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Autore: Hoshi_Hime    06/03/2016    1 recensioni
L'universo è un continuo susseguirsi di avvenimenti: nascite, morti, creazioni e distruzioni.
L'universo è in costante equilibrio, il Creato si sviluppa e si espande, evolvendosi.
Stesso accade nei mondi opposti ai nostri, che sembrano tanto lontani ma allo stesso tempo sono più vicini di quanto si possa credere; una sorta di realtà a forma di clessidra: due mondi ai poli opposti, il nostro al centro, un Albero capace di generare delle vite a sorreggere il tutto.
In cima abbiamo lo Shallow World, la parte più "ricca", una monarchia, della quale i sudditi amano i regnanti, e i regnanti amano i propri sudditi come se fossero loro figli; nel mezzo, la nostra Terra, e, nel basso, il Deep World, colmo di rovine e quasi deserto, popolato solo dai Burattinai, i loro Burattini, e alcuni branchi di Keenan, creature presenti solo in quella zona.
Al centro di tutto, fonte della vita, l'Albero della vita, padre dei Bambini della Genesi.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Tale old as time


??-??-2012; Ziravd; Deep World

Nella sala del trono non si sentiva alcun rumore se non un costante tamburellio di dita irritato  provenienti dalle mani del giovane re, che seduto sul suo trono continuava a muovere le falangi in modo inpaziente sulla superfice dei braccioli del trono.
Nessun membro della servitù osava fiatare nonostante non tutti i presenti fossero a conoscensa di cosa stesse irritando il sovrano così tanto.
A smuovere la quiete fu l'apertura di una delle porte e l'entrata di un ragazzo nella stanza.
Quest'ultimo aveva i capelli rossi e spettinati da tanti piccoli riccioli, in contrasto con quelli biondi perfettamente pettinati del sovrano, non si sarebbe ai detto che pure esso fosse re, od erede per la precisione, del regno rivale.
Nel vedere il ragazzo il monarca scattò in piedi sorridendo.
-Allora? C'é l'hai fatta? Lui dov'è?-
L'impazienza nella voce del più grande era palpabile, ma nonostante ciò il ragazzo dai capelli rossi aveva la stessa faccia impassibile che aveva da quando era entrato.
- Se ci sono riuscito? Sì, il tuo burattino è vivo e vegeto, ma credo che ce l'abbia ancora con te per quella... Cosa. In ogni caso Leonard noi avevamo un patto. Dove si trova mio fratello?-
Sul viso del ragazzo biondo apparve un sorriso soddisfatto, mentre tornava a sedersi, in modo più rilassato, se non scomposto, per poi ridacchiare alla domanda.
-Dominok, ti direi volentieri dove si trova il tuo caro fratellino...Se ne avessi idea. E' scappato dalle prigioni non molto tempo fa e nessuno l'ha più trovato. Se ti conforta pure le guardie che dovevano sorveglliarlo se la sono date a gambe saputa la notizia per non rischiare la pelle.-

Dominok corrugò le sopracciglia, senza però mostrare altro. -Quindi mi hai fatto resuscitare uno dei figli dell'Albero della vita solo per i tuoi scopi, ma non sai dove si trova mio fratello?-
Pur il viso quasi del tutto calmo la voce del rosso si era alzata, mentre si avvicinava all'uomo seduto, facendo scattare le guardie che fin ora erano restate in mobili, per poi bloccarsi di nuovo ad un gesto della mano del sovrano.
-Hussh, suvvia Eldur, clamati, almeno ora sai che non è più prigioniero! E Poi se ti surriscaldi troppo potresti fare una brutta fine e sarebbe un peccato se lo Shallow perdesse il suo erede al trono!-
-Hai idea che cosa implichi aver fatto tornare in vita quel ragazzo?-
-E tu hai idea di quante volte ti ho chiesto di farmi questo favore? Se tu avresti accetato dalla prima volta tuo fratello sarebbe ancora in questo palazzo.-
Dominok sospirò, fermandosi e rivorgendosi all'uscita della stanza.
-Beh, divertiti con Adam, e cerca di non farlo fuori un altra volta, non voglio sapere cosa porebbe succedere.-
Il re si limitò a sorridere e salutarlo con la mano, per poi fare cenno a una delle cameriere di accompagnare il ragazzo fuori dalla reggia.-



