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Autore: about_mydreams    15/03/2016    0 recensioni
É una One Shot che ha come centro la canzone "Perfect".
Sembra facile ed idilliaco poter stare con Harry Styles, componente della band più famosa al mondo. Però la nostra Kat non sembra pensarla così.
Trionferà il loro amore?
#Karry
TRATTO DALLA STORIA:
"Mi dispiace!" singhiozzo ancora contro di lui. La stoffa leggera attutisce il suono isterico della mia voce. "Non sono stata forte abbastanza, scusami" continuo a balbettare avvolgendo, adesso, le mani intorno al suo busto. "Sono stata sopraffatta da tutto, non ce la facevo più a vivere in quel modo" anche se per poco trovo il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. "Ti amo, Harry, non ho mai smesso di farlo, nemmeno per un secondo!"
[Katherine McNamara as Kat]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B. VAMPIREHUNTERSS_ SONO IO, HO SOLO CAMBIATO IL NOME! QUESTA E' LA COVER CHE AVEVO SU WATTPAD, CON IL NOME DI WATTPAD APPUNTO.

<< Andiamo, Kat, sbrigati! >> mi incita Mary, mia amica e coinquilina, agitando una mano appena arrivata alla soglia del nostro café preferito.
<< Arrivo! >> le rispondo ridacchiando.
Avanzo il passo sempre di più cercando di arrivare il prima possibile al coperto.
Le temperature sono diminuite all'improvviso e, come di consuetudine qui a Londra, la giornata é uggiosa e il cielo è grigio. Si preannuncia un temporale coi fiocchi.
Per fortuna, siamo arrivate in tempo nel locale, prima che le gocce di pioggia potessero inzupparci tutte.
É sabato e, grazie al cielo, nessuna di noi lavora nel weekend. In questo modo, possiamo trascorrere del tempo insieme.
Non siamo soltanto Mary ed io a condividere l'appartamento nel centro città, con noi c'è anche Harriet, una ragazza conosciuta proprio qui, e Scarlett, una tipica ragazza californiana tutta pepe.
La mia amica ed io ci siamo trasferite a Londra da Harlow circa quattro mesi fa é così che abbiamo incontrato le altre due, e iniziato l'università.
Dopo aver salutato i proprietari - che ormai conosciamo bene - ci sediamo al nostro solito posto, proprio davanti ad un grande schermo su cui partono video musicali internazionali.
Ci piace questo locale, ci sentiamo quasi a casa!
<< Salve, ragazze! >> la voce sottile di Samantha, la cameriera, ci fa zittire subito portando, così, l'attenzione su di lei.
É sempre vestita ordinatamente, con il suo fidato taccuino in una mano e la solita bic nell'altra.
<< Ciao, Sam! >> saluta Scarlett con un grande sorriso sulle labbra intanto che toglie il cappotto dalle spalle.
Tutte seguiamo l'americana, facendo alla bionda impiegata un cenno della mano e un sorriso accorato.
Ci conoscono tutti, ormai, dal momento che siamo rinchiuse qui quasi ogni giorno a chiacchierare e spettegolare.
<< Allora, cosa vi porto? >> chiede sorridendo guardando ognuna negli occhi.
<< Cioccolata calda? >> chiede Mary al gruppo strofinandosi le mani l'una contro l'altra per darsi un po' di calore.
Annuiamo tutte compiaciute.
L'aria si é raffreddata e il gelo inizia a farsi sentire, per non parlare dell'umidità che arriva fin dentro le ossa.
Sposto la testa verso destra, guardano fuori dall'enorme vetrata proprio al mio fianco. La pioggia batte piano sul vetro creando quasi un suono piacevole, cade così lentamente da ipnotizzarmi.
Continuo a fissare le auto che vanno e vengono nei due sensi, incantata, notando persone riparate da un ombrello, altre sotto i grandi tendaggi dei negozi.
Una strana sensazione si impossessa del mio stomaco creando un nodo sempre più forte e un'inquietudine che schiaccia pesantemente il petto, non appena le mie iridi dorate si posano sul marciapiede difronte si immobilizzano: c'è una gioielleria dirimpetto.
 
"Piove.
Piove forte. Ovviamente non ho portato l'ombrello con me, né tanto meno ci ha pensato lui a farlo.
C'è il locale degli Stuart davanti a me, dunque propongo di arrivarci, ma prima che possa fare solo un passo, una grande mano prende la mia facendomi voltare verso la gioielleria dietro di noi.
<< Ti piace? >> mi chiede, con la sua voce roca, indicando una collanina d'oro con un piccolo diamantino alla fine che luccica alla luce della teca in cui é esposto.
<< É bellissima! >> esclamo contenta con gli occhi che brillano davanti alla semplicità dell'oggetto tanto prezioso.
<< Bene. >> dice accennando un piccolo sorriso ed entrando nel negozio.
<< No, aspetta! >> dico allarmata intuendo le sue intenzioni.
Entro anch'io cercando di fermarlo, ma é troppo tardi."

