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Autore: LucyWinchester    13/03/2016    1 recensioni
Barry è strano, ed Cisco e Caitlin cercheranno di scoprire cosa c'è che non va, sperando di poterlo aiutare in qualche modo, ma non è quello che scoprono li lascia a bocca aperta.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow, Cisco Ramon, Sorpresa
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo scusa in anticipo per quelli che leggeranno questo sclero. :’-D
Spero comunque possa piacervi. Recensite se potete, le critiche sono ben accette. :-*
Baci
 
 
The Friendship
 
 
Catlin non riusciva a comprendere il comportamento di Barry in quell’ultimo periodo. La guardava come se volesse dirle qualcosa, ma puntualmente non lo faceva mai. Sembrava felice ma anche preoccupato, anzi più che preoccupato, irrequieto.
Un giorno decise di provare a parlargli.
“Barry, va tutto bene? Mi sembri inquieto ultimamente, è successo qualcosa?” gli chiese lei dolcemente. Si trovavano ai laboratori, e in quel momento non c’era nessun’altro, a parte loro due. Lo vide spostare gli occhi ed evitare il suo sguardo.
Il ragazzo da parte sua, si sentiva frustrato, avrebbe voluto confidarsi con la sua amica ma non sapeva da dove iniziare, era tutto così strano, anche lui non riusciva ancora a capacitarsene, forse stava cercando ancora di elaborare quanto gli stava accadendo.
“Caitlin…è…è una situazione complicata, sto ancora cercando di metabolizzarla…non me la sento di parlarne” replicò lui, guardandola negli occhi, un po’ dispiaciuto.
“Nel caso cambiassi idea, sai dove trovarmi” le disse lei con un sorriso, abbracciandolo. Lui ricambiò la stretta e le diede un bacio tra i capelli.
“Grazie” mormorò con dolcezza.
 
Qualche giorno dopo…
“Caitlin, hai un momento? Vorrei parlarti” chiese Cisco.
“Si, certo, dimmi pure” fece lei, avvicinandosi.
“Ho notato che Barry si comporta stranamente e la sera è sempre impegnato, da un po’ non andiamo più a bere qualcosa insieme, è sfuggente, mi chiedevo se magari tu sapessi qualcosa. Ho paura ce l’abbia con me, anche se non saprei il motivo” disse Cisco.
“Non credo sia tu il problema, è distante un po’ con tutti, qualche giorno fa, gli ho chiesto se andasse tutto bene, e mi ha risposto che è complicato, e che sta cercando di metabolizzare qualcosa, anche se non riesco ad immaginare cosa, lo vedo più rilassato, quasi felice, ma anche un po’ turbato” replicò lei pensierosa.
“Potremmo provare a scoprire, dove va e cosa fa, di nascosto, magari ha dei problemi personali e sai quanto è restio a parlare di ciò, anche con noi che siamo suoi amici” propose il ragazzo.
“Non so se è una buona idea, significa invadere la sua privacy. L’altro giorno mi ha detto che non era pronto a parlarne, quindi magari, prima o poi ce lo dirà lui…” disse lei, poco convinta.
L’altro la guardò dubbioso, ma non insistette, in fondo la sua amica aveva ragione. Barry era un loro amico, certo, ma questo non dava loro il diritto di invadere la sua privacy.
Chiese a Caitlin se le andava di prendere qualcosa insieme e lei accettò. Andarono in un bar poco lontano, presero due semplici cocktail e iniziarono a fare conversazione. Dopo un po’ entrò Barry, che si avviò al bancone ordinando un semplice caffè. Non li aveva visti, infatti, una volta presa la bevanda fece per andarsene.
“Barry!” lo chiamò Cisco.
Il ragazzo si girò a quella voce e vide i suoi amici, fece loro un sorriso e si avvicinò.
“Non vi avevo visti, da quanto siete qua?” chiese.
“Da una mezz’oretta, tu invece dove stavi andando così di fretta?” domandò Caitlin.
“Ho un appuntamento, a dire la verità, e sono quasi in ritardo” disse il giovane.
“C’è di mezzo una ragazza vero? E quel ’quasi’ significa che sei già in ritardo, giusto?” ironizzò Cisco ridendo. L’altro si irrigidì un po’, ma rispose comunque:
“No, nessuna ragazza Cisco…e…non posso farci niente, nonostante la super velocità, avrò sempre un ritardo cronico!” replicò con una lieve risata, poi aggiunse:
“Devo proprio andare adesso, ci vediamo domani. Buona serata”. Uscì di corsa e dopo pochi attimi non lo videro più.
“Il fatto che Barry non voglia parlare credo che abbia a che fare con la sua vita privata” disse Cisco pensieroso.
“Già, lo credo anch’io” annuì Caitlin.
 
