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Autore: sticky2012    03/03/2016    4 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 23
Tanto per essere precisi.

 
 
-Irina, ci siamo capiti??-.
-Sì padrone. Non si deve preoccupare; non la perderò mai di vista! Irina diventerà l’ombra della signorina Parkinson!-.
Mi rallegra sentire una certa nota di disgusto nella voce della mia elfa domestica mentre pronuncia il cognome del mio peggiore incubo: Pansy.
-Voglio sapere dove va e con chi si ferma a parlare. Tutto. Se la vedi avvicinarsi troppo anche solo a un alunno del primo anno di grifondoro, inventati qualsiasi cosa e bloccala! Non deve parlare con nessuno di loro e…- l’agitazione si sta rimpadronendo di me.
-Signorino Malfoy, so tutto! Me l’ ha ripetuto ventitre volte nel giro di un’ora. Mi occuperò di tutto: leggerò la sua corrispondenza, ascolterò tutte le sue conversazioni, non la farò conversare con nessun grifondoro, nè con la Lovegood o il professor Paciock. Avrà un resoconto dettagliatissimo su tutto! Deve stare tranquillo!-.
In queste ultime due settimane, ho provveduto da solo a tenerla d’occhio; praticamente costringendola, a stare tutto il giorno chiusa nel mio ufficio ma ora non posso più correre il rischio che, quando non sono a Hogwarts, quella matta vada a raccontare a qualcuno del bambino.
-Signorino Malfoy, io non vorrei farla agitare ancora di più ma, visto il grande affetto che mi lega a lei, non posso non dirle che quello che stiamo cercando di nascondere al mondo, ben presto, sarà evidente a tutti!! La pancia inizierà … -.
-Ti prego, Irina! Non terminare la frase! La conosco a memoria! Prima di allora, troverò una soluzione!-. Afferro la mia giacca e guardo l’orologio. Sono le sette passate. Ora, l’unica cosa che voglio fare è smaterializzarmi e andare da Ginevra. La giornata è stata fin troppo lunga, per i miei gusti. Ho voglia di vederla. Paradossalmente, è proprio lei , la cura alla mia ansia.
-Come sta la signorina Weasley??- Irina interrompe i miei pensieri. A volte, mi viene il dubbio che questa piccola elfa mi legga nella mente.
-Oh- e mi viene da sorridere come tutte le volte che sento anche solo pronunciare il suo nome –Lei sta benissimo! Stiamo benissimo!! Se abbiamo finito, andrei proprio da lei!-.
-Certo, signorino!- fa un inchino e si smaterializza tutta entusiasta.
Sto per fare la stessa cosa quando sento qualcuno bussare alla porta del mio ufficio.
Prendo in considerazione l’idea di non rispondere e smaterializzarmi in assoluto silenzio ma, il piccolo senso di responsabilità che vive in me, ha la meglio sulla parte irresponsabile.
-Avanti!- dico sbuffando.
-Signor Malfoy, per fortuna, l’ho trovata!!-. La McGranitt entra nel mio ufficio col suo solito passo deciso. Porta uno dei suoi strani cappelli che io ho sempre trovato ridicoli.
-A cosa devo la sua visita nei piani bassi, signora preside?-. Spero solo che sia una cosa veloce.
-Signor Malfoy, lei fa parte del mio corpo studentesco. E’ normale che il preside faccia visite a tutti i suoi insegnanti, soprattutto al mio professore di pozioni preferito- leggo una certa ironia nelle sue parole –è quasi un mese che non si fa più vedere al tavolo insegnanti, a cena!-.
-Non mi dica, è venuta fin qui per assicurarsi che io mangi?? Ha paura per la mia linea perfetta?-.
-Sempre simpatico è, signor Malfoy!- alzo le spalle con fare ingenuo –Comunque no! A parte il fatto che preferisco non sapere il motivo per cui lei, tutte le sere, si allontana dal castello, sono qui per avvisarla che domani sera subirà un controllo-.
-Un controllo??- Adesso cos’è questa storia??
-Sì! Un controllo da parte del Ministero. Domani sera, terminate le lezioni, arriverà qui un ispettore mandato appositamente dal ministero per fare due chiacchiere con lei, con me e con qualche suo collega-.
Mi alzo in piedi, faccio fatica a capire il senso di questa cosa!!
-E per quale diavolo di motivo?- mi sto alterando. Innanzitutto perché, primo, ho sempre odiato la gente cha lavora al ministero e, secondo, perché ciò avverrà di sera ed io, il mio tempo, lo vorrei passare da ben altra parte, con tutt’altra compagnia: dalla Weasley.
-Forse non si ricorda che lei, signorino Malfoy, è stato mandato qui ad Hogwarts sotto la mia custodia, per scontare una pena di tre anni. Lei è stato condannato a svolgere un’attività socialmente utile e vengono qui, dopo sei mesi, per controllare che lei faccia il suo dovere nel migliore dei modi e per assicurarsi che non sia più immischiato in brutti giri!!- dice la McGranitt tranquilla, come se stesse recitando una filastrocca.
-Con questo, mi vuole far capire che ho qualcosa di cui preoccuparmi?- non troveranno nulla che non va. Faccio quello che devo fare, nulla di più nulla di meno.
-Assolutamente no. Lei si limiti a rispondere alle semplici domande che le faranno, io e i miei colleghi faremo altrettanto e andrà tutto bene. Certo che se lei, per una volta, riuscisse a dare un’impressione di sé, leggermente migliore, a quella a cui ha abituato l’intero mondo magico, questo le gioverebbe e basta!!-.
Mi viene quasi da ridere, sentendo questo stupido consiglio.
-Lei vorrebbe che io fossi gentile?? Vuole anche che mi metta a servire thè caldo e biscotti all’ispettore, in puro stile Umbridge?-.
Vedo la McGranitt chiudere gli occhi rassegnata.
-So che lei non conosce il significato della parola gentilezza ma, se io non ci sono riuscita, magari chieda delucidazioni sull’argomento a qualcuno di più vicino a lei. Non so … per esempio, alla sua fidanzata!!-.
Mi giro di scatto, pronto ad attaccare se necessario. Cosa intende la McGranitt? Soprattutto, di chi sta parlando??
-Non so a cosa si riferisca!- rispondo minaccioso.
-Non si agiti, Malfoy. Si rassegni al fatto che io so sempre dove sono i miei insegnanti!! Detto ciò, sono stata molto felice quando ho scoperto dove trascorre tutto il suo tempo quando non è qui. Le fa solo che bene!-.
Mi tranquillizzo capendo che si riferisce a Ginevra. Per un momento, ho avuto paura che sapesse tutto anche della gravidanza.
-Glielo ha detto Ginevra??- incrocio le braccia. Stasera, gliene dirò quattro, se è stata lei.
-Assolutamente no!! Diciamo … amicizie in comune!!- su questa cosa, mi devo ricordare di indagare –Però mi farebbe molto piacere rivedere la signorina Weasley qui, ad Hogwarts, anche solo per qualche giorno. Quest’anno dovrà superare gli esami dell’ultimo anno! Ormai, manca poco! Se mi facesse il piacere di dirglielo lei, gliene sarei grata!-.
La incenerisco con lo sguardo; al pensiero di Ginevra che gira per i corridoi di Hogwarts, mi sento male. Farò di tutto per tenere Ginevra più lontana possibile da qui, finché non trovo una soluzione.
-Lo farò. Abbiamo finito, adesso?- cerco di liquidarla velocemente.
-Per stasera, sì! Si ricordi che, domani sera, … -.
-Sì, ho capito. Ispettore. Rispondere alle domande. Gentilezza -.
Vado ad aprirle la porta per farle capire che è il momento di andarsene; la preside recepisce il messaggio e si accomoda fuori dalla mia aula, non prima di avermi regalato un’altra delle sue perle di saggezza.
-Cerchi di comportarsi bene con la signorina Weasley!! Lei sta camminando su un sottile filo nel vuoto. Tutti non faranno altro che guardarla, fiduciosi e speranzosi che lei perda l’equilibrio!-.
Vorrei controbattere ma queste sue parole hanno il retrogusto di un non so che di premonitore, che mi lasciano pietrificato.
 

 
-Non ho ancora capito perché non potevamo starcene a casa, al calduccio -.
Draco non ha voluto sentire ragioni e mi ha costretto a togliermi la mia tutona calda, mi ha fatto cambiare e mi ha portato fuori. Ha stabilito che stasera dovevamo andare a cenare in un ristorante e, nonostante le mie lamentele, mi ha praticamente trascinato fuori casa.
-Perché ho deciso così! Stasera stiamo da soli, io  e te!!-.
Tenendo la sua presa ben salda attorno al mio polso, com’ è suo solito fare, apre la porta del locale che conosciamo molto bene entrambi.
L’ultima volta che ci siamo stati era l’ultimo dell’anno; ancora mi ricordo quello che ho provato quando, quella sera, lo vidi. Meglio tralasciare la parte successiva della serata quando ha cominciato a minacciarmi in mezzo alla strada.
Il pianoforte incantato suona una melodia romantica ed i camerieri sono sempre sorridenti, come li ricordavo.
-Hai scelto a caso il posto?-.
-No. Volevo dare una seconda possibilità a questo ristorante. E’ l’unico locale decente nel raggio di tre miglia-.
Mi lascia il polso e stringe la sua mano con la mia. Ci guardiamo velocemente e non posso fare a meno di sorridergli.
Veniamo interrotti da un signorotto pelato che ci dice che il nostro tavolo è pronto.
La cena scorre via velocemente tra una portata e l’altra, mentre Draco mi racconta della sua giornata e io lo ascolto incantata. A volte, mi stupisco da sola di questa sorta di normalità che si sta venendo a costruire tra di noi. Sembriamo quasi una coppia come tutte le altre. Poi penso a tutti i problemi e pensieri che ci portiamo sulle spalle e ripiombo alla realtà dei fatti.
-A cosa pensi, Weasley??-.
Addento un boccone della mia torta al cioccolato; devo dire che è deliziosa.
-Ultimamente stiamo bene insieme!! Stiamo battendo tutti i nostri record! Quasi tre settimane e siamo ancora qui!!- scoppio a ridere da sola mentre finisco la mia fetta di torta.
-Vuoi dire che stiamo diventando come tutte le altre coppie noiose e smielate ??-. Draco mi guarda da sotto le sue lunghe ciglia mentre sorseggia del whisky incendiario.
-Temo che noi non saremo mai così!! Lo so che, una piccola parte di te, li invidia!!- lo accuso puntandogli il dito.
-Assolutamente no però non abbiamo nulla di meno rispetto a loro. Non siamo noi quelli che devono invidiare, noi siamo quelli invidiati!!-.
-Sì, come no!!- scoppio a ridere – chiunque farebbe cambio con noi. Nessun problema, tutti che ci appoggiano, famiglie che vanno d’accordissimo tra loro, una storia vissuta alla luce del sole. Cosa ci manca, in effetti??- gli faccio l’occhiolino.
