"Dare me!" 



Erano nel mezzo dell'ennesimo combattimento quando Saruhiko Fushimi alzò la testa portandosi una mano al livello degli occhiali e dicendo con un sorriso da psicopatico
"Siamo già stanchi, Mi... Sa... Ki...?"
Misaki Yata odiava essere chiamato per nome, soprattutto da lui, quindi non poté fare a meno di urlargli 
"Non chiamarmi per nome, scimmia!" 
Per poi saltare sul suo sakteboard e avvicinarsi al suo avversario, facendo però un grande errore di valutazione, non notando che in quel modo si avvicinava sempre di più ad un muro.
Quando quasi le sue spalle poggiavano sull'alta parete di mattoni, si rese conto dell'errore commesso, quindi riprese ad urlare contro l'antagonista dall'uniforme blu, il quale lo guardò senza alcun mutamento di espressione e disse
"Che ne dici di stare un po' zitto, Mi... Sa... Ki?"
"Costringimi!" Gli gridò di rimando il rosso.
Allora Saruhiko lo spinse contro il muro, gli prese il mento tra le dita e poggiò la sua bocca su quella dell'altro, in un bacio che lasciò entrambi senza respiro, costringendoli di malavoglia a separarsi e a continuare a fingere rabbia l'uno verso l'altro. 
Mentre il blu manteneva il suo ghigno, Misaki era paonazzo e fissava il pavimento ai suoi piedi, senza spiccicare una parola
"Direi che mi è riuscito bene di farti tacere." Disse allora il soldato con gli occhiali
"Taci tu adesso, scimmia."
Rispose allora Misaki, protendendosi verso Saruhiko per poi prenderlo per i capelli così da costringerlo ad abbassarsi finché i loro volti non erano alla medesima altezza, per poi baciarlo nuovamente, lasciando finalmente lui senza parole, almeno per una volta.