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Autore: BlackFenix06    08/03/2016    2 recensioni
Durante la battaglia finale di Naruto contro Sasuke, Itachi usa il potere che gli diede per pulire l'anima e il corpo di suo fratello dal buio del suo cuore trasformandolo in un neonato con nessun ricordo del suo passato. Per quanto tempo può Naruto mantenere questo segreto?
Traduzione del racconto "Phoenix Rising" scritto da Kai Maciel.
Il link alla storia originale è all'interno del primo capitolo.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Rinascere dalle ceneri

リボーン灰の中から (Hai no naka kara umarekawaru)




Naruto velocemente afferrò il polso all'ultimo istante e la donna, sorpresa, quasi cadde a terra.
"Corri!" gridò il biondo "Scappa finché sei in tempo!"
Senza bisogno di altri suggerimenti, si alzò e sparì in mezzo al fumo.
Naruto lasciò andare il polso di Sasuke e si allontanò dal Kunai che quasi lo colpì. Il moro aveva usato l'altra mano per attaccare. Con una distanza di sicurezza tra i due, Naruto finalmente guardò il suo migliore amico negli occhi.
"Così... Finalmente sei venuto... Mi ero chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto per mostrarti" disse Sasuke con un ghigno in volto. Il biondo rimase in silenzio... Non c'era più nulla da dire...
A Sasuke non piacque la reazione del suo ex-compagno.
"Non hai intenzione di dire nulla, Naruto? Ci siamo finalmente incontrati dopo molti mesi e non hai niente da dirmi? Nessuna protesta? Nessun desiderio di chiedermi perché ho ucciso tutte queste persone? Nessun intento a convincermi di tornare al tuo preziosissimo villaggio patetico in modo che possiamo essere di nuovo una grandissima e fottutissima squadra felice?"
Naruto chiuse gli occhi e prese un profondo respiro prima di rispondergli.
"Non c'è più niente che ti possa dire, Sasuke... Ora lo so..."
"Credi di esser saggio, Naruto? Chi pensi di prendere in giro? Pensi di esser speciale solo per avermi battuto, non è vero? Tu non vali un cazzo! Se non fosse stato per il Kyuubi, saresti ancora solo un ninja di seconda classe!"
Naruto rimase in silenzio. Il maestro Kakashi gli aveva detto che Sasuke possedeva un complesso di superiorità e uno di inferiorità, così si credeva superiore a tutti gli altri, ma crollava completamente quando veniva sconfitto. Disprezzava tutti quelli che erano più deboli di lui e odiava quelli che erano più forti, ossessivamente pensava nuovi modi per ucciderli in modo da convincersi ancora che era il più forte.
La pazienza dell'Uchiha terminò completamente per colpa del silenzio del biondo. Sasuke cominciò la lotta con mosse di Arti Marziali seguite da diversi Chidori. Naruto non perse tempo ed entrò immediatamente in Modalità Eremitica, utilizzando l'energia naturale raccolta da un suo clone situato fuori dal villaggio.
La battaglia tra i due era intensa ed entrambi pian piano si spostarono sempre di più fuori dalla città. Sasuke aveva già evocato la sua difesa finale, Susanoo, l'Uzumaki era restio a utilizzare il potere del Kyuubi. Ebbe la fortuna di riuscire ad evitare attacchi delle fiamme nere, Amaterasu, ma sapeva che questa fortuna sarebbe terminata velocemente.
I suoi sospetti furono confermati quando fece l'errore di guardare direttamente Sasuke negli occhi. Il suo Sharingan Ipnotico Eterno era già pronto per il suo prossimo attacco.
"Tsukuyomi!"
Poi successe.
Naruto capì subito che qualcosa era andato storto con l'illusione eterna. Invece di trovarsi in uno scenario di torture, entrambi furono circondati da migliaia di piume nere. La cosa più strana però, era che le piume uscivano dal suo corpo!
Sasuke lo guardò con gli occhi spalancati.
"Che cosa stai facendo, Naruto?"
