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Autore: little_robin    03/03/2016    0 recensioni
Questa storia è frutto di un lavoro fatto da me per mia sorella, la quale, trovandosi a dare ripetizioni a un ragazzino delle medie mi ha chiesto qualche suggerimento per un compito di musica (la musica medioevale)... ecco quello che ne è emerso... il risultato? un cavaliere che si ritrova a descrivere strumenti musicali... anche no! ma si sa... Robin è appassionata di archeologia... poi si sa... da cosa nasce cosa, quindi eccomi qui.se qualcuno la leggerà (poco probabile) non sia troppo cattivo, dopo tutto... era solo un compito per la scuola:D
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono Sir. Lucas Cedric, ho trent’anni, vivo presso la corte del re Guglielmo I detto il conquistatore e sono uno dei suoi più fidati cavalieri nonché vassallo: la sua fiducia nei miei confronti infatti è davvero importante: poiché io combatto al suo fianco e vivendo presso il suo palazzo assisto anche alla sua vita.
Noi cavalieri abbiamo un codice d’onore davvero molto importante: rispettiamo le donne, porgiamo fedeltà verso chi ci onora e facciamo di tutto per protegge e conquistare terre e possedimenti.
Oggi alla corte, è un giorno davvero molto speciale: il re e la regina Matilda in onore della nascita del  figlio (Guglielmo) del loro primogenito Enrico hanno deciso di organizzare una grande festa, alla quale invitarono  i signori, gli sceriffi e altri cavalieri come me.
La festa durò tutto il giorno e fu molto divertente: gli invitati giunsero al castello in tarda mattinata, essendo estate il clima era molto piacevole, il cielo sereno, senza neppure una nuvola.
Per prima cosa giunsero, nella sala principale del castello, alcuni musicisti: essi avevano i compito di intrattenerci e farci divertire, inoltre dovevano essere degni del loro titolo altrimenti il re li avrebbe fatti uccidere, ma fortunatamente oggi era un giorno di festa e alle mie orecchie, anche se non sono un esperto, era semplicemente sublime: gli strumenti utilizzati erano il liuto: un nuovo strumento giunto dal medio- oriente e fabbricato in legno con una quindicina di corde composte da budello che partivano da un’estremità e arrivavano a quella opposta e il suono che produceva era ricco, allegro e in un certo senso dolce; un altro strumento molto grande ma che produceva una melodia particolarmente sofisticata era l’arpa: aveva molte corde ed il telaio era prodotto in legno; i menestrelli suonavano altri strumenti che accompagnavano i trovieri mentre cantavano le loro storie a cappella (prima partiva un cantante pronunciando una strofa e dopo poche parole si aggregava una altro cantante sempre partendo con la medesima strofa); gli strumenti detti “ad arco” erano la ribeca e la fidula (anche detta viella).
Quelle storie narrate avevano come argomento l’amore per una dama e io ero innamorato follemente di Madame Elenoire. Quando i tamburelli e sonagli accompagnati dal flauto dolce iniziarono a suonare una musica allegra mi decisi ad invitare la mia dama a concedermi un ballo. Ballammo per ore senza renderci conto dello scorrere del tempo e presto calò il sole.
Dopo le danze cenammo e gli ospiti che non risiedevano alla corte fecero ritorno alle loro dimore; e sono ormai stanco ma lieto per il pomeriggio passato in compagnia di Madonna Elenoire.
Decisi che era ormai ora di andare a riposare e prepararmi per un nuovo giorno.
   
 
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