Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: Omega chan    04/03/2016    1 recensioni
||ErenXLevi|| OOC per sicurezza|| Sulle note di Reluctant Heroes||
Prima fic sul fandom di Attack on Titan.
Dal testo:
(...) alzò il pugno destro e lo portò fino alla parte sinistra del petto, dove stava il cuore, mentre il pugno sinistro venne posizionato dietro la schiena. Era il loro saluto, il loro modo di congratularsi per il servizio svolto, il loro orgoglio. Dopo tanti anni, Levi sorrise. (...)
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
 
Era stata una disfatta. Uno dei loro peggiori interventi. Avevano abbattuto i  giganti che si erano infiltrati dentro le mura, ma a quale costo? Il capitano Erwin Smith guardò i suoi uomini, sconfortato. Più della metà di loro erano stati uccisi combattendo valorosamente. Altri erano stati feriti, molti di loro gravemente. Chi non era rimasto ferito era sconvolto psicologicamente: quei due giganti avevano interrotto improvvisamente la calma di quella giornata di sole, giornata iniziata bene e finita in tragedia. Erwin sospirò, finendo di scrivere l’ultimo nome sulla lista dei suoi compagni morti. In realtà questo soldato non era ancora morto, ma le sue ferite non davano molta speranza. Zoe Hanji spalancò la porta dell’ufficio del suo capitano, il volto pallido, gli occhi lucidi e gli occhiali storti con una lente rotta. I capelli erano disordinati,  l’uniforme sporca di polvere e sangue.

“E-erwin…”

L’urgenza nella voce della rossa non fece che aumentare lo sconforto del capitano, che si alzò velocemente, lasciando cadere i fogli con i nomi delle vittime, che si sparsero disordinati sul pavimento.
L’inchiostro con cui era scritto l’ultimo nome era ancora fresco, e con la caduta la scritta sbavò leggermente, rimanendo comunque visibile:
infondo alla pagina, con una grafia tondeggiante, c’era scritto il nome di Levi Ackerman. Per tutto il tragitto che separava il suo ufficio  dalla camera del caporale, Erwin rimase con il cure in gola: uno dei suoi migliori soldati stava per perdere la vita.
Colui che era stato giudicato l’uomo più forte dell’umanità, stava morendo, dopo aver servito fedelmente la città ed i suoi abitanti.
Erwin entrò nella stanza del sottoposto, affiancato da Hanji. Accanto al letto del caporale c’era già Eren, che fissava la vita del suo amato  scorrere via sotto ai suoi occhi. Non doveva finire così, sarebbe dovuto andare con lui, avrebbe dovuto proteggerlo. Hanji spostò lo sguardo sul volto pallido di Levi, che paradossalmente sembrava il più tranquillo: sembrava quasi avere accettato l’idea di morire, e non pareva  nemmeno spaventato. Passò a guardare le gambe di Levi: Il corvino, combattendo con uno dei titani, era stato ferito gravemente. Il titano infatti era riuscito ad afferrare i fili della manovra tridimensionale, facendo cadere Levi e provocando la frattura ad entrambe le gambe. Probabilmente non era nemmeno l’unico danno e non era da escludere che qualche costola avesse lacerato qualche organo importante. 

-Oh avanti…non fate quelle facce…-

Mormorò stancamente Levi, soffocando un gemito di dolore causatoli dallo sforzo eccessivo. 

-Non azzardarti a morte,  piccoletto.-

Cercò di fare la seria, Hanji , ma il suo tono la tradiva. Aveva infatti la voce tremante e gli occhi lucidi e rossi. Stringeva forte i pugni, non accettava l’idea di dover perdere uno dei suoi migliori amici.