"Io... Io non lo so...!"
Le piume cambiarono direzione e cominciarono ad avvolgere Sasuke completamente, vorticando attorno a lui come un tornado. Il moro provò ad utilizzare Susanoo per fuggire, ma non appena la sua evocazione toccò le piume, emise un grido animalesco e l'essere mostruoso scomparve nel nulla.
"No! Cazzo! No! Che cosa stai facendo, Naruto? Figlio di puttana! Che cazzo è questa tecnica? Non posso attivare Susanoo!"
Naruto, come il suo ex-compagno, era altrettanto stupito.
"Non sto facendo niente!"
"Bugiardo!"
Ancor prima che il biondo potesse rispondere, le piume nere smisero di uscire dal suo corpo. Il poco piumaggio che non aveva preso a vorticare attorno al ragazzo si raggruppo assieme fondendosi, dando vita a una forma scura con le fattezze di una persona.
Gli occhi di entrambi si spalancarono dallo stupore. L'ombra che si era venuta a creare era familiare ad ambedue i ragazzi e apparteneva a qualcuno che non pensavano avrebbero mai più rivisto: Itachi Uchiha.
"Fratello?" Urlò incredulo il moro.
Naruto pensò immediatamente fosse tutto un'illusione. Itachi era morto! Non era possibile! L'ultima volta che si erano visti era stato quando Kabuto lo aveva resuscitato con la Resurrezione Impura.
Poteva essere una sorta di miraggio creato da Sasuke? Se fosse stato così... Perché sembrava così sorpreso? E poi in che modo Itachi poteva torturarlo?
"È passato un bel po', Naruto..." sussurrò l'adulto.
"Itachi? Tu... Tu sei morto! Questa è tutto un'illusione?" chiese il biondo.
"Non è un'illusione" spiegò con calma Itachi, ignorando volutamente suo fratello minore "Anche se si può dire che è grazie allo Tsukuyomi se sono qui ora."
"Cosa intendi?"
"Itachi! Smettila di parlare con lui!" Mormorò Sasuke. Itachi semplicemente lo ignorò.
"Ricordi il nostro ultimo incontro?"
La mente di Naruto si illuminò improvvisamente. Era tutta colpa del corvo che aveva inghiottito quel giorno... Era questo il "potere" che il moro gli aveva donato.
"Il motivo per cui questo potere ha potuto attivarsi è che Sasuke ha utilizzato lo Tsukuyomi contro di te, con i miei occhi... Queste erano le condizioni necessarie."
"Vuoi dire come il corvo che possedeva l'occhio del tuo amico?" chiese Naruto.
Itachi annuì.
"Sì. Eri determinato a salvare mio fratello, così ho messo un secondo potere dentro di te per ogni evenienza."
"Fratello!" urlò Sasuke dietro di loro "Fratello! Uccidiamolo insieme, fratello! Quando morirà, potremo distruggere Konoha! Non rideranno mai più di nuovo, noi li uccideremo insieme e purificheremo il nome del Uchiha! Così nostro padre sarà così orgoglioso di me, finalmente mi noterà! "
Itachi guardò tristemente suo fratello.
"Non ho mai voluto che le cose arrivassero fino a questo punto, Naruto" spiegò l'adulto "Tutto quello che volevo era che Sasuke potesse tornare a Konoha come un eroe... Era l'unico nel Clan Uchiha che non era stato corrotto dall'avidità, così ho messo tutte le mie speranze su di lui."
Naruto non sapeva cosa dire. Itachi era stato onesto, questo lo sapeva.
"Nostro padre era così ossessionato dal potere che mi costrinse a tradire il villaggio che amavo. Mentre lui credeva che io fossi rimasto fedele al clan ignorò Sasuke quasi completamente. Non importava se fosse il migliore nella sua classe all'accademia o se avesse avuto bisogno di un membro della famiglia per essere accompagnato... Nostro padre non lo notava. Era troppo ossessionato nell'attuare i suoi piani per rendere il Clan Uchiha i nuovi leader di Konoha."