 
A quel ricordo, porto una mano al collo sfiorando la catenina che, da quel giorno, non ho più tolto.
É una ... collana piena di promesse e speranze fattemi dalla persona che ho più amato in questo lungo e difficile anno.
<< Ehi, Katherine! >> Harriet sventola davanti alla mia faccia la sua piccola mano poco curata. << Sei tra noi? >> chiede ridacchiando, notando la mia espressione cupa, assorta.
<< Sì, scusate. >> dico sorridendo scuotendo la testa, tentando di mandar via ogni tipo di pensiero o ricordo che inonda la mente.
Abbasso gli occhi verso il tavolino accorgendomi che l'ordine é già arrivato: cioccolata calda con molta panna e un pizzico di cannella. La mia preferita!
Inizio a bere piano la bevanda dato che é bollente ascoltando allo stesso tempo Mary e Scarlett che cominciano a parlare di una nostra conoscenza che ci ha provato spudoratamente con la californiana ieri sera, quando sono andate al Funky Buddha. Io ho evitato.
<< CI SONO I RAGAZZI! >> urla Harriet indicando lo schermo davanti a noi.
A quelle parole mi blocco e il cuore inizia a battere forte; la gola si secca nonostante stia bevendo e lo stomaco continua a far male.
Trattengo il respiro, restando con lo sguardo basso, fin quando trovo il coraggio di alzarlo.
Le mie amiche sono directioners, dunque quando si parla dei "ragazzi" s'intende sempre loro, gli - ormai - quattro ragazzi famosi in tutto il mondo per la loro musica, per la loro voce.
<< Oh, mamma! É il loro nuovo video: Perfect! >> esulta come un'adolescente Mary mentre si volta del tutto verso la grande tv. << Signora Stuart può alzare un po' il volume? >> chiede gentile la ragazza sorridendo entusiasta, con uno strano brillio negli occhi.
Soltanto io sembro indifferente alla notizia, anzi ... direi più sofferente.
Nessuno, a questo tavolo, sa cosa sia successo un anno fa qui, proprio a Londra, mentre ero in vacanza con i miei; nessuno sa che ho lasciato un pezzo di cuore in mano ad uno dei ragazzi che tanto idolatrano; nessuno sa quanto sia stata seria la nostra storia e quanto io - nonostante lo abbia allontanato - lo ami ancora.
 
I might never be a knight in shining armour,
I might never be the one who you take home to mother
And I might never be the one who brings you flowers
But I can be the one, be the one tonight.

 
"É la prima volta che vengo a Londra, nonostante disti solo un'ora da Harlow.
Mi guardo intorno estasiata, stringendo la macchina fotografica e voltandomi in ogni dove per fare foto, per imprimere nella mente ogni particolare di questa città.
Fa davvero caldo quest'anno, ed é un vero piacere camminare per queste strade accompagnata dalla mia famiglia.
Mentre passeggio una vetrina attira la mia attenzione. Inizio a correre e ad allontanarmi dal piccolo gruppo per ammirare delle fantastiche scarpe.
Mi volto subito dopo per contemplare la meraviglia di quella strada tipica londinese. Afferro la mia macchina fotografica e faccio dei passi indietro, spostandomi sempre più verso il centro così da fotografare il più possibile.
Le mie gambe si muovo all'indietro finché non sbatto contro qualcosa, o meglio qualcuno.
<< Scusi, scusi, scusi! Sono sempre la solita d- >> mi scuso, o almeno tento, ma quando l'alta figura della persona urtata entra nel mio campo visivo mi blocco, ipnotizzata quasi.
<< Tranquilla, non importa. >> dice sorridendo il ragazzo, mettendo in mostra le adorabili fossette ai lati della guancia.
<< Styles ... ovviamente. >> mormoro imbarazzata, abbassando lo sguardo e maledicendomi per essere così sbadata e goffa.
<< Ciao. >> ridacchia, divertito dalla mia timidezza e, forse, dalle guance colorate da un leggero rosa.
Di sottecchi riesco a vedere uno strano movimento da parte sua, ma non capisco cosa abbia fatto. Quando alzo lo sguardo mi accorgo che i suoi occhiali da sole sono finiti sulla testa, tirando all'indietro i capelli lunghi e ribelli.
I suoi smeraldi vengono a contatto con i miei occhi. Ed é in questo momento che capisco che é finita, le sue meravigliose iridi verdi, intense e luminose mi hanno conquistato.
Con tante persone, proprio con lui dovevo scontrarmi?
<< Conosci il mio nome, ma io non conosco il tuo. >> mi dice gentile sorridendo ancora.
<< Katherine. >> dico risvegliandomi dai pensieri. << Ma preferisco Kat. >> sorrido, senza togliere gli occhi dai suoi, e porgendogli la mano.
<< É un piacere conoscerti, Kat. >>
Ricambia la stretta e, non appena la mia pelle entra in contatto con la sua, un milione di scosse mi attraversa tutta.
Cavolo, Harry Styles é proprio davanti a me e mi sorride.
Perché il destino é così crudele?"

 
Più la canzone va avanti e più mi sento male; più le parole scorrono, più i ricordi ritornano ad invadermi la mente, il cuore.
 
When I first saw you from across the room
I could tell that you were curious, oh yeah
Girl, I hope you're sure what you're looking for
'Cause I'm not good at making promises

