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Autore: sheslola92    06/03/2016    1 recensioni
Chloe capì in quel momento che non avrebbe dovuto scegliere, il suo cuore aveva già scelto per lei. Lo sentì alzarsi dal divano per venire ad aprire la porta. Quando la aprì rimase a bocca spalancata. Le parole le uscirono di bocca senza che nemmeno potesse controllarle. “Ho sbagliato, me ne rendo conto solo ora. Sono stata una stupida a mettervi l'uno contro l'altro. Ma ora è tutto finito. Voglio te, scelgo te”.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le strade buie le correvano davanti, la mente ancora offuscata da quello che era accaduto qualche ora prima. Chloe non era ancora riuscita a decidersi di tornare a casa. Sarebbe stata sola dato che Grace era dalla sorella per la notte. Da quando aveva lasciato Seb aveva girato in macchina senza mai fermarsi fino a quel momento. La macchina cominciò a fare strani versi e un tremore la scosse, del fumo usciva dal cofano e cominciò a perdere velocità fino a fermarsi a lato della strada. “Perfetto, ora sono anche rimasta a piedi. Giusto per coronare la giornata.” sbuffò Chloe esasperata. Prese il cellulare ma era scarico e si spense. “Grandioso. Perchè tutte a me?” imprecò Chloe tra sé. Scese dalla macchina e si guardò intorno per capire dove fosse finita. Era una zona residenziale poco fuori città e le case erano tutte enormi, eleganti e immerse nel verde. “Grazie al cielo conosco qualcuno in zona” borbottò Chloe.

Dopo aver camminato per qualche minuto si ritrovò davanti ad una stupenda villa a due piani con un giardino ben curato. Percorse il vialetto fino ad arrivare alla porta d'entrata e suonò il campanello, sperando fosse in casa. Dopo qualche secondo venne ad aprire. “Chloe? Ehi, che ci fai qui? Tutto bene?” chiese Pierre preoccupato sulla soglia di casa sua. “Scusa per il disturbo Pierre. Mi si è fermata la macchina non lontano da qui, il mio cellulare è morto e non posso nemmeno chiamare Grace per venirmi a prendere perchè torna domani mattina. Quindi sono qui per chiederti un passaggio a casa. Saresti di nuovo il mio eroe.” disse Chloe disperata. “Chloe ti accompagnerei volentieri ma ho la macchina dal meccanico.” rispose Pierre dispiaciuto. Il ragazzo fece una pausa come se stesse riflettendo poi aggiunse “Ascolta, se vuoi puoi stare qui per stanotte. Domani portiamo la tua macchina dal meccanico e a quel punto puoi chiamare Grace. Che ne dici?”. “Oh non vorrei disturbarti Pierre.” continuò Chloe continuando a pensare a valide alternative. Seb non poteva certo chiamarlo dopo quel pomeriggio, era ancora arrabbiata. Grace sarebbe stata via fino al mattino. Per il resto non era molto in confidenza con altre persone. “Chloe figurati, mi fa piacere darti una mano” affermò convinto Pierre. “In questo caso accetto volentieri, se non ti spiace.” concluse Chloe. Pierre la guardò sorridendo e le fece segno di entrare in casa. “Sembra sia il mio giorno sfortunato oggi. Me ne stanno capitando davvero di tutti i colori.” disse Chloe avvilita. “Io direi fortunato, ti ha portato qui da me.” scherzò Pierre. “Ah si scusa, non volevo certo sminuire la tua presenza.” rise Chloe. “Stavo per ordinare una pizza, che ne dici?” propose il ragazzo. “Dico che ho una fame pazzesca.” ribattè Chloe tastandosi lo stomaco. Pierre sorrise e le porse la lista delle pizze. “Tieni, scegli.”

