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Autore: MLadybug    10/03/2016    3 recensioni
Non è mai una bella sensazione, quella che si prova quando ti rendi conto che tutti hanno dimenticato il giorno del tuo compleanno. Juleka sembra averci fatto l'abitudine, con gli anni, ma confida in Rose. Non può averlo dimenticato anche lei... O forse sì?
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come da abitudine, mi alzo presto. Faccio colazione, mi preparo, mi vesto, prendo il pullman per andare a scuola. Non è molto vicina a casa mia, Parigi è così grande. Osservo i volti delle persone intorno a me, per lo più studenti della mia stessa scuola. Alcuni sono assonnati, altri preoccupati, altri ancora chiacchierano, sembrano spensierati. C'è anche il mio vicino di casa, lo conosco da dieci anni, eppure mi ha solo salutata con un cenno della mano. Forse non ricorda che giorno è oggi, in fin dei conti quanto potrebbe importargliene? Metto le cuffie nelle orecchie e chiudo gli occhi sospirando, lasciandomi cullare da quella lieve oscillazione irregolare tipica dei mezzi di trasporto, che a molti causa il mal d'auto. Anche a scuola è sempre la stessa storia. Vado a sedermi al mio posto, Rose mi rivolge il solito sorriso gentile di quando mi vede arrivare e l'insegnante mi segna presente sul registro, anche se non mi dedica mai particolare attenzione. Per tutta la mattina continuo a gettare occhiate alla mia compagna, nella speranza che si ricordi di farmi gli auguri, ma evidentemente la data del mio compleanno è stata sostituita nalla sua mente da nozioni ben più utili o importanti. Pazienza. Non è cambiato poi molto, da quella volta in cui sono stata akumatizzata. Ho avuto il mio piccolo momento di gloria -sempre ammesso che di gloria si possa parlare, dato i problemi che ho causato nei panni di Reflekta- ma poi sono tornata nel dimenticatoio. Non ho altre foto, dopo quelle scattate insieme ai miei compagni di classe, in quel giorno in cui sembravo aver finalmente guadagnato la ribalta. In fin dei conti va bene così, se fossi sempre al centro dell'attenzione non credo che mi sentirei molto a mio agio. A fine lezione sto per andarmene, ma Rose mi trattiene per il braccio. -Aspetta, Juleka!
Mi volto, mentre nella mia testa si accalcano speranza ed illusioni. Mi dico che vuole farmi gli auguri, che adesso mi darà un regalo, ma lei si limita a domandare: -Dobbiamo rimanere tutti qui per quel progetto pomeridiano a cui ci hanno iscritti, ricordi?
 Il progetto, il progetto... Oh, già. Lo avevo dimenticato. Sorrido leggermente, mentre annuisco. -Hai ragione, ho la testa da un'altra parte.
 -Uhm, si vede...- Commenta lei, con fare leggermente preoccupato. Alle 19:20 abbiamo finalmente terminato il lavoro, ma di nuovo Rose non mi permette di lasciare l'aula. -Dai, è tardi, lasciami andare, per favore- le chiedo, stanca.
-Devi venire con me, ti prego! Parte di scatto verso la porta, tirandomi per un braccio, ed io mi lascio trascinare placidamente. Raggiungiamo il suo armadietto e la osservo tirarne fuori un pacchetto regalo, mentre mi guarda radiosa.
-Per... me? - mormoro sorpresa, ormai avevo accantonato l'idea di ricevere qualcosa. -Per te! Aprilo, dai! Sciolgo il nastro viola senza spezzarlo e libero il regalo dell'involucro di carta color argento. -È... è bellissima, Rose, grazie.
 Una t-shirt autografata della mia band preferita. Non deve essere stato facile per lei procurarsela. Alzandosi sulle punte dei piedi, mi dà un leggero bacio sulle labbra. -Buon compleanno, Juleka!
 In quel momento mi rendo conto che non ha importanza se il mio vicino, i miei compagni o chiunque altro abbiano dimenticato la ricorrenza, perché lei non lo ha fatto. Come ho potuto pensarlo? È sempre così premurosa e attenta nei confronti di chiunque che non poteva non esserlo con me. La sua voce entusista mi risveglia da questi pensieri. -Puoi prendere il pullman più tardi? Se passate tutti da me mangiamo una pizza e festeggiamo! Ho già avvisato Marinette, credo stia invitando gli altri.
Annuisco. Non potrei mai dirle di no, quando mi guarda con quei quei suoi occhioni gioiosi.


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E' banale, lo so, ma avevo voglia di scriverla perché adoro Juleka e penso che dovrebbe ricevere un po' più di attenzione, come molti dei personaggi secondari!
   
 
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