-Della gente che ci appoggia non me ne frega proprio niente. Delle famiglie, so che non ti piace ascoltarlo, m’interessa ancora meno e sulla luce del sole… beh! Sei tu che vuoi continuare a tenere nascosto il tutto!!- mi risponde provocatorio. Per lui, non ci sono mai problemi ma solo soluzioni.
-Vorrei ben vedere!! Vuoi andare a farti una passeggiata, mano nella mano, a Diagon Alley??- incrocio le braccia al petto.
-Quando vuoi… possiamo andare anche adesso!!!- lo dice porgendomi la sua mano.
-So che a te, delle conseguenze non te n’è mai importato  nulla ma dovresti fare uno sforzo. Se ci vedessero, scommetto quello che vuoi che nel giro di due giorni succederebbe qualche altra catastrofe e il nostro piccolo equilibrio andrebbe a farsi benedire!- spingo via la sua mano.
-Cosa mi stai dicendo? Che ci nasconderemo per sempre, in questo paesino??- il suo tono non è più ironico ma quasi accusatore.
-Non ho detto questo ma, stavolta, voglio fare le cose con calma. Voglio farle ragionandoci bene, prima di commettere passi falsi e voglio prendere le decisioni con te -.
Ormai capisco quando riesco ad addolcirlo e, mi sorprendo ogni volta che mi rendo conto di quanto poco ci voglia per farlo.
-Va bene. Uno a zero per te, Weasley! Però ti do una bella notizia: c’è già una persona che sa tutto. La McGranitt -.
Mi coglie di sorpresa ma nemmeno più di tanto. Immagino anche già di sapere chi possa essere stato a spifferare tutto alla McGranitt.
-Sei vivo! Vuol dire che non l’ha presa così male, no??-. Sono quasi tentata di chiamare il cameriere per farmi portare un’altra fetta di torta ma resisto.
-E’ venuta stasera, prima di venire da te, per dirmi che domani arriverà un ispettore del Ministero a fare un controllo su di me!-.
La mia voglia di dolce se ne va via immediatamente.
-Come un controllo??- mi sporgo in avanti per criptare qualcosa dalla sua espressione ma non mi sembra sia molto preoccupato.
-Sì, la McGranitt dice che, essendo io ad Hogwarts per svolgere un’attività socialmente utile, quelli del ministero vengono per controllare che io la stia svolgendo effettivamente e che non sia più immischiato in … - fa una piccola pausa - … cattivi giri!-.
-Non hai nulla da temere, allora!! Di sicuro non verrà fuori che sei il professore più amato della scuola però … il tuo dovere lo fai!! No??-.
-Ovvio!! Infatti, non sono preoccupato. M’infastidisce l’idea che io debba dimostrare qualcosa a qualche inutile uomo del Ministero!- percepisco il suo disgusto per tutti quelli che ci lavorano ma, non posso negare, che un po’ mi dispiace sentirlo parlare così.
-Sì… in effetti. Anche mio padre, secondo la tua teoria, è un inutile uomo del Ministero!- imito il suo tono disgustato.
-Dai, Weasley. L’ultima persona a cui stavo pensando, in questo momento, era proprio tuo padre. Francamente, non mi ricordavo neanche che lui ci lavorasse!!- cerca di prendermi la mano ma io la ritraggo.
-Weasley, dai!! Non volevo insultare lui … Senti! Non parliamo di questo argomento! Finisce sempre nello stesso modo!!-. Quando fa così, proprio non lo sopporto!
-Così come, Malfoy?- indispettita, mi drizzo sulla sedia e lo incenerisco con lo sguardo.
-Così!- m’indica e mi guarda come se fosse così semplice. In effetti, mi accorgo che sono bastate poche parole per farmi infastidire –Guardati! Sei sul punto di urlarmi addosso! Pensi che non l’abbia capito che quell’argomento è piuttosto delicato per te?-.
Faccio un lungo respiro e mi rendo conto di aver esagerato.
-Lo so! E’ che quando ti sento parlare così, capisco quanto sarà difficile che vi accettiate a vicenda. Voglio dire che se sei tu, per primo, a mal tollerare  tutti loro … la mia famiglia non prenderà mai nemmeno in considerazione l’idea di accettarti! E tu lo sai bene che quest’argomento, prima o poi, dovremo affrontarlo!-.
-Ti mancano??- la sua domanda mi stupisce.
-Sì e no. Alcuni di più e alcuni di meno! Ma non è questo il punto!- ammetto con sincerità.
-Tuo padre??- sembra non abbia sentito la mia risposta. Non so dove vuole andare a parare, facendomi parlare di mio papà.
-Sì lui … sì. Lui mi manca.- .
-Sai, un giorno, magari … - vedo Malfoy in difficoltà. Nemmeno lui sa bene cosa dire. Apprezzo molto lo sforzo che sta facendo.
-Dai, non parliamo di queste cose brutte. Parliamo di … cose un po’ più belle!- cerco di scacciare via questo malumore che mi aleggia intorno.
-Andiamo via! Abbiamo finito!- senza lasciarmi il tempo di controbattere, si mette la giacca e va verso il lungo bancone centrale per saldare il conto. Lo vedo pagare e, con mia sorpresa, lasciare una sostanziosa mancia. Mentre lo seguo fuori dal ristorante, m’infilo i guanti e cerco di star dietro alla sua andatura. Credo che sia infastidito per il discorso di mio padre; succede sempre così. Lui s’infastidisce e diventa intrattabile per le successive tre ore.
Mi stanco di dover quasi correre per riuscire a stargli dietro; il marciapiede è tutto bagnato e, così facendo, rischio anche di scivolare. Esasperata, mi fermo in mezzo alla strada e noto che lui è talmente concentrato a pensare chissà a cosa, che non si è nemmeno accorto che mi sono fermata.
Sono così arrabbiata che mi volto e mi dirigo nella direzione opposta alla sua.
Cammino a tutta velocità, cercando di mettere più distanza possibile tra me e il suo cattivo umore che, ormai, ha contagiato anche me.
-WEASLEY! WEASLEY!- lo sento urlare non troppo distante da me, segno che, finalmente, si è accorto che avevo cambiato strada –WEASLEY! MALEDIZIONE, FERMATI!-.
-Ah, il signorino se n’è accorto!! Mi degna della sua attenzione … -mi sento afferrare il braccio. Sento che ha il fiatone, segno che deve aver corso per raggiungermi. Sorrido perfida ma soddisfatta.
-Ma sei matta?- mi chiede mentre cerca di riprendere fiato!
-Io sono matta e tu? Ti sembri normale? Prendere e uscire così?!- mi guarda e non so se è più infuriato o spaesato.
-Io non parlo e tu ti metti a correre in mezzo alla strada?!?- mi lascia la presa e io tiro via il braccio così forte che do una gomitata a una signora che ci stava passando accanto.
-Ma stia attenta signorina!!- mi ammonisce la signora e io mi rendo conto di quanto posso risultare infantile ai suoi occhi, in questo momento!
-La scusi! E’ un po’ sbadata!- interviene Draco in mio soccorso. L’anziana signora, dopo un’ultima occhiataccia, prosegue per la sua strada.
-Ti calmi, adesso, per favore??- mi chiede Draco che si guarda attorno, cercando di non attirare più l’attenzione dei passanti attorno a noi.
-Dobbiamo affrontarlo quel discorso, Malfoy! Prima o poi!!- mi addolcisco solo perché litigando, con lui, non risolviamo nulla.
Lui, inaspettatamente, si avvicina e mi prende il volto tra le sue mani che, non so come, sono così calde!
-Ascolta Weasley! Io ti ho fatto una promessa, ti ricordi?- annuisco perché la conosco perfettamente –Non permetterò a niente e nessuno di separarci. Nemmeno alla tua famiglia o alla mia. So che non posso eliminarli dalla faccia della terra e, quindi, so che l’unica possibilità è accettarli ma non è facile. Mettiti nei miei panni: io amo te, non loro! Li ho odiati e mal sopportati per vent’anni e, dopo il mio ultimo show in casa vostra, anche loro mi staranno odiando di più rispetto a prima. Non è facile! Lasciami un po’ di tempo per pensare a una soluzione ma, ti giuro, che la troverò!-.
Sento le farfalle nello stomaco; quando mi parla così, quando si fa vedere per quello che è veramente, mi rendo conto di quanto sia grande il sentimento che provo per lui. Per stasera, la guerra è finita.
-Quindi mi ami, Malfoy??- appoggio la mia fronte alla sua e vedo comparire sul suo viso, un sorriso.
-Mi fa piacere che, di tutto il mio discorso, sia quella la parte che ti ha colpito di più!!- mi bacia la punta del naso e quel semplice contatto  mi scalda così tanto che quasi non sento più il freddo.
-Non hai risposto alla domanda!!-lo ammonisco divertita.
-Devo dirlo a parole? I fatti non bastano?- mi chiede provocatorio. Abbiamo già affrontato il discorso sul perché troviamo difficoltà a dirci quelle due semplici paroline che qualunque coppia si dice. Lui dice che non è abituato a cose così melense e che preferisce dimostrarlo; io, invece, credo sia solo una questione di orgoglio. Vuole che sia io a dirlo per prima; io voglio che sia lui e andiamo avanti così.
-Come vuoi tu, Malfoy! Se non è necessario … -.
-Se per te è importante, tu puoi dirlo … - dice cercando di apparire innocente.
-Ah ecco! – scoppio a ridere.
-Stai ridendo di me, Weasley?- mi sussurra all’orecchio mentre mi stritola tra le sue braccia.
-Lo ammetto: sì! Perché ormai sei diventato un po’ scontato nelle risposte!-.
-Ah, ora sono diventato scontato?!?- mi morde il lobo dell’orecchio cogliendomi impreparata e questo mi fa scappare un gemito. Comincia a mordermi e baciare il collo e, prima di perdere il controllo, cerco di allontanarmi senza però ottenere il risultato.
-Quanto sono scontato, adesso?- mi chiede Draco mentre mi mordicchia il collo.
-Andiamo a casa!! Vediamo quanto sarai scontato lì!- Malfoy coglie al volo la mia provocazione, mi afferra per mano e c’incamminiamo verso il mio appartamento. Spero solo che le ragazze siano andate a dormire; non penso che, stasera, Draco abbia una gran voglia di chiacchierare con loro.
Quando siamo davanti a casa, mi accorgo che la luce è accesa. Draco mi precede ed apre la porta e subito, veniamo intercettati da Margareth.
-Non sono riuscita a trovarti!!- mi dice subito, rivolta a me ma saettando lo sguardo su Draco. Anche lui, sembra essersi accorto che Margareth è molto agitata.
-Era a cena con me!!- chiarisce Draco con un tono leggermente possessivo.
-Di là c’è qualcuno per te! Ho cercato di dissuaderlo ma non ne ha voluto sapere e ti ho voluto aspettare!!-. Margareth finge di ignorare Draco ma capisco che il problema verte proprio su di lui.
Anche io inizio ad agitarmi. Guardo velocemente sia Draco che Margareth. Cerco di capire chi possa essere venuto qui, a tarda sera, per vedermi. Il problema è che, chiunque sia, non vedrà solo me ma anche Draco.
