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Autore: agatka_1995    03/03/2016    3 recensioni
Le cose per Stiles cominciarono a diventare strane - beh più strane del solito considerando che suo fratello di un'altra madre, Scott era un lupo mannaro nonché un Vero Alfa, una creatura molto rara quasi da considerarsi una leggenda, Lydia la ragazza della quale era stato innamorato per anni era una Banshee, Malia la sua ex-ragazza era una coyote mannaro, Kira una sua compagna di scuola era una Kitsune e Allison la fidanzata di Scott proveniva da una famiglia di cacciatori di creature soprannaturali – una settimana prima del suo 21 compleanno.
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Per la prima volta da molto tempo Stiles si sentiva riposato, la sua mente non era ancora del tutto sveglia, aveva dormito per tutta la notte senza fare incubi o altri sogni strani, si sentiva bene avvolto strettamente dalle lenzuola e da un paio di braccia che lo stringevano ad un petto caldo e muscoloso.
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Stiles finalmente libero si buttò all’indietro finendo col cadere giù dal letto pur tenendo ancora gli occhi incollati allo sconosciuto
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- Gli occhi dello sconosciuto non più tanto sconosciuto divennero di un colore blu elettrico
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“ Di nuovo tu! Cosa diamine ci fai nella mia stanza?! ”
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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Capitolo 2

Due giorni dopo Stiles si trovava all’aeroporto di New York, Deaton non era sembrato troppo sorpreso nel venire contattato da Stiles, aveva organizzato il loro incontro, decidendo per New York come città d’incontro, visto che era un luogo neutro per entrambi e in più il veterinario aveva detto che doveva sbrigare delle cose per il branco proprio a New York.

Per Stiles è stata una grande opportunità per visitare la città, aveva sempre voluto farlo ma non ne aveva mai avuto la possibilità.

Deaton ha pagato il tutto per quanto riguarda il viaggio di Stiles e il suo alloggio, il ragazzo aveva protestato ma alla fine il druido l’aveva avuta vinta lo stesso.

L’appuntamento con Alan era per le 17:30 in un bar vicino all’albergo dove aveva prenotato la stanza per Stiles, adesso però erano le 10:00 così Stiles decise di andare a lasciare le sue cose in albergo e poi visitare la città, dopotutto era la sua prima volta nella Grande Mela!

Arrivato all’albergo Stiles rimase a bocca aperta, era un albergo a 5 stelle, ma il druido era impazzito per caso?!
Intimidito da tutto quel lusso entrò nella hall e si registrò.

“ Ecco a lei la chiave magnetica della sua stanza sig. Stilinski” disse la ragazza alla reception “ Stanza 606, 7° piano, per qualsiasi cosa di cui abbia bisogno non dubiti a contattarci” con queste parole lo congedò, ancora sorpreso Stiles si diresse all’ascensore .

Una volta raggiunto il suo piano Stiles uscì dall’ascensore e cominciò a guardarsi intorno per localizzare la sua stanza, arrivò davanti ad una porta col numero 609 e proprio di fronte, ecco che c’era la sua stanza.

Entrò nella camera, era arredata coi colori della terra, varie sfumature di marrone e beige, le lenzuola del grande letto erano di un marrone chiaro con dei ricami di un brillante verde.

Stiles adorava quella stanza, aveva un televisore a schermo piatto, un frigo bar e una vista sulla città che ti levava il fiato.

Lasciò le sue cose nella stanza prendendo solo i suoi documenti, il portafoglio, il cellulare e la macchina fotografica, era il momento di andare ad esplorare!

Erano quasi le 16:00 e Stiles decise che era ora di tornare all’albergo e prepararsi all’incontro col druido, aveva visitato l’Empire State Building, Central Park, Metropolitan Museum of Art e adesso si trovava alla Fifth Avenue, mentre era in giro per la città aveva comprato dei souvenir per il suo branco e aveva scattato un sacco di foto, adesso però era stanco ed era pieno di buste.

Si mise a camminare, non prestando molta attenzione alle persone che lo circondavano, guardava più che altro la città, le vetrine dei negozi, le pubblicità.