 
"Prima sera a Londra.
Sabato.
Dopo aver conosciuto Harry Styles questa mattina, la giornata é sembrata ... più luminosa!
Mio cugino Dominic - che vive qui - mi ha trascinata in un locale, una ... discoteca. Io adoro ballare!
Non appena arriviamo, il ragazzo ordina da bere anche per me. Nonostante abbia diciannove anni, non ho proprio l'età per darmi all'alcol, ma Dominic - Dom - sì.
<< Ok, Kat. La vedi quella ragazza lá, con il vestito bianco, la moretta tutta pepe? Be', deve essere mia per la fine della serata, dunque io ti lascio e ... divertiti. >> mi dice urlando cercando di sopraffare la musica.
<< Va e conquista! >> gli dico ridendo.
Guardo mio cugino sparire tra la folla, tra i corpi di ragazzi ammassati al centro della pista che ballano e si divertono.
Prima di scatenarmi anch'io, decido di finire il mio drink e dare un'occhiata in giro: il locale é moderno, molto bello a dire il vero, con colori predominanti del nero e del bianco.
Quando alzo lo sguardo verso il privè al secondo piano, tutto ciò che vedo é il verde. Due paia di smeraldi stanno fissando me, con un ghigno divertito sulle labbra.
NON.POSSO.CREDERCI.
Sulla balconata - fatta da parapetti di vetro - c'è l'alta figura di Harry, avvolta in skinny neri e camicia blu notte con fantasie in bianco, che mi guarda scuotendo la testa.
Non é davvero possibile ...
Abbasso lo sguardo, incredula e imbarazzata per la situazione.
Lo alzo di nuovo e ritrovo il ragazzo a fissarmi sorridendo a trentadue denti, con un braccio posato pesante sulla ringhiera e l'altro piegato a sorreggere la testa, con la mano sotto il mento.
Muove entrambe le sopracciglia verso l'altro, facendomi ridere.
Scuoto la testa per la sua dolce stupidità, ma dentro scoppio dalla curiosità di conoscere ... solo Harry."

 
But if you like causing troubles up in hotel rooms
And if you like having secret little rendez-vous,


" << Dove mi stai portando? >> chiedo sorridendo, curiosa di scoprire dove il riccio mi stia trascinando.
<< Fidati di me. >> mi dice ridacchiando stringendo ancora di più la mia mano nella sua.
<< Styles, ci conosciamo solo da due giorni. >> lo prendo in giro mordendomi il labbro inferiore, tentando di trattenere una risata.
Ho gli occhi coperti da una benda nera, non vedo nulla e i rumori sono attutiti a causa del tessuto che passa anche sulle orecchie. L'unica cosa che ascolto é la voce roca di Harry che continua a stuzzicarmi e ridere per le mie lamentele e i miei inciampi. É lui a guidarmi verso - come l'ha chiamata lui - la mia sorpresa.
Il ragazzo ha lavorato un po' per organizzare tutto. Ha tentato di essere il più discreto possibile, tanto che nemmeno i suoi amici sanno della nostra uscita.
Dopo la discoteca, non so come, é riuscito ad avere il mio numero di telefono e, sinceramente, non potrei essere più contenta. I suoi occhi, i suoi modi, la sua voce, il suo sorriso mi hanno conquistato la prima volta che l'ho visto.
Non m'importa chi é o cosa fa, importa solo conoscerlo per davvero. Infondo, devo star qui a Londra per un po'.
<< Oh, sei davvero carina! >> dice ironico sorridendo. << Ecco, siamo arrivati. >> mi sussurra all'orecchio ponendosi dietro di me.
Il suo fiato caldo manda brividi piacevoli su tutta la mia schiena.
Con le sue agili e affusolate dita scioglie il nodo della benda cosicché io possa vedere ciò che ha preparato ... per noi.
Apro piano gli occhi cercando di abituarmi alla luce dei lampioni accessi, perché ormai é sera inoltrata. Davanti a me ci sono degli alberi illuminati da delle serie di lampadine di varie forme e, al centro di questo piccolo ambiente, vi é una coperta con un cestino di vimini chiuso.
Mai nessuno mi ha preparato una cosa tanto dolce e carina.
Resto in silenzio, sbalordita difronte a una tale sorpresa.
<< Ti piace? >> mi chiede gentile - con un pizzico di speranza nella voce - stringendo una mia mano tentando di riportarmi alla realtà.
<< Wow ... i-io non so che dire. >> rispondo sorridendo guardandomi in giro. Siamo soli. In un parco. << Ma ... non ... dovrebbe essere, tipo, chiuso al pubblico a quest'ora? >> chiedo curiosa voltandomi completamente verso di lui.
<< Sì, ma, tesoro, sono pur sempre Harry Styles! >> dice vantandosi, tirandomi verso di lui e avvolgendo la mia vita con le sue forti braccia.
<< Sei un'idiota! >> ridacchio dandogli un piccolo schiaffo sulla spalla.
Per un momento, m'incanto a guardare la bellezza sorridente davanti a me. << Sei ... l'unico idiota che ha fatto qualcosa di davvero carino per me, seppur segreto. >> divento seria, cominciando ad alternare lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.
<< Sei così bella, Kat. >> sussurra portando una ciocca dei miei lunghi capelli dietro l'orecchio.
Mi guarda, quasi fossi la cosa più meravigliosa del mondo. << Vieni, andiamo a cenare. >> dice gentile con voce sottile.
Mi prende la mano trascinandomi sotto l'albero, dando il via al nostro appuntamento segreto."

 
If you like to do all the things you know we shouldn't do
Baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So, let's start right now

 
La sua voce ... la sua voce così calda e profonda quasi mi tocca il cuore; la sua alta figura é sempre elegante e possente, i suoi capelli sempre ricci e ribelli, le sue labbra così invitanti e piene, le sue dita sempre affusolate e morbide.
Riesco a sentire ogni cosa, ogni dannata sensazione che mi ha fatto provare in passato di nuovo sulla pelle.
I suoi occhi non riesco a vederli dato che é tutto in bianco e nero. La ritengo una fortuna perché, in questo momento, sto tentando di contenere le lacrime e il dolore, e i suoi smeraldi mi avrebbero letteralmente fottuto.
Stringo il manico della tazza ancora stracolmo di cioccolata cercando di farmi forza da sola, ignorando il continuo cantare delle mie amiche ignare di tutto il male e il senso di colpa che mi porto sulle spalle da troppo tempo.
Lui é cambiato, é più uomo, ma sempre bello come il sole!
 