-Draco, forse è il caso che tu ritorni ad Hogwarts. Non facciamo scenate … - Margareth non riesce a terminare la frase che Draco la incenerisce con lo sguardo mentre mi stringe, quasi da far male, la mano.
-Non vado da nessuna parte!-. Si sta innervosendo e, questo, non è mai un bene.
In un momento di distrazione, tiro via la mano e vado verso il salone, giusto il tempo di vedere chi c’è in salotto, anticipando Draco.
No, lui no! Stasera, no!
-Ginny …!- mi dice sorridente e felice di rivedermi, ignaro, ancora per poco, di chi c’è nell’appartamento  con me.
-Harry … - non termino la frase che sento i passi frettolosi di Draco nel corridoio. Non mi serve girarmi per controllare che sia alle mie spalle perché mi basta guardare la faccia scioccata di Harry.
Non ho il tempo neanche di prendere fiato che vedo Draco andare addosso ad Harry.
-TU!! Ancora TU!!-. Vedo Draco spintonare Harry e quasi farlo cadere; è infuriato. Non l’ho mai visto così! Sembra un’altra persona.
Harry, dopo essersi ripreso dallo shock di averlo visto accanto a me, risponde ai suo spintoni, sferrandogli un pugno in pieno volto.
-NON MI TOCCARE, SERPE!!- Draco lo afferra per il colletto della camicia e lo sbatte contro il mobile del salotto, facendo cadere a terra tutte le cornici che erano appese al muro.
-Bastardo! Cosa sei venuto a fare?? A ricattarla, di nuovo!! Stronzo!!-.
Harry gli è di nuovo addosso, dandogli una gomitata dritta sul naso.
Mi accorgo che Draco sta perdendo sangue dal sopracciglio ma la scena è così surreale che non riesco nemmeno a muovermi.
-Ginny, fai qualcosa!! Si ammazzano… - Margarath mi scuote per un braccio e, finalmente, mi rendo conto che è la realtà e non un sogno.
Prendo coraggio e vado in mezzo a loro cercando di dividerli ma, entrambi, sono così presi a picchiarsi che neanche si accorgono della mia presenza.
-Basta, vi prego! BASTA!! SMETTETELA!!- cerco di afferrare il braccio di Draco che sta stringendo il collo di Harry  ma è troppo più forte di me e si scansa subito!! Si guardano come animali!! Margareth mi raggiunge, cercando di aiutarmi a dividerli.
Mentre Margareth prova ad afferrare le braccia di Draco , io mi piazzo davanti ad Harry, obbligandolo a guardarmi.
-Harry, ti supplico, basta! Ti prego! Ci facciamo male tutti quanti!!-. Da così vicino, mi accorgo che anche lui non è messo per niente bene!! Perde sangue dal naso, ha tre profondi graffi sulla guancia e ha le nocche delle mani tutte spaccate.
Finalmente catturo, per un momento, la sua attenzione. Harry mi appoggia una mano sul braccio, indeciso, forse, se chiedere scusa o spingermi via per ributtarsi su Draco.
-NON TOCCARLA!! LEI NON LA DEVI PIU’ TOCCARE!!-. Mi sento Draco, alle spalle, e capisco che è lui che devo riuscire a bloccare.
Lo vedo piegarsi sul tavolino prendere un pesante libro sulla storia del Quidditch e scaraventarlo in aria.
-Nooo!!- urla Margareth mentre Harry riesce a spostarsi giusto in tempo.
 Draco è completamente fuori di sé, non si accorge nemmeno che ho iniziato a tremare dalla paura di tutta questa situazione. Lo vedo impugnare la bacchetta, contro Harry quando, con uno slancio, gli vado incontro e lo afferro per le spalle.
-Draco, ti prego. Fallo, per me!! Basta, basta!!- cerco d’incontrare i suoi occhi ma sono ancora puntati su Harry! Ha ancora la bacchetta sollevata in aria; sembra proprio un serpente sul punto di mordere la sua preda. Ho paura che possa lanciare qualche fattura ad Harry e che,  oltre a colpire lui, possa colpire anche Margareth che, nel frattempo, sta cercando di fare scudo ad Harry col suo corpo.
-Draco, guardami! Guardami!!- nulla –CAZZO; GUARDAMI!!-. Urlo così forte, che penso mi abbia sentito, tutta la strada.
In un attimo di lucidità Draco si gira verso di me ma è ancora lontano dal calmarsi!! Ha il fiatone e, anche lui, sta tremando. Dalla rabbia.
-Concentrati su di me!! Guardami!!- afferro il suo volto sporco di sangue con una mano –Ora, basta!! Basta! Metti giù la bacchetta!! Passeresti solo dei guai!!-.
Mi guarda ma ha ancora il braccio mezzo sollevato. Sembra in uno stato di trance ma, nel frattempo, mi accorgo anche che il suo respiro si sta, lentamente, regolarizzando.
-Bravo, così! Respira!!- sembra seguire i miei ordini – E ora, lentamente, posa la bacchetta, Draco!!-.
Sembra finalmente tornare in sé, abbassa il braccio e, senza smettere di guardarmi, mi consegna la bacchetta.
-Va tutto bene!- gli accarezzo la guancia e dal gemito di dolore che gli esce dalle labbra, mi rendo conto che deve provare non poco dolore.
-BRAVO?? BRAVO?? MI STAVA PER AMMAZZARE!!-.Mi stavo quasi dimenticando di Margareth e di Harry! Devo separarlo da Draco prima che ci ripensi e ricomincino a picchiarsi.
-Margareth, fammi il favore di portare Harry al bagno di sopra e di aiutarlo a ripulirsi! Io mi occupo di Draco!-. Lo dico con un filo di voce, continuando a tenere i miei occhi puntati su quelli di Draco che fa altrettanto con me. Per fortuna, non sembra che Draco abbia sentito le ultime urla di Harry.
-Certo!- mi risponde Margareth e li sento, con qualche lamentela di Harry, uscire dal salotto.
Una volta assicuratami di essere rimasti da soli, mi allontano da Draco; mi porto le mani alla fronte e cerco di regolarizzare il mio di respiro.
-Perché quella specie di verme è qui??- mi ringhia addosso Draco.
Lo guardo sbigottita.
-Sai, se tu non ti fossi comportato come un animale, forse, lo avremmo scoperto!!- gli rispondo quasi con la voglia di dargli le botte che non gli ha dato Harry.
-Certo, perché ora la colpa è mia!!- ride e questo m’innervosisce ancora di più.
Mi alzo e gli faccio segno di seguirmi in cucina. Lui lo fa, continuando a borbottare. Lo spingo su uno sgabello e prendo un po’ di pozione curativa dalla credenza che, di solito, usiamo per le varie sbucciature di noi ragazze.
-Cosa dovevo fare, secondo te, vedendolo in casa tua, dopo tutto quello che ci ha fatto??-.
Fingo di ignorarlo, afferro la bacchetta e, nonostante le sue lamentele, inizio a curargli le ferite sul volto. Riesco a fermare la fuoriuscita di sangue dal sopracciglio e dal labbro superiore.
Guardo il risultato e penso di aver fatto del mio meglio. Ha ancora piccoli graffi, gli verrà sicuramente un livido sotto l’occhio destro ma, almeno, non c’è più sangue.
-Detesto quando non mi rispondi!-.
-Sai io cosa detesto??? Quando ti comporti così!! – sbatto la bacchetta sul bancone della cucina.
-Cosa ti aspettavi … -.
-Cosa mi aspettavo da te?? NON QUESTO! Non avevi appena finito di dire che stavi pensando a un compromesso per cercare di sopportare la mia famiglia!? Sarebbe questa la tua soluzione?? AMMAZZARLI DI BOTTE??- gli urlo addosso.
-NON CI PROVARE!! Non ti azzardare a rigirarti le mie parole come ti viene bene a te!! Ho parlato della tua famiglia! NON DI POTTER!!- si alza e viene davanti a me.
-NO! Tu non ci provare!! Sai perfettamente che lui è della famiglia!! Cosa pensi che dirà quando vedrà i miei?? “Oh sapete cosa ho scoperto? Ginny si rivede con Malfoy e lui, non essendo più quella persona che abbiamo imparato a conoscere, in questi anni, mi ha riempito di botte!!”- lo scanzono, prendendolo palesemente in giro.
-Non m’interessa di quello che andrà a dire ai tuoi!! Lui, dopo tutto quello che ha combinato, non lo tollero!! E’ un limite assoluto!!-.
-Ah sì?- rispondo mentre cerco di ripulire la cucina – Sai cos’era, per me, un limite assoluto??TU!! Tu, fino a tre settimane fa, eri il mio di limite assoluto!! Perché non per rinvangare il passato, ma non mi sembra che sia stato Harry ad averti costretto ad andare dai miei a raccontargli quanto e come scopavamo, a spifferare ai miei e ai giornalisti dove fossi e rendendomi la vita impossibile. Non è stato Harry a obbligarti a insultarmi e ad andare con una ragazza diversa, ogni sera!!- cerca di controbattere ma glielo impedisco – Non provare a negare perché tutta Hogwarts ti ha visto!! E poi non è questo il punto!!-.
Prendo fiato e anche Draco sembra calmarsi, forse colpito sul vivo. Non ho quasi più voce e non ho neanche più voglia di urlare.
-Non è questo il punto, Draco, perché questo è passato! Ci siamo perdonati a vicenda, no?- non risponde ma annuisce – E allora perché ricadi negli stessi errori? Continuiamo a dirci che dobbiamo andare avanti, che siamo solo io e te e tu cosa fai?? Spacchi la faccia a Potter!!-.
-Non lo tollero! Non tollero che abbia provato a separarci e che, fra parentesi, c’era anche quasi riuscito. Non tollero che, dopo tutto, ti giri ancora attorno!! Non lo tollero, né adesso né mai!! Hai capito??-. Se pensa che ricomincerò ad urlare, si sbaglia di grosso.
-No!! Il tuo problema non è che non riesci a perdonare quello che ti ha fatto!! Sai qual è il problema?!?! Sei geloso, come lo sei sempre stato di lui!!-.
Finge di ridere ma non ci crede neanche lui.
-Draco, questa recita riservala per chi non ti conosce. Non per me. E’ sempre stato così! Già da quando stavo ancora con lui, avevi questi scatti!! Ti ricordi che mi obbligavi a togliermi il suo anello, ogni volta che, anche solo, parlavo con te??-. Incrocio le braccia, in attesa della sua resa.
-Questo, non c’entra nulla … -.
-Basta, non parlare più!! Ti ricordo solo che domani verrà l’ispettore del Ministero e sono proprio curiosa di sapere cosa gli racconterai per giustificare i lividi sulla tua faccia!!-.
-Non me ne frega un cazzo di quello!!-.
-Eh certo!! Tu sei così! Tanto tu sei Malfoy, quello che non teme mai niente!! In fondo, il Ministero viene a controllare che tu sia cambiato e come ti presenti?? Così!!-. Indico la sua faccia.
