Travolti dal destino
Witch
Mission
Quando un incontro ti cambia la vita
Ti amo & Ti odio
Concluse:
Cedric
Destinazione Volterra
“Mi spiegate per quale motivo dobbiamo andare tutti dai Volturi? Infondo era stata richiesta solo la presenza di Carlisle” mi lamentai
“Edward
smettila di lagnarti, Aro, Caius e Marcus sono amici di tuo padre e lui
vuole
presentare la sua famiglia… e a quanto ricordo tu ne fai
ancora parte”
mi
ammonì mia madre
Mi
arresi e
affondai nella poltroncina dell’aereo, quel viaggio mi stava
provocando
non
poca ansia, non riuscivo a comprenderne il motivo, non avevo mai
contestato le
decisioni della mia famiglia, ma questa volta avevo uno strano
presentimento.
Oltretutto i Volturi non mi avevano mai ispirato fiducia, dai racconti
di mio
padre potevo evincere fossero figure assetate di potere, per non
parlare di Aro
che adorava collezionare vampiri dai doni particolari e nella mia
famiglia ben
tre di noi avevano poteri speciali. Era un azzardo andare lì
ma sapevo
anche
che Esme non avrebbe voluto separarsi da suo marito per troppo tempo ed
era
questo il reale motivo per il quale ora eravamo in viaggio, a quanto
pareva i
Volturi avevano una strana concezione del tempo e non potevamo essere
sicuri di
quando ci avrebbero rimandato a casa.
In
compenso
ci stavamo recando in Italia, ero stato sempre desideroso di visitarla
e forse
poteva essere una buona occasione, anche perché non
intendevo restare
chiuso in
una stanza per tutto il mio tempo, i miei fratelli e sorelle avrebbero
avuto i
rispettivi compagni di vita a distrarli.. io ero ancora solo e questo
implicava
passare il tempo ad osservare i loro scambi di effusioni, e non era
nelle mie
intenzioni deprimermi maggiormente. Mi ero sempre domandato come fosse
possibile non aver ancora incontrato la mia compagna, ormai era
più di
un
secolo che camminavo su questa terra eppure nessuna creatura era
riuscita ad
attirarmi, a farsi desiderare da me in qualche modo. Trovavo le
fanciulle
creature estremamente fastidiose, vanitose, altezzose e superficiali,
soprattutto le vampire che consapevoli della loro bellezza facevano di
tutto
per farne sfoggio. E io preferivo passare
l’eternità da solo piuttosto
che in
compagnia di una qualche creatura di questo genere, oltretutto reputavo
assurdo
osservare i miei fratelli e notare come fossero succubi delle loro
mogli … la
trovavo una cosa oltraggiosa … io non mi sarei mai ridotto
in quel
modo! Mai e
poi mai … a costo di scappare in un degli angoli
più remoti di questo
mondo al
primo avvertimento di pericolo. Eppure di tanto in tanto mi trovavo a
fantasticare su una mia possibile e futura compagna, la immaginavo ma
mai
riuscivo a darle un volto perché non riuscivo a comprendere
cosa
avrebbe mai
potuto attirarmi in una donna. Era estremamente frustrante.
I
miei
pensieri furono finalmente interrotti da una vocina stridula che ci
avvertiva
dell’imminente atterraggio in Italia, dove il sole era quasi
costantemente
presente nel cielo. Per questo motivo mi chiedevo il perché
di quella
scelta,
con tanti meravigliosi luoghi nel mondo i Volturi avevano scelto uno
dei posti
in cui i loro movimenti erano limitati da quell’infame sole,
che ci
avrebbe
costretto ad ore di lunga attesa in aeroporto per evitare di brillare
dinanzi
agli abitanti di quell’insopportabile luogo.
Mi
sentivo
veramente stressato e a contribuire a questo scopo c’era
sempre il mio
amato
fratello
“Eddino
lo
sai che inizi a ricordarmi mio nonno?” Emmett come al solito
si
divertiva a
trovare soprannomi orrendi da affibbiarmi e da un paio di mesi ero
diventano
“Eddino” mentre precedentemente ero
“Uccio” come diminutivo di
“Edduccio” … ma
cosa deve sopportare un povero vampiro?
“Non
tutti
possono essere eterni bambini come te …
fortunatamente” borbottai.. in
realtà
non potevo che dargli ragione, con gli anni stavo peggiorando e pur
avendo
l’aspetto di un ragazzo di appena diciotto anni,
caratterialmente
potevo
definirmi anche più vecchio del secolo che avevo vissuto.
Costantemente
annoiato, sempre pronto a lamentarmi … e pedante!
Naturalmente tutte
cose che
non avrei mai ammesso ad alta voce, non gli avrei mai dato
soddisfazione.
Lo sentii
ridacchiare ma feci finta di nulla, mi sarei vendicato una volta usciti
dall’aereo
per evitare di fare danni a quell’ammasso di ferraglia che si
azzardavano a
chiamare aereo.