I might never be the hands you've put your heart in
Or the arms that hold you any time you want it
But that don't mean that we can't live here in the moment
'Cause I can be the one you love from time to time

 
" Due mesi. Sono trascorsi due mesi dalla prima volta che Harry ed io ci siamo incontrati e, fortunatamente, siamo ancora qui, insieme, più felici che mai.
Spaparanzati sul divano del suo appartamento, guardiamo un film accoccolati l'uno all'altro.
Il mio ragazzo - adesso posso dirlo! - é appena tornato dallo studio di registrazione, o una cosa del genere, così abbiamo a disposizione tutta la serata per noi.
Harry non é molto attento, infatti preferisce baciarmi il collo lentamente, sensualmente piuttosto che star fermo e buono davanti alla tv. Mi accarezza piano le braccia scoperte dalla T- shirt rosa che ho in dosso facendomi rabbrividire ai suoi tocchi così leggeri ed eccitanti allo stesso tempo.
<< Sai che ti amo da morire? >> mi sussurra baciando la pelle dietro l'orecchio e tirando, poi, piano il lobo.
Sorrido, imbarazzandomi un po' per la situazione che, a poco a poco, diventa sempre più bollente.
Lui mi rispetta, sa che non sono ancora pronta, ma ama stuzzicarmi e farmi provare uno strano quanto piacevole calore nel basso ventre.
Non faccio nemmeno in tempo a rispondere che il suo cellulare inizia a squillare.
Sbuffando, si allontana da me alzandosi, afferrando subito dopo il telefono che aveva precedentemente poggiato sul tavolo della cucina.
Mi volto a guardarlo. Noto, immediatamente, la sua espressione contrariata. É sempre così: ogni volta che siamo insieme, c'è sempre qualcuno che lo richiama o qualcosa che non va, la maggior parte delle volte é lavoro.
<< Ehm ... devo tornare allo studio. >>
APPUNTO!
<< Oh ... Ok. >> rispondo sorridendo, almeno tento di farlo.
É così difficile, a volte, essere la sua ragazza. Non riusciamo ... mai a stare insieme per molto, deve sempre scappare via.
<< Mi dispiace, piccola. >> dice con tono basso, un po' frustrato dalla situazione.
Si avvicina al divano, si abbassa alla mia altezza posando, poi, le sue labbra sulle mie, mandandomi direttamente in paradiso. << Vorrei poter restare con te. >> mi sussurra dolcemente.
<< Tranquillo, é il tuo lavoro. Va pure. >> dico pacatamente, anche se dentro sto ribollendo per la rabbia e la tristezza.
Mi dà un altro bacio veloce, prende la sua giacca ed esce di casa.
So benissimo che non é il ragazzo da portare semplicemente a casa da mia madre, o quello che mi stringe ogni volta che voglio, o quello che fa promesse su promesse, perché lui non può. Lo so. Eppure fa così male non averlo accanto nonostante la consapevolezza di tutto ciò.
Mando giù l'ennesimo boccone amaro, restando sola, ancora una volta, in questo enorme appartamento che profuma di lui."
 

When I first saw you from across the room
I could tell you were curious, oh yeah
Girl, I hope you're sure what you're looking for
'Cause I'm not good at making promises

 
But if you like causing troubles up in hotel rooms
And if you like having secret little rendez-vous,
If you like to do all the things you know we shouldn't do
Baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down

 
"É mezzanotte passata, ed il mio ragazzo si é appena liberato da lavoro. Nonostante sia ospite nel suo appartamento non riesco mai a godere a pieno della sua compagnia, per una cosa o per un'altra. Così, per trascorrere del tempo insieme, Harry ha deciso di fare una semplice passeggiata in auto, in modo da stare soli. Ne abbiamo maledettamente bisogno, io necessito di lui.
Questa storia del cantante famoso e super impegnato sta prendendo il sopravvento, sono un po' stanca, ma lo amo troppo per lasciarlo e ... forse sono anche un po' egoista per farlo. Adesso che Harry é mio, non credo di riuscire a fare a meno dei suoi sorrisi, delle sue carezze e dei suoi baci, delle sue mani, dei suoi occhi e della sua fantastica stupidità.
Lo guardo guidare. É sereno e rilassato, nonostante sia attento alla strada.
Per un breve attimo, i nostri occhi si incontrano. I suoi smeraldi mi fanno restare sempre senza fiato, anche a distanza di mesi. Quando sono con lui sembra sempre la prima volta, sento ... emozioni indescrivibili.
<< Che c'è? >> mi chiede divertito stringendo il volante con una mano mentre con l'altra cambia marcia, andando più veloce.
<< Ti preferisco così: semplicemente Harry. >> rispondo sorridendo sincera, continuando a fissarlo, spingendomi poi verso di lui per dargli un delicato bacio sulla guancia.
<< Oh, credevo che mi guardassi perché sono bello. Che delusione. >> dice sospirando mettendo un dolce broncio.
Se non fossimo in auto lo avrei già baciato!
<< Sei un po' troppo pieno di te, tesoro. >> ridacchio - prendendolo in giro - voltando la testa verso sinistra, fuori dal finestrino e perdendomi alla vista della città che scorre veloce sotto i miei occhi.
<< So che ... a volte é difficile stare con me. >> dice serio, attirando la mia attenzione. Non mi fissa, ma continua a guardare la strada concentrato. << Ma credimi, Kat, faccio l'impossibile per conciliare ogni cosa. >> il suo tono cambia: da sicuro passa a basso ed incerto. E lui non é così.
<< Lo so, Harry. É solo ... che vorrei averti più per me, ma capisco. Devo soltanto abituarmi alla cosa. >> dico abbozzando un sorriso, cercando il suo sguardo che, anche se per poco, incontro.
Avvicino la mia mano alla sua facendole intrecciare, cercando di trasmettergli conforto e supporto.
Non voglio pensi che per me sia un peso o un problema - anche se lo é. Voglio solo ... che lui sia felice e nulla più.
<< Mi dispiace, non volevo ... farti preoccupare. >> gli dico guardando le nostre mani insieme, respirando forte per mandar via il grosso peso che ho sullo stomaco.
<< Tranquilla, piccola. >> sorride stringendo le sue dita contro le mie. << Non voglio vederti giù, tutto qui. >>
<< Se sono con te, posso essere solo felice, riccio! >> ridacchio contenta, accarezzando - con l'altra mano - i suoi morbidi capelli lunghi.
<< Fa un po' caldo qui. >> mi lamento togliendo la sciarpa lasciando la sua morbida pelle per un attimo.
Senza dire niente, abbassa il finestrino dalla mia parte facendo entrare il vento freddo, forte a causa della velocità a cui sta andando.
Quasi come fossi un cane, sporgo la testa fuori dall'abitacolo rifocillandomi con quest'aria gradevole della notte.
Sorrido involontariamente. Mi piace il modo in cui la brezza scompiglia i miei capelli e mi accarezza il viso, mi piace il silenzio confidenziale che si é creato tra noi, mi piace il modo in cui Harry mi guarda in questo momento: felice, spensierato e tenero.
<< Ti piace scorrazzare di notte? >> mi chiede ridendo, mentre continua a guidare sempre alla stessa velocità.
<< Sì! Mi sento libera. >> gli rispondo restando ferma davanti al finestrino. << Dovremmo rifarlo! >> dico entusiasta ritornando all'interno, con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
<< Lo rifaremo, Kat. Te lo prometto. >>"

