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Autore: coppeliaworld    03/03/2016    1 recensioni
Protagonista della vicenda è la passione vitale di un uomo folle. Frantz dilata per l'eternità il suo sogno d'amore per un'ultima notte e la sua pazzia lo asseconda come madre e amante. Il suo sentimento è tanto ardente che il dolore si tramuta in follia e poi in illusione che, aiutata dalla luce della luna, fa da sfondo a ciò che in realtà la vicenda rappresenta: un'opera teatrale.
(Questa storia è ispirata, e in realtà ne è solo citazione, se non tributo, al famosissimo balletto Coppelia (coreografia originale di Arthur Saint-Léon su musica composta da Léo Delibes) già ispirato al primo racconto dei Notturni di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, L'uomo della sabbia, pubblicato nel 1815.)
Grazie.
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coppelia - La ragazza dagli occhi di cera

Tutto sembrava nebbioso, offuscato come dietro un vetro sporco. Ciò che appariva visibile era solo il chiarore delle stelle e lo scintillio lucente della luna che si rifletteva sul corpo senza vita di Coppelia che danzava leggera tra le braccia dell'amato attraverso il vetri rotti. Il suo corpo, così alto e rigido, sembrava abbandonarsi naturalmente alle cure del folle e, seguendolo, produceva un suono finto. Questo non era altro che l'eco degli scricchiolii degli arti di Coppelia che sfregavano l'uno contro l'altro in quella grande sala da ballo buia e dimenticata e, mentre gli amanti giravano intondo, il legno inspirò il sospiro dell'uomo che diede nuova vita alla bambola. Coppelia lo guardò fisso in viso continuando a danzare e cercando di non impedirgli il movimento naturale delle gambe finché lui non alzò lo sguardo. Notato il sorriso di lei, dai suoi occhi sorse il chiarore che aveva in gioventù abbandonato a veli di tramonti perché lo custodissero al di fuori dal tempo e che aveva risvegliato solo lei, Coppelia. Donna, figlia e sposa. Ora, memoria. -Sono folle- disse il principe -ma vi amo come quando vi vidi seduta affacciata alla vostra finestra assorta fra le pagine di quel libro.-. A Frantz non importò mai che Olimpia, figlia di Coppélius, era sempre stata una bambola e che i suoi occhi di cera che sembravano fissarlo con infinito affetto, si erano sciolti al calore del sole molto tempo prima.

  
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