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Autore: TamaraStoll    15/03/2016    1 recensioni
Le ultime ore di una ragazza del Medioevo accusata di stregoneria...
Spero che vi piacerà, è la mia prima storia introspettiva!
Consigli e critiche accettate ^_^
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Cielo
 
Le guardie mi trascinarono lungo i corridori dei sotterranei del castello. Alla mia destra e alla mia sinistra c’erano delle celle. Certe volte c’era un prigioniero dentro che piangeva, che dormiva o che implorava pietà.
-Più veloce!- mi gridò la guardia alla mia destra. I miei lunghi capelli lisci e neri annodati cadevano davanti il mio viso riducendo il mio campo visivo. I miei piedi raggrinziti mi facevano male ad ogni passo che facevo. Ci fermammo davanti una cella vuota. Era buia e piccola, con della paglia come letto e un buco con delle barre davanti come finestra.
-Dentro! Su!- disse l’altra guardia sbattendomi dentro. Caddi e le guardie risero chiudendomi dentro quella buia cella. È così che doveva finire? Accusata per una cosa che non ho mai fatto? Morire quando sono innocente? Purtroppo si, non c’era speranza. Ero stata accusata di aver usato della magia nera, quando non ero neanche una strega. Cosa potevo fare adesso? Soltanto una cosa: pregare Dio d’accogliermi in Paradiso e non in Inferno. M’inginocchiai davanti alla finestra e unì le mie mani sanguinanti e cominciai a pregare. Padre nostro, che sei nei cieli…, senza accorgermene m’addormentai.
 
***
 
-Su! Sveglia! Alzati!- sentii gridare.
Mi alzai di scatto.
-Era ora! Muoviti, dobbiamo condurti alla Piazza Principale.- disse una delle tre guardie fuori dalla cella.
Una guardia entrò e mi legò le mani con delle catene e cominciò a trascinarmi. Stavamo andando verso il posto che avrebbe messo un termine alla mia insignificante vita. Morirò nel dolore, uccisa dalle fiamme che bruceranno tutto sul loro passaggio. I miei occhi verdi, una volta pieni di felicità e gioia, si riempirono di lacrime e diventavano di un verde spento.
-Dai, cammina!- mi ordinò la guardia che teneva la catena.
Dopo qualche minuto sbucammo sulla Piazza Principale, che sarà la mia tomba. C’era gente che gridava, che m’insultava o che mi tirava verdura marcia. Ma la mia mente era lontana. Vedevo tutto a scatti. Non opposi resistenza quando mi legarono al tronco di un albero messo al centro dei rami secchi. Guardai il cielo, volevo che fosse l’ultima immagine prima di essere inghiottita dalle fiamme. Piano, piano un sorriso crebbe sulle mie labbra e i miei occhi si riempirono di lacrime. Non m’accorsi neanche che le fiamme danzavano intorno a me. Non sentivo dolore, ne calore. Stranamente mi sentivo contenta, avvolta da questa felicità improvvisa. Non staccai i miei occhi dal cielo. Sembrava che si facesse sempre più vicino. E mi accorsi che mi erano cresciute delle ali di cigno e stavo volando verso il sole. Sorrisi ancora di più, delle lacrime di felicità rigavano il mio viso. Mi girai e vidi una ragazza morta, con delle ustioni sparse per tutto il corpo tra le fiamme. Guardava il cielo con i suoi occhi verdi vitrei.
Ma la cosa che mi colpì di più è che sorrideva, come se avesse visto un’angelo…
 
 
 
Il mio angolo:
Buondì! Spero vi sia piaciuta questa one-shot! L’idea mi è venuta ascoltando il mio professore di storia che parlava delle streghe al Medioevo, come venivano punite. Allora ho voluto scrivere questa one-shot introspettiva dal punto di vista di una di queste giovani accusate di praticare la stregoneria. È la mia prima storiella introspettiva, quindi lasciatemi una recensione per sapere dove devo migliorare…per favore!
Baci,

Tamy
   
 
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