Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: arismybabe    15/03/2016    1 recensioni
"Perchè ho bisogno di te, non mi puoi fare questo, ti prego, io ti amo". A quelle parole non riuscì a tratterermi, e scoppiai a piangere "Ti amo anche io" dissi.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri, la nostra ultima litigata.
[Questa è la prima One Shot che scrivo e so benissimo che magari non uscirà come mi aspetto]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi svegliai e vicino a me come al solito trovai Louis, stiamo insieme da dieci anni, mi sono ormai abituato a svegliarmi e dire "Buongiorno amore mio" lui, come al solito, spalancò gli occhi e mi rivolse un dolce e caloroso sorriso. Ci alzammo dal letto e andammo a fare colazione, come al solito cuninai io, perchè l'ultima volta non era andata bene. Cucinai i pancake e li diedi un piccolo bacio a stampo sulle labbra mentre glieli portavo al tavolo. Sentimmo i bimbi che piangevano, così salimmo al piano di sopra e vidi che Emy e Jake si erano svegliati e come al solito Louis era andato in bagno, così, svegliai bene i piccoli e scesi giù a preparare la colazione per tutti e quattro. Dopo aver cucinato, vidi che Louis era andato via, senza salutare ne me, ne i bambini, cosa che ormai faceva spesso, quindi, appena finito di fare la doccia, lo chiamai chiedendogli dove accidenti era, mi rispose che era andato in centro con Oli, cavolo, ci poteva andare con noi? Siamo io e i bambini la sua famiglia o lo è Oli? Ormai non lo capivo più, stava sempre meno con noi, ma credo che non se ne accorga minimamente... Passarono settimane e la sua routine continuava, stavo sempre meno con lui, e mi mancava... A mezzanotte e quarantacinque ritornò a casa ubriaco, iniziò a vomitare e io mi presi cura di lui, insomma eravamo sposati e cose del genere ci devono essere, ma non solo da parte mia, ormai mi ero stufato, non ero mica la donna delle pulizie. "Harry pulisci, Harry aiutami, Harry dove sei, Harry fai i pancake, Harry lava i bimbi etc. Esisto solo io? No caro Louis, esisti anche tu e non trovo affatto giusto che debba sempre fare tutto io mentre tu sei a cazzeggiare con i tuoi amichetti. Louis mi sono stufato, non avrei mai pensato potesse succederci una cosa del genere, ma Louis hai esagerato, ora è troppo, credo che il nostro matrimonio sia fallito." mi ripetevo allo specchio mentre piangevo, non era la prima volta che mi arrabbiavo con lui, ma avevamo sempre superato tutto... La mattina seguente mi svegliai prestissimo, e lo svegliai dicendogli di dover fare un discorso, lui mi guardava sconvolto, era la prima volta che ero seriamente incazzato con lui... Visto che i bimbi non si erano ancora svegliati, iniziai a parlare e gli feci il discorso che mi ero fatto la scorsa notte e mentre parlavo dalle nostre guance, scesero delle lacrime, lui in pochi minuti aveva gli occhi rossi e il colletto della camicia zuppa d'acqua, io cercavo di tratterere le tante lacrime che sarebbero dovute scendere. Dopo che finì di parlare iniziò Louis, sapevo che si doveva sicuramente difendere come al suo solito, ma questa volta lo vidi specialmente preoccupato, sopratutto dall'ultima frase chi avevo detto... Mi doleva la testa e le uniche parole che riuscì a capire erano "Perchè ho bisogno di te, non mi puoi fare questo, ti prego, io ti amo". A quelle parole non riuscì a tratterermi, e scoppiai a piangere "Ti amo anche io" dissi. Louis subito mi venne addosso abbracciandomi, sapevo di essere ancora arrabbiato ma non riuscì a non perdonarlo. Dopo due settimane le nostre litigate continuavano, avevo deciso, questa volta non l'avrei perdonato, lo amavo e lo amerò per sempre, era stata la cosa migliore della mia vita, ma non potevo farmi mettere i