Chloe e Pierre con i cartoni delle pizze si erano posizionati sul grosso tavolo di legno in cucina. “Perchè mi guardi con quell'aria disgustata?” chiese dubbioso Pierre. “Oh bhe sai, è per la pizza con l'ananas che stai mangiando. Il solo pensiero mi fa venire il voltastomaco.” rispose Chloe facendo finta di rimettere. “Esagerata. Non l'hai nemmeno assaggiata.” ribattè Pierre. “Dai chiudi gli occhi e prova ad assaggiare questo pezzo.” Chloe guardò il pezzo di pizza che le stava porgendo con aria schifata e chiuse gli occhi. “Sono pronta, dai.” lo invitò Chloe. Il ragazzo avvicinò la pizza alla bocca di Chloe che la aprì titubante. Chloe cominciò a masticare e mandò giù il boccone a fatica. “No niente da fare, fa davvero schifo.” affermò Chloe. “Mi dovrei sentire profondamente offeso” rispose Pierre mimando un colpo al cuore. “Mi spiace ma hai davvero il gusto dell'orrido.” rise Chloe. “Poi scusa ho vissuto in Italia fino a poco tempo fa, so cosa vuol dire mangiare una vera pizza.” - “Cavolo mi ero dimenticato di avere a che fare con un'esperta.” scherzò Pierre. “Puoi dirlo forte. Un giorno dovrai assaggiare la vera pizza italiana. A quel punto non potrai più farne a meno.” sentenziò Chloe. “Bhe allora ci conto.” rispose Pierre ammiccando. “Contaci!” rispose Chloe ingurgitando anche l'ultimo pezzo della sua pizza. Pierre finì la sua poco dopo. “Vieni, ti do qualcosa da metterti per la notte. Ho solo vestiti da uomo, ti dovrai accontentare.” annuciò Pierre. “E meno male che hai solo vestiti da uomo. Voglio dire se avevi vestiti da donna mi sarei preoccupata delle tue tendenze.” lo stuzzicò Chloe ridendo. “Puoi stare tranquilla sulle mie tendenze.” strizzò l'occhio Pierre. Il ragazzo salì le scale e, una volta raggiunto il secondo piano, le mostrò la stanza degli ospiti. La stanza era molto spaziosa, al centro ospitava un grande letto con lenzuola bianche, due comodini di legno ai lati. In fondo la stanza era occupata da una scrivania anch'essa di legno con una lampada dal vetro colorato. Nell'angolo opposto c'era una libreria che occupava tutta la parete. Di fronte al letto lo spazio era invece riempito da un armadio con ante bianche. Pierre si diresse verso l'armadio, lo aprì e ne tirò fuori una maglietta a mezze maniche con uno strano disegno davanti e dei pantaloni di stoffa. “Tengo sempre qualcosa in questa stanza per eventuali ospiti. Tieni, dovrebbero andarti bene.” disse Pierre porgendole gli abiti. “In fondo al corridoio c'è un bagno se vuoi darti una lavata. Gli asciugamani sono sotto al lavandino.” continuò il ragazzo. Quindi Pierre sorrise e lasciò la stanza. Chloe si spogliò e si infilò i vestiti. La maglietta era troppo lunga ed i pantatoli le arrivavano appena sotto le ginocchia. Lasciò i suoi vestiti nella stanza ed andò in bagno. Dopo essersi data una lavata scese nuovamente al piano di sotto. Pierre stava facendo zapping alla tv. Si era cambiato ed ora indossava dei pantaloni della tuta ed una maglietta bianca quasi trasparente. “Ti donano parecchio i miei vestiti.” disse Pierre squadrandola. Chloe si sentì improvvisamente nuda. “Ehm grazie.” rispose timidamente andandosi a sedere sul divano al suo fianco. Sicuramente la mattina quando si era svegliata non si sarebbe immaginata di ritrovarsi in una situazione del genere. Certo, conosceva Pierre ed era più in confidenza con lui che con gli altri membri della band (escludendo Seb ovviamente), ma ritrovarsi da sola a casa sua, indossando i suoi vestiti, lui davanti con la sua maglietta così sottile da poter vedere attraverso, era una cosa che non era certamente nei suoi programmi. “Hai intenzione di cambiare canale per tutta sera?” chiese divertita Chloe. “No solo non riesco a trovare nulla di decente. Solo film noiosi o film della disney.” rispose Pierre scocciato. “Ti prego non dirmi che non ti piacciono i film disney?!” ribattè Chloe stupita. “Ok se vuoi non lo dico” rise Pierre. “Non ci credo, sei uno dei rari esseri umani a cui non piacciono. Che ti hanno fatto di male?” chiese scherzando Chloe. “Di male nulla. Li trovo scontati, banali. Sai già come andrà a finire.” spiegò il ragazzo. “Che c'è di male nel sapere come andrà a finire?.” rispose Chloe. “Bhe tu vorresti sapere come andrà a finire la tua storia?” continuò Pierre. “No certo che no. Ma è diverso. E' bello poter guardare qualcosa e sapere con certezza che ci sarà il lieto fine” affermò Chloe. “Oh allora sei una romanticona. Non lo avrei mai detto.” ribattè Pierre sorridendo. “Beccata.” rise Chloe “Tu invece direi proprio che non lo sei o sbaglio?”. “Non sono il tipo romantico. Forse non ho ancora trovato la ragazza giusta.” rispose pensieroso. “Sono certa che quando la troverai riscoprirai il tuo lato romantico.” disse Chloe con un sorriso incoraggiante. “Tu? Hai trovato il tuo principe azzurro?” chiese curioso Pierre. “Credo proprio di no. Si sarà perso da qualche parte, non potrei giustificare altrimenti tutto questo suo ritardo.” concluse Chloe. “Magari invece è sempre stato davanti ai tuoi occhi e non ci hai nemmeno fatto caso.” rispose Pierre posando i suoi occhi castani su di lei. Chloe guardò a sua volta il ragazzo, gli occhi ancora puntati sul suo viso. I suoi occhi magnetici avevano una luce strana mentre la guardava, le labbra carnose erano piegate all'insù in un sorriso dolcissimo, i capelli castani leggermente spettinati. Chloe sorrise a sua volta e distolse lo sguardo dal ragazzo, quasi imbarazzata da quel momento diventato improvvisamente troppo intimo. Poi sussurrando disse “Magari.”

