le sue braccia.
-Mi dispiace-
-Ti prego torna indietro tutto intero-
-Aspettami- sorrido e lo accompagno fino alla sua navicella, lo saluto con un bacio e torno al palazzo con un nodo allo stomaco.

… sulla terra dopo un po’ di tempo

-Junior ora! Fallo adesso!-
“Boom”
-Che succede?!-
-Un’altra di quelle cose-
La navicella si apre ed io esco furiosa. Mi avvicino a Radish e gli tiro un pugno alla bocca dello stomaco.
-Sei un idiota! Ti avevo detto di tornare indietro tutto intero e guardati, vai a combattere con un altro saiyan e un namecchano, in più hai osato mettere in pericolo la vita di un bambino, cosa diamine ti è venuto in mente?!-
-Ma io…-
-Ma io niente, ora chiedi scusa per i casini che hai fatto e te ne torni via con me!-
-Goku è meglio che lo lasci-
-Si si- il saiyan lo lascia e Radish ovviamente tenta di tirargli un pugno, ma io mi metto in mezzo fermandolo.
-Vieni via con me- scandisco le parole e lo guardo negli occhi, anche se vorrei perdermi in essi, lo sfido con i miei e lui indietreggia allontanandosi verso la mia navicella (dato che la sua è stata distrutta).
“Oh mio dio faremo un viaggio nella stessa navicella che bello… okey torna in te”
Mi giro verso i due tizi e inchinandomi chiedo scusa, salgo in braccio a Radish facendo partire la navicella.
Per metà del viaggio stiamo in silenzio, ma l’immagine della mia visione mi ritorna in mente e inizio a tremare e gli occhi si inumidiscono.
-Io….-
-Sei un idiota sigh, mi hai fatto preoccupare sigh- mi sento stringere.
-Mi dispiace- mi da un bacio sui capelli. Finalmente riesco a riprendermi e a guardarlo.
-Ho avuto una visione… tu eri a terra con un buco nel petto- le lacrime ricominciano a scendere e lui me ne asciuga una con la sua grande e calda mano. Mi alza il viso e mi dà un bacio caldo e rassicurante.
-Non ti lascerò mai, va bene?- annuisco e mi perdo nelle sue labbra.
Quando arriviamo a palazzo mi prendo una bella lavata di testa da Vegeta, ma almeno Radish è salvo.

... dopo parecchi anni sulla terra

-Mamma non trovo la collana con la chiave di sol- mi urla mia figlia dalle scale.
-Non puoi prenderne un’altra?- le urlo salendo le scale per poi arrivare in camera sua.
-No non posso me la regalata Trunks- si gira e mi fa un grande sorriso, meno male che non sono veri cugini. Mi avvicino alla scrivania, apro un cassetto e prendo la suddetta collana.
-E questa cos’è?-
-Awww grazie mami sei sempre la migliore-
-Dai forza tuo padre ci starà aspettando-
-Si andiamo-

… a casa di Vegeta

-Ragazzi siete arrivati finalmente- ci acclama Goku.
-Scusate il ritardo qualcuno non si decideva a cosa mettere- mi scuso riferendomi a Merodì.
-Mero-chan!- le corre in contro Bra abbracciandola.
-Bra-chan!- ricambia l’abbraccio.
-Forza ora che ci siete anche voi possiamo festeggiare- proclama Bulma.
Ci dirigiamo tutti nel giardino posteriore, era da tanto che non li vedevo tutti riuniti è così bello.
-Allora come ti vanno le cose?- mi chiede Bulma.
-Bene dai, a parte che non riesco più a gestire ne marito ne figlia-
-Ahaha e lo dici a me-
-Ahaha hai ragione, per un momento mi sono scordata che sei sposata con Vegeta-
-Cosa c’è di così divertente?- chiede Vegeta arivandomi alle spalle seguito da Radish che è distratto però.
-Nulla- gli faccio una piccola linguaccia e guardo Bulma complice.
Parliamo del più e del meno con tutti, ma Radish rimane comunque distratto da qualcosa. Stufa di vederlo nei suoi pensieri decido di vedere dove continua a mandare occhiatacce. Mi giro e vedo Merodì e Trunks che parlano da soli, entrambi imbarazzati. Che teneri.
-Radish, tesoro vieni un attimo con me?-
-Ehm si- ci spostiamo in un angolino.
-Radish che succede è tutto il tempo che sei distratto?- chiedo facendo finta di non sapere nulla.
-Nulla…- fa il vago.
-Certo e le occhiatacce che continui a mandare a nostra figlia e a Trunks non sono niente-
-È mia figlia e Trunks gli deve stare lontano-
-Tua figlia ha anche ormai 22 anni-
-È sempre mia figlia- distoglie lo sguardo.
“Quanto è tenero”
-Come sei dolce…- gli dico facendolo arrossire.
-Non sono dolce- non resisto e gli do un bacio.
-Ehi voi due finite di fare i piccioncini innamorati e venite di la- interviene Chichi.
-Si arriviamo subito-
-Mamma è successo qualcosa?- mi chiede a bassa voce Merodì.
-No tranquilla tesoro, continua a divertirti-
-Okey…- si allontana per avvicinarsi di nuovo a Trunks, senza che quest’ultimo non riceva un’occhiataccia da mio marito. Gli tiro una gomitata e gli sorrido.
Da piccola ho sempre odiate le storie che finivano con il “Per sempre felici e contenti” perché non ho mai avuto un’infanzia felice, ma ora posso dire che il mio momento di essere felice e contenta.

Angoletto autrice:
Heilà sono nuova da queste parti quindi per favore non linciatemi.
Come detto nell'intro questa storia è nata tra i banchi di scuola io e una mia compagna ci annoiavamo tantissimo e così abbiamo scritto questa piccola storiella.
Spero davvero che vi sia piaciuta e di non aver fatto troppi errori.
Che altro dire alla prossima.
Kiss kiss Zorina