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Autore: thanksfornothing    02/03/2016    1 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Presi le mie cose e mi fiondai in macchina. Riaccesi il telefono… Cavolo!
15 chiamate perse da Quinn isterica Fabrey. Non era di certo un buon segno, ed erano già le 2 del pomeriggio! Cavolo!
Decisi di andare a scuola per farmi vedere almeno all’uscita. Sperai che questo l’aiutasse a calmarsi, ma così non fu.
Appena mi vide avanzò con passo deciso verso di me. Fronte aggrottata, labbra a papera, mano sul fianco : La versione squilibrata di Quinn. Uno stato irrazionale che a quanto pare le piace riservarmi spesso.
“Dove diavolo sei stata?! Ti avrò chiamata un milione di volte! Perché hai spento il telefono?! Sue è incavolata nera! Sei il vice capitano! Non puoi assentarti a due settimane prima delle nazionali di cheerleading! Era furiosissima!!
Quinn, la solita esagerata! Non mi aveva chiamata un milione di volte e in più Sue era sempre incazzata. Il suo malessere sicuramente non poteva essere causato dalla mia assenza.
E poi, diavolo! Quinn doveva smetterla di fare quelle lunghissime sfuriate, prima o poi il suo sopracciglio ci sarebbe rimasto secco, o peggio, le sarebbe potuta scoppiare una vena!
“Hai ragione Quinn…scusa” dissi con falso tono dispiaciuto. “Andrò subito a riscaldarmi e a fare qualche giro di campo.” Affermai per cercare di placare la sua ira. “Ti va di darmi una mano con la coreografia?”
Proposi assumendo quello sguardo da cucciolo bastonato a cui nessuno era mai riuscito a dirmi di no.
Papà diceva sempre che quell’espressione sarebbe stata la sua rovina! Riuscivo sempre a farla franca e ad averla finta… proprio come stavolta!
“E va bene..” cedette Quinn. “Però nel frattempo mi racconti dove sei stata oggi”
“Siiiiiiiiiiiiiii Quinn!!! Sei la migliore!” esultai saltellando da un piede all’altro, abbracciandola. “Non hai idea di cosa mi sia capitato oggi! È successa una cosa stranissima ma fantastica!” dissi senza riuscire a trattenere l’entusiasmo.
“Wow! Allora dobbiamo proprio andare! Devi assolutamente dirmi cos’è accaduto!” disse sorpresa, sciogliendo l’abraccio inaspettato con cui l’avevo intrappolata. Mi prese sotto braccio e ci dirigemmo verso la palestra.
 
 
Due ore dopo ero grondante di sudore, piegata in due dalla stanchezza, con una super esigente Fabrey che mi urlava contro con il microfono cose del tipo “sei una rammollita!” o “stai battendo la fiacca! Ricomincia!”. Ecco perché la Sylvester l’aveva eletta capitano, era spietata quasi quanto lei!
“Forza Susan! Sei già stanca?! Abbiamo appena cominciato! Datti una mossa!”- Susan, il mio orripilante secondo nome. Quinn adora chiamarmi così quando deve punzecchiarmi. Sa perfettamente quanto questo mi irriti, ma ovviamente ciò non le impedisce di continuare a farlo.
“Ma a cosa diavolo stai pensando?! Concentrati! Non ne stai prendendo una giusta!”. Continuava Quinn con quell’odioso megafono. Ma quanto si sentiva potente quando lo utilizzava solo Dio lo sa!
A cosa pensavo? Oh ma che domande! Di certo non pensavo ad una bellissima ragazza che mi abbracciava e mi coccolava. E di certo non pensavo a quanto avrei voluto assaggiare quelle labbra mi stuzzicavano l’orecchio mentre mi parlava.
Oh Britt! Andiamo riprenditi! È solo una ragazza e non la conosci neppure!
“Quinn, davvero… non… non ce la faccio più! Possiamo fermarci?” dissi praticamente in ginocchio del tutto ansimante.
“okay, piagnucolona. Proviamo per l’ultima volta l’intera coreografia. E per favore Britt, impegnati! Altrimenti non ne usciamo!”
 
