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Autore: Inveterate Dreamer    15/03/2016    2 recensioni
"Il mondo non si divide in persone buone e Mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi." - Sirius Black, Harry Potter e l'Ordine della Fenice.
Piccola raccolta di pensieri introspettivi sui Malandrini.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti'
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Vendetta
È troppo tardi.
Lo sai, lo senti, ma non vuoi fermarti.
Non vuoi, non puoi pensare che sia troppo tardi.
Voli, letteralmente. Potresti smaterializzarti, ma l'incantesimo di protezione te lo impedisce, così sei saltato in sella alla tua moto.
Sperando.                                                                                                                                                                 
Pregando che non sia troppo tardi.
Che non siano già morti.
Che tu ti sia sbagliato e Peter non sia un tale codardo. Un viscido traditore. Un parassita di tal genere. Ma già il fatto che sia un topo il suo Animagus avrebbe dovuto darti qualche indizio. E la casa vuota ne è un altro piuttosto evidente.
Sei quasi arrivato, ormai.
Corri, Sirius, corri più veloce che puoi. Da’ del gas a quella maledetta moto. Non è troppo tardi, non può essere  troppo tardi.                                                                                                           
Eccoci.
Godric’s Hollow.
Ancora un poco. Sono vivi, stanno bene, tutti e tre. Non può essere altrimenti, ormai mancano pochi metri.
No.
No no no.
La porta è aperta, sfondata. Non può essere troppo tardi.
Salti giù dalla motocicletta.
Corri dentro.                                                                                                                                                                               
No.
No no no no no no no.
Quello non è James. Non lo è, perché James è vivo, è allegro, sorridente, caldo.  Non è un cadavere, freddo e distante.
Gli chiudi gli occhi e soffochi un singhiozzo.
Corri su per le scale. Hai sentito un rumore, qualcuno di vivo c’è ancora, ci deve essere ancora, Harry, Lily. Non può essere troppo tardi.                                                                                                                                                                                  
No.
No no no no no no no.
Lily è immobile. Fredda.
Deve aver fatto da scudo al bambino, perché è quello che farebbe lei, perché giace lì, davanti a Harry. Harry che è vivo, piange e chiama sua madre, con quelle grida infantili che solo un bimbo piccolo e disperato può emettere.
Ti guarda con quei suoi occhi grandi e brillanti. Quegli specchi verdi, così simili a quelli ormai vuoti della madre.                                                  
Perché Voldemort non lo ha ucciso? Era lì per lui, no? È per lui che James e Lily sono morti, è per lui che Minus è diventato l’essere più orribile e viscido del creato.                                                                                  
Noti la cicatrice. Una piccola, fumante cicatrice a forma di saetta sulla fronte.                                                    
Ti ha riconosciuto. Smette di piangere e tende i braccini verso di te. Stai per prenderlo, per consolarlo, per versare tutte le tue lacrime su di lui mentre asciughi le sue.                                                                                       
Senti un rumore. Cosa c’è ancora? Speri che non siano i  poliziotti babbani. In questo momento potresti disintegrarli su due piedi, sei tutto meno che dell’umore adatto per affrontare pazientemente un branco di idioti che non può capire nulla di ciò che è successo e pretende di sapere tutto.
Quasi speri che sia un Mangiamorte. Almeno avresti una buona scusa per polverizzarlo.
È solo Hagrid.
È venuto a prendere Harry, ordini di Silente. Protesti un po’, è pur sempre il tuo figlioccio, ma non troppo. Anche se sei il suo padrino, anche se è il figlio dei tuoi migliori amici che giacciono ancora lì, ai tuoi piedi, gli cedi il bambino. Le parole di Silente sono legge, ti fidi di lui e di Hagrid. Harry è in buone mani.
Lasci che l’omone prenda anche la tua moto.
Non ti serve, hai altro da fare.
È troppo tardi per i Potter, ma Minus non può essere andato lontano e tu hai il fiuto di un segugio, Felpato. Lo troverai.
Gliela farai pagare.
È troppo tardi per James.
È troppo tardi per Lily.
È troppo tardi per salvarli.
Ma puoi vendicarli.
Non è troppo tardi per quello.
Troverai Minus e vendicherai i tuoi migliori amici, dovessi impiegarci anni.
 
Ma questo non ti ridarà il tuo migliore amico, lo sai.
 
Ormai è troppo tardi.




 
Note: 
Salve a tutti.
Questa è la mia prima storia, sia sul sito che in assoluto, almeno in forma scritta. Sarà una piccola raccolta di pensieri oscuri che riguarderanno i quattro Malandrini, perché sono uomini e i pensieri cattivi li hanno anche loro. Credo. 

Tutti i capitoli sono già belli che pronti, ma dubito di riuscire a pubblicare regolarmente, causa scuola e la mia pigrizia cronica, cercherò comunque di essere il più puntuale possibile.
Baci, bacetti e dolcetti,
Dreamer.

P.S.: Essendo la prima storia, è probabile che ci siano dei problemi. Se ho fatto un casino con l' HTML siete pregati di riferirlo, che provvederò al più presto.
  
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