Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: Blonde Green    06/03/2016    1 recensioni
E’ ora di cercare di rimediare ai miei sbagli. E’ ora di farmi perdonare e se lui mi ama ancora come mi ha detto l’ultima volta, farò di tutto per stargli accanto per l’eternità. Aku Cinta Kamu, Magnus.
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TRAFORMAZIONE



Il mio cuore era a pezzi, letteralmente. Era come se me lo avessero strappato dal centro del mio petto e lo avessero stritolato e tagliato a fettine sotto ai miei occhi.
Erano passate due settimane. Solo due settimane, ma a me sembravano un’eternità. Due settimane da quando Magnus mi aveva lasciato, due settimane da quando ho potuto assaporare le sue labbra per l’ultima volta. Non lo incolpavo per il dolore che la sua frase “E’ finita. Non voglio mai più rivederti, Alec” mi aveva procurato, in fondo era solo colpa mia.
Come avevo potuto pensare anche solo per un momento di star facendo la cosa giusta? Come ho potuto procurare questo dolore ad entrambi? Non gli darò mai la colpa della sua decisione, perché in fondo l’ho spinto io a porre fine alla nostra relazione. A noi.
Non avrei mai desiderato arrivare a questa conclusione, perché ogni secondo che passo lontano da lui con la consapevolezza di non poterlo mai più sfiorare o anche solo parlargli è una fitta al mio cuore ormai lacerato e provato da tutto questo dolore.
Ma basta. E’ ora di cercare di rimediare ai miei sbagli. E’ ora di farmi perdonare e se lui mi ama ancora come mi ha detto l’ultima volta, farò di tutto per stargli accanto per l’eternità. Aku Cinta Kamu, Magnus.

