Si stagliano sulla scogliera due figure, una di fronte all'altra, entrambe pronte a ciò che sta per accadere. L' umano sulla destra impugna una katana forgiata secoli fa, e ne punta la lama verso il re dei demoni, Erus, accompagnando essa con un folle sguardo di sfida e di ambizione. Il demone è invece diverso, il suo aspetto è si umano, ma il suo animo è assai più forte, e il suo cuore nero ed oscuro, esso porta la mano alla suo fianco ed estrae le sua lama, una lunga spada nera, ricurva, troppo pesante per un normale umano, e così facendo accetta la sfida che l ennesimo umano gli voleva lanciare. Il demone stava osservando l avversario, quegli occhi portavano con loro determinazione e ambizione, sarebbe stato uno scontro interessante. L' umano si slancia in avanti e sferra il primo colpo, il demone muove pigramente il braccio e da quell' istante capisce l' esito che lo scontro avrebbe avuto. I due combattono, fanno scontrare le loro armi ancora e ancora, per tutto il vasto oceano che circondava quella scogliera e attraverso tutta l' aria, fino alla luna che la sormonta, eccheggia il rumore metallico delle armi che cozzavano una contro l' altra, e con quel rumore prendeva vita la manifestazione della volontà dei due antagonisti. Continua lo scontoro, fino a che la luna non cala in quell' oscuro oceano, dove dopo ore di scontro si era sparso molto sangue sia dell' umano che del demone, un penultimo colpo. La spada del demone di spezza e all' Elsa rimangono pochi centimetri di lama. Un altro colpo viene scagliato dall' umano, che sta per colpire il demone. Tutto si ferma. Gli occhi spenti di quel re oscuro si accendono di uno slancio di volontà. Tutto rallenta e ciò che è come un battito di ciglia pare durare anni. In una frazione di secondo il gomito del demone colpisce quello dell' umano il cui fendente va a vuoto, e così il re con quel collo decisivo colpisce l' umano in volto, ladciandogli una cicatrice indelebile. Questa è la tecnica del re dei demoni, il " ten no ao" , il " blu dei celi", che come i cieli delle più calde giornate d' estate opprimono con il loro colore chi ha il coraggio di alzare lo sguardo ad essi, così la volontà di quel re sbaraglia tutte le altre.