 
Barry era combattuto. Aveva provato già una volta ad allontanarsi da questa persona, ma il risultato era stato devastante. Non sarebbe mai riuscito a farlo di nuovo, non quando stava così bene e si sentiva al sicuro. Avrebbe tanto voluto dirlo ai suoi amici, ma non riusciva ad immaginare la loro reazione, e se fosse stata negativa, per lui sarebbe stato un duro colpo, e le probabilità erano altissime.
Andò ai laboratori, terminato il suo turno di lavoro. Caitlin, voleva fargli qualche controllo per la sua salute fisica. Dopo l’incontro che aveva avuto con Zoom, nel quale era uscito particolarmente ammaccato, la giovane lo monitorava più frequentemente del solito, annotando ogni piccola variazione. Mentre la ragazza lo teneva sul lettino, iniziò a vagare con la mente. Immaginò due labbra congiungersi con le proprie, che poi iniziavano a scendere verso il suo collo, lasciando una scia di baci incandescente, inoltrandosi sempre più giù, arrivando lentamente all’elastico dei boxer. Il suo cuore iniziò a martellare furiosamente, e un bip ripetuto varie volte lo riportò alla realtà. Caitlin era già accanto a lui, preoccupata. Tentò di tranquillizzarla che non era niente, non poteva certo dirle che si stava eccitando, solamente ricordando certi particolari! Le disse che si era solamente agitato e che non doveva preoccuparsi. Nel frattempo Cisco, aveva smesso di armeggiare con il telefono di Barry, a sua insaputa ovviamente, e anche a quella di Caitlin. Aveva messo un dispositivo che permetteva di rintracciare il telefono, senza attivare necessariamente il gps del cellulare, così il proprietario del suddetto, non se ne sarebbe accorto. Non andava fiero di quello che aveva appena fatto, ma voleva cercare di capire quale fosse il problema di Barry, ed eventualmente, aiutarlo.
Una sera Cisco notò, che il dispositivo sul telefono del suo amico segnalava la sua presenza in una cittadina non troppo lontana da Central City. Era strano che Barry andasse lì, ammenochè non ci fosse un metaumano, ma in quel momento non ce n’erano nei paraggi. Cercò di annotarla mentalmente, per vedere se la cosa si sarebbe ripetuta nei giorni seguenti.
Dopo una paio di settimane, Cisco avvisò Caitlin, del dispositivo e della tappa che il loro amico faceva, quasi tutte le sere, come scoprì sorpreso il ragazzo. Doveva esserci qualcosa lì, o qualcuno. La ragazza lo aveva un po’ rimproverato, ma poi una volta spiegate le buone intenzioni di Cisco nel fare la cosa, cedette. Decisero allora di mettersi d’accordo per andare a vedere cosa ci fosse in quel luogo. Mentre andavano alla macchina, la spia che segnalava Barry sul dispositivo di Cisco si fermò in quel punto, come le altre sere. Partirono subito e dopo circa quindici-venti minuti arrivarono a destinazione. Erano vicini al loro amico, anche se non riuscivano a vederlo. Doveva essere in uno di quei palazzi di fronte a loro. Lasciarono l’auto in un posto nascosto e scesero, continuando a guardarsi intorno, nel caso si fosse fatto vivo Barry. Non volevano farsi vedere.
“Spero che questa cosa non vada a finire male Cisco” disse Caitlin sottovoce.  
 “Lo spero anch’io” disse lui di rimando.
Attesero quasi un’ora prima di veder spuntare quel viso familiare da uno dei portoni. Era seguito da un altro uomo, che non riuscivano a vedere molto bene, perché c’era una pianta a fargli da ingombro.
Cercarono di spostarsi, per quanto fosse loro possibile, e riuscirono a vedere il loro amico che si era avvicinato per baciare l’altro sulle labbra, in maniera non proprio casta.
I due rimasero, a bocca aperta per la sorpresa.
“Oh! Credo che abbiamo trovato il problema di Barry!” disse Cisco sottovoce, guardando la ragazza al suo fianco.
“Già, lo credo anch’io” fece lei, guardandolo con tanto d’occhi.
Il loro amico e l’uomo misterioso si spostarono leggermente, lasciando così libera la visuale ai due nascosti.
“Aspetta…ma…ma…quello non è…” disse Cisco scioccato.
“Leonard Snart!” fecero all’unisono.
Questa volta non sapevano cosa dire, troppo sconvolti da quella scena. Dopo qualche momento, ripresisi dallo shock, senza far rumore si avviarono all’auto.
Mentre tornavano, nessuno dei due parlò per tutto il tragitto, una volta arrivati, rimasero in macchina per un po’, cercando di metabolizzare la scoperta.
“Ma com’è possibile?! Insomma, tutto mi sarei aspettato, ma non questo!” fece Cisco attonito.
“Beh, Barry mi aveva detto che era complicato, ma non immaginavo così complicato!” ribattè Caitlin.
“Non pensavo neanche che Barry potesse stare con un uomo, figuriamoci con Snart!” disse il ragazzo.
“Per me non è un problema che Barry stia con un uomo, ma perché è Snart!” rispose la giovane.
“Oh, neanche per me, sia chiaro, può stare con chi vuole, non lo giudico per questo, ma…ma…come fa a stare con un tipo del genere?” replicò Cisco.
“Non lo so, l’altra volta mi ha detto che doveva metabolizzare la situazione, conoscendo Barry anche per lui non deve essere facile da gestire, magari sta cercando di fare chiarezza su quello che prova per lui e non sa come comportarsi. Adesso capisco perché non ce l’ha detto, non è una cosa semplice da accettare a da condividere”
“Già, probabilmente hai ragione, ma adesso noi come ci comportiamo? Pensi che dovremmo dirglielo?” chiese Cisco un po’ allarmato.
“Sinceramente, non saprei. Quasi certamente Barry percepirà il nostro cambiamento e che non riusciremo a tenerglielo nascosto a lungo, anche fosse” disse Caitlin.
“Dai andiamo a dormire. Si dice che la notte porti consiglio, magari ci illuminerà a riguardo” fece Cisco. I due si separarono, dirigendosi ognuno verso la propria abitazione.
 
