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Autore: BlueSon    08/03/2016    10 recensioni
Questo è un SOS!
Un messaggio nel quale avviso che sono andata completamente fuori di testa...per la coppia formata dai protagonisti di questa storia! Mi è bastato beccare l'orario, il canale e la ragione è andata a farsi benedire mentre sono rimaste solo le mani a battere sulla tastiera per dare vita a questa oneshot. Non me ne vogliate male, ve ne prego, ma forse si tratta di Spoiler: per chi come me, non ha visto i vari episodi con sottotitoli in italiano, sappiate che questa idea nasce dopo la visione dello Spaccacuore (ep. 10 se non erro).
Detto questo...vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Grazie a chi vorrà lasciare un segno del suo passaggio.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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After episode 10...

LadyNoir

La torre Eifell aveva il suo grande fascino! Dopotutto la capitale della Francia aveva il suo stuolo di turisti anche e soprattutto per “lo scheletro di torre” così come Verlaine l’aveva definita ai suoi tempi. Invece per lei nessun posto della città meritava come la Torre Eifell. Il paronarama era meraviglioso quanto più si andava su, soprattutto in una notte stellata come quella! Marinette, o meglio, Ladybug, era sull'ultimo piano pronta ad andare via. La missione era stata semplice, l'akuma facile da sconfiggere. Stava per andare via nonostante il panorama fosse davvero mozzafiato da lassù. 
"Ragazza, non scappare!" la bloccò un gatto nero di sua conoscenza con il suo solito tono scherzoso e quella volta volutamente malizioso. 
Chat noir l'afferrò facendola impattare dolcemente contro il suo petto. Ladybug strabuzzò gli occhi sentendo il cuore battere forte contro la sua gabbia toracica. Da quando quel gatto aveva quell'effetto su di lei? 
"Forse perché l'hai baciato, Ladybug?" le ricordò una vocina dentro di lei facendola avvampare. 
Si, si erano scambiati un bacio, il suo primo bacio e forse era quello il motivo per cui aveva preso a boccheggiare e per il quale non faceva altro che guardare le sue labbra. 
"Mi hai baciato qualche missione fa..." la punzecchiò anche lui con i suoi occhi verdi e il suo tono sempre più malizioso. 
"L'ho fatto solo per salvarti." riprese cercando di dileguarsi "Sará meglio andare, micetto, prima che il mio miraculous si scarichi." 
Chat inclinò la testa di lato accarezzandole con l'indice il lobo dell'orecchio. Il solo sentirsi sfiorare da lui le fece mancare un colpo. Si sentiva come tutti i giorni davanti ad Adrien: dove era finita la sicurezza e la determinazione di Ladybug? Marinette era tornata prima del previsto. 
"Ne hai abbastanza pe rispondermi almeno a un'altra domanda." la risvegliò dai suoi pensieri con quel sorrisetto divertito che la depistò dai suoi propositi di andarsene. 
Alzò gli occhi al cielo con fare scocciato sebbene non sentisse il motivo di lamentarsi. 
"Dimmi." 
Chat noir la guardò divenendo un po' più serio. Qualcosa era cambiato da quel giorno, lei con lui era cambiata e forse era troppo azzardato pensarlo ma credeva di poter finalmente avere un'occasione con l'eroina fortunata di Parigi e con la ragazza che si celava dietro quella maschera rossa con punti neri. 
"Merita così tanto il ragazzo di cui sei innamorata da non darmi nemmeno una possibilitá?" chiese tutto d'un fiato senza staccare gli occhi dai suoi. 
Era serio. Fin troppo serio e lei vedeva i suoi occhi verde smeraldo brillare così tanto da farle mancare qualche battito e anche le parole. Dov'era finito quel batticuore che esclusivamente aveva solo per Adrien?
"Si." disse sicura. 
Il sentimento per Adrien non era cambiato. Stravedeva ancora per lui, era cotta a puntino, ne era follemente e consapevolmente innamorata, ma doveva ammettere che aveva trovato un altro paio di smeraldi dietro i quali perdersi e dimenticare di respirare. Non si accorse che il biondo dinanzi a lei la lasciò andare, se non quando rischiò di finire con il sedere per terra per la fretta con la quale l’aveva allontanata da lui. Chat noir si era incupito e il cuore perse un battito. 
"Deve essere solo cieco per non accorgersi di te, my lady." le disse cercando di recuperare la sua verve. 
Oramai Marinette aveva imparato a conoscerlo. Era triste, lo poteva leggere nei suoi stupefacenti occhi verdi. Il gatto afferrò il suo bastone caricandoselo sulle spalle in orizzontale per mantenerlo con entrambe le zampe. Stava per balzare giù dalla torre Eifell ma le parole di lei lo fermarono. 
"Magari sotto questa maschera non c'è la stessa ragazza sicura di sé che combatte al tuo fianco contro i nemici più strani! Potrei anche non piacerti, sai?" scherzò portandosi le mani dietro la schiena, inclinando la testa di lato. 
Chat noir si girò ancora apperendole nella classica posa da figo consapevole di esserlo! Il suo tono però era un misto tra il cupo e il malizioso. 