-La stessa cosa vale per te, quattr’occhi. Se ci dovessimo incontrare troppo presto, giuro che ti stacco un braccio, anche se sarò morto.-

La sua voce era trascinata e bassa. Nonostante la situazione, non aveva perso il suo solito sarcasmo.
Questo fece sorridere per un attimo Hanji: da sempre era infatti convinta che Levi fosse dotato di una straordinaria forza di volontà. Non era mai capitato che si piangesse addosso, anche da ferito continuava a comportarsi come sempre. Hanji non sapeva se fosse per orgoglio o semplicemente per via del suo carattere: non aveva importanza.
Anche sotto questo punto di vista lo ammirava tanto. Levi capiva che la sue ferite erano state mortali, ma non gli sembrava il caso di farne una tragedia, infondo, non sarebbe servito a nulla. Almeno non aveva rimpianti, quella era la cosa più importante, glielo aveva insegnato Erwin.
Il caporale si voltò verso il biondo, che manteneva la schiena dritta e lo sguardo fisso su di lui.
Levi non seppe mai dello sforzo che face Erwin per non piangere e correre ad abbracciare quel piccolo corpo, che tra le coperte abbondanti sembrava ancora più minuto e fragile. Gli occhi di Levi si spalancarono,  fissavano quelli di Erwin senza bisogno di parole o quant’altro. A loro bastava uno sguardo per capirsi, era sempre stato sufficiente, e anche quel caso non faceva eccezioni. Eren, al contrario di Erwin, piangeva in silenzio, lasciando che le lacrime solcassero il suo volto. Non cercava di fermarsi, avrebbe ottenuto l’effetto opposto.
Non accettava di essere così debole agli occhi del ragazzo, che si dimostrava più forte di tutti quelli dentro la stanza, nonostante tutto. In quel momento, Erwin fece una cosa che stupì persino Levi.
Il biondo, infatti, si avvicinò di più al capezzale del moro, alzò il pugno destro e lo portò fino alla parte sinistra del petto, dove stava il cuore, mentre il pugno sinistro lo posizionò dietro la schiena. Era il loro saluto, il loro modo di congratularsi per il servizio svolto, il loro orgoglio. Dopo tanti anni, Levi sorrise e, con non poca difficoltà, si portò il pugno destro al cuore, facendo un cenno con la testa.
Hanji fece un sussulto più forte degli altri e corse fuori dalla camera, seguita a ruota da Erwin.

-Lasciamoli soli.- 

Mormorò il biondo, chiudendo la porta e appoggiandosi al muro, lasciando che Hanji si appoggiasse a lui per farla sfogare. 

-Erwin, lui non se ne sta andando, vero? Lui sta solo tanto male…-

Lacrime calde solcavano il volto di Hanji, che piangeva senza ritegno. Si tranquillizzò un po’ quando sentì le braccia del capitano avvolgerla e stringerla a sé. 
Nella camera, Eren osservava il caporale che respirava con lentezza e con fatica. Le ferite erano gravi e a giudicare dal colorito pallido poteva avere qualche emorragia interna, non poteva sapere per quanto sarebbe andato avanti. 

-Caporale, io…-

-Smettila con queste formalità- Mormorò Levi socchiudendo gli occhi e iniziando a respirare pesantemente.

-Scusami…ma…-

Eren si bloccò quando sentì che Levi stava canticchiando una melodia. Sulle prime note non la riconobbe, ma poi le parole si fecero più chiare.

-It was like a nightmare...It's painful for me -

Il ragazzo dagli occhi blu ascoltò la voce flebile di Levi che portava avanti quella calma melodia. Non c’era né fretta né dolore nella sua voce, solo tanta stanchezza.

-Because nobody wants to die too fast...-

Eren ricordava il testo di quella canzone: sua mamma gliela cantava sempre quando aveva gli incubi e, a furia di sentirla, l’aveva imparata a memoria. Non fu difficile per lui inserirsi nella canzone e cantare per l’ultima volta con il suo ragazzo. Era un modo alternativo di passare i loro ultimi istanti assieme. 