-Va bene, basta!! Sono geloso!! Ma non di Potter!! Di chiunque tolga la tua attenzione da me!! Non mi puoi cambiare! Io sono questo; sono quello possessivo e che, a volte, ti tratterà come una sua proprietà. Tu sei mia!! Pagherò le conseguenze ma, su questo, sei tu che devi scendere a compromessi con me!!-.
So bene che dovrebbe ferirmi il fatto che, a volte, mi consideri una sua proprietà ma, dall’altra parte, so che non è così grave come lui la vuol dipingere.
-Lo so!! A me questo va bene ma su Harry, devi trovare una soluzione!! Mi ha già chiesto scusa e, se capirò che vuole ancora mettersi in mezzo a noi, sarò io a prendere le giuste decisioni. Fino ad allora, decido io se può o non può parlarmi!! Fine della storia!-.
Stiamo qualche minuto a scrutarci a vicenda, senza che nessuno dei due dica niente.
-Vuoi che me ne vada??- mi chiede Draco spezzando il silenzio.
Aspetto un po’ per rispondere. Sono arrabbiata e dovrei dirgli di andarsene ma, nonostante tutto, non me la sento.
-No!- mi guarda e, nonostante sia così arrabbiata con lui, ho voglia di baciarlo –Ma adesso tu resti qui! Zitto e, soprattutto, immobile!-.
Devo andare su da Harry per il secondo round.
-Weasley?- mi sento richiamare da Draco e mi giro, restando sullo stipite della porta –E’ stata la nostra prima vera lite, dopo tre settimane, e l’abbiamo superata! Siamo ancora qui!-.
Queste parole così semplici sono anche così dolci pronunciate da lui e un altro pezzo di rabbia si scioglie, dentro di me.
-Sono ancora arrabbiata, Malfoy! Non l’hai passata liscia!- mi sorride sornione perché sa che il peggio è passato.
-Weasley?- mi richiama per l’ennesima volta.
-Dimmi!!- sono esausta e devo ancora parlare con Harry.
-Comunque, tanto per essere precisi … io ti amo!!-.
L’ultima cosa che mi aspettavo, adesso, era che lui dicesse quelle parole. Non posso fare a meno di sorridergli: col viso pieno di ferite e con la sua aria da duro però, allo stesso tempo, così esposto e vulnerabile. Mi sta mostrando la parte più sensibile e umana di lui e io sono così felice di vederla che mi viene quasi voglia di non andare da Harry e restare qui con lui.
-Così giochi sporco, Malfoy!!-.
-Non lo merito un segno di pace?? Non vuoi dirmi nulla, tu?-chiede senza guardarmi, quasi intimidito.
-Si! Tanto per essere precisi … metti a posto il salotto prima che io scenda!!- gli faccio l’occhiolino. Se pensa di cavarsela liscia così, si sbaglia!
Beh, in effetti, non sono più arrabbiata ma darla vinta a lui, capitolando tra le sue braccia, adesso, sarebbe come premiarlo  su quello che ha fatto con Harry.
Tempo al tempo.
 

 
Intercetto Margareth in corridoio.
-Dov’è?- le chiedo.
-In camera mia!! Ho fatto del mio meglio ma penso che, adesso, voglia parlare con te!-.
-Grazie Margareth! Non so come chiederti scusa, per quello che hai visto!-
Mi sento in difetto nei suoi confronti.
-Ginny, non preoccuparti. Non è la prima volta che vedo due uomini litigare per una donna!! Ora, tu vai da Harry e io vado a fare la guardia a Draco!!- mi dice, tutta sorridente.
-Sei un’amica!!- le dico prima che scenda le scale!
-Lo so!- la sento rispondermi dal piano di sotto.
Entro nella sua camera e seduto sul letto, mentre si sistema gli occhiali, vedo Harry.
-Come stai?- gli chiedo, dispiaciuta di vederlo in quelle condizioni. Devo dire che il volto di Draco sembra nulla, in confronto al suo. La cicatrice non è più nemmeno così evidente rispetto agli  altri tagli che ha su tutta la faccia.
-Secondo te?- si gira per farsi vedere meglio.
-Mi dispiace tanto e ti chiedo scusa per lui!!-.
-Non è colpa tua ma sua!! E’ una bestia!! Non ci sono altre alternative!-. E’ infuriato, forse più di me o di Draco e non posso dargli torto.
-Non puoi capirlo se non provi a ragionare con la sua testa!!- cerco di dirgli piano.
-Desumo che tu lo abbia perdonato e che sia, di nuovo, tutte rose e fiori tra di voi!!- sentenzia guardando il muro dritto a se.
-Ci stiamo riprovando! Ho voluto dargli un’altra possibilità!!- rispondo sottovoce, guardandomi le mani.
-Sai cosa mi discpiace?? Mi dispiace vedere come ti ha ridotto!!-.
-Harry … - cerco d’interromperlo.
-No! Fammi finire!! Ti tranquillizzo già che non ti minaccerò più! Fai pure quello che vuoi ma mi dispiace vedere che ti stai trasformando. Non è lui a migliorare, sei tu che stai peggiorando!! Non avresti mai accettato tanta aggressività!-.
-Infatti, non l’accetto ma cerco di capire perché arriva al punto di reagire così!! E’ cresciuto con questi metodi e lui non è solo come appare ma, allo stesso, mi dispiace che, davanti a te ed alla mia famiglia, non riesca a mostrare altro che … questo!- indico la sua faccia –Lui sa di aver sbagliato ma è troppo orgoglioso per chiedere scusa!-.
-Non le voglio le sue scuse! Voglio solo che non faccia soffrire te!-.
-Starò attenta, te lo prometto!! In compenso però, tu potresti cercar di digerire tutta questa vicenda. C’è già così tanto rancore tra di voi che, tutto questo, non aiuta certo a farlo diminuire!!-.
-Ginny, mi chiedi l’impossibile!!-.
-Non voglio che vi stringiate la mano ma vorrei solo che tu non andassi a dipingerlo ancora peggio di come già viene descritto!! Non voglio che ci sia ancora più astio di quello che già c’è!- metto la mia mano sulla sua. Se entrasse Draco, adesso, sarebbe veramente la fine.
-In parole povere, non vuoi che lo vada a raccontare a nessuno! Vuoi che rimanga un segreto tra di noi!-.
-Sì e no!! Vorrei che tu non lo andassi a dire a nessuno ma, allo stesso modo, vorrei che lo superassi anche tu. Non voglio che, io e te, ricominciamo a farci la guerra perché io difendo uno e non l’altro!! Avete sbagliato entrambi! Lui perché ha iniziato e tu perché hai risposto! No?-.
-Eh sì certo! Dovevo farmi picchiare senza difendermi e dovevo farmi spaccare la faccia!-.
-Non ho detto questo Harry, ma se sei sincero con te stesso, sappiamo entrambi, che il tuo non era solo un voler difendersi. Anche tu provavi soddisfazione a picchiarlo e ti dico di più: lo capisco!-.
Sto quasi per farlo ridere!
-Mi capisci?-.
-Si! Gran parte dei motivi che ci hanno portato a separarci sono dovuti a lui, quindi è normale che tu abbia rancore verso di lui! Dico solo che, tutti, compreso Draco, dovremmo fare uno sforzo e provare a superare!! Io ho bisogno ancora di te!- ammetto sinceramente.
Anche lui è colpito dalle mie parole.
-Per me, il peggio deve ancora venire. Devo affrontare tutta la mia famiglia e dargli la notizia che Draco è ancora nella mia vita; per non parlare, del fatto che, prima o poi, l’intero modo magico lo saprà e ti lascio immaginare cosa succederà. Ti immagini quando Narcissa lo saprà??- mi vengono i brividi. Di queste cose, non parlo con Draco perché lui non ci vede le stesse preoccupazioni che ci vedo io.
-E quindi? Ne sarai stata consapevole quando hai ricominciato con lui, no?!?!- mi risponde spavaldo. Non mi offendo solo perché capisco che, stasera, non è una cosa facile da digerire.
-Ne ero consapevole e, infatti, non chiedo sconti. Vorrei solo avere … qualcuno dalla mia parte!-.
-AHAHAHAHHA! Scordatelo!! Non vi approverò mai, soprattutto dopo stasera!-.
-Non chiedo questo! Vorrei avere solo qualcuno che, ogni tanto, sia disposto a porgermi una mano e che mi faccia sentire che non sono completamente sola contro il mondo! Non c’entra Draco, ne ho bisogno io!-.
Non risponde, segno che le mie parole devono averlo colpito. Non avevo dubbi! So quanto, Harry, può essere sensibile.
-Non mi mollare, Harry! Ho bisogno che qualcuno butti acqua sul fuoco e non alcool! Solo questo!-.
-Non ti prometto nulla … ma proverò a dimenticarmi di questa serata catastrofica! Tanto non ho bisogno di stasera per avere una pessima opinione di lui!! Ci sono dieci anni di arretrati che posso usare contro di lui!-.
E’ già un passo avanti! Già essere riuscito a calmarlo, è già un successo.
-Non correrai dai miei a raccontargli di Draco??-.
-No!! Ti lascio a te l’onore!- dice e quasi mi viene da ridere. La stessa cosa capita a lui. Ed è così che, entrambi, ci ritroviamo a  sghignazzare su questa situazione così surreale da essere quasi comica.
-Malfoy è già stato avvisato!! Deve trovare un modo per accettarti perché tu sei parte della mia famiglia!!-. Appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mi cinge le spalle col suo braccio. Spero sempre che Draco non decida di venire a controllare la situazione.
-Anche tu, Ginny! Non ti abbandonerò mai, anche se non condivido le tue scelte e non so se riuscirò mai ad accettarle!!-.
-E’ già un passo avanti, Harry!! Non penso che i miei saranno così comprensivi! Forse se Draco non avesse fatto quello che ha fatto con loro, avrei avuto una possibilità ma adesso …  non credo che ci sia!!-.
 -Forse, se posso permettermi di darti un consiglio, ti conviene non affrontarli tutti insieme. Prendili separatamente, cominciando da quelli più persuasibili-.
-E chi sarebbe quello più malleabile? Ron? Mia madre che ha rischiato l’infarto??-.
-In effetti … perché non Neville? Un buon amico serve sempre e son sicuro che, con l’aiuto di Luna, riuscirai ad averlo dalla tua parte, anche se non credo che farà amicizia tanto presto con Mlafoy!!-.
In effetti, a Neville, non ci avevo mai pensato!! Harry, non ha tutti i torti.
-Grazie! Lo farò: comincerò da Neville! - mi stringo un po’ più forte a lui. Sarebbe così bello se tutti potessimo andare d’accordo e io non dovessi nascondermi dal dire certe cose.
-A proposito … non ti ho ancora chiesto perché sei venuto fino a qui, stasera??-.
Sento Harry irrigidirsi. Non penso sia venuto qui solo per una visita di cortesia ma non riesco a immaginare cos’altro possa esserci dietro.
-In realtà dovevo parlarti di una certa situazione che mi sta capitando ma, ora, non ho più le forze di parlarne!-.
-No Harry, ti prego! Così mi fai sentire terribilmente in colpa!- mi alzo in piedi davanti a lui, ancora seduto sul letto!!
