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Autore: ChiaraDanger    06/03/2016    1 recensioni
So che può sembrare la solita storia scontata ma spero possiate cambiare idea leggendola.
Questo è un piccolo estratto:
Precedentemente avevo pensato che finalmente stavo provando cosa significasse sentirsi liberi, sentirsi vivi, ma solo in quel momento, solo con lui vicino a me, solo con la sua bocca avvinghiata desiderosamente alla mia stavo veramente provando cosa potesse realmente intendersi col dire sentirsi vivi, sentirsi il sangue scorrere nelle vene e la linfa vitale crescere al proprio interno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danielle Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!! Non so se effettivamente qualcuno stia ancora leggendo questo storia, comunque se qualcuno ci fosse io spero che vi stia piacendo e vi ringrazio per il tempo che mi dedicate. 

“Merda!” gridai sbattendo la porta del bagno alle mie spalle, prima di poggiarmi ad essa e lentamente scivolare giù.
Mi girava la testa ed ero sicura che tutto questo ruotare non fosse dovuto esclusivamente ai bicchieri che avevo bevuto. Cosa era appena successo? Ma soprattutto a cosa avevo appena rinunciato?
Mi portai le mani sul viso, cercando di placare il vortice che aveva preso vita al mio interno e di ritrovare un po’ di razionalità, ma fu quasi del tutto inutile.
Mi aveva baciata. Questa era l’unica cosa di cui ero consapevole. Lui mi aveva baciata e lo aveva fatto di sua iniziativa, senza che questa volta qualche stupido gioco o altro lo avesse costretto.
Chiusi gli occhi e in un attimo non ero più seduta a terra nel bagno del locale, ma di nuovo fuori con lui, con le sue labbra avide sulle mie e le sue mani calde sul mio corpo.
Riaprii gli occhi e sentii gli ormai familiari brividi scorrermi lungo la schiena e a quella percezione istintivamente portai le mani alle mie labbra. Feci scorrere l’indice su di esse, ancora capace di sentire il calore e la sensazione delle sue in quel punto e in quell’istante espirai pesantemente, ricacciando all’esterno il fiato che non mi ero neanche accorta di aver trattenuto.
Sostituii le dita con la lingua, facendola scorrere nello stesso punto in cui precedentemente era stata la mia mano, e ancora prima le sue labbra, e mi sorpresi quando riuscii ancora a sentire il sapore della sua bocca sulla mia.
Quella constatazione mi fece arrossire e sorridere allo stesso tempo, spingendomi a stringere con i denti sul mio labbro inferiore, come se così potessi preservare per sempre quel sapore su di esso.
Chiusi nuovamente gli occhi, godendomi l’adrenalina residua che ancora era in circolo all’interno del mio corpo, e portandomi una mano al petto potei sentire il mio cuore battere all’impazzata.
Ancora non riuscivo a credere a quello che era accaduto. Era stato molto di più di quanto non avessi mai immaginato o sperato. Sapevo benissimo di non dovermi fare delle illusioni, però in quel momento mi sembrava di vivere un sogno dal quale ancora non ero pronta a svegliarmi.
 