10/12/2015; Reykjavík;Islanda

Le strade della capitale Islandese erano in fermento da chi aveva iniziato le spese natalizie, in barba al fatto che fosse già buio per colpa che fosse inverno.
La nostra attenzione comunque si sposta sul marciapiede di una strada, dove due ragazzi stavano camminando parlando tra di loro.
-C-Comunque non serve che mi vieni a prendere dopo il lavoro ogni giorno... E-E cammina più piano ho le gambe corte! L-Lyos aspettami!-
La ragazza stava cercando di aumentare il passo per stare dietro all'amico, qualche metro più avanti di lei, mentre per colpa del vento le scompigliava i lunghi capelli di un innaturale azzurro.
Non biasimava il fatto che il ragazzo fosse di fretta, Ebe, così si chiamava la ragazza, sapeva quanto il migliore amico odiasse il freddo, ma un minimo di pazienza poteva averla!

Fortunamente il ragazzo di fermò e ridacchiando si girò verso la ragazza più piccola, prendendola in braccio.

-Ah! M-Mettimi giù!-
-L'hai detto tu che hai le gambine corte, così facciamo prima.
E in ogni caso oggi dovevi venire a cena da noi comunque.-
Ebe gonfiò le guancie mentre quueste diventavano leggermente rosse, non era colpa sua se lui era alto!
Non che le dispiacesse essere portata in giro, ma se qualcuno li avesse visti? Magari avrebbe creduto che fossero fidanzati, sarebbe stato imbarazzante!
-Non fare quella faccina, magari le ninfe non invecchiano ma potrebbero venirti le rughe lo stesso se fai smorfie di continuo. E comunque siamo quasi arrivati!-
Ebe borbottò qualcosa nella sua lingua madre, il greco, mentre per ripicca aveva cominciato a tirare i capelli castani dell'altro, causando un altra risatina da esso.
L'amicizia tra i due era nata dal primo incontro, Ebe era una ragazza fin troppo sbadata e Lyos le stava dietro e alla ragazza piaceva avere qualcuno che la "salvasse" dal sbattere la testa contro spigoli o pali vari.
In più entrambi non avevano un buon rapporto con i genitori e per buon rapporto si intende che Lyos era diventato un fantasma dopo che la madre l'aveva strangolato.
Quindi sì, entrambi non erano umani e entrambi non avevano i migliori genitori, forse non era la chimica dell'amicizia perfetta, ma i due andavano d'accordo.

-Siamo arrivati!-
Esclamò il ragazzo aprendo la porta dell'abitazione poggiando la ragazzina a terra.
Quel "siamo arrivati" era rivolto al conquilino di Lyos: Dominok, che al momento stava sonnecchiando sul divano, per essere svegliato dal biondo, che gli si era avvicinato per urlagli la prima frase nell'orecchio, facendolo sobbalzare.
- Oh...Ehy...
Ehy Ebe ceni qui oggi?-
La ragazza dai capelli azzurri annuì salutando il ragazzo con la mano.
Lyos si tolse il giubotto, rmanendo comunque con la pesante sciarpa, nonostante nella casa la temperatura fosse alta e si avviò in cucina. -Vado a preparare la cena!-
-A-Ah ti aiuto?-
-Nuhu sei ospite, mettiti comoda!-
Ebe si limitò a un flebile "ok" e sedersi su una delle poltrone.
Il vero motivo per cui voleva aiutare Lyos in cucina però era che sinceramente stare sola con Dominok la metteva un po' in ansia: Non aveva un rapporto di amicizia con lui, in realtà non aveva un rapporto e basta. Si limitavano a scambiarsi due parole crociate, quindi appena Lyos entrò in cucina nel soggiornò calò un silenzio imbarazzante.
O almeno per Ebe, visto che il rosso era tornato a dormire.
Per fortuna la cena fu preparata in fretta e quel sienzio fu riempito dal suono delle posate e la televisione che programmava il telegiornale, ascoltato distrattamente dai tre ragazzi.
- Resti qui a dormire Ebe?- Domandò il fantasma,mentre giocherellava con la forchetta, essendo appunto un fantasma non aveva bisogno di nutrirsi o qualsisi altro bisogno vitale, cosa che diventava noiosa a detta del ragazzo, incompenso era quasi del tutto invisibile alle persone umane, non che non lo vedessero, semplicmente lo ignoravano senza esserne consapevole, quindi era stato felice nell'avere incontrato Domi visto che era stata una delle prime persone a non dimenticarsi della sua esistenza dopo pochi secondi E dopo poco tempo il ragazzo dai capelli rossi iniziò ad ospitarlo a casa sua, infondo pur avendo quell'espressione costantemente impassibile era una brava persona.

