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Autore: thelastenemy    04/03/2016    2 recensioni
«Siete davvero perfetti per stare insieme». Per quanto Cersei avesse sputato disgustata quelle parole, Tyrion in cuor suo sapeva che era vero. E mai come allora Sansa gli era mancata di più.
[STORIA SOSPESA]
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sansa Stark, Tyrion Lannister, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando vedrete delle parti scritte in corsivo, vuol dire che rappresentano ricordi.
 

 
CAPITOLO 1

 
La stanza sapeva di polvere, e passato, tanto passato. Sansa ricordava bene le volte in cui aveva seduto su quel letto, quando fantasticava sul matrimonio con Joffrey, il sorriso su quel viso di bambina. Non era passato molto, eppure a lei sembrava un’eternità. Un’eternità da quando il suo amore indiscusso l’aveva costretta a guardare la testa del padre. Era stato umiliante vedere il volto di Eddard Stark intriso nella morte, era stato terrificante sapere che Joffrey, accanto a lei, sorrideva del suo orrore… era stato distruttivo per lei, per il suo animo. E se mai nei giorni, nei mesi successivi avesse pensato a una possibilità di gioia, era svanita come suo padre. E come sua madre, come i suoi fratelli. E Arya? Era da tempo che il volto della sorella si affievoliva sempre di più dentro i suoi occhi, svanendo come il resto della sua famiglia. Quel viso allungato, quegli occhi scuri, sempre più lontani, sempre più incerti. Sempre più finti.
Era così che adesso le appariva la piccola, buia, calda stanza di Grande Inverno: finta. Lontana come le immagini nella sua testa.
Tutto poteva essere paragonato al passato: il desiderio di fuggire, di andare ad Approdo del Re da suo marito, come quando voleva andare a tutti i costi nel regno che avrebbe condiviso col defunto Joffrey. Petyr, che la spingeva a sposarsi, simile a quel sentimento estraneo dentro di sé che la attraeva a Joffrey. E Ramsay, il suo futuro marito. Una volta pensava che Joffrey fosse diverso da suo padre, e non si era rivelato così. E se fosse stata la stessa cosa per Ramsay? Figlio del mostro che aveva ucciso sua madre e suo fratello.
C’era tutto lì, riconducibile a quello che aveva visto e provato ad Approdo del Re. Mancava solo una cosa: Tyrion. E, da sola, tra le mura che ancora riflettevano le ombre dei suoi fratelli, pensò che Tyrion fosse indispensabile, in quel mondo di orrore e nostalgia. Lui era l’unico che le era davvero rimasto vicino. Neanche Sansa riusciva a prendersi cura di se stessa. Neanche lei si voleva bene come Tyrion le aveva voluto bene. Se fosse stato accanto a lei, la avrebbe protetta. E invece era condannato a morte.
Sullo specchio, c’era una ragazza. Aveva gli occhi spenti, e i capelli profondamente, tristemente neri. Non volle accettare il fatto che quella ragazza si chiamasse Sansa Stark. L’ultima volta in cui aveva visto il suo riflesso allo specchio, i capelli erano rossi, gli occhi più luminosi: forse era Tyrion che le dava quella luce.
Bella, come avrebbe voluto essere nel giorno condiviso con Joffrey. Ma quel giorno lo condivideva con il Folletto. Era bella, e le sue ancelle non facevano altro che ripeterglielo. L’unica che stava in silenzio era Shae: Sansa aveva capito cosa provava. Gelosia, invidia, rabbia, delusione. Tutto perché Shae avrebbe voluto sposare l’uomo che stava invece sposando lei. Sansa non era stupida, nonostante più passasse il tempo, più si convinceva di esserlo. Ma non lo era, e si era accorta della loro storia. Un motivo in più per odiarsi: era una persona infelice in mezzo a due persone felici, e questo la faceva sentire mostruosa. Soprattutto se pensava che quelle due persone felici sarebbero diventate infelici a causa sua.  L’infelicità, lei, la conosceva bene. L’aveva vissuta negli ultimi anni, l’aveva toccata con mano, e chissà per quanto tempo ancora avrebbe dovuto conviverci. L’infelicità la stava vedendo adesso nei suoi occhi chiari riflessi allo specchio, e la aveva vista in tante altre persone, che da quando Joffrey sedeva sul Trono avevano mascherato la loro tristezza incidendosi un sorriso in faccia. Sapeva benissimo che se si vuole vivere si deve rinunciare a una parte di se stessi.
Dietro di sé, sullo specchio, il suo futuro marito fece il suo ingresso e la guardò incerto. Sul volto ferito del piccolo Lannister si scolpì lo stesso sguardo triste che vedeva in se stessa.
Si voltò verso la porta, sperando che Tyrion entrasse a salvarla. Ma non c’era nessuno, e Sansa dovette accettare la triste realtà: era sola.
   
 
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