Libri > I Miserabili
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Autore: Crilu_98    03/03/2016    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se ai due personaggi più tragici e controversi dei Miserabili fosse stata data una seconda possibilità?
Se Javert non si fosse buttato nella Senna? Se Eponine fosse sopravvissuta alle barricate?
Una storia un po' inverosimile in cui si intrecciano amore, rimorso e desiderio di riscatto. Perché anche i miserabili hanno il diritto di essere felici.
Genere: Azione, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eponine, Javert, Jean Valjean, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eponine aveva riconosciuto anche attraverso la porta chiusa la voce di Marius e si era sentita un po' in colpa per il modo in cui era scappata dal matrimonio. Quando Javert entrò nella stanza, però, capì che l'avrebbe rifatto anche cento volte, pur di vedere il sorriso soddisfatto che aleggiava sulle labbra dell'Ispettore. L'uomo si chinò sul letto per baciarla ed Eponine tentò di imprigionarlo nuovamente tra le lenzuola, ma lui si sottrasse ridendo.
-Ho ancora un lavoro, io!-
Eponine arrossì e si morse il labbro:
-Perdonatemi, avete ragione, andate pure!-
Javert sorrise, mentre si infilava la divisa:
-Manderò un messaggio ai tuoi fratelli, così torneranno a casa... A proposito, dovrò iniziare a cercare un appartamento più grande!-
-E perché mai?- chiese la ragazza stupita. L'Ispettore alzò un sopracciglio:
-Beh, per viverci no? Jean e Louis non potranno dormire per sempre su due pagliericci in cucina e io e voi abbiamo bisogno di un letto più grande.-
-Voi e.. io?- Eponine era confusa e la sua mente le stava indicando una strada impossibile:
"Non ci credo, non può volere..."
Javert si sedette sul bordo del letto.
-Forse non sono stato abbastanza chiaro...- iniziò -... ma non sono un uomo a cui piace tenere una donna come amante. E' una pratica che aborrisco con tutto me stesso; quindi, dato che come vi ho ampiamente dimostrato sono innamorato di voi, voglio sposarvi.-
-Sposare... Sposare me?-
L'Ispettore sogghignò:
-Forse la notte appena passata vi ha offuscato un po' la mente, Mademoiselle? Certo che voglio sposare voi, e chi altrimenti?-
Eponine iniziò a piangere e Javert assunse subito un'espressione preoccupata:
-Cosa ho detto?-
La ragazza si chinò verso di lui e nascose il viso contro la sua spalla, cercando di fermare i tremiti che la scuotevano:
-Non... E' colpa vostra... E' solo che... Dio santo, è solo che sposarvi... Va oltre le mie previsioni per... Per dopo questa notte, ecco!-
-Pensavate davvero che vi avrei presa e poi abbandonata a voi stessa?- ringhiò Javert prendendola per il mento e costringendola a guardarlo.
Eponine si asciugò le lacrime e sorrise, prima di poggiare un bacio delicato sulla bocca dell'uomo.
-Va bene.-
-Va bene cosa?-
-Va bene, vi voglio sposare. Però...-
-Però?-
L'espressione tesa di Javert la fece ridere:
-Non so il vostro nome, Ispettore! Il nome di battesimo!-
-Claude. Il mio nome è Claude Javert.-
-Claude...- mormorò Eponine, assaporando il suono di quel nome sconosciuto.
 
Eponine si sentiva al settimo cielo, nonostante l'Ispettore avesse passato la notte stretto tra i suoi due fratelli su uno scomodo e duro materasso in cucina. Javert aveva infatti insistito affinché non dormissero più insieme fino al matrimonio.
"Precauzioni inutili, uomo testardo!" pensò la ragazza di buon'umore. Anche quella mattina, come negli ultimi tre giorni, era passata a trovare Cosette e Marius; entrambi erano rimasti sorpresi e perplessi dal suo imminente matrimonio, ma in fin dei conti erano entusiasti che finalmente anche una creatura bistrattata dalla sorte come Eponine Thernardier avesse finalmente trovato il suo posto nel mondo.
"Per non parlare di Jean e Louis!"
I suoi due fratellini avevano sostituito la discutibile figura paterna con Javert, il quale, anche se a malincuore, aveva confessato di essersi affezionato ai due giovani discoli.
Eponine si lisciò la gonna con le mani, assaporando la sensazione di quella buona stoffa sotto le dita. Sorrise di nuovo, quando un'ombra uscì da un vicolo laterale e le bloccò la strada. La paura durò solo un attimo, il tempo di riconoscere quella figura.
-Azelma!- esclamò Eponine, sorpresa e felice insieme. Sua sorella, però, la fissava con uno sguardo carico d'astio e disprezzo.
-Proprio tu!- sibilò -Proprio tu, Eponine, che parlavi di libertà e sognavi una vita migliore per la povera gente!-
-Azelma, ma cosa dici?-
-Tu ti sposi con Javert! L'Ispettore Javert che ha sbattuto i nostri genitori in galera. Te lo ricordi, vero, che nostra madre in prigione c'è morta? E che se non c'ero io, anche papà sarebbe marcito in quelle celle!-
-Esattamente il posto in cui sarebbe dovuto rimanere!- ribatté Eponine dura, trascinando Azelma via dalla strada affollata. La sorella la squadrò a lungo, prima di scuotere la testa sconsolata:
-Ci hai traditi tutti, sorella...-
-No, non è vero!-
-Pensala come vuoi, per me tu rimarrai sempre la ragazza che ha condannato a morte nostro padre!-
Il corpo di Thernardier era stato ritrovato fuori dalle mura cittadine, gonfio e sfigurato; dopo averlo riconosciuto, Eponine si era dovuta aggrappare a Javert per non svenire.
Azelma si voltò verso la strada da dove era venuta:
-Papà aveva trovato un imbarco per andare nelle Americhe... I soldi del tuo amico Marius ci sarebbero serviti per pagarlo! No- aggiunse vedendo il gesto della sorella -Non mi serve il tuo denaro, ho... Risolto in altro modo!-
I sottointesi di quell'affermazione colpirono Eponine più di tutto il resto.
-Spero che tu viva una vita felice, Eponine. Abbi cura di Jean e Louis... Addio!-
Eponine avrebbe voluto trattenerla, ma un attimo dopo Azelma era già sparita.
 
Tornò a casa con un dolore sordo nel petto e fu molto sorpresa nel trovarvi un domestico di Marius molto agitato, insieme alla portinaia del palazzo.
-Madmoiselle, per fortuna siete arrivata!- esclamò lui -Ho provato a parlare con questo bambino, ma sembra non capirmi!-
Alludeva a Jean, che si era rintanato in un angolo e fissava l'uomo con le lacrime agli occhi.
-Che cosa è successo?-
-Monsieur Marius e sua moglie mi hanno lasciato un messaggio per l'Ispettore Javert, prima di uscire di casa in tutta fretta!-
-Qual è il messaggio?-
-Venite al convento di Petit-Picpus, Monsieur Faucheleuvent sta morendo.-
   
 
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