 
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So, let's start right now

 
<< Oh, mamma! Questo video é pazzesco! E ... Louis, Dio, quanto é sexy! >> esclama Mary impazzita, quasi fosse una ragazzina adolescente in preda agli ormoni.
La sua voce acuta mette fine ai ricordi che, a poco a poco, risalgono a galla; ricordi che ... credevo essere sepolti, o almeno così speravo.
<< Louis? Avete visto Harry, con quella camicia! E ... e i suoi tatuaggi, cavolo, quanti pensieri perversi vorticano nella mia mente! >> continua Scarlett quasi con la bava alla bocca mentre fissa Harry.
Il mio Harry ...
Sento il cuore spezzarsi di nuovo in mille piccoli pezzi facendo un rumore per me assordante, un suono che solo io posso ascoltare.
Gli occhi cominciano a pizzicare e le lacrime sono pronte ad uscire, fotogramma dopo fotogramma.
 
And if you like cameras flashing every time we go out, oh yeah
 
"Sei mesi. Metà anno.
Harry ha deciso di staccare il telefono per oggi e trascorrere l'intera giornata con me - anche se mi sento un po' in colpa.
É il nostro mesiversario e, per questa sera, abbiamo deciso di cenare fuori. É stata una sua idea, ma a me non piace molto. Abbiamo deciso ... - in realtà io l'ho fatto - che restare nell'ombra é la cosa giusta da fare.
Però ... dato che é sempre lui ad assecondare me, questa volta accontenterò io il mio fantastico fidanzato.
Mi ha portata in un ristorante lussuoso, cosa alla quale non sono abituata, infatti mi trovo molto a disagio tra queste mura. Ma essere qui con lui, un po' mi conforta.
Ridiamo e chiacchieriamo tutta la sera, ci divertiamo e possiamo urlare e ridere quanto vogliamo, dato che Harry ha prenotato una sala solo per noi due.
<< Contenta? >> mi chiede non appena ci alziamo dai nostri posti per tornare a casa.
<< Sì, molto. >> rispondo avvicinandomi a lui e allacciando le braccia dietro al suo collo, giocherellando con i ricci che gli cadono sulla nuca. << Grazie a te. >> sussurro a fior di labbra prima di stampargli un dolce bacio sulla bocca morbida che si ritrova.
Le farfalle iniziano a svolazzare nello stomaco provocandomi una sensazione così piacevole ed emozionante, il cuore mi batte forte per i sentimenti che esplodono nel petto e le gambe quasi mi tremano a sentire le sue mani che accarezzano piano i miei fianchi.
Non mi abituerò mai alle sensazioni che mi fa sentire!
<< Sei davvero molto bella stasera. >> mi sussurra all'orecchio in modo quasi sensuale mentre una sua mano si posa sulla schiena giocando con la zip del vestito. << Non vedo l'ora di toglierti questo. >> la sua voce é carica di lussuria e promesse.
<< Cosa aspettiamo ad andar via, allora? >> gli chiedo allo stesso modo.
Harry mi sorride e, prendendomi per mano, mi trascina verso l'ingresso del ristorante ormai completamente vuoto.
Mi apre la porta, come un vero galantuomo, facendo passare prima me, ma ciò che mi ritrovo davanti mi fa provare una paura che mai nella vita avevo sentito invadermi tutta.
I paparazzi aspettano pazientemente con le loro fotocamere che qualcuno esca da quel posto: Harry ed io.
<< Harry! >> dico in preda al panico cercando immediatamente il mio ragazzo, facendo dei passi indietro.
La mia voce attira non solo il bel cantante, ma anche gli uomini in cerca di notizia.
Si voltano verso di noi e, prima che possano scattare foto, Harry mi prende tra le sue braccia coprendomi il volto - rispettando il mio volere - e facendomi da scudo con il suo corpo.
Mentre ci avviamo alla macchina, il gruppo di giornalisti - ne sono tantissimi, giuro! - si accalcano su di noi impedendoci anche di camminare.
Mi sento schiacciata, mi sento mancare il respiro, mi sento vulnerabile nonostante Harry provi a proteggermi.
Le lacrime iniziano a scendere per la brutta sensazione che sento crescere nel petto: oppressione.
Non vogliono lasciarci in pace e continuando a fare domande, nonostante Harry non risponda e gli intimi di andar via.
I singhiozzi cominciano ad uscire dalla mia bocca e il pianto diventa sempre più forte, tanto da bagnare e macchiare la camicia costosa del ragazzo a cui mi sto aggrappando, quasi come fosse la mia unica fonte di salvezza.
Soffro di claustrofobia e lui lo sa. Proprio per questo - e per il mio pianto - inizia ad arrabbiarsi e ad inveire contro quel gruppo di persone che, sì, fanno il loro lavoro, ma sono irritanti e troppo insistenti.
Sento che sto per svenire!
Harry mi prende in braccio, capendo il mio disagio, e velocemente raggiungiamo l'auto.
Con me sulle sue ginocchia, mette in moto sperando di allontanare il più possibile quegli squali.
Io sono ancora stretta a lui, in preda ad una profonda e intensa crisi di pianto a causa della mia paura dei luoghi troppo stretti. Mi accoccolo al suo petto e cerco di riprendermi, come meglio posso.
D'improvviso, sento le mani di Harry stringermi forte e, solo in questo momento, mi accorgo che si é fermato, accostando in un luogo più silenzioso e appartato. Finalmente soli!
Sto ancora tremando e la sensazione di sopraffazione non é passata del tutto.
<< Sta calma, va tutto bene adesso. >> dice piano dandomi un bacio sulla testa cercando di calmarmi, insieme alle sue dolci carezze.
<< M-mi sento m-male. >> dico col fiato corto, tra un singhiozzo e l'altro.
<< Ci sono io con te, Kat. >> mi stringe più forte che può. << Non ti lascerò sola. >>"

