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Autore: Ghillyam    12/03/2016    14 recensioni
Se una terrestre portata finalmente a far parte del mondo da lei tanto amato può sembrare un inizio banale per una storia, non lo saranno una profezia misteriosa, il ritorno delle tre streghe più temibili della Dimensione Magica, storie d'amore appassionanti e una minaccia così terribile da ribaltare ogni equilibrio finora conosciuto... ma questo forse dovreste deciderlo voi.
[Dall'ultimo capitolo]
«C’è qualcosa di strano, ragazze, lo sento.»
«Già, comincio a pensarlo anche io. Prima Timmy, adesso Bloom e gli altri sono ancora là dentro. E del mio anello nessuna traccia.»
«Senza contare che Darcy non si è ancora fatta vedere.» concluse Musa.
Sentendosi chiamata in causa la strega delle Illusioni non poté più trattenersi e finalmente rivelò la sua presenza. Avrebbe voluto guadagnare più tempo per permettere alla maggiore di riprendersi, ma le tre bamboline si stavano rivelando più perspicaci del previsto ed era meglio mettere a tacere i loro dubbi prima che riuscissero a mettere insieme i pezzi e capire che ad aiutarle c’era qualcun altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Musa, Nuovo personaggio, Trix, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La fine è l'inizio



Le lancette dell'orologio sembravano essersi fermate tanto la lezione di latino procedeva lentamente; Irene continuava a far passare lo sguardo dall'orologio azzurro che portava al polso a quello più grande appeso alla parete, sperando che così facendo cambiasse qualcosa. Sulla lavagna spiccavano una miriade di regole ed eccezioni, che facevano incrociare gli occhi agli studenti che tentavano di seguire la spiegazione della professoressa.
«Non vedo l'ora che finisca.» sussurrò Anna, la vicina di banco e migliore amica di Irene, al suo orecchio. L'altra in risposta annuì, con un'espressione che passava dalla noia alla disperazione più totale stampata in viso.
«Ho voglia di M&Ms.»
«Mmm, anche io. E smettila di scrivere sul mio banco.» disse Anna, alzando leggermente il tono di voce.
«Mi annoio.»
«Anche io, ma non scrivo Calliope ovunque sulle tue cose.»
Irene non replicò e continuò a fare come se non l'avesse sentita, ottenendo un'occhiataccia da parte dell'amica.
Cosa darei perchè qualcuno piombasse in classe e mi liberasse da questo strazio pensò Irene, mentre sentiva la professoressa ripetere per l'ennesima volta come si costruiva una frase con i verbi interest refert*.
Improvvisamente si sentì un fragoroso rumore provenire dal corridoio, accompagnato da alcune urla e da...delle risate.
La lezione si interruppe immediatamente e tutti i ragazzi si precipitarono fuori dall'aula, fatta eccezione per Irene che rimase immobile al suo posto con lo sguardo fisso e la mente che viaggiava a mille all'ora: aveva riconosciuto quelle risa eppure non le sembrava possibile che fosse vero. Insomma, ci aveva sempre sperato tantissimo, ma non credeva che il suo desiderio si sarebbe avverato davvero e sopratutto non lì a scuola; con una nuova energia che l'animava, la ragazza si alzò e si affacciò sul corridoio, continuando a pregare che ciò che aveva sentito non fosse frutto della sua immaginazione. I suoi sospetti furono confermati quando vide chi si trovava al centro della massa di ragazzi, che continuavano a gridare (chi per la paura, chi per farsi sentire dai proprio amici al di sopra del frastuono), e non riuscì a trattenere un enorme sorriso.
«Dimmi che non sono chi credo che siano.»
Irene non si era nemmeno accorta della presenza di Anna al suo fianco, che la guardava con occhi sgranati, in attesa di una spiegazione.
«È incredibile! Non è un sogno vero?» chiese Irene, entusiasta.
«No, è un incubo.»
A quanto pare la sua felicità non era ricambiata, ma poco le importava; con passi decisi si avvicinò alle tre donne appena arrivate, facendosi largo tra i suoi compagni. Quasi non sentì le parole della sua migliore amica «Non puoi esserne davvero felice!»
«Oh, si che posso.» ribattè, prima di raggiungere finalmente il centro del corridoio.