Chloe aveva davvero troppi pensieri per riuscire a dormire. Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto da ore e non sapeva più che fare. Era riuscita a smettere di pensare a Seb fin da quando era entrata nella casa di Pierre. Non riusciva a capire ancora il perchè ma Pierre aveva un certo effetto su di lei. Le aveva fatto dimenticare tutto quello che era accaduto con Seb nel pomeriggio ed era stato piacevole scordarsi per un po'. Ora però ritornata da sola con se stessa, i pensieri riapparvero all'improvviso come richiamati da qualche forza invisibile. Non riusciva davvero a perdonarsi per come aveva trattato Seb ed ancora non riusciva a perdonarlo dopo tutti quegli anni. Sapeva che con Seb non avrebbe potuto risolvere fino a quando non avrebbe capito come perdonarlo. Ma come poteva farlo? Odiava farlo soffrire, era sempre stata una sua debolezza. Odiava veder soffrire le persone per colpa sua e questo la portava a farsi carico dei problemi del mondo intero se ciò avesse significato che nessuno avrebbe sofferto. Disperata si alzò dal letto. Scese al piano di sotto e accese la tv sperando di riprendere sonno. Mentre cambiava canale sentì dei passi provenire dalle scale. Pochi secondi dopo apparve Pierre. “Tutto bene?” chiese il ragazzo. “Scusa spero di non averti svegliato. Solo che non riuscivo a chiudere occhio.” spiegò Chloe. “No figurati, ero giò sveglio. Posso farti compagnia?” chiese Pierre. “Volentieri!” rispose Chloe sorridendo. Il ragazzo si sedette al suo fianco. Il suo braccio a contatto con quello di Chloe emenava un dolce tepore e quel tocco provocò a Chloe un brivido lungo la schiena. “Cosa guardavi?” chiese Pierre. “Oh niente, cercavo qualcosa di così noioso da farmi addormentare.” rispose Chloe continuando a cambiare canale. “Se vuoi ti canto la  ninna nanna.” scherzò. “Grazie per l'offerta ma continuo a preferire la tv.” affermò Chloe ammiccando. Quando ebbe trovato un programma abbastanza noioso posò il telecomando sul tavolino al centro del salotto e si sistemò meglio sul divano. “Vuoi una coperta?” chiese Pierre. “No grazie. Tanto ci sei tu vicino che sei un forno.” scherzò Chloe guardandolo con la coda degli occhi. Pierre sorrise affettuosamente e posò i suoi occhi su Chloe. Lo stomaco di Chloe cominciò a contorcersi in preda a mille emozioni. Seduta sul divano insieme a Pierre così vicino da poterlo toccare, nel bel mezzo della notte si sentiva così vulnerabile. Dopo qualche secondo Pierre concentrò la sua attenzione sul programma alla tv e così fece Chloe. Poco dopo finalmente, il sonno arrivò.