 
And if you're looking for someone to write your break up songs about
 
"Sette mesi insieme. L'ultimo é stato un inferno! Da quando ci hanno visti a quel ristorante, hanno tentato di scoprire la mia identità a tutti i costi. Ne hanno parlato le riviste, i notiziari di gossip, i social ... quante ne ho lette di sciocchezze, soprattutto su Twitter.
Sono stanca, davvero molto. Ho paura ad uscire di casa, sono prigioniera quasi. Non voglio ... non voglio che la mia vita privata diventi pubblica, sono troppo riservata per questo, sono troppo ... inadatta per questo mondo. É quello di Harry e non il mio, e tutto ciò mi sta sopraffacendo.
Non ce la faccio più.
Ho preso un taxi fino allo studio dei ragazzi. Non so cosa facciano, ma so per certo che sono qui.
Non posso aspettare, non più ormai.
Sono mesi che vado avanti cercando di adattarmi facendo forza sull'amore che provo per Harry, ma adesso sono sfinita.
Chiamo il riccio, dicendo che sono nell'edificio.
Il taxi nero aspetta pazientemente il mio ritorno, proprio come ho chiesto. Dopo aver parlato con Harry andrò dritto alla stazione dei bus, così da tornare a casa per sempre.
Mentre aspetto nella hall, mi fisso la punta delle scarpe e intreccio le mie mani coperte dalla felpa grigia troppo larga per me. Sarà l'unico suo ricordo materiale che porterò via con me.
Sono agitata e, al solo pensiero di ciò che sto per dirgli, le lacrime mi inondando gli occhi e il petto inizia a dolere per il male che, so, mi sto auto infliggendo.
<< Katherine, che ci fai qui? >> la voce profonda di Harry - contenta di vedermi - attira la mia attenzione.
A grandi passi viene verso di me. Più avanza più la sua espressione si incupisce guardando la mia, che somiglia ad una smorfia di dolore.
<< Noi ... dobbiamo parlare. So che, forse, non é il momento, ma non posso più aspettare. >> dico con voce rotta portando gli occhi nei suoi, perdendomi per un po' nei suoi bellissimi smeraldi ora così tristi e cupi.
<< Kat, mi stai spaventando. >> dice con tono serio, ponendosi proprio difronte a me. << Perché piangi, piccola? >> mi chiede dolcemente asciugando, col pollice, le lacrime che hanno iniziato a scendere lungo le guance.
<< Ti amo, Harry, tantissimo, ma ... >> la voce mi si spezza e un singhiozzo risuona nell'ambiente. Mi porto una mano sulla bocca, cercando di trattenermi, ma non ne sono in grado.
<< Kat ... c-cosa vuoi dire? T-ti prego ... non ... non farlo. >> dice con il fiato corto, pesante, per il cuore che gli batte forte.
Mi prende il volto tra le mani e poggia la sua fronte sulla mia, facendomi sentire il suo fiato caldo sulla pelle. << Se mi ami davvero, non farlo. >> mi sussurra debolmente guardandomi negli occhi.
<< É proprio perché ti amo che lo faccio. >> rispondo, un po' più calma adesso. Devo trovare il coraggio di dirgli tutta la verità, quella ... che mi sono tenuta dentro per troppo tempo.
<< Cos'ho fatto, Kat? Dimmelo e giuro che rimedierò, amore mio. >>
<< Niente! >> rispondo secca, non allontanandomi nemmeno di un centimetro da lui. << Tu sei perfetto, noi lo siamo, ma ... non é il mio mondo questo. Mi trovo a disagio, ho paura di uscire di casa, non ... non riesco a stare con te come vorrei. >> ritorno a piangere come una fontana. << So che ti accorgi del mio stato d'animo, anche se faccio finta di niente. Non posso permettere che tu sia triste per colpa mia, preoccupato per me tutto il giorno o che trascuri il tuo sogno per me. Non ... non voglio questo, non voglio essere il tuo limite. >>
<< Credi ... che tu mi limiti? Che tu sia un peso per me? >> mi chiede stupito, mentre trattiene le lacrime. << Quanto sei stupida, Kat. Tu mi sproni, mi rendi felice ... Perché pensi questo? >>
<< I-io ... lo vedo, lo sento. Harry, non sono la ragazza che puoi portare in giro per locali o ... quella che può posare per i fotografi. Non sono così. >> dico piano, abbassando lo sguardo e allontanandomi un po' da lui facendo un passo indietro.
Il suo tocco mi confonde e stordisce.
<< Non pretendo questo, non l'ho mai fatto. >> mi dice calando le braccia lungo i fianchi, guardandomi con occhi spenti e tristi.
<< Lo so, ma sono stanca di tutto questo. Voglio tornare ad Harlow e continuare ad essere nessuno, a vivere ... semplicemente. >> sostengo andando avanti a non guardarlo. Mi sento così in colpa per il suo dolore!
<< É finita qui, allora. >>
<< Sì, è-è ... finita qui, Hazza. >>"
 