-Non è colpa tua ma, stasera, è stata abbastanza stancante. Voglio andarmene a casa!! Ne parliamo un’altra volta!!-.
-Domani!!! Ci vediamo domani, io e te, lontano da qui!- lo seguo verso la porta. Non voglio che se ne vada così, pensando che io me ne frego assolutamente di lui.
-Non devi sentirti in obbligo … -.
-Harry, no! Non è un obbligo! Sai che quando non volevo parlarti, te l’ho detto chiaramente!! Io non voglio sparire dalla tua vita e non voglio che tu sparisca dalla mia! C’è Draco ma non vuol dire che, io e te, non possiamo più parlare!-.
-Glielo fai capire tu a Malfoy o mi devo far picchiare ancora??- mi dice quasi scherzando.
-No, ci parlo io! Allora ci vediamo domani, affare fatto?- allungo la mia mano e, dopo un attimo di esitazione, la stringe con la sua.
-Affare fatto! Potremmo vederci, domani pomeriggio … - lo interrompo subito.
-Il pomeriggio ho gli allenamenti! Perché non facciamo a pranzo??- propongo entusiasta.
-Ok. Va bene, se ci vediamo alle undici e mezza a Grimmauld Place?? Ora vivo lì!-.
Mi coglie impreparato il fatto che Harry vive nella vecchia casa di Sirius; non entro lì dentro da quasi due anni.
-Perfetto! Ci vediamo lì!!-.
-Non è che mentre scendo le scale, Malfoy mi fa un agguato??- non so se ridere o preoccuparmi. In fondo, non mi stupirei, se Draco lo facesse; ne sarebbe tranquillamente capace.
Chiudo la porta e lo seguo giù dalle scale, cercando di vedere dove sia Draco. Harry va dritto alla porta senza fermarsi e io lo seguo.
-Allora ci vediamo domani!-.
-A domani!!-apre la porta e se ne va. Aspetto qualche secondo per girarmi e affrontare la tempesta!
Guardo in cucina ma di Draco nulla.
-Posso andare in camera mia o devo sedare altre risse?- Margareth spunta alle mie spalle.
-Scusa, ma dov’è Draco??-.
-In camera tua. Non è più sceso da quando sei andata a parlare con Harry!-.
La saluto dandole la buona notte e vado in camera mia; tengo la mano sulla maniglia per un po’ prima di decidermi ad aprire la porta.
Con immenso stupore, non lo vedo né sul letto né sulla poltrona; sento il rumore dell’acqua aperta, segno che dev’essere in bagno, a farsi una doccia.
Dovrei aspettare che esca da lì prima di dirgli che domani ho un appuntamento di Harry! Immagino già le urla! Forse, dovrei dirglielo a cosa già fatta! Dirglielo adesso, lo farebbe solo agitare, non sapendo ancora cosa Harry mi voglia dire ma non dirglielo sarebbe mentirgli. E come faccio a fargli capire che dobbiamo essere sinceri l’un l’altra, se sono io la prima a mentire??
Mi alzo dal letto, tolgo le scarpe; mentre mi dirigo al bagno, noto la camicia che Draco indossava sporca del suo sangue, buttata in un angolo della stanza.
Apro la porta senza bussare; il bagno è pieno di vapore e, di fronte allo specchio, lo vedo appoggiato al lavandino. E’ ancora tutto bagnato e ha solo un asciugamano attorno ai fianchi.
-Eccoti, finalmente! Pensavo vi foste addormentati!!- il suo tono acido, non è un buon segno.
-Ho provato a chiedergli scusa!- ammetto senza esitazioni.
-Non dovevi! Se avessi voluto farlo, lo avrei fatto io- sentenzia brusco.
-Sei di nuovo arrabbiato?-.
-Ho accettato che sei andata da Potter ma non ho mai detto che lo condividevo!- si guarda allo specchio e lo vedo studiare le ferite che ha sul volto.
 -Sono stanca di litigare, per stasera. Ricominciamo domani!- sto per chiudere la porta ma cambio idea. Non voglio andare a dormire, sapendolo arrabbiato. Domani ha l’ispezione del Ministero e devo dargli anche la notizia di Harry e, in questo momento, conosco solo un modo per rabbonirlo.
Chiudo la porta dietro di me e do un giro di chiave alla serratura.
-Cosa fai? Non volevi andare a dormire?-.
Gli sorrido, poi mi tolgo il mio cardigan blu e lo butto a terra.
-Devo farmi la doccia!- mi sbottono la camicia, portandomi accanto a lui, facendo attenzione di essere nella sua visuale. Ho catturato la sua attenzione; lo vedo mentre mi guarda tramite il riflesso nello specchio. Mi sfilo la camicia e mi slego i capelli che mi ricadono lungo la schiena.
So perfettamente a cosa pensa quando mi guarda con quell’intensità.
-Cosa stai facendo, Weasley?-.
-Tu, la doccia come la fai?? Con i vestiti addosso?-. Mi sbottono anche il mio nuovo pantalone beige, però sporco del sangue dei due duellanti, e rimango vestita con solo il reggiseno e le mutandine di pizzo nere.
-Se hai intenzione di continuare con questo atteggiamento, puoi uscire tranquillamente dal bagno e lasciarmi fare la doccia oppure … - vado dietro di lui, lo cingo con le braccia e gli do un bacio sulla schiena ancora umida – potresti rilassarti un po’, facendoti la doccia con me!!-.
Continuo a baciarlo seguendo la linea della colonna vertebrale; con le mani scivolo dai pettorali lungo gli addominali, arrivando a toccargli l’orlo dell’asciugamano.
-Cosa decidi, Malfoy?? Ne parliamo con calma sotto la doccia o vai a dormire?-. Senza aspettare risposta, gli faccio scivolare via l’asciugamano, lasciandolo completamente nudo.
Draco si gira verso di me, mi spinge contro il muro senza e mi fa sollevare le braccia sopra di me, tenendole ben salde con le sue mani.
-Weasley, Weasley. Sei terribilmente pericolosa quando sei così!! Riusciresti a ottenere qualsiasi cosa!- si struscia contro di me. Allungo il collo, con le braccia bloccate, bramando le sue labbra.
-Se mi blocchi le mani, non è un gioco alla pari!- ansimo mentre avvicina la sua bocca alla mia clavicola; mi sento il suo respiro addosso ma, quando sono convinta che stia per posarci le sue labbra, si allontana.
-Non sono mai stato un giocatore onesto, Weasley!-.
-Sei ancora arrabbiato?- chiedo per tastare il territorio.
-Possiamo lavorarci! Dipende da quanto hai intenzione di dormire, stanotte!!- mi sussurra a un orecchio. Ho i brividi in tutto il corpo; cerco di avvicinarmi il più possibile a lui ma ancora non si decide a sfiorarmi .
-Lasciami le braccia!- cerco di strattonarmi ma nulla. Il suo corpo nudo addosso che m’impedisce sia di muovermi sia di toccarlo, è una tortura vera e propria che però, allo stesso tempo, mi porta già al culmine del piacere.
-C’è qualcosa che vuoi dirmi??- appoggia anche le sue braccia al muro per far aderire meglio il suo corpo al mio.
-Mollami oppure esci da qui!- mi lamento ma lui sembra divertirsi sempre più.
-Mi farò perdonare come si deve ma prima dillo … -.
-COSA?- cerco di staccarmi per recuperare un po’ di lucidità ma il vapore dell’acqua calda ancora aperta e il suo profumo, mi annebbiano le mie facoltà mentali.
-Chi vuoi? Me o Potter?-. Se non fossimo in questa situazione, mi metterei a ridere ma adesso non ce la faccio.
-Te! E se mi lasciassi le mani, saprei anche come dimostrartelo!!- gli sussurro, riuscendo anche a mordergli un orecchio.
-Ti sei dimenticata di dirmi qualcosa, bellissima ed eccitantissima Ginevra Weasley?? Ti do un indizio??- mi dimeno ma nulla da fare –Domani. Undici e mezza. Grimmauld Place-.
Ora mi è tutto più chiaro e capisco perché era così scorbutico.
-Ti metti pure ad origliare dietro le porte!! Come ti sei ridotto?? Sei pazzo!!- non so se ridere o arrabbiarmi.
-Non mi hai risposto!!- mi schiaccia ancora di più contro il muro.
-Se hai origliato, sai già che ci andrò, con o senza il tuo permesso!!-. Riesco a catturare le sue labbra giusto per mezzo secondo, prima che lui si scosti nuovamente. Noto, con un certo orgoglio, che anche lui, però, inizia a fare una certa fatica a non toccarmi.
-Me lo avresti detto??- smette di schiacciarmi per guardarmi dritto negli occhi.
-Assolutamente sì!! Era il motivo per cui volevo farti … rilassare, prima di darti questa bella notizia!!
-Mi lascerai??- appoggia la sua fronte alla mia, mostrandomi tutta la sua vulnerabilità.
-No! Tornerò sempre da te!! Te lo giuro!!-.
Sarei pronta a giurarlo col sangue che non permetterò mai più che ci separino.
-Quante possibilità ho di riuscire a corromperti a dargli buca??- mi chiede strusciando il sua bacino contro il mio.
-Nessuna!-.
-Lo sai che quello che ti do io, Potter, non te lo darà mai! Lo sai, vero??-.
-Io amo te, Draco Malfoy!- gli sussurro all’orecchio –E’ questo che ti differenzia da Potter!-.
Si scosta leggermente per guardarmi negli occhi e, nonostante il vapore mi annebbi un po’ la vista, lo vedo felice come poche volte l’ ho visto.
-Non ti emozionare, Malfoy!! C’è un altro modo con cui voglio dimostrartelo- immediatamente molla la presa sulle mie braccia che mi ricadono, quasi doloranti lungo il corpo.
Afferro il suo viso e porto le mie labbra sulle sue; lo bacio senza quasi prendere fiato. Lo sento slacciarmi il reggiseno; mentre continua a baciarmi lungo tutta la spalla, con una mano, apre la porta della doccia e sollevandomi da terra mi porta sotto il getto d’acqua.
L’acqua è così bollente che il mio urlo muore soffocato nella bocca di Malfoy, sortendo l’effetto di eccitarlo ancora di più.
-L’acqua … - riesco solamente a dire perché troppo impegnata a giocare col suo labbro inferiore.
Draco capisce e gira la manopola dell’acqua verso sinistra; in un attimo l’acqua da bollente, diventa ghiacciata. Scoppiamo a ridere entrambi.
-Ci fa bene litigare, se i risultati sono questi!! E comunque … ho tutta la notte per convincerti a non andare- mi dice Draco mentre cerco di riportare l’acqua a una temperatura normale -Lo sai cosa mi fa bene, a me?? Pensarti che parli con Potter con i miei graffi sulla tua schiena!-.
-Stai zitto!!-.
Ricominciamo a baciarci e, dentro di me, si propaga la consapevolezza che, tra lui e il resto del mondo, io sceglierei sempre lui. Senza nessun dubbio.
 

 
Apro gli occhi, svegliata da un forte rumore.