Per qualche secondo non riuscì a spiccicare parola, c'erano troppe cose che avrebbe voluto dire e nessuna di queste era adatta alla situazione; alla fine si riscosse e rivolse la parola a quelle che erano sempre state tra coloro che aveva desiderato conoscere ardentemente: Icy, Darcy e Stormy si trovavano a pochi centimentre da lei o, meglio, stavano volando a pochi centimetri sopra di lei e si guardavano intorno con un'espressione di disgusto che Irene non sarebbe riuscita ad imitare nemmeno davanti ad un piatto di broccoli.
«Ciao! Cioè...salve.» esordì la ragazza, maledicendosi mentalmente per quel goffo inizio. Come cavolo ci si rivolgeva a dei personaggi di un cartone animato che però si erano trasformati magicamente in persone in carne ed ossa? Per quanto potesse apprezzare la situazione questo non lo sapeva.
Le Trix si concentrarono su di lei, un'espressione indecifrabile in volto. Vedendo che non accennavano a voler rispondere, Irene continuò «Ehm, okay, non so da dove iniziare, ma è fantastico che siate qui e... insomma, sarebbe bello sapere perchè.»
Irene era incurante dei bisbigli e degli sguardi scioccati che le stavano rivolgendo tutte le persone presenti, la sua attenzione era tutta per le tre di fronte a lei.
«Non sono affari che ti riguardano.» rispose Stormy e la giovane dovette trattenere un'esclamazione di gioia sentendone la voce: era così perfettamente scontrosa e reale.
«Credete che sia lei?» domandò invece Darcy, scrutando attentamente la figura di Irene, che arrossì violentemente sotto quello sguardo penetrante e inquisitorio.
«Secondo me è solo un'altra inutile ragazzina di questo mondo, dovremmo cercare l'anello e non perdere tempo.»
«Ragiona, Stormy - la riprese la strega delle illusioni - Metà di questa gente pare che abbia visto un fantasma, lei è l'unica che sembra conoscersi e la profezia...»
«Zitta, stupida!»
La voce dura e gelida di Icy risuonò tra le pareti e le altre due tacquero immediatamente; durante lo scambio di battute delle minori, gli occhi di Irene non avevano abbandonato per un solo secondo quelli di Icy e se la motivazione della prima era che non aveva potuto farne a meno, la seconda stava chiaramente esaminandola.
«È quella giusta.» affermò semplicemente la strega del ghiaccio.
«A me sembra uguale a tutti gli altri, come fai a sapere che è quella che cerchiamo?» contestò Stormy.
«Ha l'anello.» rispose la maggiore, indicando con un cenno l'anello che la ragazza si stava rigirando nervosamente al dito.
«E so tutto di voi.» aggiunse Irene quasi automaticamente (era una frase che aveva sempre desiderato pronunciare), sorridendo compiaciuta.
«Come?» domandò Stormy, alzando il tono di voce.
«Ne discuteremo dopo, dobbiamo andare.»
Un attimo prima che le Trix, insieme ad Irene, scomparissero la voce di Anna le fermò.
«Che faccio? La elimino?»
«No!» gridò Irene, fermando sul nascere l'intenzione di Stormy e avvicinandosi all'amica.
«Senti -disse prima che Anna avesse la possibilità di parlare- So che pensi che sia una pazzia, ma è il mio sogno e lì mi sentirei a casa, ci sarebbe qualcosa di veramente importante nella mia vita e tu sai quanto lo desidero quindi lasciami andare, okay?»
«Okay.»
Le due amiche si sorrisero poi Irene si avvicinò alle tre streghe e finalmente, dopo tanto tempo, sentì lo schiocco di dita che l'avrebbe salvata dalla sua monotona vita.


 

*Interest refert: sono due verbi latini (3 persona singolare dei composti intersum e refero) che si utilizzano nella sintassi dei casi (nel genitivo in particolare) e significano interessa, importa.


NdA: dunque, quest'idea nasce appunto durante una lunga ed estenuante lezione di latino e spero che possiate apprezzarla.
Credo che ognuno di noi almeno una volta nella vita abbia desiderato di vivere in un mondo più magico e misterioso ripsetto al nostro e questo mi ha spinta a mettere nero su bianco una fan fiction che parte proprio da questo; mi auguro che andando avanti la trama non risulti banale e la storia vi appassioni come sta appassionando me scriverla ;-)
In realtà avrei voluto aspettare di concluderla prima di iniziare a pubblicare i capitoli, ma non riesco più ad aspettare quindi cercherò di mantenere un buon ritmo nell'aggiornare (una volta ogni due settimane in teoria) e di non far passare tempi geologici tra un aggiornamento e l'altro.

   
 
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