"Se questo volesse dire baciarti ancora, correrei il rischio, Ladybug." disse sicuro "Almeno potrei ricordare qualcosa visto che l'ultima volta non ero in me." 
Invece lei lo era stata eccome! Lo aveva baciato con la consapevolezza di doverlo salvare, di doverlo riportare da lei, perché non sarebbe stato più lo stesso senza di lui. L’aveva fatto per questo e ora...ora sentiva di doverlo fare per salvare se stessa. Doveva baciarlo o quel viso corrucciato l'avrebbe tormentata per tutta la vita, doveva farlo o il rimorso l'avrebbe bruciata viva come le streghe sul rogo! Gli si avvicinò senza pensarci sopra due volte. Chat non dimenticò di fissarla dritto negli occhi e lei sostenne quello sguardo. Poi lo baciò prima che uno dei due potesse tornare a inspirare. Era magico, tutto dannatamente e meravigliosamente magico. Quando il ragazzo dischiuse le labbra intrufolandosi nella bocca di lei, Marinette considerò assurdo tirarsi indietro. Le sue labbra erano calde e umide allo stesso tempo. Si aggrappò alle sue spalle quasi temendo di doversi staccare troppo presto. Chat noir la rincuorò alzando le mani con il bastone per portarlo dietro la sua schiena. In quel modo l'attirò maggiormente a sé facendola avvampare. Le loro lingue vibrarono al successivo contatto. Marinette scese con la punta delle dita sul suo petto mentre le immagini di Adrien e Chat Noir si sovrapponevano nella sua mente facendole girare la testa. L'atmosfera era romantica ed elettrizzante allo stesso tempo. 
"Immaginavo fosse stato fantastico..." scherzò lui con un pizzico di malizia nella voce e il suo solito sguardo malandrino mentre scendeva con le labbra lungo il collo "... ma non credevo così tanto." le sussurrò all’orecchio dando il colpo di grazia al suo sistema nervoso!
Ladybug era ancora ancorata a lui, con quel bastone stretto dietro la schiena. Dimenticò di respirare quando sentì le labbra di lui scendere sul suo collo, saggiarlo prima con le labbra e poi con la lingua. Sapeva di doverlo fermare eppure non ci riuscì. Piuttosto fece scivolare anche l'altra mano sul suo petto sentendolo tonico sotto il tessuto. Un improvviso ma piacevole languore le fece solletico lungo tutta la spina dorsale. Perché non riusciva a non pensare ad altro che a loro due avvinghiati sotto le lenzuola a fare Dio solo sapeva che cosa? Il cuore aumentò i battiti, il sangue le fluì più veloce nelle vene. Stava forse impazzendo? I suoi campanelli d'allarme erano tutti ammutoliti. Furono i miraculous di entrambi a prenderne le veci. 
"Devo andare." disse Ladybug trovando la forza di staccarsi da quella piacevola tortura mentale e anche fisica, afferrando il suo yoyo per andare via. 
Aveva si e no un paio di minuti, non di più. 
"Prima o poi mi farai conoscere la ragazza sotto la maschera, my lady?" la bloccò per il polso Chat Noir attirandola di nuovo a sè. 
Il brusco movimento fece tintinnare il campanello che il gatto nero portava al collo. Quello era un altro segnale d'allarme!! 
"Non hai paura di rimanere deluso?" gli chiese ancora sorridendo bonariamente. 
Chat la guardò inarcando un sopracciglio. L'espressione malandrina si notò anche al di sotto della maschera. 
"L’amore va sempre oltre, mon cheri, dove occhi o ragione non possono arrivare." le sussurrò a fior di labbra accarezzando la punta del suo naso con il proprio 
Marinette era rimasta imbambola! Chiuse gli occhi a quel contatto, li chiuse solo per un attimo e quando li riaprì Chat non c'era più. Passarono alcuni secondi prima che la trasformazione finisse. 
"Marinette!" si lamentò con la sua vocina dolce Tikki.
Il miraculous non era nemmeno in grado di uscire fuoro dal suo nascondiglio. Sapeva molto bene cosa fosse successo ma non sapeva come parlare alla sua eroina. Tuttavia, preoccupata per il silenzio che vi era all'esterno della borsa nella quale era solita rifugiarsi, sbucò fuori con la testolina. 
"Marinette?" 
La bluetta era troppo su di giri per ascoltarla. Era ferma ancora lì dove il gatto nero l'aveva lasciata ma dentro di lei stava urlando e saltellando come impazzita. 
"Marinette, stai bene?" 
La ragazza si toccò le labbra chiudendo gli occhi per un altro secondo, quasi a volersi imprimere il sapore delle labbra di lui sulle proprie. 
Si avvicinò ai lati del piano senza sporsi troppo per poter ammirare la sua incatevole città abbracciata dal manto blu della notte. 
"Si, Tikki. Mai stata meglio!" pronunciò sorridendo al cielo dipinto di stelle.


Eccoci ragazze,
bhè, se siete arrivate fino a questo punto allora sappiate che avete appena raggiunto la fine di questa one-shot. Allora, come vi è sembrata? Premetto che l'ho scritta di getto. mea culpa, vero, ma credo che se non l'avessi fatto sarei scoppiata. Mettono frenesia questi due, o sbaglio?
Dai che sono una bella coppia e spero quanto prima possano scoprire la loro reale identità. Sai che Faccia?!?
Detto questo, ringrazio chiunque di voi abbia voluto soffermarsi su questa ff e grazie a chiunque voglia lasciare un commento.
Buona giornata,
un bacio grande,
BS

 
  
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