-ho bisogno di parlare con Lex- pensai focalizzandomi di nuovo sulla realtà –devo sapere che fare- continuai alzandomi dal pavimento e riflettendo sul quanto fosse stata una stupida idea sedermi lì.
Mi diedi una sistemata d’avanti allo specchio, cercando di riprendermi il più possibile da quanto vissuto, e poi uscii spedita da lì dentro, dirigendomi alla ricerca della mia migliore amica che avevo ormai perso di vista da un po’ di tempo.
“Valerie si può sapere dove eri finita?” sentii una voce alle mie spalle, prima che una mano mi afferrasse per il braccio “Ti avevo data per dispersa”.
“Tyler io..” cercai di dire qualcosa ma le parole mi morirono in gola, non sapendo proprio come giustificarmi in quella situazione. Non avrei mai potuto dirgli quello che era appena successo e ne avevo il coraggio di inventarmi una scusa.
Mi sentivo un verme. Come avevo potuto fargli questo? Come avevo potuto dopo tutto quello che lui stava facendo per me? Era pur vero che ero stata in grado di fermarmi, proprio grazie a lui, ma questo non cancellava quello che avevo fatto, e soprattutto non faceva passare inosservato il fatto che io volessi che la sensazione del bacio precedente, che ancora provavo, non andasse più via.
“Ero preoccupato” riprese lui la parola, sussurrandomi quelle parole in modo dolce all’orecchio, per poi posare le sue labbra sulle mie.
Ricambiai il suo bacio ma questo non fece altro che accrescere i sensi di colpa al mio interno.
Avevo appena baciato un altro, e non uno qualunque, ma il suo migliore amico. E come se non bastasse, come se tutto questo non fosse già abbastanza sbagliato, quel bacio mi aveva fatto sentire qualcosa che invece in quel momento, con le sue labbra strette alle mie, non riuscivo a provare.
 
“Ty” dissi staccandomi dal suo contatto “scusa ma devo andare a cercare Lex” proseguii voltandomi nella direzione opposta e allontanandomi da lui, con i sensi di colpa che mi divoravano, perché un ragazzo meraviglioso come lui non meritava quello che gli stavo facendo.
Mi guardai un po’ in giro alla ricerca di una testa bionda familiare e finalmente la trovai nei pressi dei divanetti dove avevamo preso posto qualche ora prima.
Mi diressi nella sua direzione a passo veloce e spedito, senza curarmi di chi urtassi o infastidissi. Avevo bisogno di parlare con una persona che mi capisse e lei era l’unica in grado di farlo.
“Lexi” dissi abbracciandola appena l’ebbi raggiunta “non puoi immaginare cosa mi è appena accaduto” le sussurrai all’orecchio mentre stringevo la mia presa su di lei.
Mi staccai dopo qualche secondo e quando fissai i miei occhi sul suo viso vidi un’espressione di preoccupazione attraversarlo, così immediatamente ripresi la parola per spiegarle a cosa fosse riferito il mio comportamento.
“Niente per cui devi preoccuparti” le spiegai con una smorfia, dando una risposta alla sua domanda rimasta tacita “o almeno credo” aggiunsi facendo una pausa, insicura di come proseguire.
“Valerie si può sapere cosa è successo?” mi domandò di nuovo allarmata, con l’espressione di chi è pronto ad uccidere un drago all’istante se solo si rendesse necessario.
“Mi ha baciata” chiarii a voce e testa bassa, ma la manifesta confusione sul suo volto mi fece capire che non sapeva a cosa mi riferissi “Joe Jonas mi ha baciata. Era con una ragazza e io non ho saputo tenere a freno la lingua, così si è avvicinato a me e mi ha baciata” buttai fuori tutto d’un fiato, sentendo l’imbarazzo crescere.
“Cosa?” gridò in un misto di stupore e fastidio, chiedendo conferma di quello che aveva appena udito, così io mi limitai ad annuire con la testa in senso di assenso.
“Valerie lo sai come è fatto quel coglione. Non ti devi fidare di lui” mi ammonii con sguardo severo, il quale però si ammorbidii un istante dopo, quando mi trovai le sue braccia strette intorno a me.
“Voglio tutti i dettagli piccanti” mi disse sorridendo, mentre continuava a stringermi, e a quelle parole il rossore sul mio viso aumentò esponenzialmente.
“Lex!” fui io stavolta ad ammonirla, sciogliendo l’abbraccio, ma non potei fare a meno di sorridere guardando il modo in cui mi guardava e si aspettava qualcosa da me.
“Ok sappi solo che è stato molto fisico e che..” le parole mi si fermarono in gola non appena mi resi conto di chi stava ascoltando la conversazione.
 