Scatto a sedere, mi strofino gli occhi e vedo Malfoy vicino alla finestra mentre fa qualche incantesimo con la sua bacchetta.
-Cosa stai facendo?-.
Draco si gira e mi accorgo che tra le sue mani tiene la camicia di ieri sera, completamente pulita.
-Stavo ripulendo la camicia. Non voglio tornare a Hogwarts pieno di sangue, proprio oggi che arrivano quelli del Ministero-.
-Allora te ne importa un po’!!- mi sdraio di nuovo e mi copro col piumone quasi fino alla fronte. Sto congelando, forse perché ho ancora i capelli mezzi umidi e le lenzuola non sono ancora del tutto asciutte. Avrei dovuto pensarci quando Draco mi ha trascinato qui, ancora fradici.
-Ho già la faccia che non promette niente di buono, basta quella per fare cattiva impressione con quelli del Ministero!-.
Si sdraia accanto a me e appoggia la testa sulla mia spalla.
-Che ore sono?-.
-Quasi le sette! Dieci minuti e devo andarmene!!-.
-Ma come le sette?!? Ho ancora i capelli bagnati!!- Draco soffoca la sua risata baciandomi delicatamente il braccio.
-Lo sai a che ora ci siamo addormentati, stanotte?-.
-Le due??- rispondo con gli occhi chiusi.
-Alle due, stavamo ancora litigando sotto la doccia sulla temperatura dell’acqua!!- sorrido pensando a tutte le urla che ho tirato, stanotte. Spero solo di non aver svegliato nessuno.
-Allora le due e mezza!!-.
-Weasley, erano le cinque meno un quarto!!-.
-Che cosa???- scatto seduta.
-Ti lamenti?? Tu puoi ancora dormire, ed io allora??Cosa dovrei raccontare ai mocciosi della prima ora?? -.
Draco abbraccia il cuscino e sembra essersi riaddormentato; ormai sveglia, mi alzo dal letto, vado all’armadio, e prendo una felpa pesante da mettermi addosso.
Mi lego i capelli bagnati e prendo una federa asciutta per il mio cuscino.
-A che ora ti devi incontrare con Potter??- mi chiede Draco, ancora fermo nella sua posizione.
-Alle undici e mezza! Non far finta di non ricordartelo! -.
Cambio la federa, prendo un’altra coperta e mi corico, di nuovo, accanto a lui.
-Draco, posso chiederti un favore??-.
-Se posso … - apre gli occhi.
-Potresti preoccuparti dell’incontro con l’ispettore e non di Harry?? Mi ha detto che deve raccontarmi di qualcosa che sta capitando a lui!! Non penso che c’entriamo né io né te!-.
-Potrei saltare le lezioni del mattino … -.
-Ma sei matto?? Non salti mai una lezione e decidi di farlo proprio oggi?!? Facciamo che le salti domani!!-.
-Cazzo- e si rigira su se stesso a pancia in giù – Non resisto fino a stasera. E stasera farò anche tardi con quello del Ministero!!-.
Mi avvicino a lui e mi sollevo sui gomiti per guardarlo meglio.
-Perché, per una volta, non facciamo che, terminato l’allenamento, vengo io ad Hogwarts!!-.
-NO!!- mi spavento dalla sua reazione spropositata –No! Ti … ti potrebbero vedere!!-.
-Draco, mi nascondi qualcosa?? Chi vuoi che mi veda nei sotterranei a quell’ora!!- mi metto a sedere, un po’ preoccupata dal fatto che non vuole che venga ad Hogwarts.
-Ma quale segreto!! E’ che lì ci sono molte più persone che ci conoscono e potrebbero beccarci e poi, sto lì dentro già tutto il giorno … almeno, di notte, vorrei cambiare aria!!-.
-Bene, allora ti vengo a prendere e, insieme, andiamo a mangiare qualcosa e  poi torniamo qui!!-. Incrocio le braccia e aspetto che risponda.
-Come vuoi. Se preferisci così … -. Draco si alza dal letto, prende la camicia e inizia ad abbottonarsela.
-Sì, preferisco così! Sai, inizio a stancarmi di vederti solo qui! Forse, hai ragione tu! Dovremmo fregarcene degli altri e uscire alla luce del sole!-.
-Cosa ti prende stamattina??- mi chiede come se fossi matta.
-Non lo so!! Forse sono solo nervosa!-. Mi butto sul cuscino a peso morto, facendolo ridere.
-Hai appena finito di dire che non mi devo preoccupare e che Potter non …-.
-Non sono preoccupata per me ma per te, stupido!!-.
-Per me??- scoppia a ridere e io offesa, del fatto che stia ridendo di me, mi copro la faccia col cuscino.
Lo sento arrampicarsi lungo il letto e piombarmi addosso; mi toglie il cuscino con la forza e lo lancia lontano da me.
-Smettila di ridere di me!! Tu sei uno sprovveduto, ecco perché non prendi mai nulla sul serio!!-.
-Per l’ispezione?? Sei preoccupata per l’ispezione- lo sento che cerca di trattenersi dal ridere ma non ci riesce granchè – Che cosa vuoi che mi contestino?? Che non tratto bene gli studenti?? Sai che scoperta!!-.
-Malfoy, magari, prova per una volta a non dare il peggio di te stesso. Prova a limitarti!-.
-Mi stai chiedendo di essere un po’ meno me stesso??- mi chiede, mentre riesce a darmi un bacio sulla fronte.
-Sì! Col ministero? Sì!-.
-Ok, ci proverò ma non garantisco nulla! Non ho nulla da temere! Potranno solo contestarmi che sono solo uno spocchioso arrogante temuto da tutti i suoi allievi!!-.
-Se lo dici tu… - mi da un veloce bacio sulle labbra e scende dal letto. –Ora dormi, tu che puoi!!-.
Lo vedo mentre si rimette la giacca e mi addormento ancora prima di vederlo uscire dalla stanza.
 

 
Grimmauld Place. Quanto tempo è passato dall’ultima volta che sono entrata qui dentro??
Più di due anni; sono davanti all’ingresso da quasi venti minuti e non ho ancora il coraggio di entrare. Questo posto mi evoca solo una cosa: Fred.
Non so nemmeno perché, questo palazzo, nascosto ai babbani, mi faccia pensare a lui ma è così!! Sento la sua mancanza, qui e ora, come non mai e questo mi riporta anche a George. In questo momento è come se li avessi persi entrambi ma, quello che mi lascia amareggiata, è che mi è morto solo un fratello e non due. E, allora, perché le cose devono andare così? Perché sono sempre così difficili??
Faccio un lungo respiro e mi decido a bussare; dopo, neanche un paio di secondi, Harry è davanti a me tutto sorridente. Le ferite sul suo viso, mi sembrano ancora peggio di come me le ricordavo.
-Pensavo non bussassi più!-. E’ palese che sia felice di vedermi; lo riconosco dai suoi occhi. Quando è felice si fanno ancora più verdi del normale. Ero preoccupato che ce l’avesse ancora con me, a causa di Draco ma, vedendolo ora, penso che la notte lo abbia fatto riflettere.
-Scusa! Ero sovrappensiero!- gli dico mentre mi fa accomodare all’ingresso.  Mi aiuta a togliermi il cappotto e subito noto che la casa, all’interno, è completamente diversa da come la ricordavo.
Niente più quadri lugubri, niente più spiriti ma, soprattutto, non c’è più il fantasma di Silente.
E’ tutto diverso; l’intera parete è coperta da un’enorme libreria piena di libri e di cornici. Guardo tutte le foto e noto che, in pratica, ha messo una sua foto assieme a tutte le persone che conosco. Al centro, riconosco la foto di me e lui, sorridenti e abbracciati, in Francia; l’avevamo fatta scattare l’ultimo giorno delle nostre vacanze. Non mi ricordavo di quanto eravamo stati bene, in quei giorni.
-Ce l’hai ancora!! Pensavo, l’avessi buttata!!- gli dico mentre continuo a guardare le altre foto. C’è quella dei mondiali di Quidditch con tutta la mia famiglia, quella di lui Ron ed Hermione scattata il giorno del matrimonio di Bill, Harry con mia madre e, ancora, lui con i suoi vecchi compagni di Quidditch. Nel piano più alto, oltre alla nostra, c’è quella dei suoi genitori, quella con Sirius e, per finire, una foto che ritrae solo Lupin Tonks e il loro bambino.
Quella che, da una parte, mi sorprende di più è la foto, ritagliata da un giornale, di Silente vicino a Piton.
-Non avrei mai potuto farlo! Tu fai ancora parte della mia vita!- mi dice mentre mi fa segno di seguirlo in cucina.
Appena entro, noto che, come l’ingresso, è completamente diversa da com’era.
-Uao!- tutta in legno con un grande tavolo al centro, non sembra proprio farina del suo sacco.
-In realtà, mi ha aiutato tua madre a ristrutturarla!!-. Ora capisco molte cose!! Soprattutto le tende bianche, identiche a quelle che abbiamo nella nostra di cucina.
-Dov’è Kreacher?- in effetti, tutta questa calma è dovuta soprattutto all’assenza apparente dell’elfo dei Black che Harry ha ereditato da Sirius.
-L’ho mandato a Diagon Alley a farmi una commissione!! Non volevo che ti vedesse!!-.
-Perché??- gli chiedo mentre mi siedo su uno sgabello vicino alla cucina.
-Diciamo che non è molto ben disposto nei tuoi confronti, dopo che mi hai … che ci siamo lasciati!!-.
Oh! Anche l’elfo domestico ce l’ha con me!! Andiamo bene!!
-Capisco! Non mi ricordavo più che era diventato protettivo nei tuoi confronti!!-.
Harry mi porge un bicchiere d’idromele e fingo di berlo per cercare di allontanare un po’ l’imbarazzo.
-Kreacher è fatto così!! Per lui, è tutto o nero o bianco!!-. Apprezzo quello che sta facendo Harry di farmi vedere le cose meglio di come stanno ma non sono stupida. Tutti mi odieranno perché ho osato lasciare il salvatore magico; figuriamoci cosa succederà quando sapranno per chi è stato mollato.
-Sono stupito che tu sia qui!!- che cosa intende? –Pensavo che non ti lasciasse venire!!-.
Ah, ora capisco!!
-Harry, sono ancor una persona libera e intendo restare così!!-.
-Sì, sì!! Pensavo solo che, lui, sarebbe riuscito a convincerti a non venire!!- dice quasi sottovoce.
-A quanto pare, non mi ha convinto!!- rispondo un po’ imbarazzata, ripensando ai metodi che ha usato Draco, stanotte, per dissuadermi dal venire qui.
-Lui sa che sei qui, vero?- non so decifrare il tono della sua voce. Non so se è più preoccupato che possa arrivare da un momento all’altro o più soddisfatto all’idea, che io possa aver mentito a Draco.
-Certo che lo sa!! Comunque, parliamo d’altro dai!! Perché eri venuto ieri??-. Harry si siede su uno sgabello proprio di fronte a me.