Il rumore della tv in sottofondo accompagnò il risveglio di Chloe. Mentre aprì lentamente gli occhi, cercò di realizzare dove fosse. Pierre al suo fianco respirava lentamente, gli occhi aperti a guardare la tv. Chloe durante la notte si era mossa parecchio ed ora la sua testa era appoggiata alla spalla del ragazzo. Le sue gambe si erano allungate ed ora erano in stretto contatto con quelle di Pierre. Sentiva il suo corpo caldo muoversi sotto al suo. Il suo cuore cominciò a battere più velocemente ed in suo stomaco prese nuovamente a attorcigliarsi. Nonostante la sua mente continuasse a dirle di spostarsi, Chloe non si mosse. Stare così vicina a lui era piacevole, rilassante. Sentire il suo calore, i suoi respiri, ogni movimento dei suoi muscoli, le fece venire i brividi. Rimasero così per un po' poi Chloe decise che fosse arrivato il momento di alzarsi, così cominciò a sbadigliare rumorosamente ed a stiracchiarsi. Pierre si voltò verso di lei con un sorriso smagliante “Buongiorno bella addormentata”. “Buongiorno Pierre.” disse a sua volta Chloe. “Cosa prendi per colazione?” chiese Pierre sempre guardandola. “Caffè-latte va benissimo. Grazie” rispose gentilmente. “Arriva subito.” ribattè Pierre alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina per prepararle la colazione. Qualche minuto dopo tornò nuovamente in salotto con due tazze in mano. “Vuoi qualcosa da mangiare?” domandò Pierre. “Oh no grazie, sono a posto così.” rispose Chloe prendendo la tazza tra le mani. “Spero di non averti dato fastidio stanotte.” disse Chloe con tono di scusa. “No per niente, ho dormito come un bimbo. E' stato rilassante dormire con te.” continuò sorridendo. Chloe lo guardò imbarazzata e sorpresa, con un lieve rossore sulle guance. “Bhe si devo ammettere che mi sarei aspettata di peggio.” rispose Chloe. Pierre continuò a fissarla sempre col suo sorriso sghembo stampato sul volto che fece sciogliere Chloe come un ghiacciolo al sole. “Bene, ora mi aiuti a portare l'auto dal meccanico?” disse Chloe cercando di cambiare discorso. “Sisi, ora mi vesto e andiamo. E' a due passi da qui quindi faremo in fretta.” spiegò Pierre. “Perfetto. E grazie mille ancora Pierre.”  replicò Chloe. “Non ti preoccupare, non ti devi fare nessuno problema. Tu puoi chiedermi tutto.” rispose Pierre abbassando gli occhi. Chloe era sicura di averlo visto arrossire ma non disse nulla e rispose con un leggero sorriso.

Dopo aver lasciato l'auto dal meccanico insieme alle chiavi, Chloe e Pierre si misero ad aspettare Grace. “Pensavo, staresa abbiamo un altro concerto in città. Se ti va di venire ti lascio due pass per il backstage così puoi portarci anche Grace.” propose Pierre. “Certo, volentieri. Appena glielo dirò, morirà dalla gioia.” rispose euforica. “Facciamo così. Quando voi arrivate, chiamami sul cellulare che così vengo e vi faccio passare. Poi ti passo l'indirizzo del posto per messaggio.” spiegò Pierre. “Ok grandissimo. Grazie di nuovo.” continuò Chloe. “Sono o non sono il tuo eroe?” replicò Pierre ammiccandò dolcemente. “Sembra proprio di si.” rispose Chloe sorridendo. Dopo qualche minuto una macchina accostò di fianco a loro. Grace scese dalla macchina e si diresse verso l'amica. “Ma cosa mi combini? Manco un giorno e guarda che fine fai.” disse l'amica abbracciando Chloe. Grace sciolse l'abbracciò e salutò Pierre. Dopo qualche secondo aggiunse “Grazie per aver aiutato la rintronata della mia amica.” Pierre sorrise alzando gli occhi al cielo. “Davvero non dovete ringraziarmi. E' stato bello passare del tempo con Chloe.” rispose sorridendo. Grace guardò verso Chloe e le strizzò l'occhio, salutò nuovamente Pierre e salì in macchina. “Anche per me è stato bello passare del tempo con te.” continuò Chloe abbassando gli occhi imbarazzata. Pierre le prese il mento e le sollevò il viso, i loro occhi improvvisamente intrecciati. Il cuore di Chloe accellerò i battiti, le gambe cominciarono a tremare. “Mi fa piacere sentirtelo dire.” ribattè Pierre quasi sollevato. Dopo averle rivolto un altro sorriso, le stampo' due baci sulle guance e sparì. Chloe con le gambe ancora tremanti salì in macchina. “Bhe? Dimmi tutto!” iniziò subito Grace. “Accendi questa macchina ed andiamo per favore.” rispose con tono di supplica Chloe. “Stavolta la passi ma appena siamo a casa voglio i dettagli.” continuò imperterrita Grace. “Va bene.” si rassegnò Chloe. Grace accese la macchina e partì. Dopo pochi metri videro Pierre che le salutava con un sorriso ed il cuore di Chloe accellerò nuovamente. Maledizione, fu l'unico pensieri di Chloe.

   
 
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