Per fortuna la sua scintilla oggi non sembrava dargli molto fastidio, prima di andare in aeroporto però si era fatto una lunga corsa nella foresta dietro casa e durante il volo aveva meditato un po’ , e in più ora che sapeva che cosa gli stava succedendo era sicuro di poter imparare a controllarsi, aiutava anche il fatto che presto non avrebbe più dovuto preoccuparsi troppo, Alan lo avrebbe aiutato.

Si era distratto con tutte le cose che vedeva e i suoi pensieri, così non si accorse di star per sbattere contro l’uomo che se ne stava immobile vicino ad una banca con lo sguardo concentrato su di una piccola scatola che teneva in mano .

“Ahì!” si lamentò più sorpreso che dolorante ritrovandosi col sedere sull’asfalto e tutti i souvenir comprati che lo circondavano, perché mentre cadeva aveva agitato le braccia come un ossesso e tutte le cose nelle buste avevano preso il volo, meno male che non c’era niente di fragile in esse.

“No!” sentì urlare la montagna, ops perdon la persona contro la quale era andato a sbattere.

Sorpreso dal grido Stiles alzò lo sguardo e vide l’uomo più attraente che avesse mai visto, anche se costui adesso lo stava guardando con uno sguardo omicida, Stiles era certo che se lo sguardo potesse uccidere adesso sarebbe 3 metri sotto terra.

Aveva i capelli neri non troppo corti con le punte all’insù, gli occhi di un verde con alcuni puntini grigi e marroni, e il corpo, sembrava il corpo di un modello, Stiles se ne ritrovò indubbiamente attratto, certo sapeva di essere bisessuale ma questa era la prima volta che provava attrazione vera e proprio per una persona del suo stesso sesso.

Nel frattempo che Stiles spogliava lo sconosciuto con gli occhi, l’uomo aveva cominciato a guardare per terra con lo sguardo frenetico.

Stiles si alzò e si avvicinò all’uomo.

“ Ehi amico tutto apposto? Sembra che hai perso qualcosa, vuoi una mano? Certo però che prima dovresti chiedermi scusa sai, mi sei venuto addosso, dovresti guardare dove vai, le persone potrebbero farsi male ” disse tutto d’un fiato.

“ Chiederti scusa?! Ma se sei tu che mi sei venuto addosso! Io ero fermo e tu mi sei piombato addosso, e adesso per colpa tua ho perso l’anello, devo ritrovarlo subito, e poi non chiamarmi amico!” disse l’uomo quasi ringhiando.

“Anello, hai perso un anello? Oh cacchio mi dispiace, aspetta che raccolgo le mie cose e ti aiuto a cercarlo ” disse chinandosi a raccogliere le sue cose “ Comunque suppongo di doverti delle scuse allora, scusa ero distratto e non mi ero accorto di esserti venuto addosso, certo che anche tu non te ne dovresti stare fermo in mezzo alla strada ” continuò a parlare mentre piegava una maglietta con su scritto ‘I LOVE NY’.

Sentendo il ringhio dell’uomo che lo stava guardando con un’espressione furiosa Stiles alzò le mani in segno di resa, solo che aveva ancora una maglietta tra di esse e non si era accorto dell’anello argentato che si trovava su di essa e nel  momento in cui aveva alzato le mani l’anello aveva spiccato il volo .

Vedendo l’oggetto volare Stiles lasciò andare la maglietta ed aveva aperto il palmo della mano per cercare di acchiapparlo, dopotutto aveva giocato a lacrosse al liceo e in più si era allenato con il suo branco, i suoi riflessi non facevano del tutto schifo.

Come se si trattasse di un video messo al rallentatore il bel moro e Stiles videro l’anello  calzare perfettamente al dito anulare del ragazzo con la scintilla.

Per un momento Stiles si sentì come Frodo Baggins nel Signore degli Anelli.

Poi l’uomo ringhiante gli piombò addosso .

“ Toglitelo subito!” disse prendendo la mano di Stiles tra le sue e poi cercare di toglierli l’anello tirando.