-Da una parte, volevo vederti e sapere come ti andavano le cose e, dall’altra, volevo parlarti di Ted!-.
-Ted? Ted, il figlio di Lupin e Tonks?-mi aspettavo tutto ma non avevo pensato a questo.
-Sì, lui! Sai che è stato affidato ai genitori di Tonks??- annuisco – Io, essendo il suo padrino, cerco di andarlo a trovare il più possibile ma, ogni volta, che vado mi rendo conto di quanto quel bambino abbia bisogno di qualcosa in più!!-.
-Quanto ha il bambino??-. In effetti, pensandoci, non ho mai avuto l’occasione di andarlo a trovare; è una cosa che mi piacerebbe fare. Soprattutto per Tonks.
-Ha diciotto mesi! Cammina già bene e comincia a parlare!!- m’intenerisce vedere Harry parlare così di Ted –Quello che mi preoccupa sono i genitori di Tonks. Non hanno ancora superato il lutto della figlia e, adesso, si ritrovano con un bambino da crescere che richiede attenzione ventiquattro ore su ventiquattro!!-.
-La morte di una figlia, non è una cosa che capita tutti i giorni!!-. Li capisco benissimo i genitori di Tonks; mia madre è nella loro stessa situazione. Non credo che un dolore del genere possa mai avere fine.
-Assolutamente!! Stanno reagendo fin troppo bene, per quello che gli è capitato!! Ma proprio perchè li capisco che vorrei aiutarli!! Hanno una certa età e dovrebbero godersi gli ultimi anni della loro vita senza preoccupazioni!!-. Mentre parla, sembra quasi commosso.
-Cosa intendi??- capisco che è preoccupato; tipico di Harry, preoccuparsi delle persone. Quello che non riesco ad afferrare è dove voglia andare a finire, tutto questo discorso.
-Non dovrebbero avere questa responsabilità; vorrei aiutarli. Vorrei alleggerire il peso che portano sulle spalle e, allo stesso tempo, vorrei che quel bambino crescesse nel miglior modo possibile!!-.
-Ma tu cosa puoi fare, più di quello che fai??-.
-Voglio adottare Ted!!- esclama tutto ad un fiato. Credo che la mia espressione rispecchi perfettamente lo shock dentro di me.
-Che cosa??- mi viene sia da ridere e sia da piangere. Solo Harry, poteva arrivare a questa conclusione.
-Voglio adottare Ted!! E’ la cosa giusta da fare!! So che Lupin e Tonks sarebbero contenti!! Sarà difficile ottenere l’adozione ma… ho preso la decisione giusta e lo farò!!-. E’ così contento mentre ne parla che è contagioso!!
-Non so cosa dire!!- sento gli occhi bagnati di lacrime –E’ tipico tuo, aiutare le persone ma questo è … straordinario!! Tu, padre!! Non riesco a crederci!!- rido per mascherare l’emozione e, anche lui, sembra sull’orlo delle lacrime.
-Voglio fare ciò che Sirius non è riuscito a fare con me!! Tutto qui! Quel bambino lo merita!!-.
-E come fai?? Col lavoro, con tutto!!-.
-I nonni farebbero sempre parte della sua vita e potrebbero stare con lui mentre io sono al lavoro!! Saremmo una famiglia, no??- vedo una lacrima rigargli la guancia e mi viene spontaneo alzarmi e abbracciarlo.
-Oh Dio, che notizia! Dobbiamo festeggiare!-.
-Aspetta però!! Non so se il Ministero accetterà la mia richiesta di adozione!!- mi dice mentre lo stritolo tra le braccia.
-Perché non dovrebbero?? Sei Harry Potter!!- dico. Mi viene da ridere pensando che ho dato la stessa risposta che avrebbe dato Draco; lui però sarebbe stato dispregiativo.
-Perché, per crescere un bambino non credo sia sufficiente aver ucciso Voldemort!!-.
-Beh, di sicuro, non hanno bisogno di prove che tu sia una persona responsabile!!-.
-Sì, questo sì però.. io sono solo!! Non ho famiglia, non sono sposato. Vorranno sapere, se un giorno mi capitasse qualcosa, chi resterà con questo bambino!!-.
Non ci avevo pensato a questo, però non mi sembra una cosa così insuperabile.
-Tu non sei solo, Harry!! Dai, dovresti averlo capito!! Sei un Weasley, di fatto!! C’è Hemione, Ron, Luna, Neville. Ci sono io!!-.
-Ma queste sono belle parole ma non c’è nessuna carta che dica che il bambino non rimarrebbe solo, in caso io non ci fossi più!! L’unica cosa che riesco a dimostrare è che gli lascerei una montagna di soldi!!-.
-Non essere così pessimista! Troverai … troveremo una soluzione!! Non credo che sia così grigia come la vedi!! Lo hai già detto ai genitori di Tonks?-.
-Gliene ho parlato dell’idea e loro non mi sembravano contrari!!-.
-Bene, allora comincia da quello!! Vai da loro e chiedi; poi inizi la pratica di adozione!!-.
-Secondo te, sto facendo la cosa giusta?- mi chiede guardandomi dritto negli occhi.
-Sarò sincera. Se fosse venuto chiunque altro, a soli vent’anni, a dirmi che voleva adottare un figlio, avrei detto che era una pessima idea ma se questa persona sei tu, sono certa che Ted sarà il bambino più felice del mondo!! Tu sei quel tipo di persona che rende felici gli altri!!-.
-Lo spero!!-.
-Sarai un buon padre!!-. Sono così orgogliosa di lui. Ogni volta sono certa che Harry non riuscirà più a stupirmi e, invece, riesce sempre a lasciarmi senza parole, di nuovo.
-Grazie Ginny. Sei la prima persona che lo sa!! Vorrei che, questa cosa, rimanesse tra di noi ancora per un pò-.
-Stai tranquillo!! Sei fortunato perché non ho molte occasioni di parlare con la mia famiglia!!-.
-Intendevo nessuno. Neanche con Malfoy!!- questo cambia le cose –So che ti sto chiedendo molto e non voglio che tu menta per me. Magari potresti dirgli una mezza verità!!-.
-Non voglio dirgli bugie!! – sussurro più a me stessa che a lui.
-Infatti!! Potresti dirgli che ci siamo visti perché volevo raccontarti di come stanno Ted e i genitori di Tonks, tralasciando solo, per il momento, la questione dell’adozione!! Per favore!-.
Vorrei dirgli di no ma, alla fine, ha ragione lui. Omettere una piccola parte che non riguarda né me né Draco, non è una bugia ma, al massimo, un’omissione.
-Ginny, un segreto per uno. Io non dico che Draco mi ha messo le mani addosso e tu non dici dell’adozione, almeno per adesso. Quando le cose saranno già avviate, potrai dirgli quello che vuoi!!-.
Non mi sembra una proposta così irragionevole; si può fare! In fondo, Draco e io non c’entriamo nulla con l’adozione di Ted. E’ una questione solo di Harry.
-Ok. Per il momento, non dirò niente!!-.
-Grazie!! – questa volta è lui che si alza per abbracciarmi –Ti andrebbe una volta, che hai un po’ di tempo libero, venire con me a trovare i genitori di Tonks. Potresti vedere Ted e conoscerlo un po’ meglio! Ti stupirebbe!!-.
-Davvero vuoi che venga con te??-. Sarei così contenta di rivederli e passare un po’ di tempo con loro.
-Certo! Se tu vuoi..!-.
-Allora, vengo!!-. Su come dirlo a Draco, ci penserò al momento.
Restiamo abbracciati ancora per non so quanto fino a che non intravedo l’orologio appeso di fronte a me.
-E’ l’una passata!! E’ tardissimo! Mi sa che non riesco a pranzare! Fra neanche un’ora mi aspettano al campo!!- scendo dallo sgabello e torno verso l’ingresso.
-Ma mi dispiace lasciarti andare così! Ho praticamente parlato solo io e non ti ho neanche fatto da mangiare!!-.
-Harry, non preoccuparti! Davvero! Sono felice di essere venuta fin qui … -. Mi metto il cappotto e, con un veloce bacio sulla guancia, esco dalla porta.
Sempre e solo da Harry, posso aspettarmi questi gesti di maturità ma, tutto sommato, io sono fiduciosa che anche Draco stia maturando e sia sulla strada giusta.
Mi smaterializzo con un piccolo senso di colpa per aver accettato di non dire a Draco dell’adozione.
Proprio ora, che Draco si sta impegnando tanto ad essere sincero con me.
 

 
Sono in ritardassimo; avrei dovuto sbrigarmi, farmi prendere meno dalle chiacchiere con le ragazze e sarei dovuta arrivare un’ora fa. Draco sarà infuriato; chissà che film mentali si starà già facendo.
Mi smaterializzo direttamente davanti al portone di Hogwarts; dato l’orario, non dovrei incontrare nessuno. Non ho proprio voglia e tempo di fermarmi a chiacchierare con nessuno.
Allungo il passo e, proprio sulle scale, incontro l’ultima persona che volevo incontrare: Pansy Parkinson.
Appena alza la testa e mi vede, si blocca e, dalla sua espressione, sembra abbia visto il diavolo; ha un non so chè di diverso dall’ultima volta che l’ho vista ma non saprei dire cosa. Forse, è leggermente ingrassata.
Capisco di esserle antipatica, come lei lo è a me, ma addirittura guardarmi così; per sua fortuna, non ho alcun interesse a sapere il motivo di tutto questo astio verso di me.
Devo ricordarmi di chiedere a Draco se ha detto a Pansy di me e di lui; in quel caso, capirei perché se ne sta qui a fulminarmi con lo sguardo.
Decido di ignorarla e proseguo diritta verso l’ufficio di Draco; quando sono davanti alla sua porta, senza pensare, busso immediatamente.
-Avanti!!- appena lo sento, spalanco la porta.
La prima cosa che vedo è Draco piegato sulla scrivania, intento a firmare alcune carte e davanti a lui un’altra persona che, dalla mia posizione, vedo solo di spalle.
Capisco subito di essere arrivata al momento sbagliato; l’uomo di spalle dev’essere l’ispettore del Ministero. Come mai è ancora qui e, soprattutto, ora, come giustifico la mia presenza??
-Ho interrotto qualcosa??- chiedo gentilmente.
Draco alza gli occhi dalle carte nello stesso momento in cui il ragazzo, di fronte a me, si fa vedere in volto.
Ho subito l’impressione che sia un volto già visto ma non riesco a ricollegare dove lo abbia già incontrato.
Capelli leggermente mossi, alto, con un’aria da grande ma, allo stesso tempo, ancora ragazzo …
-Guarda un po’ chi c’è- ride lo pseudo sconosciuto –La psicolabile maleducata delle Holyhead Harpies!!-.
Ho subito il flash di dove ho visto questo ragazzo. Fuori dall’ufficio della McGranitt, un mesetto fa, quando mi è finito addosso con la sua pila enorme di libri.
Il ragazzo del Ministero che mi ha, praticamente, insultato e l’ispettore di Draco sono la stessa persona!
Mi viene da ridere per l’assurdità della situazione. Noto Draco perplesso nel sentire quelle parole provenire da quello che, secondo lui, è solo uno sconosciuto per me.