“Oh mio Dio” abbassai immediatamente lo sguardo, e subito anche Lex si accorse di cosa stava succedendo.
“Va bene” disse affiancandomi e poggiando un braccio sulle mie spalle “non devi preoccuparti di me. Il tuo segreto è al sicuro” aggiunse sussurrando l’ultima parte in un sorriso “Sai sono abituato a sentire le ragazze parlare delle avventure di mio fratello” proseguì facendomi rabbrividire, e stavolta brividi totalmente diversi dai precedenti.
“Nicholas ti prego” intervenne Lex non appena notò il mio irrigidimento “Non stasera” aggiunse allontanandolo da me. Lui sorrise, stranamente facendo quel che lei gli aveva chiesto, senza dire una parola, e si posizionò dietro Lex abbracciandola.
“Così sei ancora innamorata di Joe” riprese la parola, appoggiando la testa sulla spalla di Lex, ma rivolgendosi nella mia direzione “se vuoi posso aiutarti” aggiunse fissando gli occhi su di me, mentre l’ennesimo sorriso si faceva largo sul suo volto.
“Nick cosa stai facendo?” chiese Lex girandosi in modo da incontrare il suo viso, ma il suo sguardo rimaneva fisso nel mio.
“Ho pensato che noi potremmo occuparci di Tyler mentre lei va a parlare con Joseph” spiegò in tono tranquillo “guardalo, è proprio lì con Chloe” concluse, indicando in direzione della destra con un cenno del capo.
Sia io che Lexi dirigemmo il nostro sguardo nella stessa direzione, e in quel momento sentii il pavimento sgretolarmisi sotto i piedi.
“Sta, sta..” balbettò la mia migliore amica, incapace come me di trovare le parole “Sta scopando con quella, in questo momento?” riuscì finalmente a concludere la frase, incapace di credere a cosa i suoi occhi le stavano mostrando.
“In realtà, io penso che sia lei che al momento si stia scopando lui” disse ridendo, alludendo a quella ragazza, la stessa che poco prima era con noi sul retro del locale, che con la gonna un po’ sollevata e la biancheria intima stretta tra le mani, si muoveva lentamente su di lui.
“Che amabile ragazzo che è mio fratello, non è vero Valerie?” si fece beffe di me, colpendomi nel punto più fragile senza neanche doversi sforzare.
“Vaffanculo” gridai scappando via, asciugando una lacrima che di prepotenza si era fatta strada sul mio viso.
 
Mi faceva male vederlo con le altre, soprattutto se queste altre erano ragazze della nostra stessa scuola, ragazze che avrei potuto incontrare e frequentare tutti i giorni durante le lezioni, proprio come stava succedendo adesso con lei.
Solo in quel momento la riconobbi e mi resi conto di chi era realmente. Era una delle migliori amiche di Danielle. Qualcuna che era alla sua altezza, che sapeva dargli quello che voleva, non come me che ero scappata al primo contatto; non come me che appartenevo ad un mondo totalmente diverso rispetto al suo e che mai sarei stata quella che lui voleva o di cui aveva bisogno.
Forse il destino si stava divertendo con me, o forse, anzi quasi sicuramente, era lui che si stava divertendo con me ed io come una sciocca continuavo a cascare nella sua trappola, rendendogli il gioco fin troppo facile.
Quindi sì, mi faceva male vederlo con le altre, ma ciò che mi faceva più male era come mi illudessi facilmente che forse lui potesse volere proprio me, mentre in realtà per lui non avevo alcun significato, ma ero solo un’altra pedina dello scacchiere da sacrificare al fine di rendere il suo gioco più interessante.
 
“Stronzo!” disse Lex liberandosi dalla sua presa e seguendomi, mentre lui ci osservava andar via divertito.
“Nick cosa è successo alle ragazze?” chiese Tyler al ragazzo, quando ci vide scappare via dal locale.”
“Niente Ty, niente” si limitò a dire, dandogli una pacca sulla spalla, e dirigendosi nella direzione opposta.
  
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