Baby, I'm perfect
Baby, we're perfect

If you like causing troubles up in hotel rooms
And if you like having secret little rendez-vous
If you like to do all the things you know we shouldn't do
Baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So, let's start right now


La canzone é finita. Le mie amiche sono estasiate e urlano dalla gioia per ciò che hanno visto. Sono delle vere fans, le capisco.
Io non riesco ad essere felice come loro: ho l'anima distrutta, un grosso peso sulle spalle e sullo stomaco, il respiro mi manca e le lacrime hanno riempito gli occhi rendendoli lucidi.
Sono davvero addolorata, da cinque mesi ormai, ma non posso incolpare nessuno se non me stessa e il mio poco coraggio, perché sì, non ho avuto la fermezza di amarlo.
<< Kat, va tutto bene? >> mi chiede preoccupata Mary, prendendo una mia mano nella sua e stringendola, tentando di farmi uscire dal mondo in cui mi sono rifugiata.
Il nostro mondo, quello che non mi appartiene più.
<< S-scusate, ma ... non mi sento molto bene. Vado a fare due passi. >> dico alzandomi dal mio posto, senza avere la forza di guardare le mie amiche negli occhi.
Prendo il mio cappotto e lo indosso mentre a passi veloci mi dirigo verso l'uscita, sotto lo sguardo perplesso delle ragazze.
La pioggia ha smesso di scendere, per fortuna, e l'aria fresca di ottobre mi attraversa tutta facendomi rabbrividire, ma la cosa non mi dispiace. Il cielo é grigio, i nuvoloni non ne vogliono sapere di andar via. Oggi l'atmosfera mi aggrada, forse perché mi sento anch'io cupa e scura.
Ero quasi riuscita a non pensare alle mie azioni, a non pensare ai sette fantastici mesi trascorsi con il mio bel riccio; ero quasi riuscita a non sentire il senso di vuoto e oppressione presente da un po' nella mia vita.
Sono stata una stupida, lo so, ma quel mondo non mio mi spaventa molto, ancora adesso. Peró ... lui mi manca dannatamente tanto!
Una lacrima solitaria mi riga il viso arrivando sulle labbra, facendomi assaporare il gusto salato e nel contempo amaro di quelle piccole gocce che contengono tutto l'amore verso di lui e la rabbia verso me stessa, verso la codardia che ho dimostrato.
Sono così presa dai miei pensieri da andare a sbattere contro il petto di qualcuno.
<< Mi-mi scusi. >> balbetto senza nemmeno alzare lo sguardo, crogiolandomi nel dolore più assoluto.
<< Kat? >>
Questa voce la riconoscerei tra mille.
Fermo i miei passi e, piano, mi volto verso la persona che ha chiamato il mio nome: é un ragazzo alto, con in dosso un cappotto pesante nero, una camicia e dei pantaloni dello stesso colore, ai piedi ha i soliti stivaletti che tanto odio, ma che lo rendono ... lui.
Il cuore inizia a battere forte non appena le miei iridi dorate vengono in contatto con le sue verdi lucenti e splendenti, il fiato sembra mancarmi e le lacrime scendono sempre più copiose sul viso, impiastricciandomi tutte le guance.
<< Ha-Harry ... >> dico incredula fissandolo sorpresa ed emozionata allo stesso tempo.
Sono cinque mesi che non sento la sua voce o semplicemente vedo il suo viso. Adesso capisco quanto bisogno ho ancora di lui e quanto lo amo alla follia, ma tornare indietro sarebbe ancora più doloroso.
<< Io ... devo andare. Scusami ... >> dico frettolosamente abbassando lo sguardo. Reggere il suo é impossibile per me.
Avanzo il passo, cercando di superarlo. Sento dei rumori dietro di me e capisco che mi sta rincorrendo, ma io non posso fermarmi a parlargli senza desiderare di essere stretta ancora una volta da lui.
<< No, no no no. >> la sua voce mi arriva come un sussurro alle orecchie. Mi prende per i fianchi e mi blocca, facendo aderire la mia schiena al suo petto. << Non puoi scappare ancora, Kat. >> dice abbozzando un sorriso, lo sento, poggiando il mento sulla mia testa e avvolgendo le braccia intorno alla vita, così da non farmi fuggire.
<< Lasciami, per favore. >> dico debolmente chiudendo gli occhi, tentando di darmi la forza di non cadere in tentazione.
Il suo profumo arriva alle narici e mi inebria i sensi, mi riporta alla mente altri ricordi e, nonostante siano bellissimi, fanno molto male, perché so che non ritorneranno più momenti come quelli passati. Eravamo una coppia, eravamo felici, ma io ho rovinato tutto con la mia insicurezza e la mia codardia.
<< Hai evitato le mie chiamate in questi mesi. >> mi dice non badando alle mie parole, ma stringendomi più forte a sé.
Sentire il calore del suo petto ancora una volta sulla mia pelle, é una sensazione confortante, indescrivibile.