"Smettila di parlare di lui! Ci hanno sempre messo da parte" urlò Sasuke ancora una volta, ignorando ciò che suo fratello disse ad eccezione di quello che voleva sentire "Hanno sempre disprezzato gli Uchiha! Siamo più forti, più intelligenti e più dotati di chiunque altro in quello stupido paese. Ma la pagheranno, vero fratello? Desidereranno non essersi mai messi contro gli Uchiha!"
Le piume nere cominciarono a vorticare sempre più velocemente. Un fascio di luce bianca venne fuori dal tornado e afferrò le braccia di Sasuke. Dopo di che afferrò le gambe. In pochi secondi, Sasuke era completamente immobilizzato da corde di luce.
"Naruto... Mi dispiace per tutto il dolore che ho causato... Spero che un giorno sarai in grado di perdonarmi... Da stasera... Non dovrai mai più combattere contro Sasuke."
Sasuke cercava invano di liberarsi dalle corde.
"Fratello! Cosa sta succedendo?" Gridò, cominciando a provare terrore per questa situazione bizzarra. La sua mente, contorta dalla follia, notò vagamente che Itachi non solo lo ignorava, ma poteva anche aver a che fare con tutte quelle piume.
Una luce bianca circondò Naruto e osservò piccole sfere di colore blu uscire dal suo corpo dirette verso il suo ex-compagno di squadra. Cominciò ad aver vertigini e sentirsi molto, ma molto stanco.
Prima di perdere i sensi però, riuscì comunque a notare Itachi che gli sorrideva con la sua solita gentilezza.
"Per favore... Prenditi cura del mio fratellino."
Naruto svenne.
Sasuke continuò a tentar di liberarsi dalle funi, ma queste sembravano aggrapparsi a lui con ancor più forza. Diverse sfere blu che il suo Sharingan identificava come Chakra, circondarono le piume del tornado. Sasuke si sentì una scossa elettrica partire dalla testa e percorrerlo fino ai piedi quando, improvvisamente, la sua testa divenne molto più leggera.
Itachi si avvicinò a suo fratello e lo guardò dritto negli occhi. In un primo momento, le labbra di Sasuke erano strette dalla rabbia, con uno sguardo incazzato, ma questo pian piano scomparve sempre di più, lasciando il posto a un'espressione confusa ed esausta.
Sasuke si sentiva molto arrabbiato, triste, tradito... Ma... Lui non riusciva a ricordare il motivo. Suo fratello continuava a guardarlo impassibile. Perché non lo aiutava?
"Fratello... Che cosa...?"
"Shhhh... Calmati Sasuke" rispose "Andrà tutto bene."
Sasuke sapeva che non doveva esser incatenato, ma non riusciva a ricordare il motivo per cui fosse lì. C'era stata una lotta? Non ricordava di aver lottato. Suo fratello era lì con lui, era al sicuro, giusto? C'era qualcun altro... O l'aveva solo immaginato? Il ragazzo si sentiva così confuso. Itachi era morto... No... Era vivo, era stato una spia per Konoha e con Madara, aveva ucciso tutti i membri del suo clan... Itachi aveva ucciso gli Uchiha... Sasuke doveva ucciderlo e vendicarli... Era per questo che si era unito al Organizzazione Alba? No... Era andato da Orochimaru, tradendo Konoha... Per diventare più potente... Naruto l'aveva seguito per fermarlo... Itachi aveva inseguito Naruto a Konoha e allora andò da loro... Gaara era fuggito dagli Esami Chunin e doveva assolutamente sconfiggerlo, ma Naruto e Sakura erano anche venuti... Kakashi gli insegnò il Chidori, ma avrebbe potuto usarlo solo 3 volte al giorno... Il sigillo maledetto gli aveva dato il potere, ma era molto difficile da controllarlo... L'uomo con le fattezze di serpente lo morse sul collo... Tutta la sua squadra stava per morire, l'uomo serpente era troppo potente... Stava per partecipare agli Esami Chunin, ma non aveva grandi preoccupazioni, gli unici avversari di cui era preoccupato erano Gaara e Rock Lee... Era sopravvissuto agli aghi lanciati del ragazzo mascherato... Naruto sarebbe morto se non agiva più velocemente... La persona che aveva combattuto contro Kakashi era molto potente... Zabusa... Naruto era quasi morto sulla strada al di fuori del paese nella loro prima missione, che idiota... Perché aveva bisogno di appartenere a un gruppo di idioti? Una squadra, dannazione... Un idiota e una ragazza fastidiosa... Non aveva bisogno di una squadra! Lavorava meglio da solo... Doveva laurearsi quest'anno, non poteva perdere tempo... Quando si sarebbe laureato? Poteva farlo davvero?