-Remember the day of grief, now it’s strange for me...I could see your face, I could hear your voice...-
 
La sua voce era trascinata dalle lacrime, lacrime calde, che solcavano il suo volto.
Era così frustrante: la persona che amava stava morendo tra le sue braccia, e lui non poteva fare nulla per impedirlo.  Singhiozzò più forte delle altre volte, incespicando la voce e iniziando a balbettare.
Tuttavia si calmò come sentì la mano di Levi uscire dalla coperte e stringere forte la sua. Quel gesto costò tanto sforzo al caporale, che infatti abbassò di più la voce e socchiuse gli occhi.

-Remember the day we met. It’s painful for me, because nobody wants to die too fast...-

Con una mano Eren stringeva quella di Levi, con l’altra gli spostava i capelli dalla fronte sudata nonostante tutto. Il contrasto tra la sua fronte così calda e le sue mani, tanto fredde da sembrare ghiaccio. 

-Remember the day we dreamt, it’s painful for me, because nobody wants to die too fast...I could see your face, I could hear your voice...-
 
Eren le ricordava tutte, le  promesse che si erano fatti lui e il caporale Levi. Avevano tanti progetti per il futuro, per quando sarebbe finita la guerra contro i titani. Ma quelle promesse sarebbero rimaste solo dei sogni, niente di più. Dei sogni irrealizzabili insieme e proseguibili solo da Eren, che nella sua testa giurò che avrebbe mantenuto fede a quelle promesse anche per il suo amato caporale.

-Song for the reluctant heroes...Oh give me your strength...our life is so short...-
 
Levi aveva smesso di cantare da un po’, si accontentava di sentire le parole dolci di Eren, che cantava nonostante le lacrime. Lui e i suoi occhi sarebbero stata la cosa che gli sarebbe mancata di più di questo mondo, ma infondo era contento che non ci fosse Eren al suo posto. Senza che se ne accorgesse, calde lacrime solcarono il suo volto, lacrime amare, di dispiacere, rabbia, tristezza. Lacrime dovute al fatto che avrebbe dovuto lasciare la persona a lui più cara dopo la morte di Farlan ed Isabel.  Eren lo guardò sorpreso,  e fu tentato di asciugarli le lacrime, ma non lo fece: era troppo terrorizzato all’idea di dover lasciare la sua mano e dover proseguire quella battaglia da solo prima del dovuto.

 -Song for the reluctant heroes...I wanna be brave like you...-

La voce di Eren era rotta dai continui singhiozzi, lacrime disperate che scendevano silenziose e senza sosta. La mano di Levi cominciava a mollare la presa, e gli occhi grigi iniziavano a chiudersi. Il moro dovette raccogliere tantissima energia per finire la canzone. Voleva finirla, per Levi.

-From my heart...-

Levi si lasciò cullare da quella melodia: se quella era la Morte, che ben venisse. Chiuse gli occhi e lasciò la  mano di Eren, mentre un sorriso si faceva largo nel suo volto. 
 
“I love you, Eren.”


Angolo Autrice

Em…salve, sono nuova di questo fandom e questo è il mio primo tentativo di una ErenXLevi, la mia coppia prediletta. Sinceramente mi vergogno a presentarmi con questa fic, dato che ho avuto modo di vedere il livello del fandom ahah. La canzone è ‘Reluctant Heroes’ su internet ho trovato vari testi, cioè che in certe parti avevano parole leggermente diverse, quindi non so se le parole sono esattamente queste, se non dovessero esserle perdonatemi, chiedo venia *si inginocchia*. Chiedo scusa per gli errori e per l’OOC, specialmente quello di Levi, solo che io vedo Levi come una persona che dentro di sé nasconde molti sentimenti; ci terrei davvero tanto ad avere un vostro parere, specialmente per il carattere dei personaggi. Grazie di cuore a chi leggerà  e a chi commenterà,  sono bene accette le critiche. 
Omega Chan 


 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Omega chan