Mia madre mi spingeva a pregare, la sera.
A rivolgermi a Dio, in cerca di conforto.
A parlare con mio padre, mani giunte e testa china. A chiedere per lui la pace, eterna, che non aveva avuto in Terra.
 
Cinque, dieci, venti… non ricordo più quanti uomini ho visto morire, in guerra.
Occhi fissi al cielo grigio sopra di noi, una lacrima silenziosa in cammino verso il suolo sul quale erano distesi e sulle labbra una supplica, l’ultima.
 
Ho smesso di chiedere pace per gli uomini di buona volontà allora, perché ne avevo visti troppi ridotti in cenere.
Ho smesso di cercare un motivo, nell’assenza di chi veniva strappato con violenza al proprio respiro, perché ho capito, dai loro occhi, che non c’era.
A credere nei miracoli, perché nessuna invocazione mi è servita, ogni volta che ho dovuto lottare contro la morte per donar loro un secondo, uno solo, in più.
 
Non ho lacrime da regalare al freddo marmo di questa lapide, né al tuo corpo - inerme come mai sei stato in vita - che giace sotto di essa.
La rabbia è volata via con il vento che scuote gli alberi di questo cimitero, il dolore si è invece impastato alla terra umida che porterò con me, fino a casa, aggrappata ad ogni passo.
 
Il silenzio è assordante, ancor più se vicino al tuo nome, che mi deride da questa pietra.
 
 
 
Mia madre mi spingeva a pregare, la sera.
La voce di bambino che si alzava verso un Dio che non vedevo, ma nel quale speravo.
 
Oggi mi costringo ad una preghiera, proprio io. L’ultima.
La voce di uomo che si abbassa verso una tomba che vorrei non vedere, ma dove spero avrai la pace che io non riesco ad augurarmi.
 
“Ancora un’ultima cosa, Sherlock. Un ultimo miracolo, per me.”
 
 
Angolo dell’autrice:
 
“So Cold” – Ben Cocks
 
Prendetevela con questa canzone.
Meravigliosa.
Struggente.
Non so come sia nata questa cosa, ma grattava per uscire, e se non l’avessi scritta sarei stata male per il resto della giornata.
Quindi, eccola qui.
So che l’argomento è stato più che abusato, ma personalmente non lo avevo mai affrontato.
Si vede che avevo bisogno che la canzone “giusta” comparisse a tradimento nella mia playlist.
 
Scusatemi per l’angst, davvero.
B.