Gli occhi di Itachi non si staccarono da Sasuke, osservando come la vita di suo fratello tornasse indietro. Gli anni scomparivano dal suo corpo e dalla sua mente che se ne spogliava completamente. Sasuke dimenticò Madara e l'Organizzazione Alba, la verità dietro gli Uchiha; dimenticò perfino la lotta contro di lui e tutte le tecniche apprese grazie a Orochimaru. Infine, dimenticò di aver tradito Konoha...
Gli occhi di Sasuke, che fino a questo momento avevano lo Sharingan Ipnotico Eterno attivato, pian piano regredirono tre tomoe, poi a due, a uno... Finché i suoi occhi diventarono neri come il carbone. Sasuke dimenticò infine come attivare lo Sharingan.
Le braccia e le gambe del ragazzo mutarono, diventando sempre più piccole, le sue ossa si contrassero, i muscoli ottenuti dopo molti anni di allenamento sbiadirono, diventando più piccoli e più deboli, fino a quando non fu inghiottito dalla sua camicia bianca e i suoi pantaloni minacciavano di cadere a terra assieme alla corda usata come cintura. Il suo viso si fece meno definito, trasformandosi in quello di un bambino. Le corde vocali si rimpicciolirono, mutando la sua voce profonda e matura in una più alta e acuta. La peluria guadagnata durante la pubertà regredì fino a scomparire, lasciando solo lanuggine. I suoi denti adulti tornarono all'interno delle gengive: per primi i molari, poi i canini e infine gli incisivi. Tornarono i denti da latte, al loro posto sopra quelli originali.
I pantaloni caddero sul pavimento e la camicia a malapena rimaneva ancorata al suo corpo sempre più piccolo. I suoi capelli ringiovanirono, tornando all'interno del cuoio capelluto, lasciando solo qualche capello corvino sottile. I muscoli delle gambe divennero più deboli, accasciandosi all'indietro in posizione seduta. Il grasso da neonato continuò a generarsi sulle cosce, sulle braccia e sul collo. Sasuke riuscì finalmente a esser in grado di sedersi e cadde sulla schiena, la camicia troppo grossa addosso che arrivò a coprirlo. Le braccia e le gambe persero la loro coordinazione, i muscoli persero del tutto forza e divennero impossibili da controllare, i movimenti si trasformarono da agili e scattanti a sciatti e maldestri.
Sasuke dimenticò tutte le Tecniche Ninja che aveva imparato nel tempo; dimenticò il significato della parola "Shinobi". Non ricordava più dove abitasse, non sapeva eseguire calcoli matematici, leggere o scrivere, disegnare, distinguere il tempo passato, le persone e gli oggetti, non sapeva vestirsi... Scordò i nomi di suo fratello e dei suoi genitori, dimenticò i nomi delle cose... Erano oggetti con colori, colori senza nome... Dimenticò il suo nome... Dimenticò tutte le parole...
Il suo corpo scordò come nutrirsi. Si scordò come respirare, i polmoni si sgonfiarono e furono riempiti di liquido amniotico...
Infine... Il buio. Non sapeva nulla.
 
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Naruto si svegliò con un forte mal di testa. Ancora stordito, si chiese in che tipo di letto si fosse addormentato. Egli contorse il collo e la schiena arcuata...