****

Dovevo avvertire il mio parabatai della mia scelta, non volevo che si preoccupasse quando avrebbe sentito il nostro legame spezzarsi, perciò mi diressi in armeria sicuro di trovarlo lì, e infatti lo vidi intento a baciarsi languidamente con Clary. Mi schiarii la voce per far notare la mia presenza ai due piccioncini e Clary si scostò bruscamente da Jace diventando più rossa dei suoi capelli.
-Clary potresti lasciarci soli un attimo? Avrei bisogno di parlare con Jace-
Vidi il mio parabatai sbarrare gli occhi per lo stupore, mentre la ragazza non se lo fece ripetere due volte e si fiondò fuori dalla porta per concederci un po’ di privacy.
-Sono contento che finalmente hai ritrovato il dono della parola, Alec. Stavo iniziando a pensare di torturarti per farti dire un misero ciao. Pensa che ero disposto a prendere in braccio persino un’anatra pur di avere indietro il mio parabatai-.
Sorrisi per quest’affermazione, la paura di Jace per le anatre non era un segreto. Nonostante l’immagine della faccia di Jace mentre toccava un’anatra fosse molto divertente il sorriso che feci era solo l’ombra di quelli di una volta. Ormai io ero l’ombra di me stesso perché avevo donato la mia anima e il mio cuore a Magnus e quando mi aveva lasciato se li era portati via con sé.
-Jace ho bisogno che tu capisca. Voglio trasformarmi in un vampiro-appena pronunciai queste semplici parole, che mi avevano tormentato per notti intere, lo vidi sgranare gli occhi per il terrore. Aspettai che la consapevolezza e la determinazione del mio gesto arrivassero anche a lui, infatti non dissi nient’altro, ma aspettai una sua risposta.
-Alec… perché?- mi chiese dopo cinque minuti, che a me sembrarono un’eternità.
-ho commesso un terribile errore e devo rimediare. Ho passato queste ultime due settimane a rimproverarmi ed a incolparmi per la fine della mia relazione con Magnus e finalmente ho trovato la soluzione ai miei errori.-
-non è colpa tua Alexander. E’ stato lui a lasciarti-
-no Jace, lui lo ha fatto solo perché io non riuscivo a sopportare l’idea che lui fosse immortale ed io no. Jace ero andato da Camille per chiederle se si poteva togliere l’immortalità ad una persona! Io volevo togliergli l’immortalità- conclusi con un filo di voce e le lacrime agli occhi che scorrevano sulle mie guance -Lui lo ha scoperto ed è rimasto deluso da questo mio gesto. Quando mi ha lasciato ha detto… ha detto di amarmi, ma credo che l’unico modo per farmi perdonare e poter stare con lui per sempre sia di ricevere l’immortalità anch’io e se lui deciderà di non volermi mai più accanto allora prenderò uno stiletto e mi ammazzerò, perché una vita senza di lui per me è impensabile-.
Rimase in silenzio a valutare le mie parole, ma alla fine mi disse: -hai fatto la tua scelta, Alec, e nonostante non aver mai più un legame con te mi uccida so che vederti felice è più importante del dolore che proverò quando verrai trasformato. Meriti la felicità Alec e io ti rimarrò sempre accanto qualsiasi cosa tu decida. Siamo parabatai e lo rimarremo per sempre.-
Mi strinse in un abbraccio fraterno con il quale mi fece capire che nonostante la mia decisione saremmo stati sempre due parti della stessa anima. Insieme andammo alla ricerca di Simon, essendo l’unico vampiro di cui mi fidassi. Percorremmo il tragitto verso camera di mia sorella, perché eravamo sicuri che fosse in camera sua ed infatti lo trovammo lì.
-Simon voglio che tu mi trasformi in un vampiro- dissi facendo stupire sia lui che Isabelle.
-cosa stai dicendo, Alec?- mi chiese mia sorella e dopo averle spiegato la mia scelta mi guardò con compassione e comprensione -Simon, fallo- gli impose lei.
-D’accordo ma lo sai che questa sarà una scelta definitiva e che ci dovrai convivere per sempre?-
-lo so, Simon. Ci ho pensato molto in queste due settimane e ho fatto la mia scelta-
Uscimmo dall’istituto e Simon mi fece bere il suo sangue per poi mordermi e dare così inizio alla trasformazione. Mi sentii cadere ricoperto dal buio. Una forza mi opprimeva il petto e non mi permetteva di respirare. Dopo secondi, ore o giorni non riuscii più a sopportare l’oppressione sul petto e iniziò a venirmi sete. Una sete insopportabile che non mi permetteva di pensare a nient’altro che non fosse il sangue. Iniziai a risalire la superficie e quando riuscii ad uscire dalla tomba che avevano scavato e quando finalmente mi misi in piedi vidi due sacche volarmi ai piedi. Mi fiondai sopra di esse per potermi nutrire essendo due sacche di sangue. Appena finii e la mia sete venne placata, mi guardai intorno e vidi Jace piegato in due mentre si teneva una mano sulla runa parabatai, ma quando lo chiamai alzò lo sguardo su di me e mi fece un sorriso fraterno, come se per lui non fosse cambiato niente. Mi avvicinai a lui con una velocità mai avuta prima e lo abbracciai per ringraziarlo. Durante l’abbraccio sentii una mano sulla spalla, ma non poteva essere quella di Izzy, perché era una mano maschile e la scossa che provai quando mi sfiorò mi confermò l’identità del proprietario. Mi staccai immediatamente da Jace per voltarmi ed incontrare due occhi che avevo bramato avere su di me per tutto il tempo in cui eravamo separati.
-Alexander, perché l’hai fatto?- mi chiese Magnus.
-Avevo sbagliato, volevo toglierti l’immortalità per stare con te, per essere l’ultimo tuo amante, ma non ero io quello che avrebbe dovuto scegliere il tuo destino, quindi ho deciso di trasformarmi per avere l’immortalità. Non potevo decidere il tuo, perciò ho scelto il mio di destino. Ti amo Magnus, la mia vita senza di te non è degna di essere vissuta-
-anch’io ti amo, fiorellino- mi disse Magnus per poi baciarmi appassionatamente. Era un bacio dolce, passionale, salato a causa delle lacrime che ci bagnavano il viso e sapeva di casa, di essere finalmente tra le braccia di colui che ami, a colui il quale hai donato la tua vita.
-però adesso non potrai venire a fare shopping con me!- si rattristò il mio fidanzato.
-Alec bevi il mio sangue-mi propose Jace -diventerai un diurno e non rischierai la morte se la luce solare ti colpirà e non ti preoccupare se soffrirò, ho già fatto molte volte sesso con vampiri e per loro bere il sangue è una pratica molto piacevole- concluse con un ghigno.
-tu non farai sesso con il MIO Alexander! Al costo di sacrificare lo shopping con lui!-
-non faremo sesso, stregone! Era solo per confortarlo-
-basta ragazzi- mi intromisi io più rosso di un peperone. Presi un sospiro e accettai la proposta di Jace.
Mi avvicinai e lo morsi, il suo sangue era fantastico. Aveva un gusto dolce e mielato. Gli strinsi le spalle per attirarlo di più a me e lo sentii gemere. I pantaloni e i boxer iniziarono ad essere troppo stretti e mi procurarono dolore. Lo strinsi ancora di più, volevo sentire il suo corpo attaccato al mio, volevo che ci fondessimo in un unico corpo.
Una mano mi strinse la spalla e una voce sussurrata al mio orecchio mi ordinò: -basta Alexander, lo ucciderai se continui-
Mi staccai di colpo. Io e Jace ci guardammo negli occhi entrambi col fiatone finchè lui non mi cadde tra le braccia svenuto. Mi sentii in colpa perché gli avevo prosciugato le forze bevendo troppo da lui.
-Amore non è colpa tua. Non sai ancora controllarti e comunque non mi sembrava gli fosse dispiaciuto- disse Magnus guardando male il ragazzo tra le mie braccia -vallo a posare in camera sua che poi andiamo nel mio loft a festeggiare la tua immortalità-
-non ti preoccupare Alec, lo porto io intanto dobbiamo tornare dentro. Però c’è un problema… come faremo a spiegare agli altri che sarai un Diurno?- chiese Simon
-Elementare Watson, è il primo Nephilim della storia che ha scelto di sua volontà di essere un vampiro, è una rarità e quindi potremo dire che il sangue dell’Angelo che aveva nel sangue prima della trasformazione unito alla forza di volontà lo ha reso un Diurno.-
Nessuno replicò a Magnus essendo una valida ragione con una mezza verità. Mi prese per mano e dopo aver salutato tutti lo presi in braccio per dirigermi verso il suo loft il più velocemente possibile mentre il mio ragazzo mi baciava il collo facendo pregustare ad entrambi ciò che sarebbe accaduto appena arrivati.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Blonde Green