<< N-non avevo nulla da dirti. >> rispondo con tono spezzato, portando le mani sul viso cercando di asciugarlo come posso.
<< Io, invece, ne avevo tante di cose da dirti. >> mi sussurra dolcemente all'orecchio, facendomi ricordare cosa si prova a stargli soltanto accanto. << Per esempio, avrei voluto dirti che ti amo tanto, Kat, e che senza di te ... il mio mondo é vuoto. >>
<< Smettila. >> sospiro forte, sull'orlo di un'altra crisi di pianto.
<< So che hai paura, piccola, ma io sono qui con te. Lo sono sempre stato, lo hai dimenticato? >> il suo tono di voce é sempre tranquillo, non vacilla mai, nemmeno un attimo.
<< No, l'ho sempre saputo. >> scuoto la testa abbassando lo sguardo, imbarazzandomi per ciò che ho fatto in passato: lasciarlo.
<< Allora perché sei scappata via così? >>
<< Ci fissano tutti, Harry. Ti prego, lasciami andare. >>
<< Non hai capito che non voglio lasciarti più? >> ridacchia per il nervoso o forse per la mia insistenza dovuta all'orgoglio. << Guardami. >>
Con una mano prende il mio viso e lo volta delicatamente verso destra, facendo scontrare ancora le sue meravigliose iridi con le mie.
A questo contatto, il mio cuore perde un battito e il respiro tende a mancare, le gambe diventano molli e l'irrefrenabile voglia di abbracciarlo mi invade tutta.
<< Ciao, piccola Kat. >> mi sorride contento, mostrando le fossette ai lati delle sue guance. Sono così adorabili, lui lo é!
Davanti a tanta bellezza, tenerezza e gentilezza proprio non posso trattenermi. Ricomincio a piangere e, di slancio, lo abbraccio catapultandomi contro il suo petto e sfogandomi come si deve.
Mi aggrappo alla sua camicia e nascondo il viso contro il suo corpo mentre le sue braccia mi stringono forte e i suoi baci sulla guancia e sul collo mi rilassano a poco a poco.
<< Mi dispiace! >> singhiozzo ancora contro di lui. La stoffa leggera attutisce il suono isterico della mia voce. << Non sono stata forte abbastanza, scusami. >> continuo a balbettare avvolgendo, adesso, le mani intorno al suo busto. << Sono stata sopraffatta da tutto, non ce la facevo più a vivere in quel modo. >> anche se per poco trovo il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. << Ti amo, Harry, non ho mai smesso di farlo, nemmeno per un secondo! >>
<< Lo so, tesoro. >> mi dice debolmente prendendo il mio volto tra le mani e scacciando via le lacrime con le sue dita. << Hai tenuto la collana. >> mormora sorridendo, abbassando lo sguardo sul mio collo.
<< Come potevo sbarazzarmene? Quando ... quando me l'hai regalata mi hai confessato di amarmi. É troppo importante per me. >>
Harry sorride e poggia la testa sulla mia, respirando forte il mio profumo, accarezzando le mie guance delicatamente, strofinando il suo naso contro il mio.
Tutti i problemi sembrano scemare adesso, qui con lui.
Se per Harry é difficile avere una relazione per ciò che fa, anche per me é dura stare con lui, ma ... in questo momento pare così giusto essere tra le sue braccia.
<< Tu sei perfetta, Kat.
Noi ... noi siamo perfetti. >> mi sussurra sfiorando appena le sue labbra con le mie.
Il ragazzo ci sa fare, conosce i miei punti deboli; Harry sa benissimo che provo l'impossibile per lui.
<< Ti amo e non voglio rinunciare a te. >>
<< Harry- >>
Non riesco a finire la frase perché la mia bocca viene bloccata dalla sua.
Mi sta baciando, con tutta la dolcezza e la tenerezza, con tutto l'amore che prova per me.
Sono immobile, non so che fare.
Sono combattuta.
Quando Harry inizia a muovere gentilmente le sue labbra contro le mie, quando mi stringe portandomi ancora più vicino ... io non posso fare altro che affondare le mani nei suoi lunghi capelli e ricambiare l'affettuosità.
Ciò che provo in questo momento é indescrivibile, sento ... lo sfarfallio più forte del mondo alla bocca dello stomaco, il cuore pare voler uscire fuori dal petto, i muscoli si rilassano sotto i suoi tocchi leggeri e amorevoli, tremo per le forti emozioni che questo riccio mi fa provare.
Mi ha sempre detto che lo completo, che siamo perfetti insieme, nonostante le nostre incomprensioni ed io gli credo, il mio cuore gli crede, ma la mente ... Dio, la mia mente é un casino! É un miscuglio di pensieri diversi e confusi che si contrastano l'uno con l'altro, é un continuo insinuare dubbi e teorie varie.
Ho paura, maledettamente tanto, ma ... qui con lui, avvinghiati insieme, con il mondo che tace e sembra rispettare il nostro amore, mi sento in pace, almeno un po'; credo ... che il mio posto sia proprio tra le braccia di questo ragazzo.
   
 
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