Un forte dolore crescente nella parte posteriore della testa lo fece gemere e portare la mano sulla ferita apparente.
"Ho sbattuto la testa?" si chiese, prima di notare che aveva dormito sull'erbacce di un prato "Che diavolo?"
Il sole stava sorgendo dietro le montagne. I suoi raggi illuminavano la piccola radura nella quale Naruto si trovava, facendogli chiudere leggermente le sopracciglia per abituarsi alla luce. Sentì le acque di un torrente vicino e il profumo di erba bagnata dalla rugiada.
Riusciva a sentire anche l'odore inconfondibile di legno bruciato.
Villaggio... Case bruciate... Sasuke!
Ricordando infine tutto ciò che successe la sera prima, Naruto si alzò in piedi con un salto e si guardò intorno. La radura era deserta e non c'erano segni di Itachi e di Sasuke. Le piume venute fuori dal suo corpo erano scomparse.
"Ho sognato tutto?" Pensò "No... Non era un sogno... Ma allora, dove si trova Sasuke? "
Itachi aveva ucciso suo fratello? Se fosse stato così, dov'era il corpo? Cosa diamine era successo la sera prima?
Notò poi un piccolo cerchio di erba bruciata poco distante da lui. La spada del suo ex-compagno, ancora bagnata di rugiada e macchiata di sangue, brillava accanto ad esso.
Naruto si diresse verso la forma a terra. Il ricordo del tornado di piume nere gli tornò immediatamente; qualsiasi cosa accaduta a Sasuke era successa in quel punto. Mentre si avvicinava, Naruto sentì il suo cuore battere più velocemente, si sentì senza fiato. Poi vide i vestiti...
Erano i vestiti di Sasuke, non c'erano dubbi. La camicia bianca era macchiata di sangue, terra e sporcizia, i pantaloni viola si trovavano a destra sotto ad essa. Uno dei sandali era fuori dai pantaloni, mentre l'altro di trovava nascosto all'interno. Il proprietario del vestiario non si vedeva da nessuna parte.
Naruto continuò a camminare, con in testa troppe domande senza risposta. Dov'era Sasuke? Che cosa aveva fatto Itachi? Aveva fatto sparire Sasuke? Non era a conoscenza di tecniche con la possibilità di cancellare una persona senza lasciare alcuna traccia... Ma Itachi era noto per essere un genio; poteva averne creata una. Lo Sharingan era capace di tutto...
I vestiti di Sasuke erano proprio di fronte a lui. Per un istante, Naruto rise al pensiero di Sasuke incazzato a piedi nudi in giro, chiedendo i suoi vestiti indietro. L'idea della morte di Sasuke lo colpì con la forza di un Kunai nel petto. La risata si trasformò in singhiozzi e il biondo cadde in ginocchio di fronte al vestiario appartenuto al suo migliore amico. Le lacrime presto caddero giù per le guance, precipitando sul suolo già bagnato. I singhiozzi divennero urla di dolore.
Gli occhi del ragazzo erano troppo gonfi, tanto da non accorgersi nemmeno di piccoli movimenti sotto la camicia di Sasuke. Qualcosa di piccolo stava cercando di sbarazzarsi del panno sporco. Naruto soppresse un singhiozzo quando sentì un gemito soffocato proprio davanti a lui.
Guardando con confusione, Naruto osservò attorno a se cercando l'origine di quei rumori. Qualche secondo dopo, sentì un grido. Seguendo i suoni, si rese conto che le grida venivano dalla camicia. Egli infine notò i movimenti sotto il tessuto. Con la sua mano tremante, Naruto afferrò il capo e lo spostò leggermente.
I suoi occhi azzurri si aprirono con sorpresa e incredulità. In mezzo al panno si trovava, urlante a pieni polmoni, un neonato. La sua pelle viola era coperta con una specie di melma trasparente e sangue; i suoi occhi erano chiusi con forza e riempiti di lacrime, le sue piccole braccia e gambe si agitavano in aria impotenti.
Un bambino era nato nel mondo.
   
 
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