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Autore: Lady Io    09/03/2016    0 recensioni
L'umanità deve convivere col dolore, ma se ci fosse un antidoto? Pensate ad un modo per alleviare ogni tipo di male, che non sia droga o qualsiasi cosa tossica. Un metodo semplice e genuino per essere un po' più felici farebbe comodo a tutti?
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Terzo: Il potere di una conchiglia.Dieci anni dopo Weise era l'uomo più ricco del mondo e Calliope la donna più invidiata. Viveva nel sogno di un amore, ma era un amore falso. A quello che oramai era un uomo non interessava l'amore, ma solo la gloria. Calli restava la donna più bella che egli avesse mai incontrato e l'unica capace di affascinarlo. Si fidava ciecamente di lei, ma sapeva che se avesse spezzato quel legame, il patto che anni prima avevano stipulato, sarebbe andato velocemente in frantumi e tutta la sua fortuna sarebbe sparita. Adesso si chiedeva perché mai avesse scelto di dare a quella donna, la più furba delle sue conoscenze, tutto quel pericoloso potere. Da giovane gli serviva un supporto e Calliope lo aveva sempre dato a Weise.
- Forse la signorina Jakson desidera diventare la signora Rudith.- disse sistemandosi la cravatta per un evento sociale a cui erano stati invitati.
- Non essere sciocco- tagliò corto lei, fissando il pavimento. Egli le prese il mento costringendola a fissare il ghiaccio dei suoi occhi.
- Non vuoi sposarmi?- chiese preoccupato Weise.
- Certo, ma non lo vuoi tu.
- Io lo voglio- la informò lui.
- Okay, allora sposiamoci.- acconsentì senza troppo entusiasmo.
Weise sapeva che tutta la disapprovazione della donna era colpa dell'alleanza strategica che egli aveva anteposto all'amore. Non lo avrebbe mai rivelato, ma in fondo lui l'amava davvero.
L'evento a cui parteciparono era quel tipo di serata che sognava da bambino, per questo aveva voluto scoprire qualcosa che sarebbe stata la ragione dell'invito. Tenne un discorso, gli capitava spesso di doverlo fare e lo adorava. Vedeva il suo trionfo nella gente che applaudiva, che lo elogiava, che lo acclamava.
- La perfezione della conchiglia è stata di grande ispirazione e adesso la mia vita è più felice, ma soprattutto lo siete voi!
Quando raggiunse la sua compagna, tra varie strette di mano, lei rise di gusto.
- La tua vita più felice? Weise, la vita te l'ha rovinata.
- Non dire sciocchezze- ribatté seccato alla sua amante.
- Non negarlo. Solo noi non possiamo godere della perfezione della conchiglia- disse sprezzante.
- A noi non serve. Abbiamo la gloria, la ricchezza, io ho te. So che pensi che di te m'interessi solo la parte che conosce il principio della mia scoperta, ma non è così. Calli, credimi.
Dopo aver sentito quelle parole lo prese per mano e lo portò in una stanza vuota, se non per uno specchio enorme, dove si specchiarono insieme.
- Siamo bellissimi- affermò Weise.
- Sono stanca di avere te come effetto placebo. Sei una conchiglia difettosa!- gridò lei con le lacrime agli occhi.
Quel piccolo dettaglio che dieci anni prima aveva trascurato, tornava a galla: quel patto era stato troppo silente per non essere rotto.
  
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