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Autore: louisisdamn    02/03/2016    1 recensioni
Questa è una one shot tratta dall'ottava puntata della serie tv di Shadowhunters. Si capisce anche senza aver visto la serie ma non così bene come se l'avete guardata lol. Spero vi piaccia!
Alec ha il coltello dalla parte del manico e, senza accorgersene, lo pianterà dritto nel cuore di Magnus.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Magnus era fuori di sé, davvero. Non pensava che le sue parole avrebbero portato a questo, le aveva dette per ben altri scopi, i quali sarebbero andati a suo favore. Stava cercando di mantenersi calmo davanti allo shadowhunters che aveva avuto la faccia tosta di presentarsi a casa sua, disturbando il suo momento di riflessione, per ringraziarlo delle sue parole.

“Davvero Magnus, senza il tuo incoraggiamento non avrei mai avuto il coraggio di chiedere a Lydia di sposarmi.. ti devo molto”

Alec continuava a guardarlo negli occhi, ma dentro di essi c’era come una scintilla di risentimento, come se in realtà l’unica cosa che voleva davvero era essere salvato stregone ma questo era troppo accecato dalla rabbia per vedere quella scintilla.

“Oh figurati” gli rispose in tono strafottente “l’ho fatto con molto piacere” disse, concludendo il tutto con un bel sorriso sarcastico che sparì subito quando posò le labbra sul bicchiere di vetro contenente qualche tipo di alcolico. Non che gli importasse granché, voleva solo che quella sensazione di dolore che gli stava invadendo il petto sparisse al più presto, erano secoli che non si sentiva così distrutto e dilaniato dall’amore. E poi, che amore, provato verso un suo nemico, un cacciatore, uno di quelli che non avrebbe avuto ripensamenti ad ucciderlo se solo avesse infranto gli Accordi. Prima Magnus non ne era così sicuro, ma ora si e senza ombra di dubbio non reputava Alec come prima, però i suoi dannati sentimenti non ne volevano saere di cambiare, per nessun motivo al mondo.

“Mi sembri distratto..” sussurrò il cacciatore, quasi come se fosse un segreto confessato a se stesso.

“Oh no” rispose lo stregone, finendo il contenuto nel bicchiere e continuando con voce dura, un tono nuovo per lo stesso Alec ormai così abituato alla voce soave e accattivante di Magnus “Se non hai altro da dirmi puoi andare, dovrei fare delle cose” e detto ciò si alzò per andare a versarsi un altro bicchiere di intrugli super alcolici, non gli importava delle conseguenze voleva solo smettere di stare male. Si morse un labbro e trattenne le lacrime che minacciava di uscirgli agli angoli degli occhi. La mani di Alec si posò calda e sicura e forte sul suo braccio, Magnus si girò di scatto.

“Non toccarmi” sibilò fissando l’arto del cacciatore

“Che ti sta succedendo? Non sei tu questo” il nephilim mollò la presa e lo stregone bevve il mix di alcool in un solo sorso. “Perché stai bevendo così? Parlami Magnus, voglio aiutarti..” Alec era sincero e la sua voce dolce, quasi protettiva. Fu questo che fece traboccare il vaso e lo stregone girandosi verso il cacciatore, in un gesto quasi aggressivo, gli riversò addosso tutte quello che aveva dentro.

“Che mi succede, Alec? Davvero? hai il coraggio di chiedermelo? Io ti ho detto che seguissi il cuore perché speravo e da un lato ne ero quasi certo, che questo ti portasse da me. Da me. Non da un’altra persona, tanto meno da una donna. Perché va bene che tu non lo hai ammesso ma sappiamo entrambi il tuo spiccato interesse verso il genere maschile” Sorrise amaramente e le lacrime presero a scorrergli lungo le guance “Erano secoli che non provavo un sentimenti così forte per qualcuno e tu sei riuscito a distruggermi, a farmi dilaniare come mai i sentimenti che provavo verso qualcuno avevano fatto. Mi hai ferito ed è la prima volta in tutta la mia vita che lo sono davvero, non aveva mai fatto così male amare qualcuno prima d’ora. Ma forse è vero come dice il tuo amico Jace: amare è distruggere.”

Alec prese il viso di Magnus tra le mani e in un gesto delicato, puro e quasi infantile posò le labbra sulle sue, quasi come un bacio da bambini. Non durò molto, una manciata di secondi, durante i quali la labbra di entrambi furono bagnate dalle calde lacrime che avevano iniziato ad uscire anche dagli occhi del cacciatore.

“Mi dispiace” fu tutto quello che Alec disse, dopo essersi staccato dallo stregone, e si diresse verso la porta d’uscita senza voltarsi indietro, nemmeno una volta.

Magnus lanciò contro il muro il bicchiere che aveva in mano e con un urlo disperato scivolò lungo la parete dietro di lui. In quel momento lo stregone giurò a se stesso che mai più di sarebbe innamorato di qualcuno come aveva fatto con Alec, il dolore di una volta sarebbe bastato per l’eternità.
  
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