Circa 45 minuti dopo eravamo entrambe sotto le docce degli spogliatoi .
Stavo giusto per lasciarmi andare al caldo tepore dell’acqua sulla mia pelle dolorante dal duro lavoro, quando Quinn irruppe nel silenzio.
“Allora B, cos’è successo di così bello stamattina?” mi domandò con un dolce sorriso interessato. Ecco la mia migliore amica!
“Q… è stato tutto così strano…” mi fermai un attimo perdendomi nei ricordi di quella folle mattina. “Ero rannicchiata sulla panchina di Jake quando un cane si è fermato di fronte a me, fissandomi. La padrona, una moretta dalla pelle ambrata, molto ben piazzata devo dire-dissi con un sorrisino sognante e malizioso allo stesso tempo- si è avvicinata per richiamare il cane. Quando si è accorta che stavo pian… beh che non ero in formissima, mi ha abbracciata e mi ha detto che sarebbe andato tutto bene. È rimasta finchè non mi sono rilassata e poi è riandata via col cane.” Evitai volutamente di dire alla mia amica che stavo piangendo. Non avevo intenzione di subirmi l’ennesima predica firmata Quinn seconda madre Fabrey.
“A proposito Quinn!” dissi facendola balzare, illuminandomi come se avessi dimenticato un particolare importante. “Il cane, si trattava di un bellissimo cucciolo di collie, era tenerissima! Non ne avevo mai visto uno da queste… parti…” Completai il discorso sfumando le ultime parole, rendendomi conto solo allora di aver davvero fatto un apprezzamento sul fisico di quella ragazza ad alta voce. Cavolo! Lo avevo fatto sul serio ad alta voce?! E peggio! Ad alta voce in presenza di Quinn?!. Avvampai immediatamente dall’imbarazzo, pregando segretamente che la mia amica non ci avesse fatto caso.
“Infatti B! hai idea di quanto costi una razza come quella?! E a mantenerli poi! Non te lo dico! Comunque dai, raccontami di più di lei! Come si chiama? O quanti anni ha? Di dov’è?”
Meno male che non se né…
“Ah!-riprese il discorso- non ti preoccupare! Non mi è sfuggito l’apprezzamento. Non commento solo perché sono una signorina per bene, IO. Non una rozza come te!” disse con tono furbesco.
“Dai Quinn! Non prendermi in giro! Non sono rozza!- dissi incrociando le braccia sotto il petto , assumendo una posa offesa- Sono solo realista!” continuai facendole la linguaccia, guadagnandomi un’occhiata divertita dalla mia amica che nel frattempo era uscita dalla doccia e si stava rivestendo.
Interruppi il getto d’acqua, uscendo anch’io dalla doccia e ripresi la conversazione rispondendo alle domande di Quinn.
“… comunque no, non so nulla di lei. Quando ho provato a chiederle il nome, ormai era già troppo lontana da me per riuscire ad ascoltarmi” dissi con aria triste.
“Oh B! non ci posso credere! Finalmente trovi una ragazza che ti piace e te la lasci scappare così?! Senza sapere neppure il suo nome?! Sei veramente unica!”
“Q, non ho mai detto che mi piace, non iniziare ti prego”
“Si, si certo.- disse frettolosamente per accontentarmi- Dai muoviti a vestirti che devi darmi un passaggio a casa!”
“Devo?!” le risposi alzando un sopracciglio con aria scherzosa, cercando di imitare le sue pose di poco prima all’uscita da scuola.
“Ovvio! Sono il tuo capitano, ricordi?! Ti conviene farlo se domani non vuoi fare 10 giri di campo in più” disse a metà tra lo scherzo e il serio
“Oh, non lo faresti mai!”
“Tu dici?! Vogliamo scommettere?”- oh no, non scherzava affatto! Era meglio non tirare troppo la corda e battere in ritirata.
“No, no. Grazie. La lezione di oggi mi è bastata.”
“Sapevo che avresti capito” mi rispose battendomi un paio di pacche sulla spalla.
Che st….stavolta gliela do vinta.
“Ah. Ah. Ah. Molto divertente Fabrey”
Entrambe scoppiammo a ridere come due matte e ci dirigemmo verso la macchina a braccetto.
Ah! La mia migliore amica! Come farei se lei non ci fosse?! Certo su alcuni punti è davvero petulante! Come ad esempio quando si parla delle nazionali di chearleading .
Era davvero così necessario farmi lavorare il doppio oggi,sapendo che l’indomani la Sylvester domani mi avrebbe fatto passare di peggio?! E poi perché continuava a dire “rifacciamolo, riproviamolo”? perché usava il plurale se lei era comodamente seduta sugli spalti mentre l’unica che faceva il duro lavoro ero io?!
Brutta calcolatrice di una Fabrey! Quasi quasi la lascio a piedi!
“Britt! Non pensarci neppure a lasciarmi qui!” disse dandomi uno scappellotto.
Come diavolo aveva fatto a leggermi nel pensiero?!
“Io?! Mai pensata una cosa simile Q!”
Ecco, addio sogni di gloria.
Mettiamo in moto, và, forse è meglio!










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Friaria's corner

Allora!! ecco il secondo capitolo della mia storia!
Un pò diverso dal primo, forse un po' più leggero e divertente(?!) 
Spero vi sia piaciuto!
Fatemi sapere!
Bacini, Friaria :*

ps. all'interno della storia ho utilizzato una citazione presa direttamente da una puntata del Glee... qualcuno l'ha riconosciuta?? XD
   
 
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