-Ora, mi ricordo. Tu sei quello che mi ha insultato dopo cinque minuti che mi aveva conosciuto!!Sei Riley … ricordami il tuo cognome!!-.
-Riley Tunner e, vorrei precisare che non ti ho insultato ma eri tu che urlavi come una pazza per i corridoi!!-. Ha un sorriso furbetto ma, allo stesso tempo, simpatico.
-Posso avere spiegazioni anch’io??- s’intromette Draco che nel frattempo si è avvicinato a entrambi.
Non so se parlare o aspettare che sia Riley a rispondere; Draco si sta innervosendo non sentendo nessuno dei due parlare.
-Nulla. Mi sono scontrato, in tutti i sensi, con la signorina Weasley, qualche tempo fa mentre ero qui a Hogwarts, per ritirare le relazioni mensili degli insegnanti su di lei, signor Malfoy!!-.
Riley parla con Draco con tono molto più austero di come si rivolge a me.
-Ah!- risponde Draco, fulminandomi con lo sguardo. Chissà cosa si starà immaginando!
-Sì sono inciampata e mi sono finiti addosso tutti i libri del signor Tunner!!- cerco di spezzare sul nascere le strane fantasie di Draco, prima che reagisca in modo poco appropriato davanti a colui da cui dipende, a quanto pare, la sua libertà.
-Ci diamo del lei, adesso?? Non mi avevi appena dato del presuntuoso??- chiede curioso Riley, non sospettando minimamente del motivo per cui mi sto giustificando con Draco.
-A proposito, cosa ci fa lei, qui, nei sotterranei di Hogwarts?? A quest’ora poi!- mi giro a guardare Draco in cerca di aiuto su cosa rispondere ma lui non coglie il mio segnale di aiuto!!
-Sono passata … a fare un saluto a Malfoy!!- dico tenendo la testa bassa. Non sono mai stata brava a mentire e, di solito, quanto mento mi si legge in faccia.
-AH!!- esclama sorpreso Riley –Non mi aspettavo che il signor Malfoy ricevesse visite da un Weasley!!!! E’ famoso l’astio tra le vostre famiglie!!-.
Questa è l’ennesima botta su una ferita già aperta; se, per uno sconosciuto, risulta così straordinario il fatto che io possa venire semplicemente a salutare un Malfoy, chissà se sapesse tutto il resto.
-Signor Malfoy, non dice più nulla?? Sorrida di più, questo non può che deporre a suo favore!!-.
-Se avessi saputo che sarebbe bastato farle vedere la Weasley, avrei evitato di rispondere alle sue domande per due ore di seguito!!- dice con finta cortesia che non maschera affatto la sua arroganza.
-Bene, detto ciò, direi che è ora di andare!!-. Riley va alla scrivania di Draco e raccoglie tutti i fogli sparsi.
-Sì, lo penso anch’io!!- esclama Draco e, di conseguenza, lo fulmino con lo sguardo.
-Signor Malfoy, ci si vede presto e continui per la retta via!- Riley ci supera lasciandoci immobili mentre ci scrutiamo l’un l’altro.
Penso sia uscito quando risento la sua voce.
-Ci si rivede in giro, Ginevra!- stessa cosa che mi disse la prima volta che lo vidi.
-Se ci sarà occasione!- rispondo senza distogliere lo sguardo da Draco.
-Ci sarà!!-.
Sento sbattere la porta e, finalmente, rilasso le spalle.
-Non mi guardare così!!- punto il dito, indignata, contro Draco – Non so cosa stai immaginando nella tua testa ma sicuramente ti stai sbagliando!!-.
-Ah sì?? Cosa dovrei pensare, Weasley??- sono sbigottita. Non posso crederci che si stia arrabbiando per una sciocchezza del genere.
-L’ho visto una sola volta, per un minuto passato a insultarci l’un l’altro. Tutto qui. Cosa c’è da arrabbiarsi?? Ti devo aggiornare su tutte le persone che ho incontrato nella mia vita!!-.
-Non fare la finta tonta, Weasley!! E’ palese che abbia un interesse per te!!- si va a sedere alla scrivania mentre io scoppio a ridere.
-Ma tu sei fuori di testa!! Dovresti essere contento che, a quanto pare, è andato tutto bene e, invece, sei arrabbiato perché  già conoscevo il tuo ispettore!!- incrocio le braccia arrabbiata.
-Hai sentito cos’ha detto mentre usciva??- si alza in piedi e anche il tono della sua voce aumenta.
-Senti, vuoi saperlo cosa penso?? Che se anche ci stava provando, ci sta!! Perché per lui, come per il resto del mondo, io sono una persona libera. Nessuno oserebbe immaginare che sto con un pazzo come te!!-.
-Il problema non è mio. Perché sei TU che non vuoi ancora farlo sapere! NON IO!!- urla sempre di più.
-Scusami tanto, se voglio aspettare un po’ prima di sganciare questa bomba!! Scusami se voglio essere certa che fra noi ci sia qualcosa di solido, prima di dirlo al mondo!! Se fra una settimana litighiamo? Cosa facciamo?? -.
-Pensi questo? Che tra una settimana potrebbe finire tutto!!- dice ferito.
-Non ho detto questo!! Non mi rigirare parole che non ho detto!- cerco di tornare calma –Ho detto solo che dobbiamo farlo con calma e non farlo per assecondare la tua ennesima scenata di gelosia!! Tutto qui!-.
-Non è questione di assecondare la mia gelosia!! La differenza è che a te importa della gente, a me no!!-.
-Non è vero!! Vorrei solo godermi questa nostra storia come si deve per un po’, prima di affrontare un’ennesima guerra!! Ma l’hai vista la faccia di stupore che ha fatto Riley, al solo pensiero che io e te potessimo salutarci come persone civili?-.
Faccio il giro della scrivania e, nonostante le sue riluttanze, mi siedo sulle sue gambe.
-Godiamoci la nostra storia, tu ed io, per un po’ prima di darla in pasto ai leoni!! E, ti prego, smettila con questa gelosia ingiustificata!!-. Lo bacio sulla fronte e, finalmente, sento crollare le sue difese.
-Va bene. Chiudiamo il capitolo Riley e apriamo quello di Potter??- mi chiede mentre mi abbraccia e accarezza la mia schiena.
Non so se piangere o ridere; mi ero quasi dimenticata che mi sarebbe toccato affrontare l’interrogatorio su Harry.
-Hai visto?? Ho parlato con Harry e sono tornata da te!! Nulla di cui preoccuparsi!! Siamo salvi, per oggi!!-.
Cerco di dargli un bacio per farlo tacere ma mi scivola via.
-Non m’interessa!! Voglio sapere il motivo per cui voleva parlare con te!!-.
-Che pesante che sei!!- cerco di farlo ridere –Se vuoi saperlo, voleva parlarmi di Ted, il figlio di Lupin e Tonks!!-.
Sentendo quei nomi, Draco sembra tranquillizzarsi; forse, nemmeno lui, è ancora pronto a ironizzare su due persone che non ci sono più.
-Cos’ha il bambino??-.
-Il bambino cresce; i genitori di Tonks, non si sono ancora ripresi molto per la perdita della loro figlia!! -. Mi stringo forte a lui perché, parlare di Tonks, mi fa sentire triste.
-Tutto qui?- chiede Draco mentre mi bacia il naso.
-Si!- rispondo dopo un attimo di esitazione; in fondo, a Draco, cosa può mai interessare se Harry decide di adottare Ted?? E’ una cosa che non riguarda né me né lui.
-Ti è andata bene, Weasley, che stasera sono soddisfatto per l’ispezione!! Risulto conforme!!-.
Sono felice di questo; un problema in meno.
-A proposito di ex, siccome fai tanto lo splendido con me!! Sai chi ho incontrato sulle scale??-.
Ora è lui che prova a baciarmi, ma io mi divincolo molto meglio di come fa lui.
-Chi??-.
-La Parkinson!!-.
Draco s’immobilizza e il sorriso gli scompare subito; percepisco subito il cambio di umore. Non pensavo fosse così sensibile, sull’argomento Parkinson.
-Cosa ti ha detto?- mi dice con un filo di voce tanto che faccio quasi fatica a sentirlo.
-Niente- ammetto confusa –Ma ha avuto una strana reazione quando mi ha visto!! Strana tanto quanto la tua, adesso!!-.
Sento i suoi muscoli irrigiditi, rilassarsi sotto le mie mani.
-No, è che … penso abbia capito che c’entri tu, se io e lei abbiamo smesso di vederci!!-.
-Come fa a saperlo??- chiedo confusa; anche se, pensandoci, quello che dice Draco potrebbe giustificare il fatto che lei mi abbia quasi incenerito quando mi ha visto. Quello che ancora non mi spiego è la reazione di Draco.
-Non lo so!! Penso lo abbia capito e basta!! Forse vedendoti qui, stasera, ha avuto la conferma ai suoi dubbi!!-.
-E tu perché sei preoccupato??-. Cerco di guardarlo meglio, anche se lui ha la testa girata, appositamente, dall’altra parte.
- Quella è capace di tutto!! Pensavo ti avesse fatto una scenata o ti avesse lanciato qualche fattura contro!!-.
-Eri preoccupato per me??-.
-Assolutamente sì!! Sarò pure conforme per il Ministero a restare in libertà ma, se ci sarà qualcuno che oserà toccarti, chiunque sia, reagirò accettando volentieri di tornare ad Azkaban!!-.
Sorrido e finalmente le nostre labbra s’incontrano.
-Geloso, prepotente e violento!! Mi domando quando inizierai a farmi vedere anche le tue qualità!!-. Riesco persino a farlo ridere.
-Faccio del mio meglio, Weasley! Mi ami ancora??- suona come una provocazione ma io so che è il suo modo per avere certezze da me.
-Sempre!!- lo bacio di nuovo mentre lui mi abbraccia più forte.
Sono felice e mi sembra che nessun problema possa rompere questa bolla perfetta in cui mi trovo adesso con Malfoy.
Mi sbaglio??
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciaooooooo!!! Chiedo scusa ma dico subito che ho cercato di farmi perdonare unendo due capitoli in uno!!
Infatti, il capitolo è lunghissimo!! Spero ne rimaniate contenti!!
Cosa dire??? Voi cosa mi direste??
Riley. Harry. Pansy.
Tutti e tre avranno una decisiva influenza sui due piccioncini (in questo capitolo, i due protagonisti, io li trovo straordinari!! Non so voi!!).
Di Pansy, sappiamo già tutto!! E di Harry?? Vorrei tanto dirvelo ma vi rovinerei l’effetto sorpresa.
Posso solo dirvi che, se pensavate che Harry non avrebbe più avuto a che fare con Ginny e Draco, vi sbagliavate!!
Fatevi sentire e ditemi cosa vi aspettate!!
Voglio proprio vedere se qualcuno indovina la prossima mossa di Harry!!
Un grazie a tutti, a chi mi segue, a chi recensisce e anche a chi semplicemente legge la storia!!!
Un bacio.
  
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