<< Genio, io? No: illuso! >>
Il freddo ragazzo dai lunghi capelli corvini e dagli occhi imperlati da una goccia di latte, si rivolse a lei sudato e con gli occhi gonfi di lacrime: Tenten non l'aveva mai visto così, ma era evidente che il peso del suo clan, del suo passato, erano ormai diventati insostenibili anche per uno come lui.
Alzò lo sguardo al cielo, proprio mentre passava di là un uccello che spiccava il volo, che guardò allontanarsi nel cielo azzuro, e disse con un tono tanto impercettibile che Tenten dovette avvicinarsi per ascoltare:
<< ..Dammi una ragione, Tenten. >>
Strinse i pugni, lo sguardo a terra:
<< Combatto, sconfiggo nemici, conquisto missioni, accresco la mia forza... ma dentro, sono davvero così forte? Questo a nessuno importa... >>
Tenten scosse la testa, prese la mano di Neji, che in un primo momento si ritrasse, poi lei gli aprì il palmo dicendo:
<< Vuoi una ragione? Tu sei Neji Hyuga! Tu hai il tuo destino in mano, non lui che ha te nelle sue... E io starò dalla tua parte... >>
Silenzio. Altre parole sarebbero state futili. Poi, un sorriso: sapeva che lei non avrebbe lasciato la sua mano.