piedi in testa da lui, anche perchè in confronto a me è talmente nano che non ci arriverebbe mai alla mia testa, lasciando stare questo stupido pensiero, mi decisi ed andai a parlare, nuovamente, con lui. Era sera quindi avevo gia messo a letto Emy e Jake... Iniziai a parlare e nemmeno le mie e le sue lacrime mi fermarono dal fare il discorso, mi aveva stufato e non sarei resistito per altro tempo così, era troppo per tutti, se ne accorgevano anche i bambini e ogni tanto mi chiedevano "perchè ci rimbocchi sempre tu le coperte papi? Io voglio che almeno per una me le rimbocchi papino, non c'è mai la notte." continuai a parlare, finchè dalle troppe lacrime mi mancò il respiro, Louis continuava a dire che lui aveva bisogno di me, anche io avevo bisogno di lui, ma lui non c'era mai... Mi ricordo ancora la sua faccia, era ferito, ma mai quanto me. Iniziò a dire che si sarebbe trasferito per un po' a casa di qualche suo amico, li subito dissi che per me andava più che bene perchè tanto non c'era differenza da quando stava con me, perchè in effetti non c'era mai, e abbiamo due bimbi di quattro anni da crescere e non gli posso crescere da solo, cosa che pero facevo... Li diedi tre settimane per impacchettare tutto ed andare via, avremmo detto ai bimbi che era partito per un viaggio di lavoro... Dopo due giorni andammo ad annullare il nostro matrimonio, dopo essere usciti dal comune, lo vidi piangere mentre guidavo, avevo portato i bimbi all'asilo quindi non mi dovevo preoccupare di farci vedere piangere, arrivato a casa mi rinchiusi in bagno e iniziai a piangere a dirotto, io volevo averlo tutti i giorni affianco a me, ma non potevo continuare, doveva capire che non aveva più ventiquattro anni, che aveva due bimbi da crescere e anche di avere un marito, o ex-marito... Non poteva più essere un bambino, doveva essere almeno un po' maturo. Ero ormai chiuso in bagno da due ore, e bussava ripetutamente alla porta per vedere se ero ancora vivo, appena uscì cerco subito di abbracciarbi e baciarmi ma dovevo essere forte e non cedere a lui, in realtà lo volevo, quindi dotevo combattere contro il mio cuore e lasciarlo. Passate le tre settimane, avertimmo i bimbi che Louis sarebbe partito per un viaggio, salutò con un grande abbraccio e riempendoli di baci i nostri figli, e cercò di abbracciarmi, ma se mi facevo abbracciare da lui era come mandare a fanculo tutto lo sforzo che stavo facendo per allontanarmi da lui... Lo vidi allontanarsi da casa e prendere l'auto per partire e andare da Niall. Dopo chiamai Niall, chiedendogli se Louis era arrivato, mi disse che era arrivato e che andava tutto okay. Dopo un mese uscì di casa e andai con i bimbi a portare dei fiori ai nonni morti, quando, stavo per entrare al cimitero, ed ogni volta controllo le persone decedute da poco tempo, quando intravedo un cartello con su scritto "Louis Tomlinson" guardai la foto, era lui, era il mio Louis. Chiamai subito Niall, e mi disse che quando stava andando da lui, fece un incidente, e andò contro un camion, mi disse anche che non era morto al colpo e lo pregava di non dirmi nulla, che l'avrei capito da solo. Presi subito i bimbi e andai a casa, iniziai a piangere come se non ci fosse un domani, non sentirò più nemmeno una sua parola, nulla. Passavano i mesi e non riuscivo e non riuscirò mai a dimenticare quel giorno. E ora come faccio? È tutta colpa mia, se non avessi fatto lo stronzo e non l'avrei mandato via era ancora qui, con me, con i bambini, e approposito, come lo dicevo a loro? Capii solo in quel momento che ero io che avevo io bisogno di lui, è anche troppo. Mi ritrovavo tutti i mesi a dire difronte alla sua tomba "Ho bisogno di te, ti amo. Scusa Lou."
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: arismybabe