Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: Princess Kurenai    28/03/2009    12 recensioni
{Vorkov x Yuriy x Boris} Era assurdo come il temibile Lupo dagli occhi di ghiaccio, il cacciatore per eccellenza, fosse diventato la preda senza neanche tentare una minima resistenza, ma con Vorkov non poteva essere altrimenti.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Boris, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Inizialmente doveva solo essere una VorkovYuriy poi, visto che adoro Yuriy e mi sentivo troppo cattiva nel farlo soffrire così tanto ho aggiunto anche Boris per fare una sorta di happy end ù.ù
Spero vi piaccia!
Siate sinceri con i commenti anche perché postando questa fic sto mostrando a che livelli è la mia pazzia =O=
Buona lettura!


{ Soffitto ~
 


Era scuro il soffitto.
Spoglio e anonimo.
Freddo.
Niente pareva scalfirlo e Yuriy, guardandolo, desiderava essere come quel inanimato testimone di quelle dolorose notti che iniziavano sempre con il rumore della porta che si chiudeva e dello scattare della serratura che, come in quel istante, lo avvertivano che ormai era giunto il momento.
Senza parole attese.
Il letto scricchiolò sotto il peso dell'uomo che, lento, si avvicinava alla sua immobile e bella preda.
Il giovane, di poco più di tredici anni, sapeva che gli sarebbe successo.
Non era la prima volta né sarebbe stata l'ultima.
Sapeva di essere la preda preferita di quel animale e sapeva anche che l'avrebbe sbranato e martoriato fino a lasciare di lui solo un ammasso di inutile carne.
Fine crudele e dolorosa... eppure restava steso su quel immenso letto, senza muovere un muscolo, in attesa dell'inevitabile.
Era assurdo come il temibile Lupo dagli occhi di ghiaccio, il cacciatore per eccellenza, fosse diventato la preda senza neanche tentare una minima resistenza, ma con Vorkov non poteva essere altrimenti.
Era lui a comandare in quel Monastero ed era sempre lui a decidere le sorti di tutti coloro che vi abitavano.
Aveva nelle sue mani la vita di tutti, ad un suo schiocco di dita decideva di viveva e chi moriva.
L'obbedienza era l'unica via che si poteva percorrere per uscirne vivi.
E Yuriy lo sapeva ed era per quello che si piegava a ogni sua scelta.
Era per spirito di sopravvivenza e l'affetto che nutriva verso i propri compagni - Boris, Sergey e Ivan.
Poteva essere freddo e spesso crudele, ma era pur sempre il loro Capitano e aveva accettato quella carica consapevole che sarebbe stato lui a rispondere di ogni minimo errore della squadra.
Ovviamente, però, non l'avrebbe mai ammesso né a sé né ad altri: ma preferiva essere lui la preda piuttosto che vedere al suo posto uno dei suoi... Amici? Compagni? Conoscenti? Fratelli? Qualunque cosa fossero, erano importanti per Yuriy e quello era il suo modo per mostrare loro ciò che provava.
Quindi restava immobile a fissare il soffitto, lasciando che Vorkov facesse di lui quello che voleva.
Si lasciò spogliare ed ammirare.
Si lasciò toccare e baciare.
Gli permise di sentire anche un gemito di dolore quando lo avvertì dentro di lui - faceva sempre male.
E si chiese il perché non potesse essere come quel soffitto?
Insensibile al dolore.
Freddo e forte.
Indistruttibile.
Yuriy, ogni volta che si ritrovava in quella stanza, desiderava più di ogni altra cosa di essere come quel soffitto che, silenzioso, osservava senza smuoversi le angherie che lui subiva.
Sempre.
Si poneva quella domanda ogni volta nella speranza di trovare la sua risposta uscendo da quella stanza, accompagnato dalle fredde parole di Vorkov: " Ho finito. Vai via."
Risposta che lo aspettava nascosto nell'ombra per timore di essere sorpreso fuori dalle sue stanze dopo il coprifuoco.
Risposta che, con due iridi verdi e con delle braccia pronte a sorreggerlo, lo avvolgeva in un calore rassicurante senza chiedere spiegazioni che Yuriy non sarebbe mai riuscito a dare per orgoglio.
Risposta che il rosso chiamava semplicemente Boris.
Solo con lui e solo in quel momenti si lasciava andare.
Gli permetteva di prenderlo in braccio e di portarlo in camera.
Gli permetteva di spogliarlo per curare le ferite superficiali del suo corpo e di metterlo a letto, abbracciandolo per infondergli tutto in suo calore e il suo affetto, nel tentativo di curare le ferite non visibili ad occhio nudo.
Anche in quei momenti Yuriy guardava il soffitto, mentre si stringeva a sua volta al compagno, e aveva la sua risposta.
Il soffitto era forte e freddo.
Era imbattibile.
Guardava tutto, accettando dolore e felicità senza mai lamentarsi, assorbendo ogni esperienza e aggiungendo nuove cicatrici.
Era... come lui, che freddo e forte non si faceva battere dalle avversità.
Che subiva senza fiatare tutto quel dolore senza aprire bocca e che accettava il piccolo ma grande raggio di felicità che gli donava Boris.
Ed era con quella sicurezza che finalmente riusciva a chiudere gli occhi, distogliendo lo sguardo da quel soffitto che ancora una volta, silenzioso, li avrebbe osservati e protetti.
 


.: Spazio di Miki :.
Ora ne avete la conferma: sono pazza.
Non chiedetemi come sia uscita sta cosa assurda del soffitto... ma vi svelo solo che io passo ore e ore a fissare quello di camera mia senza far nulla... o meglio: conto i cadaveri delle zanzare che durante tutto l'anno (sì esatto TwT) cercano di farmi fuori. XP
Grazie per aver letto^^

   
 
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Princess Kurenai