Stretto nella morsa il mio stomaco sembra gridare pietà.
Nel petto avverto sussulti: battiti mancati di un cuore che sanguina anziché irrorare il corpo. Per ogni singulto il respiro mi manca. Bramo l’ossigeno per continuare a vivere ma è la morte ciò desidero realmente. Inutile affannarsi a rincorrere la felicità: sarebbe sufficiente smettere di soffrire.
La vista offuscata mi rimanda immagini che vorrei dimenticare e il cuore si ferma. Attimi infiniti, momenti d’angoscia.
Nemmeno le lacrime mi tengono più compagnia. Troppe ne ho versate, svuotando i serbatoi del dolore.
L’ultimo sforzo per alzarmi dal letto…
Meglio morire ora e non soffrire più.