“Buongiorno” disse Barry, la mattina seguente, entrando nei laboratori.
“Buongiorno Barry” risposero in coro gli altri due, senza però guardarlo.
Il ragazzo avvertiva una strana tensione nell’aria.
“Tutto bene ragazzi?” chiese.
“A meraviglia!” rispose Cisco un po’ troppo in fretta. Caitlin si era limitata a fare un cenno d’assenso con il capo.
“Novità?” chiese ancora, sospettoso.
Cisco borbottò tra sé un “Non immagini quante!” che Barry fortunatamente non udì.
Si concentrarono su qualche rapina e qualche furto d’auto, ma niente di che. La mattinata passò in fretta, ma nel primo pomeriggio, Barry fermò Caitlin per sapere cosa stava succedendo.
La ragazza temporeggiò, evitando il suo sguardo, poi alla fine cedette.
“Ieri sera ti abbiamo visto con Snart” disse semplicemente, sperando che Barry non le chiedesse ulteriori informazioni. Vide il volto dell’altro farsi pallido, poi rosso in un batter d’occhio.
“Io…Io…avrei voluto dirvelo, ma non sapevo come, faccio ancora fatica ad elaborarlo, ho provato a stare lontano da lui, ma non ce la faccio, per me è tutto nuovo, non sono mai stato con un uomo e non pensavo ci sarei mai stato, non so com’è successo…e…e…” disse tutto d’un fiato con le mani tra i capelli e non sapendo come andare avanti.
Aveva abbassato la testa e stava aspettando la replica tanto temuta, ma Caitlin lo sorprese non poco, mettendogli una mano sulla spalla e alzandogli il viso per poterlo guardare negli occhi, per poi sorridergli.
“Hey, calmati, non sono qui per giudicarti. Sono solo rimasta basita nello scoprire che fosse Snart ad occupare i tuoi pensieri di recente”
“Mi dispiace” disse Barry sottovoce.
“Vedo che anche tu fai difficoltà ad accettare la cosa e immagino quanto tu possa essere sconvolto. Posso sapere da quanto tempo va avanti?” chiese lei dolcemente.
“Quasi quattro mesi” replicò in un sussurro.
“Oh! Non è proprio una cosa recente” fece Caitlin cercando di scherzare.
“Non riuscivo a controllare più le mie emozioni in sua presenza, e alla fine una sera, dopo esserci scontrati per l’ennesima volta, invece di combatterci, siamo finiti a letto insieme” disse Barry arrossendo.
“Stai bene con lui?” chiese la giovane
“…Si, più di quanto avrei mai potuto immaginare” replicò sincero.
“Se tu sei felice, siamo felici anche noi” gli disse lei, abbracciandolo.
Lui ricambiò la stretta, non si era mai sentito così sollevato.
“Non sai quanto mi fa piacere saperlo, grazie” disse, stringendola forte.
In quel momento rientrò Cisco, che vedendo la scena, sorrise. Si erano accordati, che nel caso Barry avesse parlato con uno dei due, entrambi gli avrebbero dato l’approvazione e l’appoggio di cui aveva bisogno. Si avvicinò all’amico, dandogli una pacca sulla spalla. Il ragazzo si voltò e istintivamente lo abbracciò. L’altro ricambiò affettuosamente.  
“Solo una curiosità, com’è a letto Snart? E’ focoso o freddo come la sua crio pistola?” gli chiese Cisco sottovoce, per non farsi sentire da Caitlin.
“Cisco…ti prego…” disse Barry arrossendo violentemente. Però gli venne quasi da ridere per la curiosità dell’amico, allora gli rispose, sempre sottovoce: “Focoso, decisamente! Niente a che vedere con la sua crio pistola”. Poi scoppiò in una risata liberatoria, e Cisco lo seguì a ruota.
 
 
N.d.A: questo è quello che viene fuori, quando la domenica si rimane a casa da soli! :-D. Ho scritto questo sclero di getto, perché stanotte ho fatto un sogno strano, dopo aver letto una ff ieri sera. Ecco il risultato. Spero via sia piaciuto. A presto.
 
 
   
 
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