Quando la sua mano entrò in contatto con quella dell’uomo Stiles si sentì rabbrividire e per un secondo sentì la sua scintilla risvegliarsi, tirando via subito la sua mano Stiles fece un profondo respiro cercando di calmare il suo cuore che stava battendo all’impazzata.

Stiles non era spaventato dall’uomo che gli aveva ringhiato contro e che lo stava guardando come una bestia feroce che sta per uccidere la sua preda, aveva affrontato fin troppe creature soprannaturali per spaventarsi per così poco, eppure l’uomo lo stava facendo sentire inquieto e in più c’era l’attrazione che provava verso di lui.

Stiles reagì con il suo solito modo di fare che spesso nel passato lo aveva messo nei guai, ma ehi! Non poteva farsi mettere i piedi in testa dal primo sconosciuto che incontrava .

“ Ma chi ti credi di essere eh? Non stavo di certo cercando di rubarti l’anello, è stato tutto un incidente e tu per poco non mi staccavi il dito cercando di sfilarmelo” disse Stiles alzando la voce mentre si massaggiava la mano che aveva dei leggeri graffi “ e poi tutto sto ringhiare e guardarmi male, ma che sei un cane? Anzi sembri più un lupo anche se ne ho incontrati di più educati! ” .

Si sfilò l’anello dal dito e lo guardò per la prima volta con attenzione, non era uno di quei anelli che si usavano adesso, era fatto d’argento con al centro una gemma di pietra lunare blu, e ai lati di questa c’era inciso un simbolo che sembrava celtico e che a Stiles parve di aver già visto, anche se non ricordava dove.

“ Ecco tieni, Sourwolf! ” disse Stiles mettendo in mano l’anello al tizio che lo stava guardando ancora male anche se adesso sembrava imbarazzato, le punte delle orecchie erano infatti un po’ rosse.

“ Sourwolf? ” ripeté il tizio confuso anche se ciò non gli impediva di certo di guardarlo male “ Senti ti devo delle scuse, è solo che questo anello è molto importante non solo per me ma anche per la mia famiglia” disse distogliendo lo sguardo.

“ Sì, Sourwolf, non conosco il tuo nome e sono stufo di chiamarti tizio nella mia mente. E poi capisco, anche io ho degli oggetti che sono molto importanti per me e la mia famiglia ma non per questo aggredisco le persone se le toccano ” disse Stiles guardando con uno sguardo seccato il Sourwolf.

“ E’ che questo anello ha una storia particolare, poi porta sfortuna che qualcun altro oltre alla compagna scelta indossi l’anello” disse borbottando il Sourwolf “ e non chiamarmi in quel modo!” aggiunse.

“ Bah se queste sono delle scuse ci dovresti lavorare su, ma va bene le accetto perché sono una persona buona e gentile ” rispose Stiles finendo di raccogliere le sue cose .

In quel momento guardò l’orologio che portava al polso e gridò.

“ Cazzo sono quasi le 17, devo correre o arriverò in ritardo!” disse scattando in piedi “ Addio Sourwolf!” aggiunse sorridendo in modo dispettoso all’uomo che lo stava guardando stranito.

Si mise a correre in direzione del suo albergo, per fortuna non era molto distante, si voltò solo un’ultima volta per guardare l’uomo che lo stava guardando andar via con una strana espressione sul viso.

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Stiles arrivò al bar per le 17:30 precise, prendendo fiato dopo la corsa che aveva fatto per arrivare in tempo, si avvicinò al barista che lo stava guardando leggermente divertito .

“ Salve” disse sorridendo “ ho un appuntamento col Sig. Alan Deaton, è già arrivato?” chiese, Deaton conosceva il proprietario e aveva detto a Stiles di chieder a lui per riconoscere il veterinario.

“ Sì, è al piano di sopra che la sta aspettando” rispose il barista indicando delle scale che portavano al piano di sopra.

Stiles sorrise come ringraziamento e cominciò a salire su per le scale, preparandosi mentalmente all’incontro col druido. 



Ed ecco il 2 capitolo di questa fanfiction! Spero vi piaccia! Grazie mille per le recensioni!
  Questo è l'anello che era caduto a Derek
   
 
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