Ebe annuì alla domanda: -Uh, non ho molta scelta, non sono riuscita a pagare in tempo le bollette della luce, per qualche giorno resterò al buio...-
Il ragazzo con i capelli ricci alzò appena un sopracciglio. -Hai bisogno di soldi?-
La ragazzina si grattò la guancia imabarazzata -Ah, Uh, no,no! D-Domani la proprietaria della pasticceria mi darà la paga e dovrei avere abbastanza soldi per sistemare tutto!-

La casa di Dominok era abbastanza grande, quindi Ebe aveva una stanza dove dormire comodoamente, stanza che alla fine era quasi diventata sua di diritto viste le molteplici volte dove aveva dormito lì, tanto che aveva già alcuni vestiti puliti per il giorno dopo. Insomma era diventata una seconda casa, in più Lyos le faceva compagnia, infatti i due dopo la cena erano nella camera da letto a guardare un film, anche se la testa della ragazza dai capelli azzurri ormai stava ciondolando dal sonno, aver da andare a scuola e a lavoro era stancante come cosa e non ci volle molto prima che Ebe crollasse poggiandosi contro al ragazzo, che si limitò a coprirla con una coperta e continuare a guardare il film sullo scermo. Nel tempo in cui si erano conosciuti Lyos aveva cominciato a vedere la ragazza come una sorella minore, fisicamente parlando Lyos dimostrava qualcosa tra i dicotto e i vent'anni ed Ebe era quasi maggiorenne, ma era anche vero che il ragazzo era morto nel periodo della seconda guerra mondiale mentre la ragazza era molto più ingenua di molte sue coetanee quindi il loro rapporto era molto simile a quello di due fratelli anche se erano entrambi figli unici.

Ebe si svegliò la mattina dopo, un po' grazie alla sveglia del telefono e un po' per abitudine per colpa della scuola.
Si stropicciò gli occhi appena spostando lo sguardo verso il ragazzo.
-Uh, non hai passato tutta la notte a vedere film, vero?-
-Ho passato assolutamente tutta la notte a vedere film. E fila a lavarti i denti che hai l'alito pesante.-
Per risposta Lyos si trovo una cuscinata in faccia mentre la ragazza correva a vestirsi e a preparasi nel bagno adiacente alla stanza per poi  andare in cucina, dove intanto il castano aveva preparato la colazione.
-A-Ah non serviva, p-potevo prendermi qualcosa al bar!-
Quando qualcuno le faceva dei favori la cosa la metteva sempre in soggezione, non le piaceva l'idea che la gente si disturbasse per lei.
-Shhh! Zitta, mangia e fila a scuola.
Piuttosto visto che non hai corrente a casa, vuoi venire a pranzo?-
-Uh, no grazie, andrò dalle Ameji probabilmente!-
Mormorò la ragazzina, mentre seduta a tavolo cominciava a mangiare i pancakes preparati dall'amico, ah erano così buoni che ne avrebbe potuti mangiare decine! Dominok era ancora a letto e probabilmente non si sarebbe svegliato prima di mezzogiorno, qul ragazzo era come un gatto: Dormiva quasi 18 ore al giorno.
- Guarda che se ti ingozzi così tanto ti verrà tutta la ciccia qui...Eeee qui.- E presse l'indice sul fianco della ragazza e poi sul petto, facendola sobbalzare con uno strilletto.
Ebe era coscente di non essere un peso piuma, non che fosse grassa, ma il suo fisico ricordava più una ragazza di un quadro rinascimentale che una modella moderna, aveva i fianchi molto larghi e il seno abbastanza abbondante, da cui dervanano diverse battutine.

Dopo la colazione la ragazza prese su la cartella, si infilò un giubotto sopra il maglione color corallo e salutando l'amico per uscire dall'abitazione e dirigersi verso la scuola.


Vorrei ringraziare Tengo, Nico e Yoru per avermi permesso di utilizzare i loro personaggi <3
Ma Hoshi non hai altre fic da continuare? AhahahSI, aiutatemi.
Comunque graize davvero ragazzi <3

E per i lettori nuovi, lasciate pure una recensione!

-Hoshi
 
  
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