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Autore: Ilenia01    13/03/2016    2 recensioni
Una raccolta di One shot, ispirate alla varie canzoni del musical di Cocciante da cui prenderanno il nome.
Esse non saranno disposte in ordine cronologico (es. il primo capitolo è ispirato ad "Ave Maria pagana", che si trova più o meno alla fine del primo atto, ma uno dei capitoli successivi potrebbe essere ispirato al "Tempo delle Cattedrali", che è la canzone di apertura, ecc... )
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Mi sembra doverosa una piccola introduzione , ma prometto che non vi annoierò molto.
Innanzitutto mi scuso nel caso in cui dovessi deludere le vostre aspettative, ho voluto provare a scrivere dei brevi POV ispirati alle canzoni della grande Opera Moderna di Riccardo Cocciante (che reputo una delle migliori opere al mondo) ma so di non essere un granché.
Nonostante la protagonista di queste SHOT non sarà sempre “la zingara”, ho voluto intitolare la raccolta “La Esmeralda”  poiché bisogna riconoscere che è lei, con la sua passione mista ad ingenuità, a scatenare il tutto.
Non voglio dilungarmi, ma vi consiglio di ascoltare, durante la lettura, la canzone che vi linkerò a fine racconto a cui la shot è ispirata.
Buona lettura!
 
Esmeralda:   
“Ave Maria… Perdonami!”
Non so che ho fatto, ma mi sento schiacciata dai sensi di colpa. Non so che cosa mi affligga, ma sento il peccato alitare su di me. Del resto, non è forse vero che, ultimamente, c’è un’ombra che mi segue ovunque io vada, che mi perseguita in ogni momento e mi tormenta ovunque io sia?
 
“Ave Maria… Io sono sola”
Nel cuore della notte, mi risveglio tremante all’ ombra della grande cattedrale che, sempre vigile, sorveglia tutti noi con la sua imponenza di pietra.
Sogno l’ombra che, con un grido, si avventa su di me e dilania il mio corpo. In quei momenti, desidererei essere abbracciata da qualcuno e udire parole di conforto sussurratemi nel buio. Mia madre, però, è morta poco dopo avermi messa al mondo, e non conservo nemmeno un vago ricordo del suo viso.
Clopin è l’unico che possa confortarmi ma so che riderebbe di me e delle mie paure. Del resto, lo ha già fatto quando, qualche settimana fa, gli ho confessato di sentirmi seguita da un’ombra malevola, bollando il tutto come “ossessioni di una ragazzina”.  
Sono davvero sola, in questo mondo di pazzi che non amo, e quindi mi rivolgo a te, Madre del Signore, affinché guidi la tua amica pagana ed emarginata, come fossi la tua bambina. E’ questa la mia preghiera.
 
“Ave Maria… io amo un uomo”
Oh Febo, il sole della mia misera vita!
Lui è il mio principe, il mio re, colui che mi porterà via da qui e mi porterà sui monti dell’Andalusia, sulle rive del fiume che mi tocca il cuore.
Lo amo, Maria, lo amo davvero. Sento il mio cuore scalpitare quando incrocio il suo sguardo, e mi sento impazzire per la gioia quando mi sorride.
E’ un soldato, un guerriero che si batte per il mio amore, ed essendo al soldo dell’arcidiacono della Cattedrale,  è facile che io lo veda durante la giornata.
Di solito io sono qui, a piroettare sul sagrato della chiesa, e lo vedo arrivare in sella al suo bel cavallo. In quel momento le mie danze assumono un’intensità differente, e quando mi passa accanto allungo una mano a sfiorarlo, e i nostri sguardi si incrociano. Ci guardiamo per un solo, lungo istante, e i nostri sguardi si legano in un intreccio d’amore.

 “Ave Maria”
Tu proteggilo come io l’amo, e veglia su di noi. E’ questa la mia preghiera. 




https://www.youtube.com/watch?v=ZU4HCNd8_F8
   
 
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